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C’era una volta l’aranciata fatta con l’arancia.

Fino ad ora una legge scellerata all’articolo 1 diceva che se volevo creare una qualsiasi bevanda analcolica con gusto ed aroma derivante da agrumi si doveva metterci dentro almeno il 12% di agrume.

Ma poi finalmente una legge Italiana che recepisce l’annuale legge comunitaria, all’articolo 21 abroga l’obrobrio di cui sopra.

Finalmente ora potremo gustarci una piacevole bevanda colorata e con sapore di arancia e con al suo interno nemmeno una goccia di succo di arancia (o limone o pompelmo o …). Finalmente torniamo a mettere gli agrumi laddove servono di più: o nei detersivi oppure sotto i cingoli di qualche escavatore che le spiana nei terreni a fare da fertilizzante.

Non ho parole … oddio, mi sono venute, spostate i bambini dal monitor … non resisto … CHE SCHIFO!!!

Saluti radiosi

P.s. Notizia appresa dalla mailing list di legambiente …

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ODG riunione referenti ed attivisti disinfo del prossimo venerdì 03/04/2009

Salve a tutti, come comunicato all’ultima riunione plenaria da ora in poi alterneremo, su base mensile, la riunione plenaria ad una riunione dei cosidetti “disinfo” ossia referenti e attivisti che si sono distinti per il loro impegno nel Gruppo.

Viene convocata pertanto la riunione per il prossimo 03/04/2009 alle 21:00 e ci troveremo tutti alla casa dei ragazzi del cuculo (su invito di Elena…) così conosceremo anche questa bellissima realtà.

Speriamo tutti di vedere oltre ai referenti “storici” anche nuovi volenterosi che decidono di venire a capire in cosa consta questa mansione e magari si offrano disponibili per referenziare qualche articolo e aprire nuove possibilità di ordine o comunque nuovi attivisti che vogliono mettersi in prima fila (ci si abbronza di più risparmiandosi lampade e qualcuno dice anche che ci si rimette in linbea per rimettere il costumino di anno scorso…).

Partenza da Forlì alle 20:30 (ritrovo sotto alla statua di Icaro che speriamo sempre lì …) passaggio da Forlimpopoli verso le 20:45 con brevissima tappa al distributore del latte alla spina per approvvigionamenti vari (non potendo bere alcolici ci spareremo endovena il latte… portarsi vuoti :-); passaggio di fronte all’ingresso principale delle Terme di Fratta alle 20:55 per la raccolta degli ultimi transfughi Meldolesi e arrivo alla meta alle 21:00 belli carichi e con quasi lo yogurt pronto.

L’ODG più o meno sarà il seguente:

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Prepariamoci all’estate e al mantenimento dei frutti (e non solo) estivi

Salve a tutti ragazzi,

Come ogni anno mi inizio a porre il problema di come poter conservare sapori tipicamente estivi il più possibile e cercare di raggiungere una sorta di “sapori romagnoli tutto l’anno”; ogni anno riempio il mio freezer e quello di mia mamma di piselli, fagioli ed altri prodotti, la dispensa di conserva e marmellate e succhi di frutta … ma quest’anno stavo pensando di fare qualcosa di diverso: di provare ad essicare per tentare di mantenere con minore dispendio energetico (rispetto ai lavorati e al freezer…) verdure, frutta (ad esempio fichi), legumi e ogni cosa si possa mantenere.

Mi rivolgo a chi di voi è più avanti di me in questo settore per tentare di capire se ci sono ricette valide da attuare in autonomia; io avrei anche inquadrato un bell’essicatore solare ma il prezzo, lo ammetto, un pò mi trattiene. Magari se qualcuno ci sta potremmo provare ad avviare una sorta di multiproprietà come abbiamo fatto anche io e Alex con gli accessori necessari per l’autoproduzione di birra.

Questo a fianco è quanto ho individuato e che potrebbe fare al caso ma magari altri di voi hanno idee migliori o se lo sono auto-costruito e mi darebbero le dritte necessarie … insomma ditemi pure che ne pensate e se avete voglia di provare ad affrontare la cosa insieme!!!

Maggiori informazioni sull’essicatoio solare che ho individuato le trovate qui; io ho già chiesto ulteriori dettagli e quando mi arriveranno li girerò agli interessati … che commenteranno nel seguito.

