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Resoconto plenaria 06 dicembre 2013 – il confronto

Ore 21:05, con trentacinque minuti di ritardo sulla tabella di marcia e constatata con dispiacere l’assenza di un rappresentante di Macro edizioni (il fornitore invitato alla serata per spiegare un pò la sua organizzazione e fornire alcuni chiarimenti ad alcuni membri del GAS – “vittoria” a tavolino  😆 ? ), partiamo con le presentazioni con cosa vorremmo che babbo Natale ci portasse sotto l’albero:

Claudia Cà Ossi - Lavastoviglie nuova; Matteo Cà Ossi – Bicicletta nuova; Gabriella Cà Ossi - un bello e lungo viaggio di piacere; Simone Cà Ossi - un governo che “mi piaccia”; Claudia Z Gasrage – la neve; Andrea Quattrini Gasrage un cane – Bullmastiff; Andrea Gasrage – che il Natale fosse cancellato; Cri Gasrage – essendo stata buona vorrei un lavoro; Daniela Gasrage – Computer decente e un buon programma di registrazione suoni; Michele Gasrage – fine della crisi; Sara Sarmik Gasrage – un figlio; Alice Gasrage – 3^ di reggiseno ed un fondo schiena (si può scrivere culo?) sullo stile di Jennifer Lopez (chissà perchè lei ha potuto esprimere due desideri … comunque se proprio deve sceglierne uno si concentrerebbe sul culo…); Claro Gaspaccio – cappotto per la casa; Paolo Gaspaccio - un bello e ristoratore riposo temporaneo; Roberta Gasrage – appartamento più grande ma si accontenterebbe anche di un labrador; Lara Gaspaccio - Che vada tutto bene per il parto previsto per il 3 gennaio; Romeo Gaspaccio pentola in pietra ollare da regalare alla moglie; Gianluca Gasrage – Un computer nuovo fiammante; Paola Gasrage – Un po’ di caldo; Antonella Villagraoppa – 50 persone iscritte al corso di medicina popolare; Andrea GASpaccio che tutto vada per il meglio nel parto della moglie Lara.

Saltando il punto 1 che doveva essere toccato in riunione si parte dal fondo dei punti da toccare nella serata … per scombinare anche un pò le carte  :mrgreen:  :

