Venerdì 3 maggio, nella sala del Villaggio Mafalda si è svolta la plenaria degli InGASati. Intorno alle 21,15 decidiamo di partire col giro di presentazioni, anche se non ci sono folle oceaniche e lanciamo la domanda “COSA VORREI AUTOPRODURRE?!?â€. Vediamo di non dimenticare nessuno…
Andrea Quattrini Gasrage: vino; ClaudiaZ Gasrage: saponi; Diego Gasrage: seitan; Roberta neosposa gasragica: si riserva di deliberare…; Marco di Cri Gasrage: una bicicletta dalla a alla z; Andrea di andrealice Gasrage: la pazienza, poi ci ripensa e dice: una religione; FilippoP Gaspaccio: metano dalla cacca; Barbara Ca’ Ossi: frutta e verdura; Alessandro Ca’Ossi: una casa; Paolo, ospite dal Gras di Ravenna: piccoli strumenti musicali; Paola, ospite del Gras di Ravenna (sì stanno assieme e si chiamano pure uguale…): detersivi; Roberta Garage: canapa, semi di canapa ecc. (ma assolutamente solo roba legale, eh!!); SilviaG Ca’Ossi: maglioncini; Cri Gasrage: cibo per animali; DanielaF Gasrage: canzoni solo con la voce; Alice di andrealice Gasrage;: latte di soia; babs Gasrage: birra; Paola Ca’Ossi – recuperata nonostante ‘ingresso in differita: frutta ed infine Romeo gaspaccio: marijuana (hai capito la radiosità da dove viene!!!!)
Si comincia con le cose serie e diamo la parola alla nostra ospite Paola mazzanti dal Gras di Ravenna che è venuta per presentare e soprattutto farci assaggiare la sua autoproduzione di seitan e tofu. Devo dire che la stesa sulla tavola è invitante ( euna volta assaggiata anche deliziosa). Al momento autoproduce in casa propria ma sono alla ricerca (lei e Paolo) di un laboratorio in zona Ravenna per poter fare le cose “sul serio†e contano (o sperano) di essere pronti per fine estate con il loro “spaccio†in cui quindi produrre e vendere. L’intenzione è continuare a fare i mercatini e produrre per i GAS (ora “serve†il Gras di Ravenna + Cesena + il Lugas di Lugo ogni settimana). Facciamo qualche domanda sparsa e Paola ci racconta che ha cominciato per caso, perchè circa 6 mesi or sono ha smesso di lavorare (in un’azienda agricola bio) e ha deciso che era giunto il momento di afre altro. Si è cimentata a casa in autoproduzione per sé ma, visto che le veniva bene e gli amici avevano cominciato a chiederle di produrne anche per loro, si è lanciata in una produzione “su più ampia scala†ed ora appunto produce e vende con l’intenzione di farlo diventare il suo lavoro. La soia che serve per fare tutto ciò se la procura (con la complicità della nostra Lady cookie/zenzerina Daniela Pascucci) dalla Padovana Macinazioni, ma “si sta lavorando†un piccolo produttore bio di Ravenna perché coltivi la soia “per leiâ€.
Venendo all’aspetto pratico, Paola produce: seitan e tofu al naturale (che vanno via a circa 9€/k il tofu e 12/12,50€/k il seitan) che si mantengono in frigo per circa 15/20 giorni, rinfrescandogli ogni tanto l’acqua, cibi preparati (hamburger di tofu, polpette di seitan in vari modi oltre ad altre prelibatezze) a 14/15€/k che si conservano in frigo per una settimana ma sono comunque anche congelabili; infine latte di soia (bottiglie sottovuoto da 700ml a 1,50€ l’una). Facendo una ragionata fra noi valutiamo che l’ideale sarebbe fare ordini quindicinali di cui uno con consegna sempre alla plenaria e l’altro che viene consegnato alternativamente al gaspaccio ed al gasrage (al momento le uniche sedi che dispongono di frigo).
Salutiamo Paola, con la panza piena e siamo pronti a provare con un ordine (che Babs volontaria referente aprirà appena pubblichiamo questo resoconto…e scusate l’attesa!).
