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Ordine frutta e verdura Mengozzi-Scade Mercoledì 2 febbraio ore 12

anguriaQui si possono fare gli ordini per la verdura fornita dall’azienda agricola Gabriele Mengozzi di Ravaldino (Fc), tranne rarissimi casi le verdure che ci fornisce provengono da agricoltura biologica, i prodotti raccolti nei campi di Gabriele sono addirittura certificati.

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Ordine BANANE del Commercio Equo

Ordine momentaneamente sospeso…

Da: mppart@libero.it
Date: 28 gennaio 2011 02:10
Oggetto: [Referenti-ingGASati] banane
A: disinfo@ingasati.net

Ciao a tutti,
scusate tanto se è da un po’ che non mi faccio viva ma in questo momento non riesco proprio.
Ho letto qualche mail sulle banane, penso che per mail sia un po’ difficile
risolvere la questione e dato che neanche questa sett siamo arrivati a
terminare il cartone ho momentaneamente sospeso l’ordine dalla prox sett
(ovviamente rimane ordinato il cartone di meldola).
Dato che la scelta di comprare banane di commercio equo ha vari aspetti
importanti proporrei di inserire in una plenaria un punto proprio sulle banane,
con la partecipazione del gruppo di educazione allo sviluppo della bottega che
sarebbe ben lieto di venire ad illustrarci il prodotto.
Cosa ne pensate?

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Ordine Made in NO – scadenza Giovedì 10/02/2011

Ci dovevo riuscire prima o poi e così mi sono finalmente preso la mezz’ora che serve per aprire l’ordine Made in NO.
Occorre sottolineare che questo sarà l’ultimo ordine se non si trova un altro referente che, per un ordine annuale (e con me anche oltre l’anno :-), penso non tarderà a farsi avanti … avrà la mia massima vicinanza ed aiuto e la mia sottoreferenza meldolese! La mia scelta di ritirarmi da questa seppur blanda referenza è dettata dall’esigenza di avere più tempo per la “comunicazione” ed anche affrontare nuove sfide e obbiettivi che presto espliciterò.
Intanto diciamo che il NO sta per Novara e che questi ragazzi sono veramente fantastici e stanno riattivando una produzione che per l’Italia definirei all’avanguardia e cioè quella relativi a capi di abbigliamento (intimo adulti, pigiameria, intimo bimbi e ragazzi, asciugamani, felpe, asciugamani, accapatoi, lenzuoli) con materie prime rigorosamente controllate e biologiche a cui ora, rispetto all’ultimo ordine, si è aggiunta una nuova linea di vestiario bimbi da una famiglia di artigiani (l’azienda EMME3) di Cremona.
Consiglio caldamente di andarvi a rivedere l’ultimo ordine e magari su quello raffinare le taglie che avevate ordinato così come potete chiedere informazioni se avete dubbi ed anche contare sul servizio di reso in caso la taglia non sia giusta.
Per chi non lo sapesse le consegne non sono immediate e possono essere scalate in funzione del fatto che quanto si ordina viene prodotto in diretta, il più delle volte, quindi occorrono i tempi tecnici di confezionamento e spedizione (perdipiù ora c’è anche il problema che i filati arriveranno solo il 10 febbraio quindi penso che prima di marzo sarà difficile ricevere qualcosa…). Le materie prime sono tutte rigorosamente controllate e remunerano correttamente ed equamente la catena produttiva-trasformativa.
Posso solo dire che quanto avevo acquistato io anno scorso è tutto correttamente “in servizio continuo” e ancora non ha perso elasticità, dimensioni, colore dimostrando un’ottima qualità e resistenza (perfino gli elastici lavati in lavatrice non hanno ceduto come normalmente fanno ricorrentemente altri prodotti).
Per leggere maggiori dettagli vi invito a leggere l’ordine precedente e consultare il listino stampabile trasmessovi via mail con i prezzi applicati ai GAS.

