E’ un pò che alcuni ci ragionano sopra, è giunto il momento per gli inGASati di costituirsi in Associazione Culturale oppure è meglio attendere?
Scopo di questa discussione è cercare di valutare i pro ed i contro di queste due possibili scelte (si o no all’Associazione); per completezza è bene anche valutarne i costi e gli adempimenti che risulterebbero necessari nonché l’impegno da profondere per far poi funzionare l’Associazione.
Serve poi anche cercare di trovare qualcuno che possa raccogliere gli stimoli che ognuno darà in seguito nei commenti per cercare di referenziarne in plenaria per una decisione di Gruppo quale siamo.
Intanto potresti inziare proprio tu a dire la tua nel seguito commentando, se poi addirittira ti proporrai come “tirafila” dell’argomento (per arrivare a concretizzare qualcosa in tempi ragionevoli) avrai la riconoscenza nei secoli dei secoli :-)))
In caso non ci siano altri proverò a tirare le fila io, tra un sacchetto di sale e l’altro, per vedere se riusciamo a parlarne in riunione venerdì, perlomeno affrontare la discussione …. che sarà lunga prevedo 🙂
Saluti radiosi
6 risposte su “Associazione si o associazione no?”
associazione sì sì sì
é un tema sicuramente interessante.
Costituirsi Associazione ci farebbe davvero fare il salto di categoria, ma io ripongo l’attenzione sul fatto che sarebbe un impegno non da poco.
Fare uno statuto, farlo rispettare, tenere d’occhio anche l’aspetto economico-finanziario… insomma un bel po’ di aspetti da non sottovalutare. D’altra parte però se decidiamo di partecipare a progetti come quello che ci vedrà coinvolti a partire dal prossimo autunno (Educazione e Formazione nelle scuole insieme a LVIA, Mani Tese ed Equamente) forse è il caso di intraprendere la strada Associativa.
Per chiudere dico che la cosa va ben ponderata, e io non ho le competenze per poter dire se ci conviene oppure no.
Questo era il mio contributo… non vorrei essere infilato nel mini-gruppo che dovrà impegnarsi su questo argomento…. quindi Romeo non cercare di infilarmici a tradimento!!!
Saluti.
Alex.
eh eh caro Alex mi sa che sei fottuto…
1) quali sono i vantaggi di diventare associazione ?
2) perchè diventare associazione ?
3) chi si prende la responsabilità di diventare presidente, tesoriere ecc.
4) diventare associazione può essere anche un limite all’espansione ingasata
5) in che ruolo mettiamo le gemme ingasate tipo meldola, gas del colle, gas di frampula si spera ecc.
6) partecipare a progetti tipo con l’Lvia può essere fatto personalmente da un ingasato, non per forza da una associazione ingasata, si è ingasati dentro.
7) non essere associazione spiazza chi vuole mettere dei recinti e dei paletti ovunque
8) forza ingasati, provate a convincermi che diventare associazione è una buona idea
abbracci
Pietro
Poichè non potrò partecipare alla riunione, dico la mia qui.
–> Cosa comporta essere associazione:
1) L’essere associazione è utile se permette di raggiungere degli obiettivi utili altrimenti irraggiungibili. E’ uno strumento, come una cazzuola per un muratore. A me non vengono in mente obiettivi utili che non possano essere raggiunti senza associazione.
2) Come tutti gli strumenti richiede manutenzione, cioè uno statuto, verbali, tesorieri etc. Per tutte queste attività so di non essere tagliato.
–> Cosa comporta non essere associazione:
Gli inGASati allo stato attuale sono formalmente indefinibili, perchè non sono gruppo, associazione, comunità. Sono solo degli amici. Nemmeno l’identità di queste persone è chiara, perchè la gente va e viene in base alle proprie necessità.
1) La mancanza di una identità non impedisce alle nostre azioni di essere compiute. E sono queste, in realtà, l’unica cosa che conta. Un esempio del cavolo: se non si sapesse chi ha scolpito il David, questo sarebbe più brutto?
2) La mancanza di identità fa si che lo scambio di ruoli nel gruppo sia molto elastico e ognuno sia portato a dare ciò che ha in libertà. Due esempi: ora che Romeo avrà un bimbo e dovrà ridurre le proprie attività, non dovrà dare le dimissioni da niente. Silia è con noi da poco, però è già bella tonica a smistare ordini.
Insomma: questo gruppo di anarchici al contrario, che innaffia l’erba del vicino assieme alla propria, fino ad ora mi sembra regga. Se poi è indefinibile … questo non è un problema nostro, ma del dizionario.
ciao a tutti,la mia posizione é: credo che gli svantaggi supererebbero i vantaggi:
1) non vedo come sia possibile OBBLIGARE qualcuno per statuto a fare o non fare qualcosa per il gruppo, e credo sia questa la questione fondamentale, cioè come dice Alex: innaffiare l’erba del vicino insieme alla propria.
