Dal titolo avrete capito che si tratta di un lieto evento, una nuova meldolese ingasata 🙂
Forse penserete ad un errore di trascrizione nel titolo ed invece Gemma Lea è nata proprio a Meldola, in casa sua dove ha fatto i suoi primi vagiti salutando gli ambienti che era abituata a “sentire” e percepire dalla pancia di mamma Laura, Lauaua per gli amici.
I miei auguri al papà Pietro li ho fatti e presto andrò a farli anche alla mamma ed a Gemma Lea se proprio non verranno prima loro al GASpaccio a salutare uno di questi sabati, ma a questo punto è doveroso soffermarsi un po’ su questa scelta forse un po’ “controcorrente” per un atto tanto naturale quale appunto la nascita ma che tanto è stato “medicalizzato”.
Anche io, a suo tempo, mi informai ma poi non se ne fece nulla soprattutto per rispetto delle volontà della mamma, l’attore principale assieme al bimbo, della “Nascita”.
Sta di fatto che i nostri Pietro e Laura hanno resistito ed alla fine con caparbietà assoluta hanno portato a termine questa fantastica avventura.
Esiste un servizio domiciliare di ostetriche Rita e Linda www.lenovelune.sm che sono a disposizione per chi fa questa scelta e che prima vengono a conoscere la famiglia e gli ambienti e che poi, a chiamata, arrivano tutte belle attrezzate (come se ci volesse chissà cosa…) al momento delle prime doglie. Questo servizio sinceramente non capisco perché sia solo parzialmente rimborsato dal SSN ( circa 1.000€ ) mentre in parte resta a carico della famiglia che attua questa scelta visto che chi decide per questo tipo di nascita poi non “impegna” i nostri ospedali che, sicuramente, hanno un loro costo non propriamente irrisorio e, visto che almeno due giorni la mamma ed il bambino stanno in Ospedale, sicuramente più alto della cifra che resta a carico della famiglia che sceglie il parto domiciliare.
La coraggiosissima Laura e Gemma stanno bene, i loro famigliari tutti gli stanno vicini, il pediatra già ha fatto la visita alla piccola Gemma così come le ostetriche hanno rivisto la mamma dopo al parto, il papà ha registrato la piccola all’anagrafe Meldolese che da 12 anni non scriveva più nei computer “Meldola” quale luogo di nascita (sembra che sia stato un imprevisto nel 1998… non una cosa voluta) mentre le nascite massive (nel reparto maternità dell’allora Ospedale Civile) risalgono a ben 35 anni fa (e qui forse qualche lettore si annovera fra i “nati a Meldola”).
Un aneddoto, io e mia moglie chiedemmo di poter donare il sangue placentare (utilizzato per cure e sperimentazioni visto l’alto tenore di cellule staminali) ma non ci preoccupammo di come la placenta stessa (probabilmente la cosa più meravigliosa con cui Madre Natura permette il ciclo della vita) venisse “smaltita”; mamma Laura e papà Pietro l’hanno piantata assieme ad una pianta, probabilmente vivrà una seconda vita collegando indissolubilmente la pianta a Gemma Lea bimba/ragazza/donna/mamma/nonna e lasciandone una traccia alla sua dipartita.
Visto che il parto a casa non è fuorilegge ma e’ regolato dalla legge reg. n. 28 del Luglio 1998 sul percorso nascita, R.ER. parto extra ospedaliero ci piacerebbe che le famiglie venissero informate anche su questo servizio.
Auguri Gemma Lea, auguri ad una nuova ingasata ora anche meldolese.net!
Saluti radiosi