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Opportunità di cena conviviale alla festa Artusiana

Visto che c’era in aria una cena inGASata e che ci sono le feste artusiane a Forlimpopoli ricevo dal caro amico Matteo un invito a diffondere questa opportunità che mi sembra molto piacevole … che mi piaccia così tanto perchè sono anche vegetariano? 🙂

Sabato 19 Giugno alle ore 19:30 presso il Bioristobar (all’interno della festa Artusiana) ci sarà una cena a km zero ed ecco di seguitò menù e costi:

  • ANTIPASTO: “BioFrittatine di verdure”
  • PRIMO: “Bio lasagne alle verdure del contadino”
  • SECONDI: Bio pomodori alla provenzale e formaggi misti
  • DESSERT: crostata alle bioconfetture
  • Acqua e vinobio della casa.

Il prezzo convenzionato adulti 25,00 euro / bambini 10 euro

Si potrebbe anche dirvi dove sia esattamente questo bio-ristobar ma è anche piacevole pensarla come una caccia al tesoro … chi lo trova mangia … ma se qualcuno non ha voglia di cercare troppo allora chieda e glielo spiegherò 🙂

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Gaspaccio Meldolese e pane … avanti tutta!

Salve a tutti, volevo spiegare che, dopo alcune tormentate vicende che nel tempo si sono verificate per far arrivare il pane su fino a Meldola (quando riusciremo mai a sdebitarci con gli amici Cà Ossini per la disponibilità dimostrata in questi anni?) ed appurati alcuni problemi a farci arrivare su il pane di Dovadola; a Meldola abbiamo in corso di sperimentazione avanzata (oramai non è più sola sperimentazione ma vera e propria abbuffata 🙂 il pane dell’azienda agricola i Tirli di S.Sofia che, oltre a partecipare al mercato contadino del sabato mattina a Forlì ed a quello del sabato pomeriggio a Meldola ora, grazie all’amico Massimo Sardone che referenzia, è diventato a tutti gli effetti fornitore del GASpaccio.
Paolo Marianini (titolare dell’azienda) si è subito detto interessato e addirittura dato disponibile a consegnarci direttamente al GASpaccio l’ordine settimanale il sabato e, se vorremo, anche altri giorni della settimana.

Paolo, usa farina al 35% macinata a pietra (per ottimizzare il sapore ha fatto la scelta di non usare unicamente farina macinata a pietra) proveniente da grano che coltiva direttamente nei suoi campi (certificato bio) e che stocca in silos di un mugnaio in provincia di Perugia (più vicino a S.Sofia rispetto al Mulino Conficconi che pur conosce) e poi panifica con pasta acida e forno a legna con queste scelte:

  • Pane da 1/2 kg (al mercato venduto a 2€)
  • Pane da 850 gr circa (al mercato venduto a 3,5 €)
  • Sciacciatina in pezzi da 3,2 etti circa (al mercato venduta a 2€/pezzo)
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Cohousing a Faenza, chi c’è?

Per caso mi sono confrontato con Antonella (la mitica MammaRocco Villagrappese) proprio sul tema Cohousing la settimana scorsa e pochi giorni dopo ci troviamo questo comunicato stampa che ci ha ulteriormente incuriosito!

Gli inGAsati sono fatti così, volano sempre alto e quando sono troppo bassi gli altri gli danno la spinta per tornare in alto … dice Coelho che “è proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante” e così abbiamo deciso insieme di aprire questa discussione per vedere se ci sono altri che vogliono venire a sentire cosa si narrerà all’evento e per capire a che punto siano i nostri vicini amici Faentini e per vedere se possiamo rendere più interessante anche la nostra vita…. purtroppo nel frattempo io (Romeo) ho maturato un impegno al comitato mensa meldolese ma … non possiamo lasciare sola Antonella!
Fermiamoci qui, lasciamo a voi continuare il volo alto e commentare oppure a farci tornare con i piedi per terra se nemmeno vi degnerete di rispondere!
Saluti radiosi (questo saluto non posso proprio ometterlo… perdonami Antonella!!! 🙂

Romeo e Antonella

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Quanto tempo ci vuole ad essere inGASati?

