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Made in NO

Ero già provato ad entrare nell’argomento tessuti ma la cosa non ebbe un seguito di interesse; ora Valentina da Faenza invece è partita in quarta e dopo questo messaggio pervenutoci che rende molto bene l’idea:

Made In No: è arrivata la linea di intimo in cotone biologico ed equosolidale. Per GAS e Botteghe del Mondo

Made In No. In poche parole un partenariato forte tra progetti di commercio equo nel sud del mondo ed economia solidale nei nostri distretti tessili. Made In No nasce dalla collaborazione di molte realtà, tra cui Fair, con il contributo della Provincia di Novara. Un anno di lavoro, un percorso di convergenza e collaborazione che ha permesso ad alcuni piccolissimi artigiani tessili del novarese di entrare in una filiera di economia solidale, diventando parte integrante di un nuovo modo di costruire sostenibilità. Il cotone bioequo viene dall’India (Majkaal/BioRe) e dal Brasile (Justa Trama), gli artigiani aggiungono capacità, creatività, esperienza, vedendo riconosciute le proprie competenze fuori dalle forche caudine di un mercato tessile che strozza lavoratori e piccolissimi imprenditori. Quello che è nato è un progetto nuovo, con una proposta sostenibile: intimo e maglieria tessuti con dignità e giustizia. Dettagli quì .

Gruppi di Acquisto Solidali, Botteghe del Mondo e negozi del biologico possono chiedere informazioni a alberto.zoratti at faircoop.it

Ha preso accordi per farsi mandare un campionario di questi prodotti e poterli così toccare con mano; lo stesso Alberto si è detto disponibile a venire a parlarne ad una riunione e magari per quella di Giugno riusciamo a farlo venire anche da noi.

Adesso siamo nella fase di raccolta delle domande da porre per capire bene come funziona questa produzione e la relativa filiera del cotone.

Pregherei pertanto commentare gli interessati ad avere informazioni (che non significa acquistare…) ed anche le domande che ci solleticano tenendo conto di quelle che ha già predisposto Valentina:

  • Spiegazione ben chiara di tutta la filiera di produzione;
  • sapere se avranno prodotti sia per l’estate che per l’inverno;
  • qual’è la tolleranza di ristringimento del cotone per capire quali taglie è meglio ordinare;
  • l’imballaggio utilizzato per il confezionamento e la spedizione e magari qualche tabella comparativa con i prodotti tradizionali in termini di consumo di acqua e altri materiali per la loro produzione;
  • che tipo di lavoratori impiega tutta la filiera e a quali condizioni contrattuali.

Penso che Valentina rappresenti molto più che degnamente anche tante mie richieste 🙂

Saluti radiosi

32 risposte su “Made in NO”

Ad oggi la situazione è la seguente:
Alberto dovrebbe spedirmi il campionario in tempo per la festa del Gas Faenza del 18 maggio, sonderò così tra i “miei” la disponibilità all’acquisto, dopodichè l’idea è di far girare il campionario tra i vari gas Romagnoli (presumo che l’acquisto sarà annuale), raccogliere le domande di ciascuno e infine darlo agli Ingasati che lo riconsegneranno ad Alberto quando parteciperà alla riunione di Giugno. A quel punto chiariti tutti i dubbi partirà nelle liste di ogni gas il listino per fare l’ordine e speriamo bene…
Concorderemo con Alberto la spedizione più consona (l’ideale sarebbe che ogni GAS facesse l’ordine separato dagli altri e che anche le spedizioni fossero separate…. vedremo!!!)
Naturalmente si accettano consigli, puntualizzazioni e chiedete tutto quello che vi passa in mente!!!
A presto

Da quello che ho capito i capi non sono colorati, penso siano solo naturali.
Comunque me lo segno….

Riporto anche qui gli sviluppi:
Il campionario mi verrà spedito direttamente da un’altro gas per il fatidico 18, però poi lo devo restituire (almeno in parte)per far si che sia a Genova per il 23 perchè c’è una fiera e i campionari non sono tanti…

Quindi se gli ingasati sono interessati a vederlo nella sua completezza direi di farvelo avere subito dopo il 18, teniamo quello che possiamo per gli altri Gas e aspettiamo di incontrare Alberto!!!

Esprimetevi!!!

mi era sfuggita una mail alquanto interessante sul tema

Ecco la prima proposta di ordine collettivo e coordinato di intimo (e altro) etico equo ed ecologico.
Dopo un anno di lavoro da parte di 5 gas del gruppo tessile, siamo pronti a raccontarvi la storia del nostro lavoro e a proporvi di provare, dopo di noi e con noi, slip e altro di cotone biologico, equo e con tanta umanità nella trama.

