Negli “INGASATI che vorrei” c’è…

Amici inGASati,
da quando non devo più occuparmi di far tornare i conti mi rimangono tempo ed energie per pensare a ciò che c’è in questo gruppo di cui mi piace tanto far parte.
Le rotelline girano, girano, e trovano tante cose belle che già ci sono e poi sognano alcune cose che potrebbero esserci.
Vorrei condividere i miei pensieri con voi e sentire i vostri pareri in merito.

NEGLI “INGASATI CHE VORREI” C’E’ GIA’…

Un ramo “bidelli informatici”, cioè persone con competenze informatiche varie (web, excel, ecc.) che si occupano di:

  • manutenzione del blog: inserimento ordini settimanali, pubblicazione articoli per conto di chi non è capace o non ha i permessi di accesso, ecc.
  • organizzazione di corsi informatici “base” e “avanzati” per gli ingasati non informatizzati, in base ai propri tempi, disponibilità, voglie
  • in caso di nuove iscrizioni o variazioni, aggiornamento tempestivo delle varie mailing list, del censimento, della creazione utenti nel blog
  • aiuto ai vari referenti nella creazione di ordini e fogli elettronici

MI PIACEREBBE CHE:

  • questi soggetti dicessero la loro su cosa gli serve per operare più facilmente, perché chi non svolge questi compiti non sa cosa può essere utile
  • questi soggetti avessero modo di coordinarsi al loro interno e di ricevere direttamente adesioni al loro gruppo (vogliamo creare un’altra mailing list oppure un google-doc che contenga l’elenco degli iscritti in modo da essere contattabili da ingasati esterni a questo ramo oppure che ne so?)

Un ramo “acquisti”, cioè persone che si incaricano di essere in contatto coi fornitori (i referenti), fornitori stessi che gestiscono da soli la referenza (auto-referenti) e altri che gestiscono il prepagato dei sottogruppi (cassieri). Attualmente queste persone sono spalmate su varie mailling list.

MI PIACEREBBE CHE:

queste persone potessero fare capo tutte (compreso auto-referenti esterni) ad una unica mailing list in cui girino solo mail “tecniche” (listini, conti, ecc.), ad esempio l’attuale lista cassieri, così:

  • le mail contabili sarebbero facilmente riconoscibili e rintracciabili
  • non sarebbe necessario mandare la comunicazione a tanti indirizzi ma a uno solo (penso per lo più ai fornitori che si auto-referenziano)
  • ci potrebbero essere scambi di idee per stimolare la soluzione di problemi comuni a persone che fanno attività simili (Come gestisci tu il foglio cassa? Bello il modulo con cui fai i conti e li mandi ai sottogruppi: lo vorrei fare anche io! Ecc.).

Un ramo “idee e relazioni”, cioè un gruppo numeroso e vivace di persone col cervello iperattivo e/o portate al contatto col pubblico che:

  • coordinano e promuovono la discussione fra gli ingasati di nuove proposte e temi stimolanti (tramite pubblicazione articoli in blog e giornalino, organizzazione riunioni, ecc.)
  • coordinano l’organizzazione degli “eventi interni al gruppo ingasati”, se necessario chiedendo l’aiuto di altri ingasati non facenti parte di questo ramo: le riunioni plenarie, le riunioni del proprio sottogruppo, le cene, le gite dai produttori, ecc.
  • coordinano l’organizzazione degli “eventi esterni al gruppo ingasati”, se necessario chiedendo l’aiuto di altri ingasati non facenti parte di questo ramo: curare la partecipazione a festival, fiere, eventi in genere o la preparazione di eventi pubblici promossi direttamente dal gruppo (es. ci piacerebbe una “festa di compleanno ingasata”… ci siamo capiti da soli…)
  • raccolgono informazioni rispetto ad altre realtà del territorio con scopi simili ai nostri o comunque concordanti e complementari (es. il centro famiglie può offrire iniziative interessanti per mamme… non siamo tutte mamme, ma l’idea del sostenersi a vicenda e creare una rete di relazioni umane è comune alle due realtà)
  • rispondono alle mail di richiesta informazioni di esterni (nuovi ingasati, tesi di laurea, proposte di fonitura, ecc.)

In questo gruppo (che secondo me corrisponde all’incirca all’attuale mailing list disinfo) si può entrare e uscire a richiesta in base al tempo e alla voglia e all’ingasamento che si ha in un certo periodo di vita.

MI PIACEREBBE CHE:

in questo ramo girassero meno mail e si facessero più articoli in modo da mantenere sempre vive le discussioni e lo spirito di partecipazione di tutti gli ingasati. Per evitare stesure inopportune si potrebbe decidere una specie di “codice etico” degli articoli pubblicabili in diretta e di ciò che necessita preventiva discussione in riunione.

Ultimo, ma importantissimo, il numeroso ramo “popolo di ingasati” che si occupa di eseguire le aperture, fare le consegne a domicilio e se proprio non può fare queste cose almeno fa la spesa con noi!

MI PIACEREBBE CHE:

questo fosse sempre un “popolo” vivo e attivo, che continua ad interessarsi alle attività extra-acquisti del gruppo e che offre numerosi suggerimenti per migliorare la vita ingasata.

Ho usato nomi diversi dal solito volutamente per non fossilizzarmi sui vari “gruppo comunicazione”, “disinfi” ecc.

