Paolo che è sempre molto attento a cosa gira in rete a proposito dei GAS ha inviato una bellissima riflessione che un agricoltore toscano ha fatto girare nella lista dei GAS.
L’ho già ringraziato perché effettivamente penso che quanto riporta Elga sia effettivamente un rischio a cui tutti con il tempo incorriamo; siccome mi sono ripromesso di leggerlo ogni tanto per poterlo conservare ho deciso di pubblicarlo in modo che se, magari, altri ne necessiteranno sapranno dove trovarlo…
Magari ditemi che ne pensate.
La natura è meravigliosa e imprevedibile.A volte non si riesce ad esaudire le richieste perchè mancano le sufficienti quantità di ortaggi e frutta. Altre volte le piante abbondano e non vi è domanda, cosicchè quintali di susine divengono il pasto serale per i cinghiali! E’ certo un modo bizzarro di procedere ma è quanto la nostra terra riesce a produrre e noi ne andiamo fieri.Ho conosciuto svariati Gruppi di Acquisto nell’ultimo anno.Il primo, importante incontro ha lasciato in me una incredibile voglia di comunicare e di collaborare. Queste persone straordinarie si sono presentate a casa mia con il desiderio di conoscere il mio amore per il podere in cui vivo. Mi hanno spiegato come, nella loro filosofia di Gas, vi fosse il rispetto per le esigenze del cliente tanto quanto per quelle del produttore. Quando quest’inverno stavamo raccogliendo le olive ed eravamo in difficoltà , si sono proposti di venire in 10 ad aiutarci! E non manca il contatto costante e affettuoso con la loro referente che si occupa di raccogliere le ordinazioni per noi.
Vivere in un casolare immerso nel verde non significa solo essere felici di aver compiuto una scelta. Vuol dire anche fatica giornaliera. Per riscaldarci noi non regoliamo un termostato, bensì cerchiamo la legna, la trasportiamo a casa, la tagliamo affinchè possa entrare nelle stufe, la raccogliamo in ceste e la depositiamo in camera e in cucina. Infine accendiamo i fuochi e li alimentiamo costantemente. Provate a immaginare il tempo, l’impegno e anche la stanchezza, a volte. lo e Tommaso abbiamo deciso di vivere in questo modo e non vorremmo mai qualcosa di diverso. Ma la fatica rimane.
Con tutti i Gas cerco sempre di fare il mio meglio. Divido le cose per i gruppi, personalizzandole per ogni componente. Consegno le cose a metà strada se si è troppo lontani o direttamente nella sede dei gruppi. Non vi sono minimi di acquisto. Una sola volta ho chiesto di incrementare l’ordine che prevedeva la consegna di tre marmellate, ma il gruppo si era appena formato ed era normale un poco di rodaggio.
I prezzi dei nostri prodotti temo che siano anche troppo a favore del cliente. Mi è bastato confrontarmi con altri coltivatori biologici per comprenderlo, ma io sono all’inizio di una attività e mi piace la correttezza che ogni volta riesco a mantenere nel mio lavoro. Ultimamente però mi sono spesso confrontata con richieste troppo simili a pretese, specie proprio sui prezzi e sulla consegna. Le visite sono divenute un’indagine e il mio prode orto, che è sempre riuscito ad esaudire tutte le necessità e ben oltre, è stato guardato con sufficienza. Niente di male. Non deve piacere. Però credo che, in questo modo venga stravolta la filosofia dei Gruppi di Acquisto, cosi come a me è stata insegnata.Andare direttamente dal produttore non significa risparmiare e farsi portare la spesa a casa. Per quello ci sono le grandi catene di distribuzione. Da quanto ho compreso io semmai si intende perseguire la qualità della merce, adottando scelte pratiche ed una modalità di fare la spesa che si schiera contro la globalizzazione, a favore delle piccole aziende locali. Va da se che, saltando i passaggi della vendita al dettaglio, i prezzi siano più bassi ma non sempre è possibile diminuire i costi ed a volte anche per i nostri prodotti si spende un poco di più. Come per l’olio, ad esempio.
Allora quello che propongo è un dialogo diverso, laddove sia possibile.Per gli ortaggi non posso mettere i prezzi al centesimo e ad ogni prodotto un costo diverso. Diventerebbe un inferno di calcoli e pesature. Mi spiace. Se quest’anno il freddo e la grandine hanno danneggiato i miei ciliegi la produzione sarà più bassa e il prezzo un poco maggiore. Non è per ingannare nessuno, è solo l’adozione di modalità che rendono il mio lavoro possibile. Altrimenti passerei la notte a suddividere consegne, laddove il giorno sono impegnata nella raccolta. Inoltre comprendo che, per alcuni di voi, Tosi sia molto scomodo ma quest’anno, per motivi davvero speciali e personali, la mia disponibilità sarà dimezzata. Questo significa che potrò suddividere le ordinazioni in confezioni individuali solo a volte e che non sempre riuscirò ad avvicinarmi a Firenze. Per contro in casa la mia presenza sarà maggiore e potrò preparare le cose, laddove vi sentiate di venirle a ritirare. Tutto nel rispetto reciproco di tempi e ritmi.Soltanto io mi occupo di questa parte della nostra attività , in quanto Tommaso, durante tutti i mesi estivi, è impegnato in continue trasferte come conto terzista. Se mi volete aiutare sono qua. Se desiderate creare una rete tra gruppi dove la consegna avviene una volta per uno, pure sono disponibile a favorire una coordinazione. Per qualunque dialogo ci sono ma non posso più assecondare imperativi consumistici, nè mi piace l’atteggiamento di chi viene a casa mia con tali pretese. Ognuno ha le sue esigenze e non intendo certo insegnare cosa sia meglio fare ma, di sicuro, le mie priorità sono diverse. Prime fra tutte l’amore per questa terra e il riconoscimento continuo di quanto riesce ad offrirci ogni volta.
Per comunicazione vi informo che la stagione poco calda ha favorito solo la semina delle patate e delle cipolle, per adesso. l prossimi ortaggi saranno pomodori cuori di bue, fiorentini, ciliegini, peperoni, peperoncini, zucchine, insalata, verza, melanzane e quanto altro vi farò sapere. Alla fine di Maggio inizia la raccolta nell’orto così come quella della frutta, partendo dalle ciliegie. Prima di allora, nella seconda metà del mese, invierò la lista esatta dei nostri prodotti ed i singoli prezzi.
Un abbraccio da Elga e Tommaso
Azienda agricola biologica PasquiniVia Milanesi 49 Podere Porcile50060 Tosi – Reggello (Fi)
5 risposte su “Il GAS visto da un’altra parte”
Grazie!
musica per le orecchie!
dovremmo istituirlo come bibliografia obbligatoria 🙂
sono d’accordo con Paolo..
si..
si rischia, a volte, di perdere di vista i fondamentali…: decrescita e qualità_