Saluti radiosi

P.s. Ricordiamoci che perfino famiglie Presidenziali iniziano a farsi l’orto … ma chiaramente non le nostrane, quelle hanno impegni ben più alti … 🙁

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Il Riso … aggiornamenti e richiesta importante!!!

lucaconrisoSalve ragazzi,
Stiamo provando tutti (almeno chi l’ha ordinato…) il riso ed i legumi di Lesca grazie al lavorone del mitico Luca che tanto ha operato per il porzionamento e la riuscita dell’ordine stesso.

Essendoci stato un problema nel “riso sbramato originario” rilevato da una nostra gasista e sfociato nel rimborso economico di tutti coloro che hanno ordinato questo tipo di riso, il buon Luca si è riattivato per il futuro e per valutare anche altri possibili fornitori oltre a Lesca.

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Riflessione di Ariella su “La Simona – La Perla” di Bagno di Romagna

Di seguito una bella riflessione di Ariella; leggetela e dite la vostra, molto spesso da noi sono nate idee stravaganti e vincenti … il gruppo stesso è frutto di una di queste idee :-)))

Ciao, volevo condividere una riflessione che ho da un po’ di tempo a questa parte.

C’è o c’era, a oggi non si sa, una azienda che lavora o lavorava (“La Simona – La Perla”) proprio per il gruppo “La Perla”. Il paese è Bagno di Romagna, occupa o occupava un centinaio di persone. Poco tempo fa il gruppo è stato acquisito da una azienda americana che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Bagno di Romagna. Premetto, ragazzi, che non so esattamente che tipo di lavorazione facevano a Bagno, nè se hanno raggiunto accordi in questo periodo breve, ma mi sono chiesta cosa si può fare?

Mi è piaciuto molto il sindaco di Scandicci che a fronte della chiusura di due stabilimenti che producevano frigoriferi, ora, ha permesso di rilevare ad un prezzo simbolico gli stessi adibendoli a produzione di pannelli solari; mi ha entusiasmato anche l’imprenditore che contattato (sempre se ho compreso) da una regione ha salvato il posto di lavoro a degli informatici della Motorola permettendo la trasformazione in qualche cosa di altro. Allora è possibile cambiare e affrontare la crisi trasformando idee in fatti e ho pensato al “made in no” e all’imprenditore delle scarpe.

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Parliamo di Semi? Però serve un referente nuovo per WIP!

Potevo semplicemente aggiungere questa segnalazione alla nostra discussione sulla segnalazione di nuovi produttori ma la ritengo particolarmente significativa come proposta.

Si potrebbe disquisire sul fatto se sia nata prima la pianta o il seme parafrasando il più celebre uovo e gallina ma sta di fatto che ritendo le sementi un importante prodotto da aggiungere ai nostri acquisti nell’ottica di reimpossessarci della bellezza della natura e di quello che è capace di sviluppare da un piccolo seme!!!

Vi inserisco nel seguito la presentazione inviata da Alberto Olivucci di Arcoiris qualche giorno fa:

Gentile responsabile per il suo GAS,

le invio in allegato una offerta di acquisto di sementi biologiche da orto in bustina. L’impegno principale di Arcoiris è moltiplicare e selezionare varietà ortive, ed officinali, adatte sia al clima italiano e mediterraneo sia ai sistemi di coltivazione biodinamici e biologici partendo da sementi O.P. (Open pollinated = a impollinazione aperta, cioè non ibride) e rigorosamente non OGM. Parallelamente prosegue la diffusione di sementi bio di varietà antiche nazionali ed estere con l’impegno di renderle facilmente disponibili a chi ne è alla ricerca Il tutto si potrebbe sintetizzare in tre parole: biodinamica, biologica e biodiversità.


La ringrazio dell’attenzione e le invio cordiali saluti

Ed allego anche il listino di offerta riservato ai GAS dove potete apprezzare sia la vastità delle semenze in catalogo che i costi delle setsse, che mi sembrano particolarmente “onesti”. Sinceramente io qualche sacchetto di semi li avevo acquistati anche da Remedia ma ho notato che non sono di produzione loro diretta e nemmeno locale…

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Quanta acqua e quanta energia?

