Presentazione degli InGASati al Decrescifest

Durante il Decrescifest dello scorso settembre  l’associazione Senso Civico di Cesena ha intervistato alcun partecipanti e tra questi anche il nostro davide che in pochi secondi ha raccontato chi siamo
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=tKFRSCpKDZE&feature=player_profilepage[/youtube]
un grazie a Claudia gasista di Ca Ossi e massima espeta di pannolini lavabili (anche lei protagonista di una lunga intervista al Decrescifest

SOS Ingasati dormienti

Titolo strano eh? questo articolo raccoglie una serie di riflessioni che sono state inviate via posta tra i “disinfi” il gruppotto 25 ingasati che hanno una referenza o sono casieri o si sono rimboccate la maniche spesso, in questa da mailing list partono molte cose nuovi ordini ottime idee incontri relazioni segnalazioni consigli ed amenità assostite.
Di seguito riporto buona parte delle 14 quattordici! email che hanno seguito la missiva di Gloria (daviglo) del sottogruppo di CaOssi.

ORDINE RISO – Scade il 24 Ottobre alle 24:00 CHIUSO

Ciao a tutti,

guardando nella dispensa secondo me, è ora di aprire l’ordine del riso delle Cascine Orsine (se invece mi sbagliavo rimarrà aperto per un po’ fintanto che c’è un numero cospicuo di kg ordinati)

N.B. il prossimo ordine sarà a MARZO/APRILE e poi più niente fino a SETTEMBRE/OTTOBRE 2011

E’ possibile ordinare RISO della qualità ROSA MARCHETTI o BALDO lavorato, semilavorato, integrale in confezioni da 1 kg, 5kg o 25 kg

(come l’altra volta lo SPORZIONAMENTO però verrà gestito da chi ha ordinato)

Per ordinare compilate IL MODULO D’ORDINE e ricordatevi di cliccare su Submit/invia altrimenti l’ordine non risulterà. Controllate l’inserimento del vostro ordine QUI

Se in seguito vorrete aggiungere altri prodotti sarà necessario compilare un altro modulo.

NON VERRANNO PRESI IN CONSIDERAZIONE GLI ORDINI LASCIATI NEI COMMENTI

Per il ritiro il corriere consegnerà tutta la merce a Destinazione ed ogni sottogruppo si preoccuperà di trovare la persona incaricata di andare a ritirare la merce del proprio sottogruppo. Invierò info sulla consegna a tempo debito in lista e sul blog. Seguiranno maggiori dettagli.

BUON RISOTTO A TUTTI!!!!

Gli inGASati intervistato da ilpassatore.it

ecco l’intevista rilasciata al giornale del passatore

Un paio di settimane fa, il pubblico del Decrescifest ha avuto la possibilità di partecipare alla presentazione della filosofia e pratica GASista della zona. Completamente in sintonia con il tema delle due giornate, il gruppo Gas Malatesta di Cesena ha portato la propria esperienza, dalle origini in garage, fino ai GAT.

Lo scopo del GAS nasce dall’esigenza di gruppi di cittadini di poter accedere a prodotti salubri di origine certificata, di risparmiare riducendo la filiera di distribuzione (grazie la quale i costi lievitano considerevolmente) e stimolare la socialità anche al di fuori dei rapporti lavorativi o di amicizia.

E così, se spesso i gruppi partono da pochi conoscenti, piano piano si allargano a nuove famiglie. Dividendosi i compiti e cercando di contenere le spese, si creano responsabili di particolari prodotti, i responsabili del trasporto fino al deposito o porta a porta, degli ordini del gruppo, il tutto coordinato tramite riunioni periodiche. Il movimento è circolare: il gruppo decide un acquisto in base alle richieste dei singoli, viene acquistato il prodotto e distribuito ai richiedenti.

