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Riflessioni

Lavoratori agricoli irregolari in Italia – e se pensassimo a una CSA

Leggo su l’Indipendente di oggi un articolo che riporto integralmente sperando di non essere inquisito in cassazione 🙂

Rapporto su agromafie e caporalato: in Italia 200 mila lavoratori sono irregolari

In Italia ci sono 200 mila lavoratori irregolari che operano nel settore agricolo. A dirlo è il settimo rapporto su agromafie e caporalato, presentato a Roma presso il Centro Congressi Frentani. Il fenomeno emerge da 3.529 ispezioni effettuate dall’Ispettorato nazionale del lavoro, di cui 2.090 hanno rilevato irregolarità, pari al 59,2% dei controlli. Nel settore agricolo, che vale 73,5 miliardi di euro, la mancanza di regolare inquadramento è poi aggravata da condizioni economiche di sfruttamento: i lavoratori percepiscono una media di 6.000 euro all’anno, ossia 500 euro al mese.

Io penso che questo da solo faccia capire in che condizioni versa la nostra Italia che è stata ingessata in regole e regolucce varie che indirizzano le aziende (agricole in questo caso) a risparmiare sulla manodopera. Conseguentemente il caporalato e ciò che ne consegue ne è diretta conseguenza. Non so come ne usciremo ma certamente dovremmo smettere di leggere queste notizie facendocele scivolare via ….

Provo a buttare la una proposta, partiamo semplicemente magari con la passata di pomodoro che usiamo a casa. Iniziamo a segnarci quanta ne usiamo in un anno. Potremmo ipotizzare di piantarci le nostre piantine di pomidoro in funzione della quantità di passata da realizzare (partire dal seme sarebbe ancora più entusiasmante…), prendercene cura, raccogliercelo e trasformarlo in passata magari a piccoli gruppi per cercare di renderla attività sociale e divertente.

Troppo ambizioso? Non hai la terra per le piante? non hai l’attrezzatura per trasformare il pomidoro? Preferisci prenderlo bio dal supermercato o da qualche fornitore di tua fiducia?

Di buono c’è che si può procedere a piccoli step successivi; magari commissioniamo ad un nostro custode della terra il prodotto e dedicarci alla sola trasformazione oppure, viceversa, trovare un trasformatore che ci trasformi il nostro pomodoro. In questo modo via via ci coinvolgeremmo in qualcosa che poi ci può far culminare nella creazione di una Comunità che Supporta l’Agricoltura (non me la sono inventata io in sto momento la CSA …. se vuoi approfondire clicca e leggi)

Probabile che se togliamo il nostro acquisto di passata il lavoratore venga ancora più sfruttato ma potrebbe anche essere che qualche lavoratore decida di affrancarsi e venire ad aiutarci nella CSA…. tu come la vedi?

Tanti punti interrogativi e spero che ci siano almeno il triplo di commenti perchè dobbiamo incidere in una Società oramai rassegnata e se rendiamo possibile qualcosa del genere sono certo che altri ci seguiranno.

Saluti radiosi

 

P.s. anche oggi mi “gioco” la pausa pranzo (sono lento nell’elaborazione…), spero che tu ti prenda il tempo di un caffè per un commento anche e soprattutto se di critica costruttiva.

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Furgoncino Riflessioni

Riflessioni sul progetto furgoncino Solidale


Queste considerazioni, che l’amico Alessandro ha riportato nella chat del furgoncino qualche giorno fa, ammetto che mi hanno particolarmente colpito e fatto riflettere. Sono curioso di sentire che effetto ti fanno e sono certo che vorrai esprimerlo nei commenti. Anzi, come invita anche Alessandro sarebbe importante raccogliere le opinioni dei ragazzi che conosciamo (siano essi i nostri figli o amici o figli di amici …. qui o torniamo a coinvolgere la gioventù oppure andiamo ad estinzione e lasciamo il campo largo agli ipermercati ….

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Comunicazioni di servizio Riflessioni

Revisione delle chat di WhatsApp inGASate? esprimi la tua opinione commentando.