NEGLI “INGASATI CHE VORREI” POTREBBE ESSERCI…

Un’associazione legalmente riconosciuta invece di un gruppo informale.
Questo porterebbe alcuni adempimenti burocratici in più (di cui bisognerebbe informarsi bene) e delle spese fisse annuali (forse nell’ordine di 500€ circa), ma vista la mole di persone che siamo e di acquisti che facciamo secondo me porterebbe anche delle facilitazioni. Ad esempio:

  • potremmo aprire un solo e unico conto corrente (magari a Banca Etica?) intestato all’associazione Ingasati. Qui arriverebbero tutti i versamenti degli ingasati acquistanti e da qui partirebbero tutti i pagamenti ai fornitori
  • dividere le spese di un solo conto fra tutti gli ingasati invece di dividere le spese di un conto per ogni sottogruppo fra i soli componenti del sottogruppo
  • risolvere il problema dei cassieri/fornitori che di mestiere fanno i liberi professionisti perché potrebbero essere soggetti a controlli fiscali e non saprebbero come giustificare il giro di denari ingasati
  • richiedere o ricevere fattura dai nostri fornitori invece che gli scontrini fiscali (potremmo lo stesso chiedere singoli scontrini non fiscali per tenere sotto controllo i nostri conti personali)
  • chiedere un tesseramento ad ogni inizio anno a chi voglia partecipare agli acquisti e alle attività per l’anno entrante
  • auto-finanziare le spese ordinarie (conto corrente, affitti vari di sedi e sale riunioni, ecc.)
  • auto-finanziare un “fondo rischi” per coprire eventuali debiti insoluti e/o per eventuali spese straordinarie (es. vogliamo comperare i distributori di detersivo TEA da tenere nelle sedi?)
  • auto-finanziare progetti a cui teniamo (giornalino dei gas, ricostruzione abruzzo, progetto rwanda, ecc.); questi progetti potrebbero essere scelti ad esempio durante l’ultima plenaria dell’anno e potremmo decidere quali e quanti ne vogliamo auto-finanziare e quanto stanziare per ognuno
  • potremmo organizzare raccolte di fondi esterni (donazioni volontarie da parte di persone non facenti parte del gruppo Ingasati) per finanziare progetti di nostra ideazione o progetti che ci stanno a cuore (vedi punto precedente dell’autofinanziamento)
  • potremmo partecipare a bandi ed eventi rivolti alle associazioni
  • potremmo proporci come soggetto giuridico, e quindi avere maggior rilievo, nel dialogo con altre realtà come gli enti pubblici locali (ad esempio potremmo chiedeere di partecipare come associazione ai “tavoli del piano di zona” organizzati dalla pubblica amministrazione)

Questo è ciò che ho rimuginato negli ultimi giorni. Adesso tocca a voi dire la vostra!

37 risposte su “Negli “INGASATI che vorrei” c’è…”

Ciao Claudia, ho trovato molto interessante e coinvolgente questo post, l’ho letto tutto d’un fiato!

Un po’ di giorni fa ho mandato una mail sulla lista GasRage in cui offrivo il mio supporto per aspetti tecnici/tecnologici relativi al sito ecc, dato che è la cosa che so fare meglio. Questo rientra pari pari nella prima parte, ovvero il ramo “bidelli informatici”, mi ci sono rispecchiato proprio!
Non ho letto nessuna risposta a quella mail e ne ho dedotto che non ci fosse bisogno di una figura del genere (oppure di aver sbagliato lista).
Dei ruoli che hai elencato, questo è quello in cui potrei riuscire meglio.

A proposito di liste, dato che ne ho appena parlato e anche tu le hai citate, ho appena scoperto l’esistenza della disinfo, quindi dico: non c’è una lista completa delle varie liste, con relativi contenuti?

Sempre restando in argomento, confesso di non vedere troppo di buon occhio Google, che vedo che qui dilaga, più che altro per motivi diciamo etici, ma questo forse è perché io sono un po’ fissato con queste cose e paranoico. Insomma, che Google si faccia tutti i fatti miei non mi piace troppo, non mi sento sicuro… Immagino anche che molta gente non badi troppo a questi aspetti e quindi non mi stupisco di passare per schizzato 😀
Capisco anche che esso metta a disposizione molti strumenti belli e pronti, quindi faccia comodo usarlo per non perdere tempo, per questo non ho mai sollevato il problema. Ad es. la lista gasrage è su Google, ma la lista Ingasati “neutra”, non so come chiamarla, non è su Google.
Mi pare di aver detto tutto, sugli altri argomenti lascio che si pronunci chi ci è più vicino.
Ciao a tutti!

P.S.
Riguardo al libro di Goleman, l’ho finito, l’ho segnalato nei commenti relativi all’argomento.

Anzi scusa dimenticavo…riguardo all’associazione legalmente riconosciuta, io sono più per il “no”, più che altro per tutti i vari sbattimenti burocratici, che credo pesino più dei vantaggi che ne deriverebbero.
Non me ne intendo molto di queste cose, perciò potrei sbagliarmi, ma per ora la vedo così.

Io ricordi che quando sono entrata negli ingasati c’erano tanti usi diversi come
– la consegna a domicilio con l’auto elettrica,
– i soldi che giravano tra i vari ingasati e fornitori referenti alle riunioni mensili
– ordini fatti fuori dal blog per mail p telefono
Quando qualcuno parlò che eravamo troppi e che bisognava pensare al prepagato (alcuni conti non venivano saldati e i cassieri dovevano correre dietro alle persone..)molti dissero che non erano daccordo…. POI ABBIAMO FATTO IL PREPAGATO.
Quando qualcuno parlò di conto e versamenti con bonifici on line..molti dissero che non erano daccordo….

