Anno nuovo, plenaria nuova e così siamo partiti con quella del 2018 con un cambio di destinazione un po’ all’ultimo…la plenaria infatti era stata convocata a Meldola ma per un imprevisto è stato necessario spostarla di punto in bianco. Fortunatamente gli amici de La Lenticchia, che comunque erano nell’odg della serata, ci hanno offerto la loro ospitalità . E così tutti in via Maglianella e siam partiti.
Primo punto affrontato è stato la proiezione di FOOD COOP che stiamo organizzando per il 22.02.18 presso il San Luigi. Per chi si fosse perso qualche pezzo ricordo che FOOD COOP è un docufilm che racconta l’esperienza di un supermercato gestito direttamente dai soci. Questa realtà è nata quasi 40 anni or sono e si è concretizzata ed allargata fino ad arrivare agli attuali 17000 soci. Non conosciamo bene questa esperienza e la proiezione può essere una buona occasione per capire di cosa si tratti, trarne le nostre conseguenze e, per così dire, prenderci le misure. Tra l’altro esiste ora a Bologna una realtà , CAMILLA, nata dal GAS di Bologna e da alcuni altri partner che ricalca proprio l’esperienza protagonista di FOOD COOP. Abbiamo spulciato un po’ nel sito di Camilla, che si definisce Emporio di Comunità , e ci siamo ulteriormente incuriositi. Sarebbe interessante riuscire a coinvolgere qualcuno di loro, invitandoli alla proiezione anche per poterci far raccontare perché e percome nasce Camilla a Bologna. (Nel frattempo Daniela ha scritto proprio ai referenti di Camilla invitandoli, vedremo cosa ci dicono) .
Ci siamo detti che, dal momento che la proiezione sarà possibile SOLO SE si raggiungeranno le 50 prenotazioni, dobbiamo tutti impegnarci nello spam e nella diffusione. Ritrovate QUI il testo della mail che possiamo usare per far girare la notizia tra i nostri contatti mail. Inoltre abbiamo detto che ciascun referente si deve impegnare a darne notizia al proprio produttore (chiaramente si parla dei nostri di zona…non pretendiamo che arrivino dalla Sicilia o dalle marche!!) invitandolo a partecipare alla proiezione che sarà occasione per far conoscere non solo noi come GAS ma anche loro come realtà economiche etiche locali.
Ricordo anche che abbiamo creato l’evento FB e quindi anche quello va diffuso a più non posso.
Verrà poi predisposta una locandina da appendere in un paio di posti strategici un po’ prima della scadenza delle prenotazioni che, lo ricordo, è il 15 febbraio.
Secondo punto all’odg: La Lenticchia, addentriamoci nei meandri di come funziona e quanto costa un’azienda agricola. Va chiarito che Claudia e Filippo si sono resi disponibili, anzi si sono proposti di aprire i loro libri mastri proprio perché non è per noi immediatamente comprensibile come si arrivi ad un certo prezzo di un bene in vendita o perché si propongano alcuni prodotti e non altri.
Dal momento che la spiegazione è stata assolutamente dettagliata se volete tutti i dettagli in cronaca, potete sentire la registrazione dell’intera serata, che però pesa troppo per riuscire a linkarvela qui quindi vi tocca chiedermela…sorry
Ma sinteticamente si può dire che: avviare un’attività da zero, come è nel caso della Lenticchia, senza essere proprietari né della terra né della casa su cui si intenda far partire la azienda comporta una enormità di difficoltà ed oneri che sicuramente non è facile immaginare. Le regole attuali, anche per quelle che sulla carta sono chiamate piccole aziende agricole, si riferiscono a realtà con giro d’affari ai nostri occhi enorme e quindi dover rendere conto e fare i conti, quando si partecipa a bandi o simili, rapportandosi a realtà così lontane dall’idea di economia della prossimità che abbiamo in testa noi, significa fare ancor più fatica e magari doversi accollare spese che sono decisamente rilevanti e che poi si recupereranno solo nel lungo termine. Il lavoro è tanto ma Filippo e Claudia stanno continuando a tenere le maniche tirate su.