All’ultima plenaria abbiamo iniziato ad affrontare una possibile revisione delle chat di WhatsApp inGASate.
Attualmente abbiamo:

  1. Chat generale “Ingasati” dove sono iscritti tutti gli ingasati;
  2. Una per inGASati Gaspaccio dove, in realtà, ci sono anche iscritti “extra” rispetto al Gaspaccio
  3. Altre chat specifiche per ordini che ogni sottogruppo si gestisce come ad esempio:
    “Ordine Pane” dei Tirli per Gaspaccio;
    “Orto in cassetta” per le verdure di Laura;
    “Carni Ravaglia per Gaspaccio-Meldola” che riguarda l’ordine della carne x il Gaspaccio,);
    altre chat di sottogruppo gestite autonomamente

Per non perdersi importanti comunicazione sulla logistica degli ordini si è riflettuto sul dedicare la 1^ chat (“Ingasati”) alla logistica rinominando il gruppo in questo modo congruo all’utilizzo “Logistica inGASata” e “blindarla” (verranno rimossi commenti non pertinenti) a queste sole comunicazioni. Per intenderci come logistica si intenderebbe: apertura ordini, sollecito pre-chiusura ordini, arrivo e ritiro ordini, segnalazioni di non conformità o problemi sugli ordini (e mancati riscontri al ritiro), eventuali nuove discussioni sul blog, convocazione plenarie e resoconti delle stesse. 

A questo punto si riteneva utile creare altra chat per eventuali suggerimenti su eventi, iniziative, nuovi fornitori, argomenti caldi (o gelidi… 🙂 )  e apertura al confronto costruttivo e rispettoso e senza censura alcuna (come è attualmente la chat “inGASati Gaspaccio”), Per questo si propone di rinominare questa chat Confronto libero inGASato“. L’adesione a questa chat è facoltativa e solo chi vuole ci si iscrive.

Se poi un sottogruppo sente la necessità di avere una propria integrazione alla attuale mailing list, valuterà ulteriori chat un pò come preferisce.

Ci potrebbero essere altre “App Social” che permettono magari maggiore flessibilità nella comunicazione (Discord o altri) ma dovremmo installarle e “sintonizzarci” su nuove modalità quindi … sempre a voi l’opinione e la proposta eventuale.

L’idea è mettere a sondaggio sulla chat generale per condividere questi passaggi ma il sondaggio richiamerà a questa discussione per meglio capire che cosa si andrà a votare.

Se ci sono idee evolutive o migliorative, dubbi, perplessità ed incertezze, esprimetele nei commenti sotto.

Saluti radiosi 

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Incontri Ordini Riflessioni

Corso di agricoltura elementare; qualcuno viene con me?

Ciao a tutti,

capisco che la proposta sia piuttosto “estrema” ma ho deciso di indirizzare il mio regalo di Natale in un corso di agricoltura e provo a proporlo qui a vedere se qualcuno è interessato a nuove modalità come me. Letto il libro di Francesco Cappello “La civiltà dell’Orto” e consultato il suo sito che mi ha ulteriormente incuriosito.

Ho provato ad attuare in autonomia già sul passato orto estivo e sono andato benone, un pò meno con quello invernale e ho maturato un paio di pagine di domande da fare corredate di fotografie 🙂

Vorrei anche capire meglio alcuni passaggi sulla pacciamatura dal vivo e, non nascondo, conoscere questa bella persona e parlargli. Si trovano anche diversi video suoi in rete sul tubo per chi vuol  prima saggiare la persona.

Vi riporto qui sotto il contenuto della mail che annuncia le edizioni del corso e sono a disposizione per ulteriori approfondimenti che invierò a chi li chiede direttamente nei commenti.

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Riflessioni

Prodotto biologico, ci costringono ad andare oltre passando al prodotto fiduciario

Leggo questo interessante articolo de “il Salvagente” e rifletto sul  tipo di indirizzo che sta prendendo il nostro paese.

Rischiamo di diventare più “realisti del Re” con i nostri coltivatori favorendo ancora un volta i produttori esteri. Penso a Elia che mi ha portato il succo di mela della Val di Non che diversi di noi stanno “testando” e che mi spiegava che i suoi meleti sono racchiusi in una insenatura di un bosco che è suddivisa fra vari proprietari che hanno deciso di fare il bio tutti insieme svariati anni fa. Spiegava che alcuni iniziano a porre dubbi e pensare di passare all’integrato perchè il conferimento alla cooperativa non vede particolarmente riconosciuto il loro sforzo nei confronti delle maggiori produzioni di chi fa la lotta integrata (che in Val di Non è uniforme ovunque per intenderci). Se solo qualcuno lascia la certificazione bio, per quanto in discussione in Parlamento, tutti saranno bene o male costretti ad andarsene.

Io mi chiedo fino a quando potremo “guardarci” dai nostri legislatori è poi mi do anche risposte che loro stessi ci mettono nelle condizioni di darci (e visto anche quello che stanno continuando a ingegnarsi a fare … mi pare che chi legifera si voglia abbondantemente tutelare anche da eventuali moti di piazza ….).

