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Un’alternativa in pratica – 1^ Convegno Internazionale della decrescita felice

Salve a tutti,

Ritengo l’argomento mooolto attinente con il GAS ed è per questo che lo estendo nella speranza di fare cosa gradita; riporto nel seguito gli argomenti salienti di un interessantissimo convegno che si terrà a Gambettola ( capitale europea del RICICLO) sabato 21 e domenica 22 giugno nello spazio magnifico di FABBRICA

Sarà un evento molto ricco che vede la partecipazione di relatori dal Galles e dalla Germania dove diverse realtà si stanno affrancando dalla dipendenza del petrolio e puntano tutto sulle energie rinnovabili.

L’organizzazione è a cura delle Associazioni Movimento Impatto Zero di Cesena, Clan-destino di Forlì, Paea di Reggio Emilia.

L’obiettivo del convegno è anche quello di rendere visibili ai partecipanti, locali e non, di come nel ns territorio siano già presenti realtà (imprese, Associazioni, ect) che operano concretamente verso un percorso di risparmio delle risorse ambientali ed energetiche e di produzione di rinnovabili,che utilizzano la tecnologia a favore del benessere, di un ‘economia sostenibile nel rispetto di tutti i popoli e di una qualità di vita migliore.

Materiale informativo (ancora in bozza perchè si attendono i patrocini di vari enti), lo potete trovare qui il manifesto, qui la locandina, qui il volantino

Per domenica mattina è previsto anche un incontro verso le 10:00 con rappresentanti di altri GAS (che spero si paleseranno sotto per essere certo che non saremo in due 🙂

Eravamo stati invitati anche come gruppo ma penso che sia un po fuori portata Gambettola rispetto a Forlì comunque se una delegazione ufficiale si riesce a comporre nei due giorni potrà certamente rappresentarci al meglio. Spero comunque che tanti di noi possano partecipare e riferire poi di come è andata e di cosa si dirà e deciderà.

Chi ci va lo scriva nei commenti così magari si risparmia un pò di macchine ….

Stiamo imparando sulla nostra pelle che l’organismo che distrugge il proprio ambiente distrugge se stesso (Gregory Bateson)

Saluti radiosi

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Patate di Selbagnone, si chiude ordinazione giovedì 05/06/08 ore 20:00

cusatemi sempre per l’ordine all’ultimo minuto ma è per tentare di effettuare le consegne venerdì sera in riunione.

Una gasista di Cesena (la mitica Barbara Martini) ha il padre che coltiva patate a Selbagnone e che avrebbe disponibili delle patate a pasta Gialla chiara marca DORA. Ecco cosa scrive Barbara riportato in blu:

Questa varietà di patata è particolarmente adatta per gli gnocchi e per i purè in quanto una volta lavorata e cotta rimane comunque abbastanza bianca. Le patate sono state appena raccolte e si mantengono (al buio) per molti mesi, per cui il mio consiglio è di farne un po’ di scorta. Dopo la DORA seguirà a fine mese prossimo la varietà LISETA (pasta gialla-chiara).

PATATA DORA: vendita in: sacchi da 10 kg l’uno – prezzo di vendita: EURO 0.60 al Kg (EURO 6 a sacco)

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URGENTE – Ci si ritrova a mangiare le ciliegie a Meldola?

Ragazzi, mi spiace lo scarso preavviso (che servirà peraltro a filtrare i veri assidui frequentatori del blog!!!), ma volevo invitarvi per domani pomeriggio dalle 16:30 in poi in quel di Meldola, via Fornaci, 18/E per la consueta mangiata di ciliegie direttamente dalla pianta.

Il compleanno dei miei figli è stato un successone ed è rimasto piuttosto pochino quindi magari ognuno porti qualcosina se teme di non mangiare abbastanza con le ciliegie altrimenti andremo a prendere qualcosa in pizzeria se rimaniamo a secco di viveri.

Le ciliegie le mettiamo noi … ma sono da raccogliere!!!

L’anno scorso è stato piacevole … cercate di non mancare 🙂

Saluti radiosi

P.s. 1: Segnatevi sotto così magari sappiamo chi dobbiamo aspettarci.

P.s. 2: anche gli ultimi iscritti possono venire così almeno ci si conosce e si schiariscono alcuni dubbi in compagnia 🙂

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E prodotti per infanzia?