I GAS hanno origine laddove qualche persona si pone l’obiettivo di affrontare “criticamente” l’atto della “spesa” – ci racconta Romeo Giunchi degli ingasati di Meldola – decidendo di diventare protagonista della scelta e non delegandola al supermercato o negozio di turno. Chiaramente una persona o una famiglia da sola difficilmente riesce a mettere in discussione TUTTA la “spesa” che fa quindi magari si ritrova con altre famiglie che la pensano così ed ecco che nasce un gruppo di persone che decidono di andare oltre il semplice “acquisto” cercando di capire anche dove vanno a finire i soldi che spendono e se questi mantengono e alimentano un circuito di produttori o coltivatori o allevatori che dimostrano un’attenzione agli argomenti cari al gruppo che si compone.

Ed è stata mia impressione che spesso l’accento sia spostato dai prodotti per ricadere soprattutto sulla solidarietà che gruppi di questo tipo promuovono: perché solo con la solidarietà si può pensare di rifondare una società più equa e che tenga in giusta considerazione le esigenze primarie di tutte le figure coinvolte e ponga le basi anche per non impattare troppo nell’ambiente che noi abbiamo solo in prestito e lasceremo alle future generazioni. Lontani dalle offerte speciali che si basano solo sul prezzo finale del prodotto ma vicinissime a quelle offerte speciali che denotano appunto l’attenzione all’ambiente, al coltivatore, al produttore, al lavoratore quindi all’umanità. Come sicuramente, sulla socialità. I GAS sono prima di tutto gruppi di persone che cooperano per uno scopo finale condiviso, niente di più bello e solidale.

Ed i piccoli gruppi si stanno piano piano espandendo, tanto da far nascere la necessità di creare sotto gruppi che si occupino, sempre nell’ottica dell’intero GAS, solamente di alcuni particolari prodotti, e, come veniva spiegato al Decrescifest, si parla addirittura della possibilità in futuro di creare posti di lavoro per migliorarne la gestione.

Oppure nascono idee come quella del GAT, Gruppo Acquisto Terreni, terreni sui quali coltivare direttamente frutta e verdura biologica piuttosto che costruire abitazioni sostenibili: da soli siamo in mano al mercato ed alle sue leggi (il costruttore costruisce in base alle sue esigenze primarie) mentre quando le persone acquistano in gruppo possono influire sulle scelte di costruzione e su aspetti che da soli non ci possiamo nemmeno permettere di pensare. Spesso non ci si ferma solo all’acquisto dei terreni ma si prova anche a progettare e realizzare insieme e in gruppo le abitazioni e oramai in Italia gli esempi sono molteplici.

E se anche sembra una goccia in mezzo all’oceano del consumismo, Giunchi non è dello stesso parere: secondo te vale la pena pensare di incidere su un mercato apparentemente ammalato che vede, ad esempio, l’allevatore prendere 35 centesimi di euro a litro di latte mentre il consumatore lo paga oltre 1,5 euro? Preferisci che le scelte di cosa acquistare le faccia qualcun altro per te (sia esso il negoziante della porta accanto o la grande catena di distribuzione oppure il grande costruttore di case)? Pensi che uno da solo non possa cambiare il mercato o le condizioni di un mercato globalizzato? Ma ti interessa veramente cambiare il mercato globalizzato o ti accontenti di provare ad interessarti di chi ti sta intorno… prima o poi vedrai che la scelta sarà contagiosa e ti accorgerai che se cambi tu cambia anche ciò che ti sta intorno…
Siete curiosi? Potete cercare il Gas più vicino tramite il sito web della Rete Nazionale di collegamento dei G.A.S.

Un grazie a Paolo Ricci ed a Romeo Giunchi

[via Passatore.it]

Ordine Pesche nettarine tardive Az Cortesi scade Giovedi 16 alle 12.00

Ciao anche quest’anno essere stati al Decrescifest ha dato buoni frutti abbiamo deciso (il manipolo presente) di aprire un ordine lampo di pesche nettarine,  si imparano sempre tante cse nuove ad esempio che esitono varietà di pesche che arrivano a fine settembre ….