POI ABBIAMO FATTO VERSAMENTI CON BONIFICO.
Insomma secondo me certe cose vengono da sole ed altre se vanno (con un po’ di rammarico ).
Molti non sono daccordo sull’associazione , ma ricordo che ne abbiamo gia’ parlato e che pietro ci fece avere della documentazione da parte di qualche gas più grande di noi.8non ricordo quale rimini??).
Dobbiamo ripensarci e trovare una soluzione. o buttarci in questa nuova sfida della associazione riconosciuta o cominciare seriamente a dividerci ulteriormente in sottogruppi piu’ piccoli per continuare la gestione tipo famigliare.
IO di impulso SONO PER PROVARE A DIVENTARE PIU’ RICONOSCIBILI ALL’ESTERNO TRAMITE UNA ASSOCIAZIONE anche se cio’ è in certo senso rischioso.
Comunque sia ci occorre un po’ di tempo e di calma per pensare a tutti i pro e i conto.
ciaOCIAO
monimon

Io mi posso certamente vedere nel gruppo idee e relazioni 🙂 quella che ora mi sta più a cuore è il compleanno ingasato e presto scriverò un articolo sul blog per cercare volontari.. stavo solo aspettando qualche info dal Comune…
E anche le magliette inGASate non le ho accantonate eh.. sono un po’ lunga di tempi io, un po’ attendo info varie e tempi che non dipendono da me, ma prima o poi ci arrivo (spero prima del Compleanno inGASato).

Posso offrirmi anche per il gruppo dei bidelli informatici, qualcosina so fare, qualcosina mi dovrete insegnare.. ma pupi permettendo sono disponibile dove riesco.

Sul discorso Associazione, nel mio gruppo ci stiamo provando da un anno (per noi è un po’ più complicato xè siamo sparse in giro per l’Italia ma stiamo cercando di informarci x mettere nello statuto le riunioni via skype) ma l’ostacolo più grosso è prevedere il direttivo. Ho tonnellate di documentazioni, se servono magari facciamo un post a proposito, con tutti i link del caso, così magari per il decidere si o no associazione si può essere tutti informati su quello che comporta. Claro, tutti i vantaggi che dici io li condivido in pieno. Per avere anche progetti attualmente questo è un passo che va fatto così.. ma siccome noi siamo un gruppo 2.0 possiamo ancora aspettare e andare avanti come gruppo informale così come abbiamo fatto fin’ora, con un’organizzazione orizzontale e non piramidale come prevede l’Associazione (motivo percui mi era stato detto che era stata bocciata precedentemente). Tuttavia, come dice Monimon, non bisogna essere spaventati dai cambiamenti, dai quali poi si può anche tornare indietro. Insomma secondo me questa è una ragionata che va fatta occhi negli occhi SOLO DOPO che ci siamo informati quindi –> articolo dedicato sul blog.

Sul discorso del meno mail più articoli, concordo in linea teorica, ma in pratica, come già detto in disinfo, inoltrare una mail è senz’altro più comodo e veloce. Inoltre, secondo me certe decisioni/notizie etc non è opportuno discuterne direttamente su un blog pubblico, ma solo internamente. Scrivere un articolo sul blog prevede che qualcuno (coi suoi tempi) te lo pubblichi e come dicevi tu, val la pena fare un elenco delle persone che sono abilitati a farlo.. così se un’ingasato del popolo ingasato ha qualcosa da comunicare.. sa a chi rivolgersi.

Un abbraccio e grazie per averci spronato a riflettere 🙂

Ciao

Claudia

Grazie Claro per questo articolo, lo trovo molto interessante e stimolante. Copndivido un po’ tutto quello che è stato detto nel senso che è vero che riguardo alla faccenda dell’associazione è un passo importante e bisogna farlo con cognizione di causa ma secondo me i pro sono più dei contro.
Per la questione mail invece la penso come Claudia_Matteo. Io sono la prima che non legge tutte le mail perché sono davvero una marea però è vero che è più semplice e richiede meno tempo. Non da ultimo c’è il fatto che il nostro è un blog pubblico e devo dire che non ci rinuncerei a questa caratteristica, è il bello del nostro gruppo. Sul nostro blog si trovano davvero notizie ed informazioni su cosa significa essere un Gas e farne parte, quando cominciai ad interessarmi alla cosa trovare informazioni fu un incubo mi ricordo.
Quindi in definitiva secondo me sarebbe opportuno pubblicare un articolo sul blog con tutte le info pratiche sulla questione associazione e poi fare un incontro per parlare solo di quello.
Buona vita.
Sara (e Michele implicitamente, chi tace acconsente)

cercherò di essere il più breve possibile:
– sì gruppo bidelli informatici e sì restyling del sito partendo dal punto di vista di chi entra nel sito la prima volta per reperire le prime info su come contattarci, dove trovarci, sottogruppi e modalità di acquisto e di incontro
– sì alla costituzione del gruppo in associazione, mi sembra arrivato il momento per fare questo passo
– non farei una ulteriore mailing list o gruppo idee e relazioni perchè secondo me ne abbiamo tutti un treno e abbiamo già mailing lists a sufficienza, ne ripropongo qui per qui una di idea. Iniziare a raccogliere tutte le foto dei nostri incontri e riunioni plenarie e fare, almeno per il 2012, un bel CALENDARIO!!! 🙂
Ho detto…:)
buona settimana a tutti,
Dani

Nel mio sottogruppo ho personalmete notato una piccola difficoltà.
Chi è entrato da poco(intendo ad esempio nell’ultimo anno) ha certamente letto gaslateo e sito, ma inizialmente ha percepito solo informazioni riguardanti la quotidianità (come fare la spesa, come pagare, fare le aperture, ecc).
Successivamente alcuni di questi si trovavano a voler fare qualcosa (A.Marchini l’informatico, Cri la referente) e non sanno a chi chiederlo perché non si ricordano più che nel gaslateo c’è scritto che esiste disinfo.
Chiedono a me e io dico: scrivi a tizio per l’informatica, scrivi a caio per la referenza.
Succede che tizio e caio hanno 1000 robe da fare, 1000 mail da smistare e non riescono a rispondere e questi nuovi virgulti pensano “si vede che non c’è bisogno” e rinunciano alla loro voglia di entrare un gioco.
Da qui nasce la mia voglia di discussioni più pubbliche e mailing list meno intasate.
Così i nuovi ricevono stimoli che possono assimilare un po’ alla volta e i vecchi ricevono forze e idee che si uniscono alle loro invece di trovarsi a pensare che “sono sempre gli stessi che si devono dar da fare”.
Secondo voi come possiamo migliorare questo aspetto senza gestire tante mailing list?