Noi come GAS che apporto diamo e come possiamo aiutarli? Innanzitutto ho esplicitamente chiesto se i nostri ordini “contassero†e mi spiace aver udito che siamo una realtà che fa ordini molto esigui rispetto ad altri gas sia di zona che di fuori. Questa risposta ha aperto una piccola parentesi nella discussione in cui ci siamo confrontati sullo stato di veglia (coma?) in cui erano gli Ingasati ormai da un po’ di tempo. Siamo sicuramente affaticati dalla mancanza di una sede ma questo non è sufficiente come “scusaâ€. Paolo ha usato l’espressione militanza che mi ha colpito perché azzecca in pieno quello che secondo me è lo spirito gasista. Noi non siamo solo persone che comprano prodotti a km zero o da produttori locali. Noi siamo militanti, in un ambito come quello dell’economia e dell’ambiente che se ci pensiamo bene sono tra i più importanti della nostra realtà . Quindi dobbiamo…dovremmo far sì che questo sia chiaro a noi stessi e poi anche a quelli fuori dal gas che però nel gas potrebbero entrare. E qui giustamente Paolo mi fa notare che certe cose è una rottura che continui a dirle a “noi†che è ora di parlarne al di fuori. E ha ragione: facciamoci conoscere e magari la proiezione sarà una buona occasione.
Si riparte con il tema Lenticchia agganciandosi a questo perché Filippo ci racconta che loro possono darci uno spazio per creare eventuali eventi, mercatini (saltuari se non fissi) in cui con la scusa di un aperitivo, scambiare qualche ordine arrivato oltre a quattro chiacchiere e conoscere gente nuova. Ci ricorda poi della festa di primavera che nasce proprio come festa dei GAS e che l’anno scorso non ci ha visti presenti ma che invece può essere una buona idea di ripartenza. Inoltre ci dice che in generale la Lenticchia affitta sala e annessi esterni per compleanni, matrimoni, cerimonie di vario genere sia con catering che portandosi tutto da casa. Ci saranno una serie di eventi nel prossimo futuro e chissà che non si riesca anche ad organizzarne qualcuno insieme. Insomma, Filippo lo conosciamo, anche se con la bimba malata e visibilmente stanco per il lavoro, resta comunque un vulcano di idee e contagia con la sua carica.
Infine un gradito ospite: Matteo Moschini con il suo miele di Carpena. Fratello di una gasista meldolese ci racconta la sua storia delle api “del San Domenico†che da un salvataggio fortuito sono diventate il suo lavoro (il padre era uno degli operai addetti ai lavori di ristrutturazione, trovò un nido e non volendolo distruggere se lo portò a casa con l’aiuto di Matteo e da lì tutto è partito).
Nella conversazione con Matteo sono emerse anche alcune interessanti cose su come funzioni il mondo del confezionamento dei prodotti per supermercati ecc…ma anche in questo caso rimando alla registrazione.
Bene carichi e pronti a partire quindi…CI SI RIVEDE IL 22.02 AL SAN LUIGI.
CIAO, Alice Libera
4 risposte su “RESOCONTO PLENARIA 19.1.2018”
Meraviglioso … io prenoto la registrazione … sono veramente curioso 🙂
Mi è spiaciuto non esserci … quindi ci si rivede il 22 Febbraio e così ci imepgnamo epr la proiezione.
Militanza … mi piace … basta che non lo associamo al militare da guerra … 🙂
E’ si … dobbiamo lavorare sulla com,unicazione ed il coinvolgimento … sepriamo di spiccare il volo con il film … 🙂
Grazie Alice e …
Saluti radiosi
Grazie, mi è dispiaciuto un sacco non esserci….
ps: il “QUI” dove doveva esserci il testo della mail, non va 🙁
Grazie Alice.
Grazie Alice per il bellissimo resoconto..
ci vediamo il 22 Febbraio..Io da silente comunque ne ho messi in riga 6 o 7 di militanti per quella sera!!
Tranquilli verrò senza elmetto!
Saluti.
Alex.