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Riflessioni

EXPO: LETTERA APERTA A RENZI

Ciao, mind grazie al presidente del Gaspaccio che hai inviato la lettera ai soli presidenti, try alcuni di noi incontratosi per derimere altre questioni hanno valutato importante che gli ingasati adeissero e pubblicassero quanto scritto da Vittorio Agnoletto e Franco Calamida

“Allo stato attuale la produzione agricola mondiale potrebbe facilmente sfamare 12 miliardi di persone……. si potrebbe quindi affermare che ogni bambino che muore per denutrizione oggi è di fatto ucciso”

Jean Ziegler, già Relatore Speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo

Alle Autorità

e p.c. agli esperti invitati all’incontro istituzionale di Milano.

Signor presidente del Consiglio,

i giornali ci informano che lei sarà a Milano il 7 febbraio per lanciare un Protocollo mondiale sul Cibo, in occasione dell’avvicinarsi di Expo. Ci risulta che la regia di tale protocollo, al quale lei ha già aderito,   sia stata affidata alla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition. Una multinazionale molto ben inserita nei mercati e nella finanza globale, ma che nulla ha da spartire con le politiche di sovranità alimentare essenziali per poter sfamare con cibo sano tutto il pianeta.

EXPO ha siglato una partnership con Nestlè attraverso la sua controllata S.Pellegrino per diffondere 150 milioni di bottiglie di acqua con la sigla EXPO in tutto il mondo. Il Presidente di Nestlé Worldwide già da qualche anno sostiene l’istituzione di una borsa per l’acqua così come avviene per il petrolio. L’acqua, senza la quale non potrebbe esserci vita nel nostro pianeta, dovrebbe quindi essere trasformata in una merce sui mercati internazionali a disposizione solo di chi ha le risorse per acquistarla.

Questi sono solo due esempi di quanto sta avvenendo in preparazione dell’EXPO.

Scriveva Vandana Shiva: “Expo avrà un senso solo se parteciperà chi s’impegna per la democrazia del cibo, per la tutela della biodiversità, per la difesa degli interessi degli agricoltori e delle loro famiglie e di chi il cibo lo mette in tavola. Solo allora Expo avrà un senso che vada oltre a quello di grande vetrina dello spreco o, peggio ancora, occasione per vicende di corruzione e di cementificazione del territorio.”

“Nutrire il Pianeta, Energia per la vita.” recita il logo di Expo. Ma Expo è diventata una delle tante vetrine per nutrire la multinazionali, non certo il pianeta.

Come si può pensare infatti di garantire cibo e acqua a sette miliardi di persone affidandosi  a coloro che del cibo e dell’acqua hanno fatto la ragione del loro profitto senza prestare la minima attenzione ai bisogni primari di milioni di persone ?

Expo si presenta come la passerella delle multinazionali agroalimentari, proprio quelle che detengono il controllo dell’alimentazione di tutto il mondo, che producono quel cibo globalizzato o spazzatura, che determina contemporaneamente un miliardo di affamati e un miliardo di obesi.

Due facce dello stesso problema che abitano questo nostro tempo: la povertà, in aumento non solo nel Sud del mondo ma anche nelle nostre periferie sempre più degradate.

Expo non parla di tutto ciò.

Non parla di diritto all’acqua potabile e di acqua per l’agricoltura familiare.

Non parla di diritto alla terra e all’autodeterminazione a coltivarla.

Non si rivolge e non coinvolge i poveri delle megalopoli di tutto il mondo, non si interroga su cosa mangiano, non parla ai contadini privati della terra e dell’acqua, scacciati attraverso il Land e Water grabbing, ( la cessione di grandi estensioni di terreno e di risorse idriche a un paese straniero o ad una multinazionale), espulsi dalle grandi dighe, dallo sviluppo dell’industria estrattiva ed energetica, dalla perdita di sovranità sui semi per via degli OGM e costretti quindi a diventare profughi e migranti.

E non cambia certo la situazione qualche invito a singoli personaggi della cultura provenienti da ogni angolo della terra e impegnati nella lotta per la giustizia sociale. Al massimo serve per creare qualche diversivo.

In Expo a fianco della passerella delle multinazionali si dispiega la passerella del cibo di “eccellenza”. Expo parla solo alle fasce di popolazione ricca dell’occidente e questo ne fa oggettivamente la vetrina dell’ingiustizia alimentare del mondo, nella quale la povertà si misurerà nel cibo: in quello spazzatura per le grandi masse e in quello delle eccedenze e degli scarti per i poveri.

In questi mesi, di fronte a tutto quello che è accaduto nella nostra città, dall’illegalità  allo sperpero di ingenti risorse economiche per l’organizzazione di Expo in una città dove la povertà cresce quotidianamente e che avrebbe urgenza di ben altri interventi, noi abbiamo maturato un giudizio negativo su Expo.

Ma come cittadini milanesi non posiamo fuggire la responsabilità di impegnarci affinché l’obiettivo di “Nutrire il pianeta” possa essere meno lontano.

Per questo avanziamo a lei e alle autorità politiche ed amministrative che stanno organizzando Expo alcune precise richieste.