Stefano Cortesi con la famiglia produce pesche a San Biagio (Faenza) con la lotta integrata ci siamo divertiti parecchio a parlare di “confusione sessuale” i suoi prodotti sono certificati  a “residuo zero”

Pesche si possono acquistare a multipli di 5 Kg: pesche da tavola al prezzo di 0.80 € al kg per le pesche da marmellata invece il prezzo è 0.50 € al kg.

l’ordine scade giovedì mattina la consegna avverrà a Destinazione Forlì venerdì sera verrete aggiornati meglio sul come e quando

per gli ordini come ai vecchi tempi lasciate un bel commento qua sotto

Ordine di Parmigiano con Ciaolatte – Scadenza Domenica 12 Settembre 2010

 

Ciao a tutti,

è aperto il nuovo ordine di Parmigiano del nostro fornitore storico Ciaolatte di Noceto di Parma.

Dopo il successo dello sporzionamento di forme intere alla Festa di Sadurano a Maggio, mi vedo costretto ahimè a non prevedere questa opzione per questo ordine. Il motivo è molto semplice: non posso garantire il giusto tempo da dedicare alla fase di sporzionamento, conti da fare e raccolta soldi. Quindi a parte i “ora come sempre” benvenuti colleghi di Romeo e altri volontari che si occuperano dell’intera fase di sporzionamento, per gli altri non sarà possibile ordinare pezzi di parmigiano sfuso da forma intera.

Altra limitazione:

L’agricultura e zootenia bio e biodinamica un inizio di pulizia, Lettera di Patrizia Gentilini

Gentile Direttore,

vorrei essere un disoccupato!

Non pensi che sia andata fuori di senno per la calura di questi giorni o, men che meno, che voglia farmi gioco di un problema che è purtroppo una tragica realtà per tante famiglie, ma mi creda, avrei solo un enorme piacere nel constatare che per me (e per i miei colleghi ) esiste un problema occupazionale: sono un oncologo e una nostra crisi occupazionale starebbe a significare che di cancro ci si ammala e si muore sempre meno!

Ma purtroppo non è così: di cancro, come di tante altre malattie invalidanti, ci si ammala sempre di più ed in età sempre più giovane e purtroppo anche se si mantiene uno stile di vita esemplare!

Credo che purtroppo ben pochi, fra coloro che in questo momento stanno leggendo queste mie parole, non abbiano sperimentato direttamente o su qualche proprio caro la devastazione che malattie come il cancro comportano sulla vita delle persone.

Parlare di devastazione delle nostre vita a causa del cancro quando da qualche parte sembra che la guerra contro il cancro sia per essere vinta ( magari con qualche “camera magica” in grado di fare diagnosi sempre più precoci, come di recente affermato dal Prof. Veronesi) può sembrare esagerato, eppure proprio questo termine molto forte ” devastazione” è stato usato in una lettera del 10 aprile u.s. indirizzata al Presidente Obama e che accompagna un corposo report di 240 pagine redatto da un panel di oncologi incaricati dal governo U.S.A. di valutare i rischi ambientali del cancro.

Gli scienziati autori del lavoro letteralmente affermano: “il popolo americano, spesso ancor prima di nascere, è continuamente bombardato da una miriade di composizioni di esposizioni pericolose. Il panel sollecita con forza ( Lei Presidente Obama n.d.r) a fare tutto ciò che è in Suo potere per rimuovere cancerogeni ed altre tossine dal nostro cibo, acqua, aria perchè tutto ciò necessariamente comporta aumenti di costi per la salute, danneggia la produttività del nostro paese e devasta la vita degli americani”.

Leggere queste parole – che sono esattamente ciò che noi medici per l’ambiente da tanti anni sosteniamo – in un report ufficiale del governo americano credo dovrebbe indurre tutti ad una seria e ponderata riflessione perchè è evidente che non sono più solo scienziati “dissidenti” o frange minoritarie a portare avanti queste tesi.