Aspettate, quando Claudia ha detto “MI PIACEREBBE CHE:
in questo ramo girassero meno mail e si facessero più articoli” io non l’ho
inteso come “parlare di meno sulla disinfo”, ma come “vorrei che sulla disinfo
ci fossero gli aspetti organizzativi e che ciò che emerge venisse reso pubblico
sul blog”.
Questo perché non tutti sono nella disinfo e quindi inoltrare una mail alla
lista non significa mettere al corrente tutti gli ingasati. Alla fine è più o
meno lo stesso concetto che ha espresso nel commento qui sopra. Ad esempio io
neanche sapevo che esistesse (o meglio, come dice Claudia, l’avevo letto nel
gaslateo e poi l’avevo dimenticato), quindi ora provvederò ad iscrivermi.
Penso che sia _fondamentale_ coinvolgere sempre persone nuove, anche a turno o a
rotazione, perché senza ricambio generazionale si va incontro lentamente alla
fine.
Il problema che Claudia ha messo in evidenza non è di facile soluzione.
Dare un’impostazione molto collaborativa rischia di portare a dei casini (detta
schiettamente), perché, quando in troppi mettono le mani su una cosa, alla fine
non si capisce più niente.
D’altro canto, l’avere un solo responsabile può portare al problema da lei
descritto, cioè che sia subissato di lavoro e non riesca a stare dietro a tutti.

Quindi penso che la soluzione migliore stia nel mezzo, un po’ come nei forum, in
cui ci sono tanti moderatori, ognuno addetto a una specifica area. I vari
aspetti (acquisti, idee e relazioni, informatica) del gas devono essere gestiti
contemporaneamente da una cerchia di “responsabili” alla pari, a cui rivolgersi
in caso di bisogno e che decidono se ammettere altri collaboratori. In questo
modo, il primo libero di loro si prenderà carico di ciò che c’è da svolgere in
quel momento e si potranno suddividere il carico di lavoro.
Se il punto, così facendo, si sposta sul “come contattarli”, direi di riformare
e mettere in evidenza la pagina dei contatti (se non sbaglio, se n’era già
parlato), in modo da renderla non solo di accoglienza, ma anche di continua
utilità.
Penso che, a scopo di coordinamento e collaborazione interna ai vari settori,
una mailing list sia indispensabile, mentre i risultati e le decisioni prese
debbano essere pubblicati sotto forma di articolo.
Inoltre, forse sarebbe utile separare sul sito, in qualche modo che ancora non
ho pensato, gli articoli relativi agli acquisti da tutti gli altri (tipo
questo), perché, per definizione stessa di blog, dopo un po’ ciò che è vecchio
scompare dalla prima pagina, perdendo visibilità.
Concludo confermando quanto dice Claudia, io sono un “pulcino” del GAS, sono
entrato da poco e, per come la vedo io, Claudia è il punto di riferimento, molte
cose le ho chieste a lei perché non sapevo a chi rivolgermi. Voglio dire che da
fuori non emerge chiaramente la gerarchia/competenza nei vari ruoli.

P.S.
A proposito, per fare il bidello informatico a chi mi devo rivolgere? 😀 è
sufficiente che mi iscriva alla disinfo per avere un contatto?

in effetti io avevo suggerito tempo fa un googlesite (in formato wiki) google non perchè mi piace ma perchè molto semplice da fare.So che ce n’era uno precedentemente, ma nessuno a quanto pare riesca a gestirlo. Questo per avere una parte separata tra il blog (che è pubblico ed è giusto che lo sia, per trasmettere all’esterno e contaminare positivamente!!) e la mailing list. Un punto cioè riservato solo a noi ingasati, dove archiviare file e comunque tenere organizzato.. però effettivamente anche un forum privato forse è equivalente e di più facile gestione… urge riunione “informitica”..

Ciao

Claudia

Ho cercato su Google un wiki ingasati e qualche risultato è uscito, solo che dice che non esiste più.
Forse riesco a trovare un modo per creare un wiki tradizionale (stile Wikipedia, per intenderci) e gratuito senza Google.
Quindi tu proporresti di introdurre un wiki come servizio di appoggio, un’entità intermedia tra blog (completamente pubblico) e mailing list (accessibili solo agli iscritti)?
Il forum io l’ho citato come paragone, per dare un’idea, non per volerlo realizzare, credo sarebbe un sovrappiù e anche impegnativo (va moderato, a meno che non sia aperto solo ad alcuni “prescelti”). A mio avviso la mailing list è un ottimo strumento, bisognerebbe solo migliorare la gestione del duo “blog+liste” e la loro integrazione.