  1. si ribadisce che il 10 Gennaio 2014 presso la fabbrica delle candele faremo incontro con Arcipelago SCEC aperto alla cittadinanza da pubblicizzare il più possibile perchè rivolto alla cittadinanza tutta, Daniela propone di prepare un volantino (Silia si era detta disponibile ad aiutare, va ricontattata); occorre avvisare sicuramente tutti i fornitori inGASati qui in zona per invitarli a partecipare, meglio accertarsi con una telefonata del loro referente che apprendano appieno l’importanza di partecipare all’incontro. Cri – Daniela e Alice e Romeo si occuperanno del testo del Comunicato stampa e della sua diffusione nonchè della discussione sul blog; ogni gasista dovrà poi “rimbalzare” la comunicazione un po’ ovunque e di tirare un po’ le fila cercando di portare con se almeno qualche amico.
  2. SI decide che ogni sottogruppo si occuperà dell’inoltro della lettera sui pesticidi elaborata da Linda e dallo specifico gruppo a tutti i Comuni di pertinenza valutando se riuscire a farlo addirittura anche per vallata coprendo così i Comuni scoperti dai GAS;
  3. Bidelli: il Sondaggio è finito 17 (lasciare tutto come sta con i tempi dei bidelli) a 15 (liberare la moderazione). Andando ad esaminare un pò da dove era mossa la necessità del sondaggio pare che:
    un problema è l’invio di msg su lista sbagliata che torna al mittente il quale a volte non la prende bene, il fine è quello che impariamo ad usare bene le liste quindi è bene che si continui in questo senso;
    laudia spiega che verrà modificato il blog per agevolare l’apertura e chiusura automatica ciclica degli ordini così come cambierà il tema word press che riorganizzerà la home page, ci faranno vedere un anteprima di come verrà per capire meglio verso dove stiamo andando.
    Simone farà un vademecum per illustrare i passaggi per creare l’ordine sul blog in modo che i referenti siano autonomi nell’aprire gli ordini in autonomia (soluzione da perseguire in modo puntuale!); per digigas ci si deve ancora appoggiare sui bidelli in quanto più complesso.  Si programmerà anche un corso per imparare Digigas. Al Gaspaccio Paolo ce lo fa quando vogliamo con pagamento “in natura”
    Cassieri: Roberta illustra il grosso problema delle incongruenze tra la fattura e i conti delle singole persone che a volte arrivano al cassiere che deve gestire in autonomia la cosa. Viene ribadito che “è compito del referente far tornare i conti” e il cassiere deve unicamente pagare spalmando le spese tra i vari membri del sottogruppo. Importante anche capire che il referente si deve occupare di recuperare e far avere sempre i documenti fiscali idonei per giustificare le spese in uscita e deve consegnarli al cassiere in ogni ordine (non può essere lui a doversi andare a cercare il fornitore e chiedergli la ricevuta. In caso di errore di ordine sul gruppo sbagliato è possibile aggiustare Digigas e sistemare lì’ordine prima della chiusura dell’ordine ma anche dopo chiedendo comunque ai bidelli quindi … oltre a caldeggiare il referente al controllo prima di inoltrare l’ordine al fornitore è bene che egli stesso provveda a far fare questi aggiustamenti qualora il gasista non abbia ordinato nel loro sottogruppo di appartenenza prima dell’emissione della fattura così da farla correttamente.
    Per il Guppo eventi (Claudia, Andrea e Romeo – MANCA ancora un membro da Villagrappa…) gli stessi esprimono le loro difficoltà a seguire la mole delle cose che sarebbero da fare pertanto all’interno dei sottogruppi ognuno degli attuali “eventisti” dovrà ricercare qualcuno ad aiutarlo … e si sensibilizza Villagrappa a trovarne almeno uno, Dai che ce la facciamo!
  4. Arriviamo all’argomento Hot dela serata, Alice ripercorre e spiega che tempo fa era venuto fuori in plenaria di accendere “convenzioni” con Natura Sì, Mandragola, Gelateria bio (solo epr fare alcuni esempi). In riunione di sottogruppo del GASrage si è parlato insieme a tutti i membri e alla votazione finale la maggioranza ha deciso di avviare questa convenzione compreso anche Villagrappa che già lo aveva deciso. Paolo di Villagrappa nel chiedere se aggiungere sul blog questa idea ha poi ricevuto una risposta non completamente favorevole in lista sono maturati i seguenti due dubbi:
    possono due sottogruppi decidere se procedere con una convenzione e spendere così il nome degli inGASati oppure no;
    Se i singoli sottogruppi possono decidere in autonomia allora probabilmente la suddivisione dei sottogruppi è sostanziale e non solo formale.
    Clarospiega che i vari sottogruppi hanno esigenze diverse, Meldola ha meno esigenze di fare convenzioni con Natura sì probabilmente perché hanno possibilità di avere orto e vicini che possono fornirgli diversi prodotti mentre ricorda che quando era a Forlì il gruppo fa più “azioni civiche” e necessita di molti più prodotti. Evidenzia quindi le diversità dei vari gruppi. Simone spiega però che il nome degli ingasati è comunque un fattore comune che ci accomuna e sarebbe bene continuasse a farlo. Viene suggerito che sia bene far tornare alla plenaria i nuovi iscritti per rendere lo spirito di gruppo. Claudia spiega che il nome ingasati Cà Ossi si è spesa in alcuni progetti (uno sulle energie alternative ad esempio); anche il centro per le famiglie ci aveva richiesto di partecipare a degli incontri; naturalmente si considerano queste iniziativepiù che appoggiabili dagli inGASati così come è bene distinguere iniziativa ed iniziativa valutandole opportunamente.
    E’ giusto che il nome degli INGASati sia associato ad una convenzione? Si decide all’unanimità che le scelte pertinenti a nuovi fornitori o convenzioni le decidiamo a maggioranza assoluta dei due gruppi eventualmente con un sondaggio nel migliore degli stili democratici e spiegando opportunamente le scelte. Romeo, Davide , Roberta e Alice creeranno la discussione con il sondaggio proprio per alcune convenzioni in analisi rimettendo eprtanto in discussioni anche alcune scelte già prese da alcuni sottogruppi. Andiamo in una digressione sugli acquisti di un certo tipo sottolineando quello che è in un GAS è molto significativa la S finale. Importante quindi rammentare a tutti l’importanza di un’economia “diversa” che non guardi prioritariamente al risparmio economico ma che lo veda soprattutto come conseguenza di determinate scelte prima di tutto etiche.
  5. Tra Sabato e domenica 07 e 08 dicembre si decide definitivamente la location per l’abbuffèt di Natale … circa 14 iscritti nella lista + altro 10 tra i presenti alla riunionè al momento il numero dei partecipanti ma si confida che possa essere ampliato.
  6. Gianluca consegna le lampade a LED spiegando che l’ordine non è stato particolarmente corposo (si stanno anche cercando due neon “spariti” tra qulli dati per prova… ); sarà da ragionare sul prosieguo degli ordini vista la scarsa partecipazione e visti gli scarsi margini che anche il fornitore ne ha ricavato.