Per le felpe potete farvene un’idea qui ed i prezzi, IVA e trasporto inclusi, sono:

  • Felpa cappuccio – 33,00 €
  • Felpa girocollo – 29,00 €

Per asciugamani ed accappatoi questo è il sito ed i prezzi, IVA e trasporto inclusi, sono:

  • Asciugamano cm 50×100 – 14,40 €
  • Asciugamano cm 90×175 – 34,40 €
  • Accappatoio taglia M – 53,60 €

Che altro dire se non battete sulla tastiera se avete problemi oppure, con il caro vecchio commento, ordinate in libertà.

Saluti radiosi

P.s. Mi raccomando chi se la sente e vuole provare a far il referente si faccia avanti … così si rende conto in diretta di come funziona e facciamo una referenza congiunta!

Negli “INGASATI che vorrei” c’è…

Amici inGASati,
da quando non devo più occuparmi di far tornare i conti mi rimangono tempo ed energie per pensare a ciò che c’è in questo gruppo di cui mi piace tanto far parte.
Le rotelline girano, girano, e trovano tante cose belle che già ci sono e poi sognano alcune cose che potrebbero esserci.
Vorrei condividere i miei pensieri con voi e sentire i vostri pareri in merito.

NEGLI “INGASATI CHE VORREI” C’E’ GIA’…

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Ordine frutta e verdura Mengozzi-Scade Mercoledì 26 Gennaio ore 12

anguriaQui si possono fare gli ordini per la verdura fornita dall’azienda agricola Gabriele Mengozzi di Ravaldino (Fc), tranne rarissimi casi le verdure che ci fornisce provengono da agricoltura biologica, i prodotti raccolti nei campi di Gabriele sono addirittura certificati.

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UO..VA…lentini – Scade Mercoledì 26 gennaio

UovaCiao a tutti!
Chi vuole le Uova di Valentini di S. Benedetto si prenoti con un bel commento 🙂

Per poter ordinare è necessario far parte di uno dei sottogruppi degli ingasati in quanto la CONSEGNA E’ GESTITA DAI VARI SOTTOGRUPPI

Ordine pane di Dovadola-Scade Mercoledì 26 Gennaio ore 12

Il pane del mitico forno Cappelletti e Bongiovanni di Dovadola! Il forno Cappelletti e Bongiovanni nasce esattamente 30 anni fa quando Maurizio e Anna decidono unirsi e dare inizio alla loro attività rilevando una piccola panetteria con forno a legna a Dovadola (fc).

Riunione sottogruppo GASrage del 22/01/11

Dopo la riunione di stamattina volevo condividere con tutti le conclusioni.

  • “Chi ha le chiavi della sede” – troverete l’elenco degli ingasati muniti di chiave appeso alla porta del retro-bottega della sede. Questo serve a chi apre per sapere quali spese rimangono in sede oltre l’orario di apertura. Per chi invece voglia saperlo per accordi diversi (poter avere le chiavi per aprire per una consegna extra o per un ritiro fuori orario eccezionale) possiamo scrivere nel censimento “chiavi sede” vicino al n.tel.

Il pane come una volta

Come spesso accade in mailing list nascono discussioni interessanti. Cominciamo a riportarle più spesso per far partecipare e ingasare più persone.

AndreaS Caossi
Dopo le fatiche (evidentemente corroboranti?) di TEA,

vi giro questo stralcio di articolo, che molti avranno già letto (non dico dove).
il_pane_come_una_volta

E se ci muovessimo per fare qualcosa del genere?
In effetti la nostra azione si concentra molto su ricerca, informazione, discussione e acquisto…

Abbiamo un’idea delle coltivazioni a cereali della zona? Che grani usa il mugnaio di predappio Conficoni? Magari si potrebbe…