Miseria come siete andati avanti qua … hop provato anche io a leggervi ma confesso che ho dovutop prendere più di un fiato 🙂

Partiamo dal fondo, Il wiki lo aveva creato Alessandro Ronchi e da qualche parte a casa ho l’indirizzo e appena riesco a collegarmi al PC di casa lo posto. Era neutro perchè anche a me sto google da un discreto fastidio e mi piace, come ad Andrea, complicarmi la vita 🙂

Discorso Associazione e conto unico: la vedo difficile avere un unico conto perchè imporrebbe un unico cassiere proprio come a Rimini e questo può star bene in un gruppo oramai molto allargato e con un unico punto di riferimento come il GASrage ma per gruppi dislocati nel territorio la vedo dura. Io non vedo male per niente una “federazione di gruppi inGASati” come di fatto siamo ora in cui ognuno mantiene la sua minima possibilità di auto-organizzarsi e auto-gestirsi. Una sorta di federalismo ingasista 🙂
L’associazione prevede una piramide come giustamente rileva qualcuno e per esperienza pratica le associazioni che conosco e frequento sono lasciate in mano al Presidente, al cassiere e uno/tre attivisti che possono o no essere consiglieri e si fanno un mazzo tanto mentre chi si iscrive pensa che dopo aver pagato la tessera annuale è già a posto ed ha fatto la sua parte. Finchè non chiediamo soldi di tessera possiamo “liberamente costringere” qualcuno a ad aprire la sede ad esempio 🙂 Inutile poi spendere soldi per costituire un’associazione, sempre a mio avviso, perchè sul loto fiscale ci tutela pochissimo di più di quanto lo siamo ora.
Io amo pensaro di far la spesa e ragionare con i miei amici, viene una visita finanziaria ed io faccio vedere semplicemente che ho fatto la spesa per me e per degli amici senza che nessuno ci guadagni direttamente un solo euro. Sono semrpe dell’idea che qualsiasi finanziere alla fine sarà semplicemente una persona che capirà come siamo messi e cosa facciamo.
Mi piacciono i nomi nuovi che Claudia propone e la voglia di fare di tutti voi e concordo che sto Blog deve cercare di ravvivare un’organizzazione che oramai si sta concentrando solo sulla A di Acquisto.
Ho anche io nuove idee e progetti e piano piano li esprimerò … non prima però di aver aperto l’ordine made in NO per l’ultima volta nella speranza di trovare un sostituto.
Per me è importante inziiare a dividersi i compiti ed è giusto che il gruppo “idee e relazioni” si formi al più presto ma bisognerebbe anche che i componenti fossero liberati di altre incombenze e ci si possano dedicare appieno, che sia poi una mailing list o un forum a cui far riferimento o con cui comunicare sinceramente non lo so ma ribadisco che finchè vogliamo tutti gli inGASati prosperano e crescono facendo crescere la Società che li circonda indipendentemente da tutto il resto. Potrà forse esserci un modo più efficace o una scorciatoia per arrivare a trasformare la Società ma a me piace il tragitto per arrivare a questa nuova società e mi piace mettere un passo dopo l’altro.

Grazie veramente soprattutto a voi che, ripeto, sopportate le mie scorribande 🙂

Il resto magari continuo a digerirlo e lo esprimerò in seguito 🙂 O magari perchè no … in riunione ristretta se mai si farà.
Si può ragionare sul fatto di fare la riunione
del 04/02/11 fino alle 10:00 con un nuovo fornitore (magari di birra così ci ubriachiamo… ) e poi trasformarla da plenaria a gruppo ristretto di attivisti inGASati?

Saluti radiosi

Wow, adoro tutto questo entusiasmo e la valanga di suggerimenti!!! 🙂

RIUNIONE per me ok 04/02 fino alle 10:00 con fornitore e dopo le 10:00 per gli stoici ingasatissimi. Potrebbe essere un buon momento per formalizzare la “bidellanza informatica” e ricevere le adesioni di persona e nominare un “bidello coordinatore” (esagero?)

ASSOCIAZIONE avevo dato per scontato che si potesse abilitare più di una persona a smaneggiare nell’unico conto comune, così rimarrebbero le varie figure di cassieri x sottogruppo e il carico di lavoro sarebbe condiviso. Magari anche lì si può trovare un coordinatore cassa, ma credo nascerebbe spontaneamente.
Inoltre immaginavo che il fatto di dover avere certe figure “dirigenziali” (passatemi il termine) non significasse che solo quelle lavorano, ma che la struttura di gestione referenze, relazioni aperture e compagnia bella rimanesse la stessa di ora. Infatti da noi anche ora gli ingasati pagano (l’affitto del locale) ma non per questo sono esentati dalle aperture o altri compiti.

Inoltre approfitto della vs generosità per chiedere un altro suggerimento per risolvere un problema tipicamente GASragico che col tesseramento associativo si auto-esaurirebbe.
Alcuni di noi dopo un periodo di ordini, spariscono per alcuni mesi. Magari hanno anche un credito, piccolo o grande, al quale si contina a scalare la quota d’affitto. Dopo un tot di mesi il credito tende all’esaurimento e, visto che chi sparisce smette di leggere le mail, mi toccava (ex cassiera) di chiamarli al tel uno a uno per chiedergli “cosa vuoi fare, rimani o esci dal GAS?” rischiando a volte di urtare la suscettibilità di qualcuno che sentiva questa mia richiesta come non solidale…
Come fareste voi?

Ne parlavamo proprio ieri sera io ed Andrea, nostro cassiere meldolese, con cui siamo arrivati alla conclusione che la democrazia va bene ma un pò di sana dittatura è meglio e così quando i dormienti hanno esaurito il conto (ed a volte anche prima) vengono normalmente depennati e il saldo residuo messo in cassa.

