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Filippo e il farro; facciamo la prova pasta?

Dunque dunque,

A seguito di questa discussione Filippo è partito con la semina e lo scorso Sabato Filippo ci è venuto ad aggiornare sulla situazione: attualmente ci sono circa due ettari di terreno seminato e di piantine alte oramai 10 cm: farro, senatore cappelli e gentil rosso. Mezzo ettaro di terra è pronto per il cece che verrà seminato indicativamente a marzo tempo permettendo.

In precedenza il suo padrone di casa aveva seminato 5,5 q.li di Farro triticum dicoccum proprio di fronte alla casa dove vive Filippo: il suo padrone di casa non ha più comprato il seme del farro ma si è semplicemente mantenuto il farro con gli ultimi raccolti e così ora da quel lato è autonomo e semina una parte di quello che raccoglie senza coinvolgere la filiera sementiera proprio come è sempre stato fatto dai nostri avi. Inoltre non ha fatto trattamenti alla coltura ed al terreno (ma non è certificato bio…) .

Il farro è stato in parte decorticato e, in parte, anche perlato a Brisighella in un mulino.

Filippo ha fatto diverse prove di macinatura e di pastificazione che sono venute bene.

Il prezzo finale è di 2 € al kg e se lo volessimo far macinare da Conficconi ci sarebbero da aggiungere ulteriori 30 centesimi circa al kg.
Potremmo quindi acquistarlo e farci la farina oppure anche la pasta e per questo potremmo sentire La Romagnola.
Vi riporto quanto, alla discussione sopra riportata, riguarda la pastificazione con “la Romagnola”:

La pasta che produrrebbe sarebbe il tipo semintegrale e integrale, la pasta di semola non ce la consiglia perchè perderebbe molti dei principi nutrizionali, si può scegliere la tipologia o tipologie di pasta, il minimo di farina per pastificare sono 100 kg, il max che può pastificare al giorno sono 5 q.li; la pastificazione avviene in 15-20 giorni da quando le portiamo la farina, Paola ci consegnerebbe la pasta confezionata in sacchetti da 500gr., etichettati con la “nostra etichetta” e imballati in scatole di cartone il costo totale è di 0,70 cent a pacco di 500gr. (ora mi sfugge se è iva incl. o escl.). La scadenza della pasta è di 3 anni.

 A questo punto potremmo decidere di anticipare un pò il “salto” ma dipende solo da noi … magari allargando anche ad altri GAS limitrofi l’esperimento.

Quindi con questa riflessione/ordine si vuole vedere:

  1. se arriviamo a 100 kg di pasta  per pastificare e ricavarne pasta nei formati classici (magari in un secondo momento decideremo i formati da richiedere). Sarebbe bello se qualche gasista decidesse di fare il salto e iniziasse a farci la pasta con le “nostre” farine ….ma forse non siamo ancora pronti a questo …
  2. Inoltre se qualcuno vuole provare il farro decorticato e perlato per qualche zuppa e se si quanti kg;
  3. Infine se qualcuno vuole già la farina di farro potrebbe esprimersi nel seguito.

Sinceramente io considero questa una prova generale per quello che verrà quando Filippoo raccoglierà il seminato alto 10 cm e per capire se ci stiamo “facendo dei viaggi” o stiamo veramente scrivendo un’altra pagina di storia ingasata.

Ora a voi per commentare, ordinare o dire la Vostra, dimostriamo quello che valiamo e che il mondo lo stiamo facendo virare …

Saluti radiosi

 P.s. Io eliminerei (grazie anche a Matteo che mi ha ricordato quanto avevamo già discusso in riunione) definitivamente i prodotti al Kamut dai listini ordinabili dagli inGASati … perchè?

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Olio di San Cristoforo – chiusura ordine 20/11/2011

Dopo la riunione di venerdì scorso e la bella e appassionata presentazione che ci ha fatto Margherita si apre qui l’ordine di olio di S.Cristoforo.