Alle 23:15 circa ci concentriamo nelle vivande … stanchi ma contenti di esserci stati 🙂

Saluti radiosi

P.s. Per il pagamento della sala stavolta se ne è fatto carico il GASpaccio, si è ventilata l’ipotesi di addebitarlo prioritariamente al sottogruppo mancante di almeno 1 membro in plenaria … ma forse è il caso di alternarsi una volta ciascuno e via 🙂

14 risposte su “Resoconto plenaria 06 dicembre 2013 – il confronto”

Cappero che efficenza!letto tutto dun fiato!Grazie mille del resoconto tempestivo!Laura lake

Laura … siamo micca qua a asciugare gli scogli … 🙂
Se non lo facevo subito non lo facevo più 🙂
Grazie, saluti radiosi

Appena aggiunto il P.S. Finale:

Per il pagamento della sala stavolta se ne è fatto carico il GASpaccio, si è ventilata l’ipotesi di addebitarlo prioritariamente al sottogruppo mancante di almeno 1 membro in plenaria … ma forse è il caso di alternarsi una volta ciascuno e via 🙂

Saluti radiosi

tanta carne al fuoco, ma alla fine abbiamo cotto tutto!! 🙂
se posso ribadire il concetto, mi è dispiaciuto molto che l’affluenza sia stata scarsa, anche in un serata così “pregna” di argomenti importanti

grazie per il resoconto puntualissimo!
mi dispiace essermi persa una serata così intensa ma non potevo rinunciare ad una cena con le compagne delle superiori, alcune delle quali non vedevo da 24 anni, e proprio la sera del mio compleanno… dai, non mancherò all’abbuffet 😉
a presto
babs

Grazie Romeo,sempre spettacolare.
volevo spiegare meglio le 2 cose in cui è stato fatto il nome ingasati CaOssi:

1) Progetto Address, più o meno 7 maggio.
L’avevo girato in una qualche ML (quale non ricordo, ma di sicuro l’ho girata ai 4 presidenti, in fretta e furia perchè ci hanno contattato tardi rispetto al termine di presentazione domanda)
in pratica, questo tipo di progetti dell’unione europea, per essere approvati e finanziati, necessitano di una sorta di benestare da parte delle realtà del territorio. Cioè è una sorta di patrocinio che noi GAS diamo, un interessamento da parte nostra, che ci coinvolge (qualora il progetto sia approvato) in modo informativo, cioè ci tengono aggiornati dei risultati, verrebbero creati incontri pubblici, dei volantini, ed eventualmente dei tavoli di confronto (per trovare eventualmente strategie): eventi a cui di volta in volta possiamo decidere come e quando partecipare. Di fatto noi diamo il nostro benestare al progetto, e loro ci informano, e noi informiamo con i nostri canali (sito, social network).

Il progetto è sull’efficienza energetica e fonti alternative, con una mappatura dei consumi per alcune zone della città. non dobbiamo rilevare noi i dati! ci informano loro.

