Buongiorno a tutti,
E’ innegabile che questo momento (di ormai oltre un mese….) ci abbia ricollegato a quelli che sono i bisogni essenziali delle persone. Innanzitutto mi stringo a chi ha subito perdite o è nel dolore e nella malattia fisica e lo abbraccio virtualmente stretto stretto … cerchiamo di aiutarci ed aiutare tutti a superare questa fase!
Penso che questa pandemia sia riuscita a tirare fuori la vera essenza di ciascuno di noi, sia nel bene che nel meno bene anche perchè, in fondo, l’essenza umana è multicolor e con più sfaccettature. Ma quel che conta è che siamo tutti dei veri raggi di sole e così dobbiamo sentirci gli uni per gli altri!
Fra alti e bassi siamo arrivati fin qui e ora è giunto il momento di interrogarci perchè, probabilmente, dovremo fare i conti con svariate limitazioni per un pò di tempo anche passata l’attuale fase di picco. “Dantescamente” non siamo fatti per vivere come “bruti” ma per seguire “virtute e canoscenza” e ora più che mai dobbiamo stimolare appunto queste ultime due dotazioni che ognuno di noi ha e che già abbiamo allenato nel tempo con il nostro gruppo!
Tanti hanno ri-scoperto i negozietti di vicinato che avevano a portata di mano ma che lasciavano nello sfondo dedicandosi a qualche “spesa completa” in questo o quel centro commerciale ma nel momento in cui il centro commerciale si è stretto all’essenziale eccoci a tornare alle botteghe (le POCHE sopravvissute).
Noi inGASati avevamo già bene un’idea di cosa significa avvicinarci ai produttori (con un occhio di attenzione a quelli che hanno a cuore l’ambiente e la natura producendo con sistemi biologici o biodinamici) e abbiamo avuto la fortuna di poter continuare a ricevere la nostra spesa, grazie a diversi di loro, addirittura a domicilio.
Personalmente ritengo che, oltre a salvaguardare alcuni produttori esistenti e pre-esistenti al GAS, siamo riusciti anche a favorire l’avviamento di alcuni di questi produttori che, nel bilancio finale del momento che stiamo vivendo, hanno rappresentato veramente un valido supporto alla catena distributiva di massa mantenendo sia a noi che ad altri che nemmeno sanno cosa sia un GAS, un rifornimento costante. Non secondario poi l’aspetto economico del prezzo che si è mantenuto costante nonostante la tanta richiesta e, nonostante, un pò ovunque si siano viste speculazioni non da poco. Non so voi ma vedere i supermercati con la fila chilometrica, doverla pure fare alle volte per entrare dentro a strutture con scaffalature semivuote e comunque con svariati articoli mancanti mi ha veramente meravigliato … non avrei mai creduto si sarebbe potuti arrivare a tanto in questo millennio … non torno poi sul discorso dei prezzi per taluni prodotti che erano reperibili solo sul mercato nero….
E’ si, siamo vulnerabili e non per dei missili nucleari ma per dei virus nanometrici e epr il sospetto di come queste nanoparticelle possano raggiungerci!
In gruppo (su whattsapp) abbiamo ragionato di spesa sospesa, di aiutare chi, rimasto senza lavoro, ha magari questa o quella capacità /passione che potrebbe aiutare chi invece non ha la capacità , abbiamo ragionato anche se far arrivare questo o quell’ordine ma poi …. il dilemma della spartizione della spesa e del ritiro/consegna ci ha un pò bloccato. Le sensibilità sull’argomento sono svariate ed ognuna rispettabile; le leggi sono fatte e vanno interpretate e non sempre siamo aiutati nel farlo.
In questi momenti dobbiamo aprirci ad una strategia collettiva e collaborare .. non rinchiuderci nei nostri confini geografici (oramai ridotti alla nostra casa …); vi propongo le soluzioni pensate da altri gasisti come noi che hanno studiato “modelli” per riuscire sia ad avvisare la Prefettura di quello che noi già facevamo e che stiamo cercando di continuare a fare così da poter poi, in caso di controlli, motivare al meglio sul posto. Non ci sono garanzie che questo o quel “controllore” intenda in un modo o nell’altro le nostre legittime motivazioni ma non muoversi può significare l’entrare in difficoltà di certune realtà che barcollano sotto i colpi di questa “quarantena fisica ed emotiva” e sicuramente rappresenta per tutti noi prestare il fianco a realtà consolidate e multinazionali a cui abbiamo sempre cercato di sottrarci.
Qui trovate i modelli che vi dicevo e si va dalla lettera al Prefetto al modello di autocertificazione per i membri del GAS o per chi cura la distribuzione.
Ora vengo a noi, abbiamo svariati ordini sospesi (agrumi, pasta, olio, ecc.) e probabilmente abbiamo dato fondo alla dispensa anche su altri fronti di prodotti e potremmo riprendere a mano anche certuni articoli che avevamo lasciato in semi abbandono. Che ne dite se ci proviamo a riprenderli in esame e analizzarli in base alle “nostre forze”?
Io ad esempio accoglierei la pasta a casa poi la porzionerei con i miei figli …. al GASpaccio posso portarla … altrimenti a che servono i modelli sopra … per Forlì e Villagrappa possiamo pensare che che ci sia qualcuno che la possa accogliere e altri che la possano ritirare da casa mia e trasportarla? Se siamo nel percorso lavorativo (io ogni mattina prendo l’autostrada alla volta di Pesaro) un pò alla volta posso scaricarla in qualche deposito/garage … ma con il sacrificio di lasciarmelo aperto alle 06:00 della mattina … 🙂
Per le arance idem … forse per queste possiamo far fare alcune consegne distinte … ma potremmo pensarci … e per il resto? Ragazzi svegliamoci perchè qui sicuramente anche la riapertura da questa fase sarà piuttosto lenta e noi dobbiamo restare umani e … Solidali anche nei nostri acquisti.
Con rispetto e proattività vi chiedo un contributo umano e mentale nei commenti sotto, saluti radiosi
Aggiornamento del 21/04/2020: Hanno integrato nel modello ministeriale la descrizione dell’attività del GAS … modello compilabile che potrebbe aiutarci per le consegne