Direi che se volete qualche informazione aggiuntiva basta leggersi la parte del verbale relativa alla presentazione e l’avrete mentre per il prezzo ecco di seguito la composizione dello stesso gentilmente fornitami dalla referente all’uopo incaricata (Carla, figlia di Margherita e altrettanto simpatica!) che evidenzia la trasparenza del prezzo stesso:

  • 1,71 euro/ spremitura di 1 litro (il prezzo medio- si paga non per la spremitura di X litri di olio ma di X chili di olive da spremere, precisamente 24 euro / quintale. Mediamente da un quintale si ottengono 14 litri di olio
  • 0,4 euro- latta 1 l (senza tappo)
  • 1,7 euro- latta 5 l (senza tappo)
  • 0,86 euro / tappo
  • circa 7 euro / l- costi di produzione (raccolta, potatura, trappole per insetti, medicamenti omeopatici per gli alberi…) e trasporto delle olive dal campo al frantoio e dal frantoio a forli.

Prezzo aplicato:
11 euro / 1l
55 euro / 5l

Le quantità non sono infinite quindi chi primo arriva meglio alloggia … l’ordine scade il 20/11/2011 e si effettua con un commento; non ci saranno problemi per la consegna diretta al sottogruppo!

Saluti radiosi

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Resoconto riunione inGASata del 04 Novembre 2011

Partenza piuttosto a singhiozzo e arrivi continui poi finalmente alle 21:15 (termine ultimo!!!) si parte.

Il giro di presentazione è d’obbligo e stavolta ci si presenta con nome ed Hobby:
Paolo (no hobby); Sara – Sarmik sul blog (Canto in coro Gospel); Luciano Villagrappa (non ha hobby al momento); Antonella – Mammarocco sul blog – Villagrappa (Cucina naturale); Anna  che è la titolare di doppio zero (fare ritratti e cantare); Margherita Ricci che è la ncoltivatrice e produttrice di olio S.Cristoforo (Giardinaggio); Barbara - Babs Gasrage sul blog (cucina); Fabio (pattinaggio in linea); SilviaG Cà Ossi (accudire i suoi gatti); Silvia – Silia sul blog (piante, gatti, campagna, “mettere assieme i colori”); Grazia studentessa, (trovare amici e nuovi gruppi); Annalisa Villagrappa (orto e passeggiate); Ornella Gasrage (fotografia e scalare montagne); Diego Gasrage (cucina e bicicletta); Maurizio (pallacanestro); Claudia Cà Ossi (Settimana eutropea per la riduzione dei rifiuti); Matteo Cà Ossi (Pallacanestro); Gloria – Daviglo sul blog (cucito e montagna); Davide Cà Ossi (Montagna, cucina, “spacciatore” di pasta mare); Luca Cà Ossi (ora il suo hobby è la figlia e lo studio di psicologia); Francesco Gasrage (viaggiare); Andrea (Lettura); Romeo (agricoltura e galline). Sono arrivati altri 4/5 gasisti durante la riunione ai quali ho dimenticato di chiedere gli elementi per la “schedatura”, mi diapiace per loro 🙂

Passiamo ai punti all’ODG.
Presentazione dell’azienda Doppio zero (Gastronomia bio)

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Dal seme al vasetto: giardiniera e zucchine a rondelle rimaste