Passiamo la paorla a Filippo, altresì conosciuto come commendator Petrelli del gaspaccio che ci invita tutti il 19 maggio a casa sua per la ormai tradizionale giornata ingasata (inutile che vi racconti aulcosa tanto c’è stata ieri…). Filippo ci rende anche partecipi del progetto del TEATRO COI BALLINI DI PAGLIA, che si realizzerà a casa sua e di Alice a Luglio. Il progetto, che decidiamo di sostenere come associazioni ingasate; prevede una prima giornata (giovedì 4 luglio) in cui vedersi e costruire il teatro e poi serate di spettacoli teatrali e laboratori teatrali per bambini e famiglie con possibilità di mangiare anche qualcosa. Alessia Brivio del Gaspaccio è complice e direttrice artistica di questo bel progetto. ARRIVERA’ ARTICOLO DEDICATO SUL BLOG…
la riunione a questo punto va per sciogliersi ma sorge la spinosa questione del “pagamento salaâ€: siamo sempre meno alle plenarie e molti vanno via alla spicciolata durante la serata per cui ci trova in una decina (a dire molto) a mettere mano al portafoglio. Visto che – a suo tempo – si è scelta la sala del villaggio Mafalda poiché era ritenuta necessaria per contenere tante persone (perchè in fondo saremmo tanti anche senza contare che tutti siano sempre presenti) non sembra giusto che siano sempre i pochi “ultimi†a pagare… alla fine i soldi necessari (30€) vengono racimolati ma si lancia la proposta di pagare la sala dal prepagato di tutti poiché la plenaria è per tutti…oppure si trova una soluzione altrettanto comoda capiente a costo zero. E intanto che ci siamo con la filippica (oramai son partita e chi mi ferma più??): perchè ultimamente la presenza del gasrage è così preponderante? Insomma alla plenaria siamo una maggioranza schiacciante! Allora tanto vale, visto che il problema sala sussiste, vedersi al garage…
polemiche a parte: è giusto fare tutti uno sforzo per partecipare alle plenarie anche e soprattutto perchè siamo 4 sottogruppi (o associazioni, ma non cambia) ma soprattutto perchè siamo tante persone che formano un Gruppo di Acquisto Solidale ed è meglio essere più teste a prendere le decisioni. Si prevedono plenarie ricche e poi…?
vi aspettiamo quindi nuimerossissimi alla plenaria di giugno e soprattutte a quelle dopo il meritato riposo estivo.
ciao a tutti, alice (andrealice gasrage).
17 risposte su “Verbale Riunione 3 maggio 2013 + importanti riflessioni sulla partecipazione alle plenarie”
io concordo pienamente, per carità , ci sta che qualcuno abbia qualcos’altro da fare, ma sono 3 plenarie di fila che c’è sempre meno gente e soprattutto che SI INIZIA SEMPRE PIU’ TARDI per aspettare che vengano un pò di persone.
Se si decide per un orario, si può tardare del classico quarto d’ora, ma non si può iniziare un’ora più tardi !!
E’ stato un pò imbarazzante vedere che Paola era venuta con tantissime cosa da mangiare per sfamare un reggimento, e poi ci siamo presentati sempre noi 4 gatti 🙁 tant’è che per alleviare i sensi di colpa, ognuno di noi ha comprato qualcosa da portare a casa (anche se è stato facile, visto le cose buonissime), però ci vantiamo tanto di essere un bel gruppone numeroso, unito e coeso e poi quando si tratta delle cose “meno belle” non si presenta nessuno !!
Non trovo giusto che poche persone paghino di più per l’affitto della sala al villaggio Mafalda!!! è proprio il principio contrario al nostro essere un GAS!!
Se è perchè il venerdì sera ci sono altri impegni (discoteca/balera/gara di bocce/cene varie) ci sta!! è normale…si potrebbe pensare di cambiare serata, magari una serata più “morta” tra settimana….
quindi riassumendo, credo che i punti su cui ragionare siano:
1) troppa poca partecipazione
2) orario d’inizio non rispettato
3) cambio serata ?
4) cambio luogo?
Concordo su tutto tranne su un fatto: la plenaria non è MAI stata una delle cose “meno belle” xché quando si è in tanti, come ricordo ai primi tempi in sala della pace (come si chiama già ???), beh…è sempre stato un ritrovo atteso e piacevole!
Non è che ci dobbiamo ancora riprendere dalla nascita delle associazioni? Spero di no perché temo che la primavera tarda rifletta anche il nostro ritardo nel riprendere quota nella voglia di stare insieme…
Sarà perché ormai siamo talmente tanti che ci stiamo perdendo di vista?