2) l’altro incontro, di cui avevo mandato verbale in ML, avvenuto il 5 luglio (e all’interno di un percorso di altri incontri che debbono ancora esserci) è Progettazione partecipata verso un Welfare di Comunità.
A luglio avevo partecipato a quello sulle analisi dei bisogni delle famiglie. Il prossimo è a seconda della zona geografica e per mia comodità sceglierei la data della zona sud (mi pare il 15/1). Tutti gli incontri si terranno dalle ore 17.00 alle ore 19.30. Non riesco qui di nuovo ad allegare il file, ve lo copio/incollo:

Programmazione partecipata per un welfare di comunità 2013/14
Il Comitato di Distretto dei 15 comuni del Comprensorio Forlivese ha promosso nell’ambito
del Piano di zona per la salute e il benessere sociale 2013-14, anche in linea con le linee
guida approvate dalla Regione Emilia Romagna, un modo innovativo di programmazione
teso a rafforzare la partecipazione attiva dei cittadini.
Gli obiettivi che ci si è proposti sono i seguenti:
1. Realizzare un welfare partecipato
: costruire un pensiero innovativo sulla comunità
che metta a fuoco i mutamenti sociali più recenti;
2. Favorire la diffusione di pratiche elaborative delle politiche sociali che vadano oltre i
target tradizionali e verso dimensioni nuove e trasversali della vulnerabilità sociale;
3. Favorire una trasformazione dei servizi perché sappiano andare verso i cittadini
anziché attenderli nelle loro stanze;
4. Favorire “creatività metodologica” per l’animazione del nostro contesto locale;
5. Territorializzare
l’oggetto di lavoro collocandolo in un territorio distrettuale, il
quartiere, la scuola, la strada … spazi pubblici di prossimità dove può essere
trasferito il momento di scambio.
Al fine di focalizzare meglio i bisogni della cittadinanza sono state individuate dapprima
delle aree strategiche, utili a superare la suddivisione dei target e a coinvolgere non solo le
persone esperte (assistenti sociali, medici, educatori ecc,,) ma anche coloro che la
situazione la vivono in prima o seconda persona o conoscono il territorio di appartenenza.
A tale scopo, richiamando gli attori che fino ad allora avevano partecipato agli incontri, la
scorsa estate è stata organizzata una prima riunione per definire le macro aree che sono
così denominate:
Area A: Prendersi cura: innovazione delle pratiche a sostegno delle famiglie
Area B: Vulnerabilità: dalla crisi nuove opportunità
All’indomani i gruppi di lavoro già attivi si sono riuniti al fine di individuare nuovi attori
interessati. È emersa da subito la necessità di articolare maggiormente sul territorio
comprensoriale sia l’analisi del bisogno che l’attivazione dei nuovi attori. A tale scopo si è
deciso di proseguire il lavoro attraverso incontri nei territori che hanno riguardato nel mese
di settembre tre aree del comprensorio (Alta Valle del Bidente e Premilcuore con incontro
a Santa Sofia; Bertinoro, Forlimpopoli, Meldola e Predappio con incontro a Bertinoro e
Unione Montana Acquacheta – Romagna Toscana con incontro a Tredozio).
Tra novembre e gennaio sarà invece la volta degli incontri territoriali di Forlì e Castrocaro
Terme e Terra del Sole. Nel dettaglio gli incontri saranno:
• 27 novembre 2013 Forlì: area Nord – Polisportivo Cimatti v. A. Pasqualini,
Roncadello,• 29 novembre 2013 Forlì: area Est – Sala Chiesa Santa Maria Assunta alla Pianta, v.
Tripoli 110,
• 12 dicembre 2013 Forlì: area centro – Circoscrizione 1, piazzale Foro Boario n.7,
• 15 gennaio 2014 Forlì: area sud – sede da definire,
• 17 gennaio 2014 Forlì: area ovest e Castrocaro Terme e Terra del Sole – sede da
definire.
Gli obiettivi degli incontri territoriali sono:
• Attualizzare e approfondire nelle diverse sfumature l’analisi del bisogno,
• Concentrarsi su obiettivi prioritari da raggiungere,
• Effettuare la mappatura delle risorse esistenti e delle buone prassi,
• Selezionare le ipotesi progettuali da portare avanti sulla base dell’impatto sociale
stimato rispetto agli obiettivi prioritari individuati.
Per meglio esplicitare i compiti dei vari attori coinvolti nel processo, di seguito si riportano
le funzioni di ognuno:
Comitato di Distretto: conferenza dei quindici sindaci/assessori del comprensorio
forlivese, che ha il compito di dare indirizzi e assumere le decisioni di
programmazione.
Ufficio di piano: ufficio che ha il compito di elaborare i documenti di programmazione e
attivare il monitoraggio e la valutazione.
Cabina di regia ristretta per la programmazione partecipata: implementando l’ufficio di
piano, ha il compito di garantire la regia del processo di programmazione partecipata,
di supportare i gruppi di lavoro territoriali, di promuove la buona riuscita degli incontri
e di esaminare le proposte progettuali che provengono dai gruppi di lavoro territoriali.
Si occupa direttamente dei progetti trasversali ai territori (es sburocratizzazione delle
pratiche degli EELL, ecc)
Gruppo di lavoro territoriale: ha il compito di svolgere analisi dei bisogni, promuovere
ipotesi progettuali e condividere buone prassi, nonché coinvolgere attori locali
importanti per la buona riuscita del processo