Giardinera ingasataAbbiamo praticamente completato il primo ordine sal seme al vasetto ed ora è arrivata Giardiniera, zucchine a rondelle e succo di pera. Avevo inaugurato l’inizio con la confettura di fragole ed ora è giusto coronare questo ordine con quest’ultima consegna.
Devo ammattere che la giardiniera e gli zucchini sono fenomenali e proprio come piacciono a me (non si sente esageratemente l’aceto…) e sono tanti gli amici che mi hanno parlato molto bene di tutto il resto quindi direi che è un ordine che è stato un grande successo e lo dobbiamo principalmente alla costanza con cui Babs ha portato a termine la referenza. In quest’ultimo arrivo, di cui alleghiamo fattura di chef service, sono però stati predisposti un certo numero di vasetti in esubero rispetto all’ordine fatto quindi chi vuole può aggiungersi.
In pratica si possono ordinare ancora: 98 vasetti di giardiniera da 340 gr e 40 vasetti di zucchine a rondelle da 180 gr. Purtroppo del prezzo manca ancora la componente della materia prima  ma appena Chiara e Sara li manderanno vi aggiorneremo esattamente del prezzo che sarà certificato dalle fatture quindi senza alcun ricarico; per il prezzo di trasformazione potete verificare appunto nella fattura allegata dove troverete anche le schede di prodotto con esattamente gli ingredienti riportati.
Spero che l’entusiasmo dimostrato per questo ordine ingeneri in qualcuno la voglia di cimentarsi nella referenza per aiutare così Babs e poter pensare di estendere magari i prodotti per il prox anno.

Avanti … chi primo arriva meglio alloggia e si mangia la giardiniera 🙂

Saluti radiosi

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Dopo il cece … che si fa? Vogliamo tracciare una nuova via insieme?

A seguito dell’ultima plenaria e delle proposte di Filippo (presentato efficacemente in questa discussione) con questo articolo si voleva provare a fare il punto della situazione su nuove possibili idee da affiancare al progetto cece portato a termine con un ottimo successo nel 2011.
A questo proposito rielaboriamo una parte del verbale dell’ultima riunione plenaria
Per abbassare i prezzi ottimizzando l’intervento dei terzisti con mezzi agricoli si vorrebbe cercare di “allargare”, per la prossima stagione e così sono già pronti ed in via di semina due ettari di terreno (prima incolto) con l’intenzione di utilizzarlo così: mezzo ettaro al cece, il restante destinato a un grano di varietà Gentil Rosso (grano tenero antico romagnolo con prezzo di circa 40€/q.le) e il Khorasan, che viene da Bassano del grappa ed è similare al Kamut (si consiglia la lettura per sfatare qualche “mito”…) ma non paga royalties per l’utilizzo del marchio ma che comunque ha un costo abbastanza più elevato in termini di seme (150 €/q.le con una resa in semina di 3-4 q.li ad ettaro).

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Presentazione di un produttore: Filippo!

L’articolo è già stato pubblicato sulla rivista a tutto GAS ma merita che ne teniamo una traccia anche noi sul nostro blog anche solo per capire meglio come scegliamo i produttori e cosa gli stessi ci garantiscano. Chiedo scusa se in alcuni punti il racconto è superato… ho cercato di integrarlo/aggiornarlo al meglio.

Carta d’Identità
Nome: Filippo
Cognome: Petrelli
Nato a: Novara
Classe: 1981
Residenza: Forlì
Titolo di studio: maturità scientifica
Professione / Cariche: Bracciante/operaio/agricoltore, a Forli.
Segni particolari: E’ una persona che si fa con le sue mani, ha voglia di metterle a disposizione del prossimo e le usa anche per coltivare la terra e darci i suoi frutti; si è avvicinato da poco ai GAS e si è subito appassionato del tema tanto che, sentito il problema che alcuni avevano nel reperire in loco ceci non ha fatto altro che … seminarne 🙂
Figli: Una bellissima bambina di circa 1 anno e mezzo.

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Cece, la nuova frontiera

Incredibilmente quest’anno siamo riusciti a convincere un gasista di Magliano che viene a Meldola al GASpaccio per la spesa gasista a provare un esperimento avveniristico.

Inizialmente volevamo una quantità limitata di ceci ma poi siamo arrivati ai 32 kg di cece + altri 15 di cece nero (che però non avremo… perchè non seminati.) e così una rigogliosa piccola piantagione completamente gestita a mano è “dovuta” diventare un mezzo ettaro di terreno adibito appunto a cece chiaramente con l’ausilio di mezzi meccanici (comunque ridotti al minimo visto che Filippo ci ha messo tanto del suo). Comunque la scelta è stata rigorosa e si è cercato di impattare quanto meno sul terreno che non è stato fertilizzato e nemmeno verrà irrigato (anche perché non c’è acqua!!!). Va detto che il cece è una coltura “miglioratrice” nel senso che riesce ad arricchire il terreno fissando l’azoto e permettendo così una cultura successiva ulteriormente senza concimi; l’intenzione che avremmo valutato con Filippo sarebbe quella di piantare poi del farro che verrebbe indicativamente buono per il prox anno ….