Prima o poi vorranno ritornarci sopra e allora vedremo … è abbastanza solidale? 🙂

Per l’associazione sinceramente io resto un puro, si va ad imbrigliare un meccanismo che funziona alla grande e la mia paura è che poi nell’associazione si possano prendere strane “derive”. Mi ha sempre insegnato mio povero babbo che quando ci sono i soldi di mezzo una persona è poca e due che li gestiscono sono troppe … ma ci ragioneremo la sera della riunione. Io procedo ad invitare mastro birraio 🙂

Saluti radiosi

Dico la mia (cerco di essere sintetico)

1) Rami: bello sì, ma non si complicano le cose? Se non si complicano, sono d’accordo. La mia esperienza è che quando in un gruppo medio-grande si apporta un pur minimo cambiamento alla gestione, molti si perdono per strada, non capiscono, restano ancorati ai vecchi concetti (in questo caso le vecchie liste). Quelli proposti da ClaRo mi sembrano cambiamenti grossi, quindi se li vogliamo fare, sarei per farli a piccoli passi (per dire, non cancellerei dall’oggi al domani le liste esistenti o cose del genere) ed evitando di frammentare le informazioni ancora di più rispetto a quanto avviene ora.

2) Associazione: sono contrario. Io sarei per restare semplici, anche in termini di gestione. Non so cosa richieda un’associazione, ma immagino statuti, consiglieri, presidenti, segretari, libri contabili, libri dei verbali ecc. Anch’io come Romeo penso che funzioniamo bene così, con un’organizzazione orizzontale anche se un po’ anarcoide. È vero, spesso è una disorganizzazione, ma alla fine ne usciamo sempre… Perché imbarcarci in una cosa che richiede più burocrazia? Non si rischia che poi ci siano delle persone che devono dedicare più energie alla burocrazia invece che usarle per la G di gruppo, la S di solidale e la A di acquisto (inteso come referenza)?

Un abbraccio di cuore a tutti e avanti così.

Viva gli inGASati

Davide

La discussione sta procedendo alla grande a quanto vedo!
Il 4 febbraio cercherò di esserci, dato che mi sento coinvolto come eventuale bidello, sono in periodo di esami, perciò semmai verrò alle 10, sarà anche la mia prima riunione in assoluto!

Riguardo all’associazione mi sono già pronunciato, anche perché un signore dalla lunga vita (ed esperienza) in altra occasione e riguardo ad altra associazione, mi disse che è una via complessa (eufemismo) da percorrere.

Secondo me il problema dei “fantasmi”, che fanno qualche apparizione e poi scompaiono, è facilmente risolvibile: basta mettere un timeout (ragionevole), scaduto il quale il credito viene inglobato -eheh- e la persona depennata. Nel caso il credito si esaurisca prima, il depennamento avviene quando si tocca lo zero. Comunque una mail di avvertimento, per correttezza, la manderei (facciamo una cosa pre impostata e uguale per tutti: copia-incolla e via, senza perdere tempo).

@ daviglo: i rami di cui parli sarebbero una riorganizzazione, una revisione ed un nuovo modo di chiamare le liste attuali. In fondo, Claudia ha solo dato una ritoccatina ai gruppi già esistenti, non ci vedo troppi sconvolgimenti. Chiaro che, essendo una scelta che coinvolge molte persone, andrebbe fatta per gradi, informando tutti a dovere. Penso che le liste continuerebbero ad esistere come strumento di comunicazione, non si tratta di cambiare le proprie abitudini informatiche, verrebbero rinominate, diciamo così.

Davide la rizzata di capelli e peli mi pare sia una volta e poi più… io non mi sento il piè furbo del creat e non capisco perchè praticamente tutti i gas d’italia oltre gli ottanta aderenti hanno un loro codice fiscale univoco hauuno quaota annuale per ogni gasista…

ciò che spesso crediamo facile si complica in un batterd’occhio e sono tu8tti cavoli dei 5 cassieri … felici loro io sono a posto ma prima op poi (lo scrivo toccando) potrebbe capitare che …. ci casca una cassetta in un piede manxa i soldini o peggio e così come siamo vige la regola ognun per se e Dio per tutti … alla faccia del solidale

siamo una pianbta che cresce ma vogliamo mantenere i vaso piccolo …

per tanti altri motivi dventere associazioe e sarei pronto a metterci faccia io

sabato scorso la new entry che si è affacciata ho posto l’accento su un aspetto che noi vecchi non valutiamo a dovere, lo si potrebbe riassumere in una frase: in questo sito c’è tale e tanta roba che non si capisce nulla… ed infatti riguardando un po’ le paginette lassu mi pare che abbia ragione ( non solo perchè si chiama Paolol come me)

proporrei a chi si è proposto (Andrea Claudia) di rimettere mano alle linee guida, allo stile del blog e poi sarebbe bello craere una mini redaz

A me va bene, non posso dare torto a quel commento in effetti eheheh anche io all’inizio c’ho messo un po’ per riuscire ad orientarmi.
Io di wordpress so qualcosina perché ho smanettato con un account su wordpress.com, che tutto sommato ti permette di cambiare le cose abbastanza intuitivamente.

Credo che la bidelleria sia fondamentale per riuscire a portare avanti un lavoro organico ed organizzato, coordinato, perché deve esserci comunicazione tra i membri.

Non ho capito se alla fine questa riforma dei gruppi si farà o no.

Ops dimenticavo: ieri mnunzio22 ha condiviso con me il wiki, ma non era l’indirizzo giusto per la condivisione, perché non è un account di Google, vi prego di condividerlo con l’utente miononno su gmail.com così potrò darci un’occhiata!