Non so…fatto sta che domenica è stata una giornata bellissima con tutti coloro che hanno avuto il piacere di partecipare e forse, un po’ di quella spensieratezza e voglia di condividere sarebbe bello ritrovarla anche durante le plenarie…
Oddio, mi viene un dubbio…Sarà mica che le luci del villaggio Mafalda danno davvero così fastidio??? 😀
Ok, deciso, io approvo, d’ora in poi, le plenarie low cost al gasrage, possibilmente a lume di candela!
…sempre che potremo continuare ad avere il vecchio gasrage…ma questa è un’altra parentesi di cui si parlerà altrove…
Un abbraccio forte a tutti!
E facciamo vedere chi siamo dunque!!! 😉
D.
noi stavolta non eravamo alla plenaria perchè eravamo in una minivacanza. e alle gite domenicali purtroppo in questo periodo (ma anche in altri) gli impegni degli hobbit ci fanno saltare anche tante cose carine!
ma il problema partecipazione-plenaria c’è già da un po’.. per fortuna la relatrice di Made in No a suo tempo ci ha dato buca perchè eravamo davvero 4 gatti!
Un po’ è fisiologico, eh! però boh, qualcosa è evidentemente successo.
Per rispondere al messaggio, comunque, per me ok sia prepagato per sala villaggio mafalda che spostare al gasrage (che però al momento viene pagato solo dai gasragisti, e se le plenarie si trasferiscono lì allora anche gli altri dovrebbero contribuire, giusto?) però il villaggio mafalda è servito meglio da parcheggio!!! (scusate la poco verde affermazione!)
Se si tratta di cambiare giorno, probabilmente noi andremmo peggio di martedì e giovedì. (i mercoledì d’estate iniziano i mercoledì del cuore, interessa?)
orario d’inizio.. concordo in pieno. direi di mettere le 20.45, e alle 21 si parte, chi c’è c’è! proviamo a mettere il giro di presentazione alla fine per vedere se si fa un po’ prima?
Grande Cri!
Io direi che visto il periodo favorevole potremmo spostare all’aperto qualche prox riunione, che so … il parco urbano?
Ottima l’idea di far pagare alla cassa dei 4 gruppi … vediamo se si smuove meglio la situazione sapedo che nemmno “l’offerta libera” è necessaria
Spostare il giorno … non saprei … ma si può valutare … sarebbe bello se qualcuno che non può il venerdì proponesse altri giorni…
Saluti radiosi
Ciao,
concordo con voi, infatti anch’io avevo proposto di traslocare al Gasrage. In orario serale il parcheggio dovrebbe trovarsi + facilmente, soprattutto su viale V. Veneto. Personalmente però non sono d’accordo sul pagamento della sala direttamente dal prepagato, non credo sia un incentivo.
Il “malessere” che ho avvertito da molti è che le riunioni spesso sono state caotiche e per una singola questione ci si perdono delle ore senza magari concludere nulla. In parte condivido anch’io questa cosa.
La partecipazione alle riunioni anni fa era davvero molto più alta, ma forse perché c’erano anche gli ordini da ritirare…
La questione associazioni ha logorato tutti credo, forse ci si deve ancora riprendere, non so…
Concordo anche sul modificare la giornata, effettivamente per molti il venerdì è una serata “mondana”. Potremmo aprire un sondaggio in cui scegliere giorno e sede. E magari anche un sondaggio anonimo sulle riunioni in generale, potrebbe essere utile 😉
Ciao
Claudia
spero davvero non si cambi la serata perchè per quanto il venerdì sia una serata mondana chiediamo comunque di “sacrificare” una sera al mese e dovrebbe essere un piacere venire alla plenaria, non un sacrificio. poi per chi lavora e/o ha figli il venerdì è meglio perchè il giorno dopo magari non c’è scuola o non si lavora…
sul fatto che le plenarie tendessero ad essere lunghe ed a volte caotiche è vero ma era dovuto alla grande democrazia orizzontale che c’è per cui tutti possono esprimere opinioni e perplessità e tutti se ne discute. si può migliorare effettivamente ma se la gente non partecipa poi si decide in pochi ed è peggio!!!
direi che l’idea di fare la prossima in una situazione “open space” tipo parco è un’idea stupenda. lanciamola ufficialmente, no?!