Un nuovo interessato ai GAS ha fatto girare in questi giorni una bella domanda sulla mailing list, penso meriti una discussione specifica in modo che ciascuno possa dare ad Andrea (questo il suo nome) la risposta che ritiene più corretta; ora ecco la domanda:

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Acqua: bene privato o bene segreto? Oppure DIRITTO inalienabile?

Oramai molti di voi sapranno che è partita la dislocazione dei banchetti per la raccolta firme per tre iniziative referendarie che vedono l’acqua al centro.

Noi sostanzialmente per la maggior parte del nostro peso siamo acqua (da piccoli addirittura al 75%…) quindi si può capire subito di cosa stiamo parlando, o no?

Il comitato per l’acqua che ha promosso questi referendum è uno straordinario insieme di associazioni, gruppi, persone, sindacati, partiti, ecc. ….

Sinceramente ho avuto qualche remora a preparare questa discussione perché non vorrei sfociasse in una questione politica che, come ben sapete, niente centra con il Gruppo di Acquisto ma poi ho pensato che la S di Solidale mi permetteva di discutere questo argomento in modo aperto e sincero.

Dopo essermi un po’ documentato ho deciso di aderire a questa raccolta firme in modo pieno e attivo (mi siederò anche sui banchetti a scrivere o farò volantinaggio e quant’altro serva) ma

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Riflessioni

Gemma Lea Venezia, nata a Meldola il 01/04/2010

Dal titolo avrete capito che si tratta di un lieto evento, una nuova meldolese ingasata 🙂
Forse penserete ad un errore di trascrizione nel titolo ed invece Gemma Lea è nata proprio a Meldola, in casa sua dove ha fatto i suoi primi vagiti salutando gli ambienti che era abituata a “sentire” e percepire dalla pancia di mamma Laura, Lauaua per gli amici.

I miei auguri al papà Pietro li ho fatti e presto andrò a farli anche alla mamma ed a Gemma Lea se proprio non verranno prima loro al GASpaccio a salutare uno di questi sabati, ma a questo punto è doveroso soffermarsi un po’ su questa scelta forse un po’ “controcorrente” per un atto tanto naturale quale appunto la nascita ma che tanto è stato “medicalizzato”.

Anche io, a suo tempo, mi informai ma poi non se ne fece nulla soprattutto per rispetto delle volontà della mamma, l’attore principale assieme al bimbo, della “Nascita”.

Sta di fatto che i nostri Pietro e Laura hanno resistito ed alla fine con caparbietà assoluta hanno portato a termine questa fantastica avventura.

Esiste un servizio domiciliare di ostetriche Rita e Linda www.lenovelune.sm che sono a disposizione per chi fa questa scelta e che prima vengono a conoscere la famiglia e gli ambienti e che poi, a chiamata, arrivano tutte belle attrezzate (come se ci volesse chissà cosa…) al momento delle prime doglie. Questo servizio sinceramente non capisco perché sia solo parzialmente rimborsato dal SSN ( circa 1.000€ ) mentre in parte resta a carico della famiglia che attua questa scelta visto che chi decide per questo tipo di nascita poi non “impegna” i nostri ospedali che, sicuramente, hanno un loro costo non propriamente irrisorio e, visto che almeno due giorni la mamma ed il bambino stanno in Ospedale, sicuramente più alto della cifra che resta a carico della famiglia che sceglie il parto domiciliare.

La coraggiosissima Laura e Gemma stanno bene, i loro famigliari tutti gli stanno vicini, il pediatra già ha fatto la visita alla piccola Gemma così come le ostetriche hanno rivisto la mamma dopo al parto, il papà ha registrato la piccola all’anagrafe Meldolese che da 12 anni non scriveva più nei computer “Meldola” quale luogo di nascita (sembra che sia stato un imprevisto nel 1998… non una cosa voluta) mentre le nascite massive (nel reparto maternità dell’allora Ospedale Civile) risalgono a ben 35 anni fa (e qui forse qualche lettore si annovera fra i “nati a Meldola”).

Un aneddoto, io e mia moglie chiedemmo di poter donare il sangue placentare (utilizzato per cure e sperimentazioni visto l’alto tenore di cellule staminali) ma non ci preoccupammo di come la placenta stessa (probabilmente la cosa più meravigliosa con cui Madre Natura permette il ciclo della vita) venisse “smaltita”; mamma Laura e papà Pietro l’hanno piantata assieme ad una pianta, probabilmente vivrà una seconda vita collegando indissolubilmente la pianta a Gemma Lea bimba/ragazza/donna/mamma/nonna e lasciandone una traccia alla sua dipartita.
Visto che il parto a casa non è fuorilegge ma e’ regolato dalla legge reg. n. 28 del Luglio 1998 sul percorso nascita, R.ER. parto extra ospedaliero ci piacerebbe che le famiglie venissero informate anche su questo servizio.