Ciao a tutti!
Come ho già accennato sabato mattina ai presenti, qualora si decidesse di costituire l’associazione mi rendo disponibile a redigerne l’atto costitutivo/statuto e preciso che, per vari motivi tecnici su cui ora non mi dilungo ma che sarò felice di illustrare agli interessati, eviterei comunque la scelta dell’associazione giuridicamente definita no-profit, parecchio più complicata e vincolante rispetto ad una normale associazione culturale e/o con fini sociali. Ai commercialisti ingasati (se ve ne sono) il compito successivo di tenere uno straccio di contabilità.
Nel merito della scelta: ritengo vi siano pro e contro nel costituirsi associazione.
Sicuramente concordo con Paolo e Claudia sui rischi per i cassieri, specie se professionisti o comunque lavoratori autonomi, cosa di cui ho già parlato sabato mattina con Diego.
Ad ogni modo, credo che saranno i fatti, alla fine, a decidere per noi: come già ebbi modo di dire in occasione del dibattito sul Gaslateo, penso che sarà la crescita degli Ingasati che determinerà l’emergere dell’esigenza di costituirsi in associazione. Se cresciamo ancora temo che non sarà più possibile procrastinare questa scelta, perché lo strumento associativo, per quanto possa di primo acchito apparire incongruente con certi principii che animano alcuni gasisti, diventerà indispensabile per la gestione organizzativa.
Ancora una volta, credo, si tratta di decidere (o di far decidere agli eventi) se vogliamo mettere dei paletti alla possibile espansione.
Quanto alla proposta di una “federazione di Ingasati”, interessante… ma occhio che non diventi “secessione” (non amo troppo le divisioni)… il dibattito sull’associazione potrebbe teoricamente portare a questo, cioè al fatto che magari Gasrage, che è il sottogruppo più nutrito, fa l’associazione, gli altri sottogruppi no e si crea uno gap incolmabile che porta, nei fatti, ad essere “separati in casa”. E poi pensate a come si complicherebbe il rapporto con i terzi (fornitori, nuovi gasisti, ecc.).
stefano

Non mi interessava cambiare i nomi in via definitiva.
Era solo un trucco per evitare che i più navigati cedessero al riflesso condizionato mentale di diminuire l’attenzione in presenza di nomi già conosciuti presumibilmente corrispondenti a funzioni già conosciute… volevo solo essere sicura di “catturarvi”.
Ma grazie a coloro che hanno mostrato apprezzamento 😉

Grazie a chiunque si sia proposto di far nuove cose (Stefano, Andrea, ecc.)

Ho messo mano alla pagina “contattaci” trasformandola in “entrare negli ingasati”.
Date un’occhiata, specialmente i neofiti, e avanti con consigli e osservazioni.

Per gli informatici seri che faranno il grosso del lavoro di restyling post riunione segnalo che ho notato che ci sono alcune informazioni ripetute più volte in varie parti del sito. Spesso sono contrastanti o incomplete perché alcune pagine sono aggiornate e alcune no (ad es. la pagina “sottogruppi ingasati” contiene informazioni sui gruppi “referenti” e “comunicazione” che sono riportate anche il altre pagine in modo più aggiornato).
Consiglierei ove possibile di aggiornare sempre la pagina di partenza e per quelle successive usare dei link che riportano tutti nella pagina iniziale. Così i dati sono univoci e si aggiornano più facilmente.

Ciao e grazie!

Grazie Claudia,
Io sono sempre controcorrente e siccome sono reduce da una associazione ONLUS di cui sono anche consigliere a Meldola sicuramente mi chiamo fuori da ruoli istituzionali pur mantenendo il mio impegno per il resto.
Io vedo noi come dei seminatori e chi semina non può starsi troppo a preoccupare di cose esterne dal seme e dalla qualità del terreno andandosi a preoccupare unicamente dell’innaffiatura e della raccolta oltre che del dissodamento:
Semina- seminatori: “attivisti”
Semi: produttori/fornitori
Terreno: Provincia di Forlì
Innaffiatura: riunioni ed incontri tra noi e con i produttori;
Qualità del terreno: Curando la S di Solidale curiamo la qualità del terreno.

Secondo me se questa Società non funziona benissimo (lo dimostra il degrado globale e non solo Italiano…) e occorre che cerchiamo di perseguire una via per non omologarci alla Società ma per tentare di modificarla e farla venire verso di noi 🙂

Naturalmente sono mie opinioni e resto aperto a tutto ma con la ferma intenzione di non infilarmi in un eventuale altra Associazione come figura “istituzionale”

Saluti radiosi

ehm… mi ero dimenticata di scrivere che qua.. la popolazione delle Claudie è notevole 🙂 … e non capisco quando ci si riferisce a me o a altre :-P…

Se volete.. mi potete chiamare Clo o Clocchia…

ciaooooo

Clo

Ho dimenticato di aggiungere che non dovrebbe esserci bisogno di un sito a parte per il wiki, ma sarebbe sufficiente quello attuale, ad es. ingasati.net/wiki (ma la conferma di ciò la lascio a chi ha più conoscenze in ambito web).

assiprov e provincia centrano poco non essendo noi dei un ente di volontariato

comunque almeno è aperto il dibattito e abbiamo un volontario se mai si dovesse presentare un amico finanziere

ciao a tutti,
non posso entrare nel merito della questione “associazione” perché sono nuova, quindi ancora non conosco molte dinamiche interne del gruppo, e soprattutto non ho ben chiaro cosa comporterebbe visto che anche leggendo i commenti sopra trovo pareri discordanti; allora perché scrivo? 😉
perché mi sembra un bellissimo post pieno di spunti, idee, come quello di RomeoG sulle autoproduzioni, e come quello mi fa sentire “orgogliONA” di farne parte ma, come dice andrea.marchini, a volti certi “meccanismi” (tipo la scoperta e la successiva iscrizione ad una mailing-list) risultano oscuri ad un neoGaS e rimango con una gran voglia di partecipare senza sapere come
ad esempio vorrei sapere se domani 4 si farà la riunione “a tutta birra” o è stata assorbita da quella di stasera; parteciperei come appassionata e forse, essendo la mia seconda riunione, sarei meno “timida” e riuscirei a dirvi che siete un gran bel Gruppo, e se mi piace fare Acquisto con voi è soprattutto perché mi piace l’idea del “Solidale”, consapevole, del poter incontrare fornitori come Piero di TEA (mi ero innamorata dei suoi prodotti prima di scoprire il GAS) e mi rendo disponibile per una referenza
sono stata un po’ prolissa ma questo era quasi un “mi presento”
buona vita
babs

Ciao Babs,
la riunione è saltata prima di tutto per indisponibilità della sala e secondariamente anche perchè si voleva decidere il taglio della riunione stessa. Stiamo cercando di trovare la disponibilità di un’altra sera e speriamo di trovarla.
Grazie per la bella presentazione.