Romeo Meldola

A domanda su questo argomento ci venne spiegato che Conficconi utilizza cereali della zona ma sinceramente non so se si possa andare oltre il grano ed il farro nelle zone nostre quindi il resto viene da fuori.
Secondo me dobbiamo, nel momento in cui iniziamo a cercare, mettere in conto che qualche rinuncia sarà da fare. Ad esempio, in diverse occasioni abbiamo espresso l’idea di rimuovere il Kamut ed i suoi derivati dai “nostri” listini ma poi di fatto non lo si è mai fatto.
Sinceramente il GASpaccio si è rivolto a I Tirli oltre che per la logistica anche per cercare di premiare la produzione locale infatti Claudio oltre che panificatore è anche coltivatore del suo grano ed ultimamente ha iniziato anche ad acquistarne dai vicini . Non va a Predappio a macinarlo bensì in un mulino umbro perché alla fine fa meno kilometri ma l’intero processo: coltivazione grano, macinatura e preparazione pane è certificato biologico quindi direi che da ottime garanzie. Per contro le scelte che si possono fare sono solo tra un pane da ½ kg, uno da circa 850 gr e la spianata classica tutti con lo stesso tipo di farina (Grano).

Ogni tanto guiardo il listino di Dovadola e mi scende una lacrima (figurativa) per la quantità di scelta ma è pur vero che se si vuole veramente pensare di imboccare la decrescita occorre anche riflettere su qualche piccola ottimizzazione del processo. Ma quanti sono disponibili a rivedere tutto rimuovendo dal listino tutto quello che non è “certificabile” come prodotto locale?

PaoloR

Da semi referente di dovadola vi dico che quel listino è molto virtuale …

C’è scritto ma spesso non fanno tutti i prodotti per mancanza di materia prima o di ordini …
il messaggio è “potremmo fare anche” ….

Tirli chi è costui? perchè non metterlo tra i produttori ?
Chissa quanti fornitori ha il Gas di Meldola che gli ingasati potrebbero gradire … sarebbero vicini anche per i forlivesi…

Claudia&Matteo Caossi

Vado a memoria, perdonate eventuali errori.
Dovadola ci dà anche il pane a grano Senatore Cappelli, e scusate se è poco! Non ricordo da dove si approvvigiona ma mi pare non troppo vicino, al chè quando ci siamo visti (prima della referenza) a casa di Paolo era anche interessato al discorso farina di Montebello (avevo capito male?).
Scusa, Romeo, ma l’hai mai sentito il pane di Dovadola, è una roba libidinosa!!!!!

I Tirli, se non ricordo male, avevi detto Romeo che è di Santa Sofia o comunque da quelle parti, giusto? Direi ottimo per i Meldolesi, ma per noi forlivesi???

Dovadola ci passa a consegnare anche perchè è di passaggio per andare poi a forlì, forlimpopoli etc…

Non ho ancora avuto modo di leggere l’articolo, mi metterò in pari, ma per voi che vi autoproducete tutto (noi siamo indietro anni luce da questo punto di vista!)… tempo fa un’amica del Gas di Cesena mi ha accennato ai molinetti… per macinarsi in casa i chicchi… boh? può interessarvi?

AntonellaM Caossi

Ciao a tutti!!!
Eccomi quà a delucidarvi sulla provenienza della farina di Conficconi.
Ricordo che il nostro fornitore di farina ed è tra Predappio Alta e Dovadola (S.Martino in Avello).
Ilario è un cultore del biologico più che convinto da più di 20 anni! Io avevo avuto modo di conoscerlo personalmente nel 1995.
La farina viene macinata in un vecchio mulino a pietra che lui ha recuperato da un mugnaio che smetteva l’attività.
La sua farina di grano tenero proviene da grano coltivato prevalentemente nel suo terreno.
Il farro lo acquista da agricoltori da lui conosciuti.
Il kamut mi sembra che lo importi, se non sbaglio, essendo un grano a marchio “registrato” non può essere coltivato da chiunque.
Il riso lo acquista da risaie…mi sembra del vercellese, ma non sono sicura.
Comunque quando sono andata a ritirare la farina mi aveva fatto vedere tutti sacchi con i prodotti e le etichette con i codici di controllo.
Se volete dei dati più precisi mi informo al prossimo ordine, che devo aprire …oramai!!!
Ultimamente sono un po’ incasinata e non riesco a seguire tutte le discussioni per mail, e me ne dispiace, …sò che sto perdendo qualche colpo.
Grazie a tutti.