Orbene io un trattore ce l’ho, pur senza cabina riscaldata, devo solo assicurarlo per viaggiare su strada alla sua massima velocità di 25 km/h sperando di non imbattermi in qualcuno a cui si chiuda la vena in fila … ed iniziare a girare per le strade.

Non so se riusciremo ad affrancarci da questo vortice che ci ha preso e dove tutto sembra destinarci alla perdita della nostra Sovranità e dei nostri gioielli.

Comunque la speranza è sempre l’ultima ad abbandonare il campo … e ci stringeremo sempre più attorno agli ultimi resistenti che vorranno alimentarci con i prodotti della loro terra che siano vero nutrimento e non detrimento della salute.

Saluti radiosi … il giusto!

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Incontri Riflessioni

Incontro Rete Gas Romagnoli e Co-Energia – 22 settembre 2024

Purtroppo non sono riuscito a fare troppa pubblicità, in anticipo, rispetto all’incontro così come non ho fatto nessun articolo sul blog pertanto chiedo scusa nuovamente a tutti gli inGASati.

Segnalo che il resoconto è stato fatto da Sonia (ragazza seria e arguta, al contrario di me che ho solo provveduto ad “incasinarlo” un pò come mio solito :-).

Ieri mattina ci siamo trovati a Martorano a bere un caffè insieme; presenti:

  • GAS Faenza – Licia
  • LUGAS Lugo – Patrizia
  • GRAS Ravenna – Simona
  • RAGAS Ravenna – Sonia
  • A TUTTO GAS Sant’Arcangelo – Roberto
  • CO-Energia – Alberta e Cristina.
  • INGASATI Forlì e Valbidente – Romeo

È stata veramente una bellissima occasione di incontro!
Siamo riusciti a mettere sul piatto della discussione diverse perplessità e anche le nostre difficoltà.

La prima domanda che ci siamo fatti è come rendere più partecipi i gasisti cercando di “evolvere” anche un pò oltre il semplice acquisto. Siamo arrivati alla conclusione che il romagnolo è parecchio parecchio aiutato nei momenti di “incontro godereccio”; l’idea maturata sarebbe pertanto di organizzare un pranzo o una cena in modo che si possa aprire una conversazione costruttiva e/o formativa (con la “panza” piena rispolveriamo la fiaba della volpe di Esopo: non riuscendo a passare dalla porta si da un proprio essenziale contributo alla discussione 😎 ).

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Gite e Viste Riflessioni

Raccolta olive da Margherita – stagione 2024 – raccolta adesioni

Buongiorno a tutti,

Ieri mi ha scritto l’amica Margherita che sta valutando proprio in questo periodo se affittare ancora il suo uliveto o se provare a riprenderlo in gestione diretta.

Mi ha chiesto se, dopo l’esperienza fatta, in special modo nel 2022, siamo ancora interessati a partecipare alla raccolta e in quanti potremmo essere e per quanti giorni. Sta sentendo anche con altri perchè gli ulivi sono tanti e, se riesce a comporre più gruppi per coprire tutti gli ulivi, sicuramente avremmo la possibilità di rifornirci di buon olio dove c’è anche la nostra componente di sudore.

L’idea di massima è sempre quella della raccolta condivisa facendo a metà con la proprietà.

A questo punto, sapendo che il periodo di raccolta è verso ottobre vi chiedo di inserire un’idea di massima sia del numero di adulti che del numero di giornate di disponibilità scrivendole nei commenti. Naturalmente anche i bambini saranno ben accetti e potranno certamente fare la loro parte ma, per capire la reale forza lavoro, al momento ci concentriamo sui soli adulti 🙂

Dai che ce la facciamo a farci il nostro olio di qualità … e anche il prezzo agli scaffali penso che possa aiutare a fare una “scelta di campo” più oculata 🙂

Metto anche qualche foto di repertorio ben certo di aver raccolto tutte le liberatorie privacy previste, vi sblocco il ricordo?

Saluti radiosi

P.s. Ricordiamoci sempre che l’olio di oliva è forse il migliore degli alimenti che abbiamo a disposizione

Aggiornamenti di Settembre 2024 da Margherita:
A nostra sicura disposizione tra la Vigna e le due file che abbiamo fatto insieme l’anno scorso in fondo al campo e quelli all’inizio della Vigna che sempre abbiamo fatto insieme sono sui 160 170 ulivi in realtà sono molto belli e pieni quest’anno.
Gli anni scorsi abbiamo cominciato 11/12 ottobre. Quest’anno è probabile qualche giorno prima perché la stagione è veramente molto avanti.