In considerazione del fatto che mi pare che si voglia mettere in discussione se diventare associazione o no alla prossima riunione si deve, a mio avviso, per forza avere tutti gli elementi oggettivi per decidere quindi non sarebbe male la presenza di un commercialista per gli aspetti fiscali, magari anche qualcuno che come Stefano o Elena o altri abbia già fondato un’associazione e dica la sua.
Io, sinceramente, non ho capito cosa cambia se la cassetta cade nei piedi a qualcuno e siamo un’associazione oppure non lo siamo … quel qualcuno ha sempre un dolore atroce da cassetta nei piedi e penso che solidalmente farne rispondere il Presidente dell’associazione valga poco più di quanto vale lo stato attuale. Io mi sono fatto un’assicurazione sulla responsabilità civile ed ho speso 40 € all’anno per tutelare tutta la mia famiglia proprio per coprire anche questo tipo di rischi … l’ho fatta con un Consorzio eticamente orientato e penso potrebbe bastare una cosa del genere per tutelare chiunque dal rischio cassetta.

Mia idea è sempre quella di un gruppo semplice che è in grado di auto replicarsi e per il fatto della crescita dobbiamo metterci in testa che ad alti numeri o forniamo ai cassieri uno stipendio (perché diventa quasi un lavoro e con tante responsabilità…) oppure semplicemente iniziamo a gemmare altri sottogruppi e facciamo la famosa federazione. I rischi di una federazione che prenda una certa deriva? Semplicemente di rimanere fuori dagli inGASati e il rischio è anche che un certo Consiglio associativo prenda una certa deriva e che si porti “via” gli “inGASati”.

Per correttezza, se si dovesse mettere ai voti fra i presenti, io non voterò a questo punto dell’ODG perché lo ritengo semplicemente impossibile da gestire in una riunione plenaria senza averlo digerito e sviscerato in ogni modo e soprattutto perché non saranno presenti tutti gli interessati da questo passo e, si sa, “la democrazia è partecipazione”. Molto meglio per me sarebbe sviscerarlo in ogni modo con una o più discussioni e poi metterlo al voto su doodle in cui ognuno vale uno e se uno non vuole partecipare è conscio di volerlo fare.

Io comunque, dopo questo commento, non perderò un solo minuto in più a parlare di questo argomento che, sinceramente, in questo momento mi ha già portato via troppe energie e se le spendo qui … non le dedico ad altre cose più pratiche.

Saluti radiosi

P.s. Si badi bene che rispetto al 1000% l’impegno e la voglia di fare di chi la pensa diversamente da me e ringrazio tutti per la possibilità del confronto pacato sull’argomento.
Ho riletto e non mi semrba un commento troppo duro ma se offendesse la sensibilità di qualcuno chiedo scusa fin da ora!!!!

io sono la prima a sostenere che il web è indispensabile strumento proprio per raggiungere un po’ tutti quanti, però mi fa un po’ triste pensare di decidere un passo del genere, molto importante (e che forse una riunione non basterà) senza guardarsi in faccia di persona :-S

un abbraccio

Clo

Ciao, come dicevano gli studenti a Parigi nel ’68 “siamo realisti, chiediamo l’impossibile”.

Ma alle volte l’impossibile è davvero tale, e quindi una forma di organizzazione più strutturata è necessaria, sopratutto se la chiedono quelli che si impegnano MOLTISSIMO nel GAS per noi ingasati semi-dormienti o del tutto dormienti.

Sono consapevole delle difficoltà che ci attendono. Davide, è vero che dalla nostra disorganizzazione simpaticamente anarcoide se ne esce, ma è anche vero che qualcuno fa la fatica doppia o tripla, e questo è molto poco ingasato!

Luisa

A me piacerebbe prendere una decisione finale di persona e non su doodle, visto che l’argomento è stato ampiamente reso pubblico in questa discussione e ognuno che sia interessato, se non potesse partecipare alla riunione, può sempre delegare al voto un amico ingasato o commentare questo articolo (perché non contare anche i sì/no espressi qui come voti validi?).
Mi piacerebbe anche che il fattore “associazione” fosse solo una scappatoia per risolvere eventuali problemi fiscali legati alla mole (oggi molto elevata) di denaro/merce che facciamo girare. Non mi interessa che ci siano persone “al potere” o “capri espiatori”.
Conosco tante associazioni che si costituiscono solo a livello formale e il rapporto tra i membri rimane lo stesso identico di prima. Dipende come ci si mette d’accordo di impostare la cosa.
Secondo me si potrebbe continuare a essere semi-anarcoidi di fatto, ma legalmente in regola di nome.

ECCO UNA SCELTA MATURATA DA ALTRIO GAS DA CUI POSSIAMO PRENDERE SPUNTI DI DISCUSSIONE PER IL DIBATTITO.

I gas in toscana non hanno una forma associativa sono per scelta rimasti gruppi di famiglie fino ad un massimo di 50 per ciascun GAS

La decisione è stata maturata a livello di distretto di economia solidale per evitare condizionamenti e compromissioni con il sistema partitico locale

Ciao!

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