A seguito di alcune sollecitazioni esterne, una per tutte un neo genitore di Predappio (Aristide) che ha chiesto se trattavamo all’interno del GAS anche pannolini per bambini; non secondariamente però per un mio interesse personale visto che, se tutto andrà bene, a settembre/ottobre avremo un nuovo membro in famiglia; inoltre non va dimenticato poi l’appoggio ed i contributi dati al progetto che Lara segue e sta portando avanti ed un bell’articolo su Promiseland da cui ho tratto la foto volevo dedicare questa discussione ai genitori che hanno bimbi neonati e soprattutto a loro, il nostro futuro!!!

Ho letto la bellissima dispensa disponibile on-line sul sito http://www.ilveromomon.too.it/ fatta e curata da delle mamme e devo dire che mi ha fatto molto riflettere. Spiega, al suo interno, che ogni bambino alla fine del terzo anno di vita ha prodotto una tonnellata di pannolini (usa e getta) che corrispondono a circa 4500/5000 pannolini facendo spendere in media 2.500 euro alla sua famiglia e questo significa, in termini di alberi per produrre i pannolini, circa 10 alberi di medie dimensioni abbattuti a bambino.

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Elezioni comitati di quartiere

Foto imille.orgSalve a tutti ragazzi,

Io difficilmente entro in politica perchè sono dell’idea che laddove le cose funzionano anche senza della stessa è bene che continuino a funzionare così.

Questa volta lo voglio fare anche perchè quanto proporrò non è “politica” di partito bensì è una sorta di “pubblicità progresso”

Sabato e domenica prossimi (17 e 18 maggio) si svolgeranno delle elezioni per i comitati di quartiere in diversi quartieri forlivesi; ho provato a guardare un po’ in giro i nomi di candidati e, onestamente, ho trovato tra questi solo pochi nomi conosciuti.

Uno di questi è Luca Laghi, si … proprio il nostro Luca Laghi referente delle lampade a led, della carta igienica ed anche ispiratore di notevoli riflessioni qui sul nostro blog.

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L’orto … chi ce l’ha?

Ho letto una bella ANSA che riporto per comodità (e anche perchè dopo pochi giorni non è più visibile…), 4 italiani su 10 hanno l’orto … mi interessava capire se anche noi gasisti rispettiamo la media … commentate e fate sapere!!!

(ANSA) – ROMA, 10 MAG – E’ boom di orti e giardini fai da te: la cura del verde ormai cattura quattro italiani su 10, afferma la Coldiretti elaborando dati Istat.Il numero di macchine e di attrezzature per il giardinaggio vendute in Italia e’ aumentato circa del 50 per cento negli ultimi 5 anni.Si tratta di un hobby che coinvolge allo stesso modo maschi e femmine e che non dispiace ai giovani considerato che e’ praticato da uno su quattro di quelli con eta’ compresa tra i 25 e i 34 anni.

Poi andando avanti nella rassegna stampa quotidiana ho trovato un’altra ANSA che riporta di aumenti di luce e gas di 200€/anno che mi ha fatto capire il perché della scelta di cui sopra (mi auguro che non sia solo per questo … )

Ditemi, chi ha il proprio orticello?

Saluti radiosi

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Il GAS visto da un’altra parte

Paolo che è sempre molto attento a cosa gira in rete a proposito dei GAS ha inviato una bellissima riflessione che un agricoltore toscano ha fatto girare nella lista dei GAS.

L’ho già ringraziato perché effettivamente penso che quanto riporta Elga sia effettivamente un rischio a cui tutti con il tempo incorriamo; siccome mi sono ripromesso di leggerlo ogni tanto per poterlo conservare ho deciso di pubblicarlo in modo che se, magari, altri ne necessiteranno sapranno dove trovarlo…

Magari ditemi che ne pensate.