Il Protocollo mondiale sulla nutrizione che lei intende lanciare, pur dicendo anche alcune cose condivisibili, evitando i nodi di fondo, rimane tutto all’interno dei meccanismi iniqui che hanno generato l’attuale situazione . Noi le chiediamo di porre al centro la sovranità alimentare e il diritto alla terra negati dallo strapotere e dal controllo delle multinazionali in particolare quelle dei semi. Chiediamo che sia affermata una netta contrarietà agli OGM che sono il paradigma di questa espropriazione della sovranità dei contadini e dei cittadini, il perno di un modello globalizzato di agricoltura e di produzione di cibo che inquina con i diserbanti, consuma energia da petrolio, è idrovoro e contribuisce al 50% del riscaldamento climatico.

Le chiediamo che venga affermato il diritto all’acqua potabile per tutti attraverso l’approvazione di un Protocollo Mondiale dell’acqua, con il quale si concretizzi il diritto umano all’acqua e ai servizi igienico sanitari sancito dalla risoluzione dell’ONU del 2011.

Chiediamo che vengano rimessi in discussione gli accordi di Partnership tra Expo e le grandi multinazionali, che, lungi dal rappresentare una soluzione, costituiscono una delle ragioni che impediscono la piena realizzazione del diritto al cibo e all’acqua.

Chiediamo che si decida fin d’ora il destino delle aree di Expo non lasciandole unicamente in mano alla speculazione e agli appetiti della criminalità organizzata e che, su quei terreni, venga indicata una sede per un’istituzione internazionale finalizzata a tutelare l’acqua, potrebbe essere l’Authority mondiale per l’acqua,  e il cibo come beni comuni a disposizione di tutta l’umanità. Una sede dove i movimenti sociali come i Sem Terra, Via Campesina, le reti mondiali dell’acqua, le organizzazioni  popolari e i governi locali e nazionali discutano: la politica per la vita.

Una sede nella quale la Food Policy diventi anche Water Policy, dove si discuta la costituzione di una rete di città che assumano una Carta dell’acqua e del Cibo, nella quale si inizi a concretizzare localmente la sovranità alimentare, il diritto all’acqua, la sua natura pubblica, la non chiusura dei rubinetti a chi non è in grado di pagare, la costituzione di un fondo per la cooperazione internazionale verso coloro che non hanno accesso all’acqua potabile nel mondo.

Una sede nella quale alle istituzioni e ai movimenti sociali, venga restituita la sovranità sulle scelte essenziali che riguardano il futuro dell’umanità.

“La Terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l’avidità di alcune persone” affermava Gandhi. E questa verità oggi è più che mai attuale e ci richiama alla nostra responsabilità, ognuno per il ruolo che svolge.

Moni Ovadia, Vittorio Agnoletto, Mario Agostinelli, Piero Basso, Franco Calamida, Massimo Gatti, Antonio Lareno, Antonio Lupo, Emilio Molinari, Silvano Piccardi, Paolo Pinardi, Basilio Rizzo, Erica Rodari, Anita Sonego, Guglielmo Spettante.

Milano 21 gennaio 2015.

Le adesioni alla lettera aperta, sia individuali che collettive, vanno comunicate ad uno dei seguenti indirizzi mail:

Vittorio Agnoletto vagnoletto@primapersone.org

Franco Calamida f.calamida@alice.it

 

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Carne e Latticini

Ordine carne e latticini Consorzio carne biologica Val Bidente & il Boschetto – scade mercoledì 04 Febbraio 2015 ore 20.00

Consorzio carne biologica Val Bidente – Allevamento animali biologici romagnoli
Punto vendita MACELLERIA via Matteotti, 6 MELDOLA (vicino alle POSTE)

Orari di Apertura

 MattinoPomeriggio
Lunedì7,00 – 13,00 //
Martedì7,00 – 13,00 //
Mercoledì7,00 – 13,00 //
Giovedì7,00 – 13,00 //
Venerdì7,00 – 12,3015,30-19,30
 Sabato7,00 – 12,3015,30-19,30

TEL. 0543-493327
biologicavalbidente @ gmail.com
www.carnebiologicavalbidente.it

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Frutta e Verdura

Ordine frutta e verdura Mengozzi – Scade giovedi 05 FEBBRAIO 2015 ore 12.00

libriQui si possono fare gli ordini per la frutta e la verdura fornita dall’azienda agricola Mengozzi di Colangelo Angelina, Ravaldino in Monte (Fc), tranne rarissimi casi, le verdure che ci fornisce provengono da agricoltura biologica, i prodotti raccolti nei campi di Gabriele sono certificati dal CCPB di Bologna. Così come i trasformati.

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Pane, Pizza e Focacce

Ordine pane di Dovadola – IN FERIE

Pane di DovadolaNOVITÀ:
Da oggi paniere leggermente ridotto in ottica ottimizzazione processi!