Dipendo solo da chi verrà a presentare il turismo responsabile … chiedo a Alex 🙂
Saluti radiosi
Alex, un pò timido a commentare sul blog … 🙂 :
L’idea è quella di proiettare… quindi se si trova il modo di farlo si può anche fare al parco… direi comunque che senza proiettore il racconto dell’ospite è alquanto svalutato…quindi direi di farla al villaggio se possibile..
Saluti radiosi
ci tengo a precisare una cosa: ho scritto quel “meno belle” proprio tra virgolette, non perchè siano brutte !!! anzi, a me piacciono davvero!! ma per distinguerlo dalle altre iniziative più “goderecce” , forse meno “serie” … non so se mi riesco a spiegare ….
credo che le plenarie siano fondamentali per fissare dei punti, per confrontarci vis a vis, per conoscere i fornitori, per stare tutti insieme….
Non capisco nemmeno tanto il nesso che ci possa essere con il fatto che siamo diventati un’associazione: noi siam sempre noi, le plenarie si svolgono sempre nello stesso identico modo…non facciamoci “influenzare” 🙂
Ciao a tutti!
Forse questo commento parte dal pulpito sbagliato dato che non vengo quasi mai. Ultimamente è per stanchezza (mia, non certo nei confronti del gas!) ma cavoli, devo dire che a forza di mancare inizio a sentirmi un po’ “fuori”..e mi dispiace perchè le riunioni sono un bel momento, ci si diverte, si abbinano le facce ai nomi come in un gioco, si diventa amicicci! Forse questo è l’aspetto che i “nuovi” che sono entrati quando eravamo già associazione non sono riusciti a cogliere. L’idea di gruppone che c’era al centro per la pace forse si è un po’ persa..boh..
Oppure è colpa dei relatori che sono troooppo bravi e precisi, che è come esserci anche da seduti sul divano! ;P
Io sono comunque d’accordo sull’attingere dal prepagato, le riunioni si fanno per tutti, anche per gli assenti.
Baci
Monica
no no Cri capisco cosa volevi dire…ma volevo solo ricordare come eravamo una volta. anticamente…al centro per la pace…
forse non eravamo così “tedeschi” come oggi e non c’erano problemi di alcun tipo, c’era solo la voglia di abbinare facce a nomi e scambiare opinioni illuminanti e innovative…
e così finisce che si trasferiscono tutti in campagna e ognuno pensa solo al suo orto.
io vi aspetto dal balcone 😉
un abbraccio a tutti
D.
per coinvolgere più gasisti e per cercare di avere anche gente di altri sottogruppi e non i soliti 2 del gasrage secondo me potremmo dare ad ogni gruppo a turno l’incombenza di organizzare la plenaria…una volta a meldola una volta a villagrappa e forli così tutti a turno avranno la possibilità di andare alla plenaria vicono a casa
Grande Paolo, mi piace tantissimo la tua idea … ragioni già da Meldolese … ci volevi proprio!!!
Magari ne parliamo alla prox plenaria … e così scarichiamo un pò il gruppo eventi … 🙂
Saluti radiosi
ciao a tutti da quando ci siamo iscritti come inGASati , siamo riusciti a venire alla riunione una sola volta, e ci dispiace, il fatto è che il venerdi dovendo preparare anche tutti gli ordini finisco sempre ad orari assurdi (anche il resto della settimana ma il venerdi è il giorno peggiore di tutti!!) e poi essendo anche il bidello (il piu’ scarso di tutti tra l’altro e quello che riesce a seguire meno!) di meldola e il referente della frutta/verdura mengozzi è davvero molto difficoltoso!ma l’idea di Paolo è bellissima se serve un posto all’aperto mi sono trasferita ad 1 km dell’azienda in una casa in affito e avendo un giardino mega galattico si puo’ fare anche da noi! abbiamo fatto il dondolo e il tavolo con i pallets della frutta che abbiamo riciclato!! magari quando tocca a quelli di meldola se va in porto l’idea! cosi sono sicura di riuscire a partecipare anche io essendo nel giardino di casa mia!!! 😉 mi tengo comuque aggiornata coi commenti!!! 😀
Io le poche volte che sono venuto, ho trovato le riunioni piacevoli ed interessanti.