Auguri Gemma Lea, auguri ad una nuova ingasata ora anche meldolese.net!

Saluti radiosi

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L’ora della terra!

Probabilmente l’edizione italiana di questo evento (“m’illumino di meno”) ci prende abbastanza e non si da troppo risalto all’edizione Mondiale che proprio stasera vedrà il suo epilogo:

Il 27 marzo dalle 20.30 in tutto il Pianeta i monumenti più importanti si spegneranno per un’ ora: dal Golden Gate al London Eye, dal Table Mountain al Tapei 101 per chiedere di affrontare davvero il problema del riscaldamento globale. Milioni di persone, anche quest’anno spegneranno le luci per chiedere di essere ascoltati. Dalla risposta dei leader mondiali dipende il destino di tutta l’Umanità.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=lal5mGskVOM[/youtube]

Io ne sono venuto a conoscenza dal WWF… grazie!!!!

Saluti radiosi

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Resoconto riunione con Astorflex

Pubblico il resoconto dell’ultima riunione magicamente organizzata dai nostri cari Daviglo e sapientemente sintetizzata nel seguito dalla nostra Monimon … impareggiabile e sempre fenomenale come al solito!!! Grazie a tutti ragazzi!!!

Mi raccomando, leggete e dite la Vostra … siamo in odore di nuovi ordini!!!

La riunione plenaria di marzo organizzata splendidamente da DaviGlo , ha visto protagonista il nostro fornitore di scarpe ASTORFLEX.
Gigi Perinello( titolare della ditta) ci ha aggiornato sulla stagione passata e ci ha fornito qualche anticipazione su quella entrante.

La stagione invernale è stata caratterizzata da un evento che ha condizionato in modo decisivo la produzione:

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Coccio in cucina

E adesso è la volta dell’articolo di Angela … ma quanto siamo avanti a Meldola :-))))

piggyQuesto articolo nasce dalla volontà di alcuni di noi, la maggior parte legati al Gruppo d’Acquisto Solidale InGASati, di scegliere un fornitore di pentole in coccio o terracotta che sia affidabile e rispetti i requisiti di un fornitore GAS.
Così è nata una ricerca, fatta a più mani, per raccogliere informazioni sulla miriade di artigiani e fabbriche che si prodigano nel fornire questo pentolame.
Oggi, nelle nostre cucine, è più facile trovare uno wok piuttosto che una casseruola di coccio, perché la velocità di cottura ormai fa parte integrante di un certo mordi e fuggi. E poi se cadono si rompono, non vanno in lavastoviglie… Insomma un sacco di “contro”… Eppure, avranno qualche lato positivo se continuano a fabbricarle e, anzi, a diventare sempre più pregiate!

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La pietra ollare in cucina

Ripubblico l’articolo dell’amica Giulia … del GASpaccio … dite la Vostra!!!

pietra ollareLa pietra ollare: la pignatta dei miei sogni! Ne trovai una in un mercato toscano da un ragazzo che, essendo socio di un club di cucina medievale, ne aveva importato un container. La regalai a mia suocera. Me ne innamorai (della pentola, non della suocera), tornai per comperarne un’altra, ma le aveva finite. Ne aveva solo una, enorme, 80 kg di peso, impiantata stabilmente nel suo bellissimo caminetto, con tanto di coperchio in pietra, e in quello cuoceva gli umidi di cinghiale per le manifestazioni storiche. Ma non mi sono arresa. La pietra saponaria (o steatite) è impiegata dall’antichità ai giorni nostri soprattutto nell’edilizia. Ma fino al medioevo, nei luoghi del mondo dove esistono le cave di questa bella pietra grigio chiaro, la popolazione locale ne utilizzava le lastre per la cottura dei cibi e fabbricava con scultura a tutto tondo bellissime pentole per la cottura di umidi. Da qui anche il nome di pietra ollare (in spagnolo olla = pentola).