In dipendenza di come verrà fuori il raccolto, dipende dalla quantità di impurità (sassetti, pula, ecc.) presenti in uscita dalla mietitrebbia, si deciderà se mandarlo o meno a Cesena in vagliatura (pensate che perfino dalle Marche lo portano fino a Cesena per la vagliatura…) ed in base a quante infestanti nasceranno (si rammenta che non sono stati dati diserbanti!!!) si deciderà se procedere ad uno sfalcio prima della trebbiatura. Come si osserva in agricoltura i se sono d’obbligo e

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Referendum 12 e 13 giugno, odio gli indifferenti!

Salve, sono un cittadino qualunque di questa bellissima Italia,
Ho un famiglia fenomenale: una moglie (santa donna!!!), tre figli, una mamma, un fratello ed una sorella, tre cognati, due suoceri, 3 nipoti, tanti colleghi e un numero imprecisato di amici e conoscenti. Tutti noi godiamo delle bellezze di questo pianeta così come soffriamo di alcuni disastri che la Natura ci riserva o dei disastri e delle bellezze di ogni genere che lo stesso uomo rende possibili.
Fatta questa premessa veniamo al dunque, il 12 e 13 giugno ci saranno dei referendum che reputo troppo importanti per continuare a godere del nostro status di paese democratico e, soprattutto, di persone di questo mondo.
Penso che di diversi dei quattro referendum, dovremo in qualche modo rendere conto in prima persona a chi verrà dopo di noi quindi non possiamo e non dobbiamo mancare di andare a esprimerci. Io ho la mia idea ma non è quella che conta … quello che conta maggiormente è il fatto che si vada a votare.
Ho intenzione di filtrare un pò l’ambito dei colleghi e degli amici (la famiglia resta comunque e sempre la famiglia … anche se la mia pressione resterà pesante anche su di loro…) proprio in funzione della partecipazione a questo voto. Inizialmente avevo pensato di chiedere copia del certificato elettorale dei miei conoscenti per un certo periodo dopo i referendum ma ho capito che è una richiesta troppo impegnativa (io stesso conservo il certificato elettorale da una consultazione all’altra gelosamente al sicuro proprio per andarmelo a guardare ogni tanto confortandomi così di vivere in una repubblica democratica…) e così, siccome penso di avere a che fare con persone di buon senso, mi accontenterò di una “dichiarazione di partecipazione al voto” di chi la vorrà dare. Chi non la darà chiaramente mi desterà qualche sospetto e magari gli chiederò conto direttamente appena lo vedrò.
Sinceramente io penso che chiunque inviti all’astensione sarebbe da mandare in tribunale per vilipendio alle persone che hanno combattuto (e tanti pure fino all’estremo…) per lasciarci in eredità la nostra Costituzione e la nostra terra. Questo voto (almeno di tre dei 4 quesiti) come forse nessun altro è un voto che non ha a che fare con destra, sinistra, centro (rammento che i due referendum sull’acqua sono frutto dell’impegno e della raccolta firme della “Società Civile” senza alcun apparentamento politico); è semplicemente ed unicamente, dal mio punto di vista, un voto al futuro nostro e di chi verrà dopo, un voto alla speculazione sulla vita e al futuro del genere umano. Insomma un voto che va oltre noi stessi che lo esprimiamo e di questo dobbiamo sentire la responsabilità individuale, ognuno di noi deve farlo, anche chi non può votare direttamente (pensiamo ai minori di 18 anni …) perchè, comunque, anche lui può incidere su qualcuno che invece al voto magari può prendere parte.