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Made in NO

Ero già provato ad entrare nell’argomento tessuti ma la cosa non ebbe un seguito di interesse; ora Valentina da Faenza invece è partita in quarta e dopo questo messaggio pervenutoci che rende molto bene l’idea:

Made In No: è arrivata la linea di intimo in cotone biologico ed equosolidale. Per GAS e Botteghe del Mondo

Made In No. In poche parole un partenariato forte tra progetti di commercio equo nel sud del mondo ed economia solidale nei nostri distretti tessili. Made In No nasce dalla collaborazione di molte realtà, tra cui Fair, con il contributo della Provincia di Novara. Un anno di lavoro, un percorso di convergenza e collaborazione che ha permesso ad alcuni piccolissimi artigiani tessili del novarese di entrare in una filiera di economia solidale, diventando parte integrante di un nuovo modo di costruire sostenibilità. Il cotone bioequo viene dall’India (Majkaal/BioRe) e dal Brasile (Justa Trama), gli artigiani aggiungono capacità, creatività, esperienza, vedendo riconosciute le proprie competenze fuori dalle forche caudine di un mercato tessile che strozza lavoratori e piccolissimi imprenditori. Quello che è nato è un progetto nuovo, con una proposta sostenibile: intimo e maglieria tessuti con dignità e giustizia. Dettagli quì .

Gruppi di Acquisto Solidali, Botteghe del Mondo e negozi del biologico possono chiedere informazioni a alberto.zoratti at faircoop.it

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Ordine Pane, stavolta torniamo a Marradi ed al forno a legna. Scadenza MERCOLEDI’ MATTINA ore 08:00

Per stavolta torniamo al primo fornitore che avevamo provato per il pane, ha realizzato il forno nuovo e merita una bella prova generale. Ha promesso di farci uno sconto del 50 % sul prezzo del pane (quindi dal listino sotto) per compensare il primo pane non venuto perfetto.

Come detto in riunione ci ha anche invitato ad andarli a trovare su a Marradi per fare una “domenica in giardino” e penso che quest’estate non ci scapperà l’occasione con ordine annesso, magari dopo che avremo provato nuovamente con questo ordine.

Questa la loro presentazione:

Forno a legnaI prodotti che proponiamo, cotti nel forno a legna (con legna che tagliamo dal bosco), vengono impastati a mano, con materie prime di nostra produzione (uova, latte, marmellate, verdure dell’orto, ecc.) o certificate biologiche. La farina è del mulino Conficconi di Predappio. Capre e galline hanno un nome proprio e convivono pacificamente con noi senza timore di una fine cruenta…

Adesso vi metto il listino anche se ammetto che la fine cruenta risparmiata già mi basta 🙂

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Le ultime dal filiera dell’abbigliamento

Da quando partecipai con altri amici gasisti ad un incontro sul tessile proprio qui a a Forlì, seguo abbastanza puntualmente le campagne “abiti puliti” della Clean Clothes Campaign italiana e ancora non finisco di meravigliarmi di cosa salti fuori.

Leggere frasi come queste:

Un lavoratore della Yue Yuen che produce per la New Balance a Dongguan, in Cina dice:” Sono stanco da morire adesso. In due dobbiamo incollare 120 paia di scarpe all’ora. Stiamo lavorando senza riposo e abbiamo sempre paura di non lavorare abbastanza in fretta per fornire le suole alla linea successiva. Siamo stanchi e sporchi.

“Il rapporto fa luce anche sulle condizioni dei lavoratori che cuciono palloni sportivi in Thailandia, India e Cina. Alla Joyful Long sul Delta del fiume Pearl in Cina, che fornisce adidas, Nike, Umbro e Fila, lo straordinario può arrivare a 232 ore al mese mentre i salari medi sono quasi la metà del minimo legale.

“Non abbiamo risparmi perciò non abbiamo soldi per le emergenze. Una volta ho dovuto impegnare la mia bombola gas per la cucina per avere il denaro necessario a curare mia moglie in emergenza. La situazione è simile per tutti noi. Un mio amico ha venduto persino il suo sangue per avere i soldi necessari a fronteggiare una emergenza”. Lo dice un confezionatore di palloni a domicilio in Indi

dalla loro mailing list mi lascia piuttosto atterrito e mi tornano alla mente le parole di Beppe Grillo che sentii ad un suo spettacolo a Forlì anno scorso che in sintesi diceva che l’unica speranza per quelle popolazioni sfruttate è che il sindacato presto riesca a mettere qualche paletto … mi viene da pensare dove si potrebbe mettere quel paletto …

Insomma ragazzi, abbiamo tanto da fare ancora per avere un mondo più giusto ma mai darsi per vinti!!!

Per chi avesse voglia di leggersi le 44 pagine del rapporto fatto dalla campagna di cui sopra e commentarcelo qui trova tutto.

Saluti radiosi