Verbale riunione plenaria del 14/01/2011

Cari amici INGASATI tutti,
sono a riportarvi il verbale dell’ultima riunione plenaria, mirabilmente scritto da Cri-Gasrage che me lo passa per la pubblicazione.
Buona lettura!

Con un pò di ritardo si comincia la prima riunione plenaria dell’anno 2011, si comincia, come di consueto, con la presentazione dei vecchi e nuovi ingasati: un sacco di gente, tra cui diverse persone alla loro prima riunione.
I nuovi arrivati vengono invitati a spiegare le ragioni per le quali hanno deciso di presenziare alla riunione.
Prima di giungere ai punti dell’ordine del giorno, si ricorda che Maltoni continua a produrre l’aceto balsamico, anche se non è presente nel listino (urge aggiornamento!); l’attuale referente dei pannolini WIP chiede un supporto logistico: una persone che possa offrire un luogo capiente e con qualcuno sempre presente per far scaricare al corriere tonnellate di pannolini (una casa o un’azienda); veloce presentazione del BARCOGAS, il nuovo gruppo di Forlimpopoli di cui fanno parte una ventina di persone.

Passate le ore 21,30 si comincia con il primo punto dell’ordine del giorno:
PRESENTAZIONE di Diego Bassi il nuovo cassiere del sotto-gruppo Gasrage.

Per quanto riguarda il secondo punto dell’ODG (la ricerca del nuovo referente per Mengozzi e banane) è in rimasto in standby, perchè probabilmente Mengozzi si auto-refenzierà, dato che ora Sara è anche entrata a far parte del gruppo degli INGASATI durante la riunione meldolese! https://www.ingasati.net/2011/01/17/resoconto-incontro-meldolese/