Ricordo anche che, volendo, c’è la possibilità di rifiutare la scheda (e quindi di votare) per uno o l’altro referendum se non rispecchia o non è condiviso … basta farlo presente al momento del ritiro delle schede nel seggio; questo per dire che NON C’E’ SCUSANTE AL NON VOTO

Restiamo umani radiosi

Romeo Giunchi, un cittadino del Mondo di cittadinanza Italiana!

P.s.1: Odio Gli indifferenti!!!

P.s. 2: Se qualcuno proprio non riesce a tornare nei luoghi di residenza per votare batta un colpo che si può informarsi se si riesce ancora a iscriversi tra i rappresentanti di lista … essendo membro di un seggio può votare anche nel seggio in cui è rappresentante 🙂

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Dal seme al vasetto, il primo ordine inoltrato: FRAGOLE

Non nascondo una certa, esagerata, soddisfazione per aver finalmente inoltrato il primo ordine di un nuovo progetto inGASato.

Qui trovate da cosa deriva e da cosa nasce ma mi preme sottolineare una cosa che deve risvegliarci. Se riusciamo a pianificare un minimo i nostri “consumi” alimentari di talune specie possiamo permetterci di “commissionare” ai nostri agricoltori locali esattamente quello che ci servirà e che, se coltiveranno dandoci fiducia, sicuramente venderanno.

Ricordo ancora quando da carellista in una cooperativa della frutta caricavo camion e camion (ma tanti è!) di pesche che andavano all’AIMA per finire il più delle volte sotterrate e macinate dal peso di ruspe che ne decretavano una infausta fine a spese dei contribuenti che finanziavano questo “Istituto” e di tanti al modno che morivano di fame. Quanto mi faceva star male questa cosa!!!

L’ordine delle fragole vedrà circa 55 kg di fragole inviati a shef service per la trasformazione in circa 100 vasetti da 370 ml e circa altri 75 kg da destinare alla trasformazione in proprio di tanti amici gasisti. In tutto fanno circa 1 quintale e 30 kg di fragole che probabilmente il prossimo anno potremo prenotare prima che i nostri coraggiosi imprenditori agricoli (perchè oggi per buttarsi in agricoltura ci vuole soprattutto e solo coraggio!!!) preparino il terreno in cui piantare le fragole!

Per correttezza cito i coraggiosi che ci hanno creduto nella speranza che sia l’inizio di una nuova, grande avventura:

Gli autoproduttori:
antonellaM, MonicaP, francescam, Irene e Arturo Meldola, Monia S. Meldola, pietro, Remo Mambelli, sarmik, rosanna amadio, simon.
Chi ha ordinato i vasetti fatti da shef service:
claudia e matteo, Maurizio, AliceyIvan, andream, massimos, Remo Mambelli, Romeo Giunchi, babs, Lake, mammarocco, silia

Grazie a tutti … ora cercherò di coinvolgere Babs nella cosa affinchè possiamo portarla avanti insieme e spero anche che siamo in diversi a vedere di approfondire questo progetto e renderlo replicabile per tanti altri!

Saluti radiosi

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Giù le mani dai referendum!

Il Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene del Territorio Forlivese si mobilita contro il tentativo di scippo dei referendum da parte del Governo.

Ogni tentativo di impedire ai cittadini di esprimersi rappresenta un attacco alla costituzione e alla democrazia.

Per questo lunedì 2 maggio, dalle ore 17 alle ore 19 verrà organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Forlì – Cesena, P.zza Ordelaffi 2 Forlì.

Il Comitato ha inoltre inviato una lettera a tutti i membri del Parlamento in cui chiede di attivarsi affinché venga impedito questo scempio democratico.

Vogliamo che i cittadini vengano informati, vogliamo che sappiano che i referendum ci saranno e come sarà possibile votare. Giù le mani dai referendum, oggi più di sempre si scrive acqua ma si legge democrazia.

Forlì, 28 aprile 2011

Comitato Referendario 2SI per l’acqua bene comune – Forlì Pallareti Marilena 339 3242067

 

Io ci sarò … non si può mancare!

Saluti radiosi