Non potevo evitare di entrare in questo argomento dopo che Paolo mi ha segnalato questo bell’articolo (da cui ho tratto l’immagine di cui sotto…) degli amici del Passatore che, come potete apprezzare, riporta i consumi di acqua di qualche bene di comune utilizzo fa ben riflettere su cosa e quanto richiedano alla natura in termini appunto di acqua. Da buon vegetariano non  posso non notare che i picchi di necessità di acqua sono riservati ad alimenti tipicamente “carnei”.Ora vi dico la mia idea e, conseguentemente, la mia richiesta: trascinato da un’iniziativa di Jacopo Fò che si propone di creare una “catena del regalo” con cui appunto scambiarsi regali o oggetti non graditi o non utilizzati come più o meno la nostra iniziativa del nostro cerco – offro; ma mi piacerebbe provare ad aggiungere un’altra variabile in più.

Mi piacerebbe cercare di avere la quantificazione di quanta energia (possibilmente espressa in kW/h) è servita per ottenere il bene finito che ci scambiamo. Ad esempio se io metto nel piatto un aspirapolvere e se lo prende un altro gasista abbiamo:

  • Evitato di produrre un oggetto del genere (materie prime che lo compongono);
  • Evitato di spendere soldi per un oggetto che magari un altro non utilizza;
  • Abbiamo, infine, anche risparmiato un tot di energia e potremmo annualmente tracciare un bilancio di quanti kW/h abbiamo così risparmiato.

Io sono una negazione nelle ricerche via internet ma ci ho provato ed in italiano ho trovato pochino (direi meglio … niente) ma magari qualcuno di voi è molto più ferrato e non si pone il limite linguistico dell’italiano; se lo trova chiederei che lo condivida e magari vediamo di costruire insieme quato metodo nuovo di vedere sia il regalo che lo scambio di oggetti!!!

Grazie per continuare a darmi credito (se sei arrivato fin qui a leggere … 🙂 e grazie di esistere!!!

Saluti radiosi

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Lavoriamo un po’ sul Gruppo

GAS: Gruppo di Acquisto Solidale Abbiamo spesso analizzato e disquisito molto sulla S di Solidale soffermandoci poco sulla G di Gruppo e qui volevo un po’ affrontarlo per capire quanto sia centrata come parola e quanto possa abbinarsi alla famosa S. Da uno dei tanti dizionari on-line ecco un paio di definizioni proprio di Gruppo: insieme di persone o cose vicine, riunite, connesse tra loro;  nelle gare di corsa, e spec. nel ciclismo, la maggior parte dei concorrenti quando procedono tutti insieme Mi piace molto il “procedono TUTTI INSIEME” di cui sopra. Spesso ho riflettuto sul perché non definirla “squadra” ma poi guardando ai significati comuni che diamo a tale termine è automatico il parallelo con: la squadra sportiva, la squadra di guastatori, ecc.. Squadra fa pensare, almeno a me, ad un numero finito di persone che hanno compiti specifici mentre gruppo da più l’idea di qualcosa di grande ed aperto che, insieme, lavora per la progressione di tutti. Ultimamente mi sono un po’ interrogato sul nostro gruppo e su quanta strada abbia compiuto da quando è nato, ormai 3 anni fa. Tanta acqua è passata sotto i ponti, tante persone nuove si sono affacciate ed alcuni hanno dato contributi fondamentali per farci arrivare al livello a cui siamo; tanti altri dopo una veloce capatina sono “scappati” a gambe levate, altri ancora per carenza di tempo si sono defilati e, magari, ci stanno seguendo nell’ombra.

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Pannolini lavabili

Ebbene, dopo un accordo maturato sull’ultimo ordine di pannolini di WIP Silvia Caroli, Max ed io abbiamo fatto un acquisto di pannolini lavabili. Su suggerimento di Paolo che ha scoperto in un incontro i responsabili dell’azienda ci siamo affidati al prodotto segnalato da ecobimbi che permetteva anche di avere dei Kit di prova abbastanza efficaci e completi.

L’ordine ha avuto qualche ritardo nell’arrivare ma poi finalmente è giunto; in ogni Kit ordinato c’erano le relative istruzioni che per completezza d’informazione trovate qui.