PRESENTAZIONE DI TEA NATURA da parte del titolare Piero, persona alquanto disponibile e molto aperta al dialogo (tant’è che la presentazione si è dilungata oltre il previsto).
Piero introduce la ditta, raccontando una breve storia di come è arrivato a fare il fornitore per i GAS: dopo alcune esperienze di vita talvolta spiacevoli ha deciso di approcciarsi diversamente con il mondo intorno a lui e ciò lo ha portato, nell’83, ad avviare un negozio di prodotti naturali. Nel 2003 viene contattato dalla rete gas di Ancona, ma Piero, all’inizio, era molto scettico sulla questione, mentre ora è convinto che i GAS arricchiscano la sua azienda, perchè da quando ha cominciato a collaborare con i GAS, la qualità del prodotto ne giova positivamente e si sente di far parte di un gruppo che lo stimola continuamente a migliorare la qualità dei propri prodotti e cercare risposte e soluzioni ai vari problemi, mettendosi sempre in discussione; cosa che invece non accadeva quando collaborava con il mercato tradizionale che lo portava a ragionare solo ed esclusivamente sui listini! Dalla collaborazione con i GAS è venuta fuori una caratterizzazione che altrimenti non ci sarebbe stata, cioè il concetto di una ditta condivisa da altre persone che non ti fanno sentire solo, ma responsabile di un percorso comune.
E’ partito parlandoci della filosofia di TEA che è quella di utilizzare solo ed esclusivamente ingredienti naturali e vegetali, contro i detersivi “da supermercato” che derivano dagli scarti del petrolio. contengono coloranti, addensanti e profumi sintetici, per catturare l’attenzione della clientela e per un fattore di marketing, hanno sbiancanti ottici che rimangono nelle fibre dei capi (e quindi a contatto con la pelle!) perchè devono riflettere la luce per far sembrare l’indumento più bianco.
TEA NATURA,invece, ha tolto dalla produzione gli enzimi OGM (e cercherà anche di togliere ingredienti di derivazione animale) per una questione di etica; nel suo detersivo per bucato c’è il 13% di argilla per ammorbidire i capi (ha spiegato come gli ammorbidenti e i balsami per capelli convenzionali siano inquinanti, in quanto sono composti da siliconi che avvolgono le fibre, creando un campo elettrostatico negativo facendo sì che le fibre stesse si respingano tra di loro, dando l’impressione di essere più morbide);
i loro prodotti contengono il 17-18% di sapone, contro il 7-8,5% dei detersivi “da supermercato” , quindi sono molto più concentrati e ne bastano 2 gocce per lavare i piatti per 4 persone.
Piero, dietro suggerimento dei GAS, sta studiando diverse tipologie di packaging per eliminare gli imballaggi plastici: detersivi alla spina da distribuire ai vari GAS (per i detersivi più densi), bottiglie di vetro da 200 ml di prodotto super-concentrato da diluire in un litro di acqua di rubinetto (per i detersivi più fluidi), così si acquista “solo l’essenza del detersivo e non l’acqua, aiutando l’ambiente”; altra idea è quella di fornire solo gli ingredienti base ed ogni cliente si fà il detersivo a casa sua!
Infine ci ha coinvolto in un suo progetto alquanto innovativo, spiegandoci come il tensioattivo naturale più usato sia l’olio di cocco che però, per noi italiani, non è proprio a km 0 e ha un certo impatto ambientale, così stava pensando di sostituirlo in parte con l’olio esausto delle fritture!!! (in tal modo si importerebbe meno olio di cocco, si può utilizzare un olio naturale 2 volte e si potrebbero in parte recuperare i costi di smaltimento degli olii esausti), inutile dire che ha trovato in noi appoggio e volontari che si sono offerti come “cavie” per questa sua ardita idea.
Si è parlato, infine, anche di dentifricio: fragola come probabile ingrediente (più gradito ai bimbi della menta o dell’argilla) e di come non sia molto igienico “pucciare” più spazzolini nello stesso barattolo (quindi il tubetto rimane il contenitore preferito per il dentifricio) .

Essendo già abbastanza tardi, Elena Salvucci ha fatto una breve presentazione della CASA DEL CUCULO, che lo scorso settembre si è trasformata in cooperativa (www.casadelcuculo.org). Fra le basi fondanti hanno parte importante l’arte e l’artigianato (guarda caso le due parole hanno la stessa radice).
Per aiutare giovani artisti e le persone comuni che vorrebbero possedere un bel quadro ma non possono permettersi di sborsare troppi contanti tutti insieme propongono creare un mercato che permette al comune mortale di “noleggiare” per un periodo stabilito le opere d’arte, con possibilità, a fine periodo, di prolungarne il noleggio o di riscattarle acquistandole (qualcosa di simile alla vendita in leasing);
promuove LA SCUOLINA CONVIVIALE: corsi di auto-produzione e auto-costruzione (saponi, cosmetici, detersivi, pasticceria vegana e cucina naturale,erboristeria, cucina con le erbe spontanee e fiori, autocostruzione di un forno in terra cruda, cucito) a cui ci si può iscrivere scrivendo a: scuolina@casadelcuculo.org ;
infine c’è di mezzo un bel progettone che lega artisti e artigiani esperti in bio-edilizia perché sia costruita una squadra che sappia costruire o ristrutturare case rendendole a basso impatto ambientale ma ad alto impatto artistico!

A mezzanotte passata Monimon riassume brevemente le impressioni avute dalla prima riunione con la consulta delle famiglie, di cui hà già parlato in questo articolo: https://www.ingasati.net/2010/12/27/forse-non-tutti-sanno-che/