Credo che uno dei problemi sia il giorno.
Il Lunedì è per molto il vero giorno di riposo serale, le persone sono più libere da impegni, lo proverei.
Ok per garage, ok per prelievo dal prepagato per plenarie.
Ciao
Concordo pienamente sul pagamento col prepagato,e faccio un mea culpa sulla mia latitanza dalle riunioni…..plenarie e non…ma x me la sera è impossibile sganciarmi da casa qualsiasi giorno della settimana…ci sta anche una dose di pigrizia,calo energetico,cottura,figli viziati,marito latitante,ma o esco entro le 19,30 o non ce la posso fare!!!!vi rigrazio infinitamente voi che partecipate e leggo tutti i commenti(anche se so che non basta),ma ho fiducia che prima o poi riemergo!!!!!
Ciao!
Noi (PaoloR e io) siamo certamente spariti da un bel po’, causa trasloco, ma finalmente alla riunione di venerdì 7/6 siamo riemersi! 🙂
Aver cambiato casa mi ha “obbligato” a una riflessione che da Gasragista-abitante in centro non avevo mai fatto: chi abita più lontano e magari è stato fuori casa per lavoro tutto il giorno e rientra alle 19:00 già non è sempre motivato a uscire di nuovo, se poi “tiene famiglia” da sfamare, da addormentare, ecc. ecc. la cosa potrebbe complicarsi.
Credo che fare la plenaria “itinerante” aiuterebbe a far partecipare un po’ tutti in tutte le zone sia perché “responsabilizza ” (se devo preparare la riunione nella mia “zona” mi sento più coinvolto) sia perché “avvicina” chi è più lontano.
La seconda riflessione che faccio è sul fatto che la “natura” delle plenarie è cambiata da quando siamo associazioni (ebbene sì). Prima la plenaria era SIA un momento organizzativo (accogliere i nuovi, scambiarsi idee fra gruppi su come mandare avanti le cose, quando fare gli ordini, ecc.), SIA un momento conviviale (se magna e se beve, si associa il viso al nome, ecc.), SIA un momento di conoscenza coi fornitori, di discussioni tematiche ecc.
Oggi i il primo compito, che è quello NECESSARIO e NON SOSTITUIBILE/DELEGABILE alla vita e al funzionamento del GAS, è autogestito all’interno di ogni associazione/sottogruppo. I nuovi vengono accolti da ogni sottogruppo, la logistica viene decisa da ogni sottogruppo, le piccole regole di gestione interna sono auto-determinate da ogni sottogruppo, ecc.
Questa maggiore autonomia, dal mio punto di vista, fa sì che automaticamente la socializzazione (seconda funzione delle plenarie) sia incentivata all’interno dello stesso sottogruppo e disincentivata nel gruppo generale, peché è più facile e interessante legare con chi ha interessi/bisogni/modalità più simili ai nostri senza andarsi a cercare “amici lontani”.
Forse la conoscenza/scelta dei fornitori e i temi culturali (terza funzione delle plenarie, ad oggi l’unica “attiva”) non è così fondamentale per tutti, o meglio c’è chi vuole “metterci il naso” in prima persona, chi “si fida della scelta del gruppo”, e anche chi ha i tempi un po’ contati e se il fornitore/tema non è proprio una delle sue priorità del momento passa il turno.
Dal mio punto di vista sarebbe carino che le plenarie ritornassero ad essere un po’ meno “conferenza” e un po’ più “socializzazione” e che si potesse far rientrare lì anche un po’ di “confronto/auto-aiuto” in fatto di organizzazione interna dei gruppi (se un gruppo ha problemi con le riscossioni, con la gestione documenti dei fornitori, con l’iscrizione/tesseramento, ecc. potrebbe coinvolgere tutti nel cercare soluzioni e non soltanto sbrigarsela fra cassieri/direttivi) e comunque che si possano sfruttare anche per presentarsi ai nuovi come “unità /ideali di riferimento” più che come “singole regole di partecipazione alla spesa”.
In questo modo sicuramente le riunioni saranno più lunghe, più caotiche e meno efficienti, ma forse anche più “umanamente calde”.
Per cambio giorno non ho commenti, mi adeguo volentieri alle necessità della maggioranza.
Ciao da un fantasmino birichino 😉