Posso affermare – senza timore di essere smentita – che il cancro da cui nel 100% dei casi si guarisce senza costosissime cure, senza sofferenze e quello che non sconvolge la nostra vita e quella delle nostre famiglie è quello… di cui non ci ammaliamo!

E’ ben vero, però, che il cancro che non contraiamo è anche quello che non comporta prestigio, fama, onore e soldi a chi poi pretende [?] di curarci!

Credo che dobbiamo avere il coraggio di ridiscutere tante scelte di questi ultimi trenta anni: trasferire tout court, ad esempio, all’ambito della salute criteri come “aziendalizzazione”, “privatizzazione”, “produttività” o trasformare istituti di cura in società di diritto privato (s.p.a. o s.r.l. che siano) ha portato a conseguenze di certo non sempre positive.

Ai tempi dell’ antico impero cinese i medici venivano retribuiti fino a quando i loro assistiti erano in buona salute e non ricevevano più alcun compenso quando viceversa si ammalavano: forse la proverbiale saggezza cinese aveva colto nel segno e se anche noi ci armassimo della medesima saggezza la nostra salute sarebbe certamente più tutelata.

Patrizia Gentilini

Associazione Medici per l’ Ambiente

Raccolta domiciliare Porta a porta, Forlì fa la differenza

Ieri sera mi sono imbucato in una riunione dedicata al nascente progetto di raccolta domiciliare dei rifiuti a Forlì, l’incontro era dedicato ai consiglieri delle circoscrizioni e dei comitati di quartieri, io non sapevo come sbattere il caldo a casa non avevo voglia di stare e sono andato ad ascoltare l’ing Alberto Bellini assessore all’ abbiente  del comune di Forli.

La presentazione è stata molto interessante l’assessore se la cava sempre bene quando “sale in cattedra” mi è parso molto efficace nell’esposizione ed è palese la sua convinzione in questa nuova avventura che sicuramente cambierà la città e i forlivesi nei prossimi mesi, molto chiaro convinto ha chiesto ai rappresentanti dei quartieri di accompagnarlo nel difficile percorso che ci aspetta tutti cambiare la gestione dei rifiuto.

La platea era ben assortita tra ipercritici convinti, convinti, simpatizzanti, ostici e scettici ovviamente sono state fatte un sacco di domande dalle più banali alle più tecnico -politiche ma a tutte è state data una risposta e la mia impressione è quella di una meticolosa preparazione nemmeno i più acerrimi “vecchietti” di Destinazione Forlì sono riusciti a cogliere in contropiede, l’assessore era pronto,ora dobbiamo essere pronti noi cittadini (su gli inGASati ho pochi dubbi).

Nei prossimi giorni inizierà un lungo tour che porterà questa presentazione all’0interno di tutti i quartieri che nei prossimi 2 anni saranno coinvolti un po’ alla volta nella trasformazione.

Vi consiglio vivamente di andare a sentire, fare domande dare risposte e fare proposte

sul sito dell’assessorato si sta formando una bella sezione dedicata al porta a porta che non sarà solo il cambio della raccolta dei rifiuti ma potrebbe diventare una bella esperienza che coinvolgerà più parti della nostra città dalle imprese alla scuola

il programma degli incontri di luglio inizia, guarda caso, Martedi 13 al Villaggio Mafalda Via Dragoni 75/N alle 20.30

il Team riprenderà a settembre il cammino parlando con più gente possibile

“un ettaro di pane” Modiglianoa Sabato 10 luglio

Assessore agricoltura Comune di Modigliana Stefano Scalini ci segnala ed invita ad una bellissima iniziativa che si terrà nella Modiogliana, ci ha scritto:

CONVEGNO

Sabato 10 Luglio 2010 – Ore: 17.00
Sala Bernabei (p.zza Matteotti) – Modigliana (FC)

” Modigliana, la valle della bio diversità”

Quaranta agricoltori della Vallata di Modigliana investiranno parte del proprio terreno per seminare 25 antiche varietà di grano scomparse.