La tutela economica dei referenti direi é molto semplicemente garantibile dalla formula “PREPAGATO”.. chi vuole qualcosa caccia i soldi prima.. e gli episodi avvenuti anche recentemente non potranno più accadere.
Partecipare ad eventi “politico-educativi” si può benissimo anche singolarmente.
comunque mi pare si stia discutendo dell’ultimo dei nostri problemi…. io credo che ci siano aspetti organizzativi molto più urgenti da mettere nero su bianco
Vero è che non sarà il problema dei problemi ma da qualche parte ci si deve pur fare…
DIversi di voi sanno cosa ne penso dell’Associazione, io sono iscritto a svariate associazioni ma il fatto di fare la tessera è per me il massimo che dò a loro; molte volte quella tessera è semplicemente ritenuto come un obolo e finita li invece noi siamo “oltre” queste cose.
Non potremo partecipare a dei progetti magari godendo dei finanziamenti? … amen, faremo come abbiamo fatto fino ad ora … senza 🙂
La forza è in ognuno di noi, nel fatto che ci divertiamo ad acquistare ciò che ci serve insieme ottenendo anche riconoscenza dal fornitore e sapendo bene da dove arrivano i nostri prodotti oltrechè divertendoci insieme anche a consegnarceli a domicilio annullando in parecchi casi i rifiuti (e scussate se è poco! 🙂
Io sono dell’idea che sia meglio, come dice Paolo, pensare a cose più importanti e accantonare il discorso Associazione per concentrarci su un regolamento che, magari, veda chi non è attivo da oltre due mesi ripartire da novizio dovendo partecipare ad una riunione e magari studiando come si può aiutare i referenti nella raccolta dei soldi.
Io non mi sono mai divertito e non ho mai partecipato tanto ad un gruppo come da quando ho conosciuto gli inGASati, penso che i 168 € + le marche da bollo per costituire l’Associazione potrebbero avere utilizzi molto più validi ad esempio in un’adozione a distanza oppure in qualche altra cosa che possa direttamente servire al gruppo!!!
Ma avanti pure a ruota libera, ognuno si esprima!!!
Saluti radiosi
Mi sento parte di un gruppo, di questo gruppo perchè sento libero da ogni forma di burocrazia, perchè condivido l’approccio che ha nei confronti della vita, del mondo, delle relazioni con gli altri. l’associazione è troppo schematica. il regolamento è cosa diversa, perchè aiuterebbe l’organizzazione del gruppo che sta diventando grande.
Posso capire meglio il significato di “gasista attivo”?
A proposito della suddivisione in gruppi, noto che ci sono alcuni aspetti per i quali il gruppo così com’è è ancora troppo piccolo ed altri per cui è già troppo grande.
Esempi di “troppo piccolo”: alla bottega della canapa abbiamo acquistato 11 maglie in tutto. Gli inGASati molto attivi sono una decina, direi, e scindere 10 persone è difficile.
Esempio di “troppo grande”: Max e Antonella hanno smistato tonnellate di arance per volta.
Forse potremmo valutare di dividere gli acquisti solo al bisogno … per esempio dividere l’ordine delle arance in un numero opportuno di gruppi corrispondenti a pezzi di città.
Scusate ma non riesco a non dare addosso al mio amico radioso avendo anche due posizioni opposte sulla questione.
Delle due l’una!
Dici prima “Non potremo partecipare a dei progetti magari godendo dei finanziamenti? … amen, faremo come abbiamo fatto fino ad ora … senza :-)”
Poi poco dopo, nello stesso commento dici”…penso che i 168 € + le marche da bollo per costituire l’Associazione potrebbero avere utilizzi molto più validi ad esempio in un’adozione a distanza oppure in qualche altra cosa che possa direttamente servire al gruppo!!!”
Con questi proclami rischi la presidenza del consiglio!
Io voglio essere il tuo gianni letta
max
E comunque vero che certe decisioni è più facile prenderle quando il gruppo è ristretto piuttosto allargato a centinaia di persone quando il numero elevato imporrà un certo rigore che ora nemmeno ci sognamo
la morale è: meglio pervenire che curare
condivido il pensiero di Luca.
Anche il Gasgas per ora continua in forma libera e aperta. Pur maneggiando beni e danaro, finora ho sempre sperimentato fiducia, disponibilità, belle persone. Gli statuti ed i ruoli formali, i bilanci e quant’altro mi danno personalmente un pò di allergia.