Prima che ti stanchi o valuti l’articolo non di tuo interesse … tieni conto che se anche non hai figli ora potresti averli in futuro quindi è utile provare a farsi un’idea …

Elenchiamo qui i punti salienti che noi tre abbiamo riscontrato da una prima serie di prove dei pannolini stessi:
Punti di forza:

  • pace con la propria coscienza per il fatto di non produrre un’infinità di rifiuti (pannolini usa e getta);
  • Sicuramente a contatto con la pelle del bambino c’è del cotone (e la cellulosa della velina di protezione);
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Come lavi i panni? Le palle le fai girare?

Buongiorno ragazzi,
Innanzitutto un GRAZIE per la bellissima serata di ieri sera in riunione … peccato per chi non c’era!!!

Non troppi forse se ne sono accorti ma ultimamente si è sviluppata una bella discussione (sui commenti ad una discussione che poco c’entrava con l’argomento) sulle famose “palle lavanti” che anche Grillo (il nostro comico nostrano) ha presentato nel suo spettacolo recentemente al Palafiera; dal can can che si è sviluppato si è anche arrivati a qualche trasmissione televisiva che appunto affrontava (e a dire la verità tentava di smontare) l’efficacia di queste “palle lavanti”.

Diversi hanno acquistato le palle suggerite da Grillo ed hanno avuto ritorni dall’utilizzo di natura svariata: chi le usa e ne è entusiasta, chi le usa e non ha rilevato niente ma siccome le ha pagate continua ad usarle, chi si è rammaricato di averle acquistate ed infine chi ancora non le ha acquistate per svariati motivi (e tra questi ci sono anche io…)

Personalmente riterrei opportuno e “formativo” tentare di capire meglio cosa ci sta dietro e magari invitare qualcuno che le vende a venircene a parlare spiegando il loro funzionamento; a questo proposito tale Filippo Maestri, consulente di New Chemical Technology, azienda di San Clemente (Rn) specializzata nella realizzazione di nano prodotti e prodotti ionizzanti,  ci aveva contattato rendendosi disponibile a venirci a spiegare il prodotto Clinetor che trovate a questo indirizzo internet. Il discorso sulle nano-tecnologie  onestamente mi lascia alquanto perplesso ma se si tratta di approfondire l’argomento per tentare di capire o per evitare eventualmente anche acquisti di cui ci si può poi pentire ritengo sia il giusto approccio.

Tra di noi c’è anche chi utilizza le noci del sapone brasiliane acquistate tramite la bottega del Mondo e, all’inizio della nostra storia, avevamo anche invitato i mitici ragazzi di Officina Naturae che poi sono diventati nostri fornitori  … insomma siamo sempre stati aperti a tutto e riterrei utile non chiudersi a riccio su questo aspetto anche se molto delicato.
Luca ventilava anche la possibilità di fare uno pseudo esperimento:  procurasi  12 rettangoli di stoffa bianca di larghezza pari a 3 volte l’altezza, per esempio dividendo un vecchio lenzuolo che non  si  usa più. Sporcarli  ciascuno con 3 macchie, una a sinistra una al centro e una a destra. Le 3 macchie devono essere di tipologia diversa, ad esempio erba a sinistra, vino al centro e sugo a destra. Lasciare risposare qualche giorno, per riprodurre il fatto che chi lava in lavatrice non lo fa subito dopo aver sporcato. Poi lavare 3 pezze in lavatrice con sola acqua, 3 pezze  con le palle  lavanti , 3 pezze  con le noci e 3 pezze  col sapone  normale da lavatrice . La temperatura e il ciclo di lavaggio devono essere identici. Ciascun prodotto pulente deve essere impiegato come propone il venditore: si dice che il sapone debba essere direttamente applicato sulla macchia. Asciugare le pezze e identificarle in modo che uno solo (o pochi) sappia come ha lavato ciascuna. In riunione le valutiamo in modo oggettivo e traiamo le nostre conclusioni.  Qualcuno ha voglia di cimentarsi per il gruppo?

Una curiosità, qualcuno di noi oltre ad Alex usa le palle lavanti e, se si, che ritorno ne ha?

Qualcuno ha altre esperienze di lavaggio e ce le vuole raccontare?

Magari c’è chi si vuol offrire referente per coordinare eventuali prove o per provare ad acquistare e testare qualche prodotto di questo tipo?

Invitiamo alla riunione prima chi ci può presentare il prodotto?

Saluti radiosi