I panificatori locali utilizzeranno la farina derivante dalle antiche varietà per produrre pane prodotto esclusivamente con lievito madre.

Il Convegno ha lo scopo di attivare una piccola rivoluzione culturale, una conversione agronomica ed una rivisitazione artigianale.

La vallata di Modigliana diventerà con questa iniziativa la “Valle della bio diversità”

RELATORI:

Claudio Samorì – Sindaco di Modigliana
– Saluto agli ospiti.

Stefano Scalini– Ass. alle Politiche Agricole Comune di Modigliana
– Coordinatore e moderatore del Convegno.

Ernesto Partisani – Amminist. Delegato Az. Partisani (Forlì)
– Illustrazione delle specifiche caratteristiche molitorie delle farine derivanti dalle antiche sementi.

Cav. Tiziano Rondinini – Respons. Progetto bio-indicatori
– Presentazione del Progetto ” I bio indicatori nella vallata della bio diversità” – Allevamento e ripopolamento di imenotteri solitari.

Padre Adriano Sella – Coordinatore Commissione diocesana e Rete interdiocesana dei “Nuovi Stili di Vita”
– I nuovi stili di vita applicati nella valle della bio diversità.

Olivucci Alberto – Responsabile Civiltà Contadina
– Caratteristiche agronomiche delle antiche varietà di grano.

Antonio Nannini – Segretario Generale C.C.I.A.A.
– L’impegno della Camera di Commercio nel coniugare le produzioni locali e i gruppi di acquisto collettivi.

Pavoncelli Rosamaria – Funzionario Assessorato alle Politiche Agroalimentari – Provincia FC
Sostegno della Provincia di Forlì-Cesena alla custodia delle antiche razze animali e alla valorizzazione delle tradizioni e dei prodotti locali di qualità.

Con la presenza sono ad inviare comunicazione inerente alla manifestazione denominata “un ettaro di pane” in programma a Modigliana Sabato 10 Luglio dalle ore 17,00 alle ore 23.00”
L’iniziativa un ettaro di pane vede l’impegno degli agricoltori del territorio di Modigliana dove opereranno mettendo a dimora in collaborazione con l’associazione “antica civiltà contadina” una ventina di antiche varietà di grano che saranno coltivate molate a pietra e panificate da fornai di vostra fiducia o del territorio.
L’iniziativa si apre con un seminario alle ore 17,00 e proseguirà dalle 19,00 con una rivisitazione delle attività panificatorie di un tempo.
Un ettaro di pane può sembrare una manifestazione come tante, ma racchiude un significato particolare che vuole coinvolgere sementieri, agricoltori, panificatori e consumatori in grado di cogliere l’importanza di un’agricoltura e di un consumo sano riscoprendo profumi e sapori di un tempo.
L’importanza dei GAS riveste un ruolo determinante per la conversione dei panificatori e agricoltori che devono completamente ridisegnare i propri comportamenti agronomici e artigianali. La farina derivante dalle antiche varietà non potrà essere panificata con sostanze lievitanti attualmente utilizzate come anche le operazioni agronomiche dovranno essere totalmente convertite. La vostra presenza e il vostro eventuale impegno all’acquisto del pane o della farina darà una propulsione fondamentale alle scelte di agricoltori e panificatori.

Ordine pane di Dovadola – scade mercoledì 30 giugno ore 12

Il pane del mitico forno Cappelletti e Bongiovanni di Dovadola,

Il forno Cappelletti e Bongiovanni nasce esattamente 30 anni fa.

Quando Maurizio e Anna decidono unirsi e dare inizio alla loro attività rilevando una piccola panetteria con forno a legna a Dovadola (fc).