La riduzione del paniere è stata concordata tra Forno e INGASATI a valle del sondaggio interno delle scorse settimane: in pratica sono state eliminate alcune varianti di prodotti base non votate da nessuno. I prodotti base rimangono comunque disponibili in diverse altre opzioni, quindi l’unico effetto dovrebbe essere una semplificazione per tutti: per il forno che avrà una minor dispersione degli ordini e per noi che avremo un listino semplificato.  Inoltre periodicamente saranno introdotte novità stagionali che resteranno  a listino per un  periodo limitato.  A breve in arrivo le crostate all’arancia (in sostituzione dello strudel all’arancia)!

ferie

ATTENZIONE! Nuova modalità d’ordine: il prezzo è per numero di pezzi o peso specificato. La chiusura è stata posticipata al giovedì ore 18.30.
Si ordina su DIGIGAS!!

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Ordini Pane, Pizza e Focacce

Ordine Pane Biologico dei TIRLI – Scade giovedì 5 Febbraio 2015 ore 20.00

L’ordine è settimanale e scade ogni Giovedì alle ore 20, consegna ogni sabato mattina al Gasrage, Gaspaccio e Villagrappa. ANCHE MELDOLA ORDINA SU DIGIGAS!

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Libri Ordini

Ordine Libri, Sementi &Co. – Scade venerdì 13 febbraio 2015 ore 20.00

libriEcco riaperto l’ordine di libri, eBook, sementi e di tutto quello che è presente sul sito di Macrolibrarsi.
Le condizioni, come sempre vengono comunicate via mailing-list.
L’ordine chiude venerdì  13 febbraio ore 20.00.

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Riunioni

Riunione Plenaria Venerdì 6 Febbraio 2015

riunione-plenaria-300x207

ore 20:30 Plenaria c/o

Villagrappa, sala del circolo parrocchiale, a fianco della Chiesa

Via del Braldo n.24

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Agrumi Ordini

Ordine Arance&Co. – Scade 09 febbraio 2015

AranciaApre l’ordine degli agrumi del mitico Salvo. Potete ordinare su DIGIGAS. Consegna prevista  entro il 28 febbraio 2015

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Riflessioni

Forlì in Transizione – primo incontro

Ciao,

come probabilmente vi avevo già anticipato, presto ci sarà il primo incontro per dare vita ad una iniziativa di Transizione a Forlì.
Finalmente ci incontreremo!

Quando: domenica 1 febbraio, ore 16.30

Dove: via Pertini 6, 47121 Forlì (presso il maneggio “il raggio di sole”, traversa di Viale dell’Appennino)

Come arrivare: il maneggio si trova vicino al Parco Urbano, presso l’entrata che porta alla piadineria ed al ristorante Peter Pan/pub “Collina dei Conigli”. Una volta svoltato provenendo da Viale dell’Appennino, subito a destra, prima della rotonda, c’è un parcheggio. Da qui vedete il maneggio e l’entrata. Una volta nel cortile, seguite il vialetto e dopo pochi metri, sulla sinistra, vedete una saletta a piano terra con delle vetrate: ci vediamo lì.
Per gli amanti delle mappe: http://bit.ly/1IDWroA

Sarà un incontro “semplice”, con l’obiettivo di conoscerci di persona e non più con il filtro di un monitor, stringerci la mano e guardarci in faccia.
Ci presenteremo e cercheremo di mettere un po’ a fuoco cosa sia questa Transizione, chi siamo, da dove veniamo e dove andremo – le solite domande esistenziali, insomma 🙂

Chiunque voglia portare qualcosa da mettere sotto i denti o da bere, è ovviamente ben accetto e, penso, incoraggiato da tutti: la Transizione non è mica una roba triste e noiosa, se non ci si diverte significa che c’è qualcosa che non va!
Consigliato avere con sé un proprio bicchiere ed eventualmente un piatto (con posata?): l’usa-e-getta fa felice solo chi lo vende.

Chi vuole, può portarsi una chiavetta USB con almeno 1GB di spazio libero, carta e penna se pensa che possa essere utile scrivere qualche appunto (magari viene fuori qualche sito/libro/film consigliato da altri).

Vi prego di comunicarmi la vostra presenza o assenza, per capire più o meno quanti saremo. L’incontro è aperto anche a chiunque voglia farvi compagnia!

Credo di avervi detto tutto ciò che serve, vi mando un grande abbraccio e, sperando di vedervi tutti il 1° febbraio, vi lascio con una frase di Bill Mollison che è tra le mie preferite.

= Andrea =

“Non posso cambiare il mondo da solo. Dobbiamo essere almeno in tre.”

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Carne e Latticini

Ordine carne e latticini Consorzio carne biologica Val Bidente & il Boschetto – scade mercoledì 28 gennaio 2015 ore 20.00

Consorzio carne biologica Val Bidente – Allevamento animali biologici romagnoli
Punto vendita MACELLERIA via Matteotti, 6 MELDOLA (vicino alle POSTE)

Orari di Apertura

 MattinoPomeriggio
Lunedì7,00 – 13,00 //
Martedì7,00 – 13,00 //
Mercoledì7,00 – 13,00 //
Giovedì7,00 – 13,00 //
Venerdì7,00 – 12,3015,30-19,30
 Sabato7,00 – 12,3015,30-19,30

TEL. 0543-493327
biologicavalbidente @ gmail.com
www.carnebiologicavalbidente.it