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Riflessioni

L’eredità tossica della rivoluzione verde

L’eredità tossica della rivoluzione verde è un articolo di Jayati Ghosh (economista indiana. Insegna all’università Jawaharlal Nehru di New Delhi e collabora con diversi giornali indiani) apparso su Internazionale n. 1553.

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Riflessioni Utilità

Pomodoro gasista ed emissioni CO2- ricerca finanziata da Regione Toscana

Una bella ricerca, finanziata dalla Regione Toscana (prima di tutto controllo da dove provengono i  finanziamenti delle ricerche … altrimenti finisce che davvero crediamo che il contante abbia maggiore impatto ambientale rispetto alle carte elettroniche di pagamento :mrgreen: …. ), all’Università degli Studi di Firenze si è concentrata in una meravigliosa analisi della filiera agroalimentare della Produzione-Distribuzione e Consumo su latte fresco e pomodoro proprio nella vicina Toscana.

Il tutto è stato pubblicato sulla rivista Agriregionieuropa di cui ho ricevuto un abstract da un amico dei GAS romagnoli (gran bel sodalizio di saperi si stanno sviluppando interconnettendosi anche con gli altri GAS … grazie Luigi! )

Tralasciando il latte fresco, perchè mi par di capire che le differenze siano limitate per le tipologie prese in esame; sul pomodoro si osserva una sensibile differenza in termini di grammi di anidride carbonica  equivalente rapportata al kg di pomodoro (gCO2eq/kg). Davvero mi ha stupito che siano stati considerati i GAS con l’analisi sui prodotti locali sfusi ma ero sicuro già del risultato.

Riporto qui la tabella comparativa che ne è venuta … guarda un pò che cosa ti ho evidenziato in verde … 😛

Questa sopra è stata estrapolata dall’abstract dell’articolo (clicca qui e lo vedrai). Mi sono permesso di evidenziare gli aspetti che ho reputato salienti casomai non volessi leggertelo tutto anche se te lo consiglio di cuore 🙂

Ragazzi, è dura ma queste analisi noi le facevamo con il comitato mensa e l’Università Bicocca già nei primi anni 2000 …. allora ci limitavamo all’impatto delle verdure bio locali rapportandoli alle mensa di Meldola.

Il conforto di uno studio universitario è sicuramente una dimostrazione ulteriore di quello che il buon senso già ci permette di realizzare senza troppa fatica: usare prodotti di stagione, locali, da aziende rispettose della Natura e dell’ambiente, con imballaggi riutilizzabili e a rendere aiuta certamente non solo in termini di CO2 … ma anche di salute!

Saluti radiosi

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Riflessioni

Biotrituratore elettrico per potature e ramaglie, suggerimenti?

Mi piacerebbe un’opinione da chi ha provato un qualsiasi tipo di bio-trituratore, sto cercando di valutare come gestire le potature e le ramaglie dell’orto/giardino.

Ebbene si, ho la fortuna di vivere in campagna e di avere campo agricolo e giardino; con questi ci sono conseguentemente delle piante sia da frutto che di abbellimento che annualmente vengono potate (lasciamo stare come … i potatori sono inavvicinabili e così è tutto in autogestione… 😎 ) .

Godo del camino in camera e così, in inverno e comunque finchè è freddo, smaltisco la legna più impegnativa (che mi procuro con l’aiuto della mia meravigliosa motosega Sthil e dei miei figli specializzati a spaccare legna con l’ascia …). Per accendere il fuoco un pò di minuteria di rametti li smaltisco, ma resta il problema di altra ramaglia.

Le ho provate tutte, anno scorso preso a prestito trincio e tritato sul campo con il trattore; anni precedenti bruciato nella fugarèna, altri ancora conferiti ad Hera (ma ora costa fatica, oltre che soldi, perchè vanno portati fino ad un punto accessibile da pubblica via). A questo punto, con il fotovoltaico sul tetto, stavo seriamente pensando ad un bio-trituratore elettrico ma prima di comprarlo (non costa propriamente poco…) volevo farmi un’idea da chi lo ha usato e, magari, poterlo anche provare con un prestito anche per capire la marca e potenza migliore verso cui orientarmi. Mi stimola molto questa idea anche perchè potrei usare il residuo risultante come pacciamatura di giardino ed orto e chiudere il giro energetico facendolo con il sole che alimenta il motore elettrico 😆

Grazie se vorrai dare suggerimenti …. naturalmente se alla fine lo acquisterò sarà per me un piacere condividerlo con chi magari può trarne beneficio …

Come vedi qui c’è il primo mucchio di ramaglie … e ancora circa altrettante piante da potare …

 

Saluti radiosi