una cosa che è stata detta ieri sulle differenze territoriali delle associazioni. Si è fatto cenno all’orto scolastico della scuola a Meldola. Ecco progetti di questo tipo.. non è che potrebbero essere condivisi in modo da “replicarli” o “suggerirli” anche negli altri territori?

Se prima o poi riesco mi piacerebbe con Petere e Sandrà provare a fare un articolo sull’orto scolastico … purtroppo il mio tempo è qualcosa di finito … 🙂
Devo anche fare un pò di sotria degli inGASati .. insomma … bistecche di soya al fuoco 🙂

Saluti radiosi

Grazie per l’ottimo resoconto! Vorrei solo suggerire per il noleggio sala la suddivisione tra tutti i membri dei 4 gas poichè noi di Ca’Ossi rispetto ad altri siamo pochini…
Maurizio

vorrei precisare che la mia frase esatta è stata: “SE A LORO BABBO NATALE PORTA UN GOVERNO DECENTE E LA FINE DELLA CRISI…ALLORA IO VOGLIO UNA 3 DI REGGISENO ED UN CULO ALLA JENNIFER LOPEZ”. Tanto per dire che se proprio dobbiamo sognare…e chiedere minchiate!!!
comunque grazie del resoconto Romeo!
ciao, alice

Grazie Romeo!
Per Maurizio di Caossi: quando abbiamo parlato di fare a turno coi sottogruppi per il pagamento della sala (in riunioni plenarie precedenti) i cassieri avevano posto il problema di come far uscire dal prepagato una cifra tipo 30:4 = 7,5 divisi fra tutti gli appartenenti al sottogruppo perché venivano pochi centesimi a testa.
Se si fa a turno, ogni sottogruppo pagherebbe una volta ogni 4 mesi e in più solo per i mesi novembre-febbraio (perciò in realtà una volta l’anno) perché nei mesi caldi si può fare la plenaria alla sede del gasrage che è aggratis.
Sicuramente Caossi+Villagrappa sono più penalizzati, purtroppo, ma nei mesi passati le plenarie erano quasi riunioni “di sottogruppo” del gasrage e con 10 persone (o meno) ognuno dei presenti era costretto a pagare almeno 3 euro ogni volta, e anche così non poteva andare.
Potrebbe essere il caso di aprire un dibattito per i soli iscritti per capire come comportarsi in tali casi? Forse si potrebbe addirittura pensare, in futuro, a un ri-agglomerarsi dei sottogruppi più piccoli per meglio distribuire eurini e compiti… boh, butto lì.
Ciao o o

Grazie mille per il resoconto dettagliato!
Ci dispiace molto non essere stati presenti ma avevamo un incontro preparto! 🙂
Alla prossima non mancheremo!
Per quanto riguarda la divisione del pagamento della sala tra i vari sottogruppi sono d’accordo…così almeno non pagano sempre i soliti che partecipano attivamente alle riunioni…d’altra parte si tratta solo dei mesi invernali perché appena ricomincia a fare un po’ di caldino al Gasrage ci stiamo tranquillamente tutti!
A presto!
Ele e Matteo (Mattele)

ragazzuoli?! bisogna fare il famoso doodle su naturasì/naturano, ricordate? è ora!

Lo so Alice, lo so, io dedicherei gli sforzi allo SCEC per ora … poi magari potremo ributtarci in questa avventura. Oppure qualcun altro ci si mette e lo ringrazierei infinitamente 🙂

Saluti radiosi

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