Vi chiediamo di visitare il sito http://www.made-in-no.com dove troverete dettagli sul progetto e di scaricare il modulo per l’ordine da compilare da parte di ogni gas (lo si trova nella sezione – prodotti – area gas). Il prezzo per i gas ha un 20% di sconto su quello al pubblico!

Dato che la produzione di questi capi necessita di grandi numeri, ecco le modalità di raccolta che vi proponiamo.
La raccolta ordini inizierà al convegno del 17-18 maggio a Misano Adriatico, dove uno dei produttori mostrerà modelli e taglie.
La raccolta durerà fino a fine maggio (potrete, successivamente, spedire gli ordini via mail). Questo dovrebbe permettere di ricevere la merce prima delle ferie estive!
Si chiede un prefinanziamento del 50% da versare al momento dell’ordine come caparra.

Avremmo un sacco di cose da raccontarvi sul come si è arrivati a questo grande momento, ma lo faremo al convegno e in una mail successiva di approfondimento. Per ora vi assicuriamo che il processo che abbiamo seguito è stato lento, ma umano, condiviso e arricchente.
Come esperienza pilota, ci siamo soffermati sulla prova e sulla messa a punto dei modelli di quattro slip da donna (cristiana, gianna, sara e antonia) e quattro da uomo (tiziano, alberto, luca e dario).

Risultato:
– L’esperienza è molto bella e arricchente.
– Le mutande hanno un buonissimo cotone. (i problemi che abbiamo trovato in fase di sperimentazione, i famosi buchini vicino alle cuciture, sono stati risolti! La scelta di avere un filato non trattato, nè colorato, presenta il problema del recupero di competenza nel trattamento delle fibre tessili.)
– Gli elastici si mantengono al lavaggio.
-I modelli provati sono buoni e comodi.
-Le modalità di ordine che abbiamo sperimentato sono buone, ci hanno permesso di approfondire l’argomento tessile tra noi e di conoscere realtà locali che cercano di non soccombere alla migrazione asiatica della produzione e di unire i propri ideali all’attività lavorativa.

Per il resto, confidiamo nell’esperienza di chi produce e nel vostro aiuto per continui miglioramenti…
Chi avesse bisogno di chiarimenti urgenti, ci contatti all’indirizzo lalunafl@livecom.it Laura (per richieste dettagliate su questo progetto) oppure forum.tessile@retegas.org (per commenti generali in ambito tessile).

Quindi cosa ne dite di inziare la prova?
Noi siamo tutti molto emozionati!

A presto

Elena – Gas Brescia
Deborah, Silvia, Paola – Gas Genova
Roberta – Gas Lodi
Silvia, Annamaria – Gas Fidenza
Laura – Gas Villasanta

è molto interessante.!
succosi complimenti!
io personalmente tendo ad evitare capi che come il cotone necessitano di tantissima acqua per poter arrivare fino ai nostri mercati..(esempio una semplice maglietta bianca di cotone “della salute” nella sua completezza ha necessitato di 1000-2000 litri di acqua…la quantità d’acqua è direttamente proporsionale alla qualità della maglietta)
anche se del cotone… si ha bisogno nel quotidiano..

acquistare prodotti in canapa potrebbe essere un’idea (per la quantità d’acqua utilizzata), ma qui non si ha la certezza di tutta la filiera e comunque ad un prezzo elevatino…
ci avete mai pensato di proporre anche questo prodotto?

Justa Trama cotone biologico.. leggevo, è interessante ,mi piacerebbe avere più informazioni sui metodi di coltivazione del cotone a partire dal seme.

Maria Vittoria Maulini lavora la lana e vive anche allevando le pecore..a mio avviso l’ideale….anche se le mutande di lana mi fanno un pò paura..

p.s. sarebbe interessante far vedere l’intera filiera cioè una tabella dove si trova il dettaglio dei costi.

Produttore prezz.euro/%SulTotale
Importator/distributor pr.euro/%totale
Vendita al dettaglio pr.euro/%tot
Trasporto e dazi pr……
TOTALE pr….
IVA prezz.euro
=
Prezzo al pubblico xxxxx

complimeti davvero!
a presto bella gente!

Ciao Massimiliano,
effettivamente al Sana con Pietro avevamo addocchiato una linea alla Canapa (www.bottegadellacanapa.it) che ha negozi a Cesena, Bolgona, Ravenna e Rimini quindi anche relativamente vicini.
Avevamo anche acquistato qualche capo e devo dire che i miei mi hanno effettivamente meravoigliato positivamente.
Il titolare, simpatico ragazzo, ci aveva detto che era possibile discutere di una eventuale convenzione (tipo se il gruppo d’acquisto vuole può organizzare una spiegazione dopodichè rilasciare una tessera per avere uno sconto sui suoi prodotti) … ma da allora non abbiamo mai avuto il tempo e la possibilità di affrontare il discorso. Magari subito dopo l’analisi ed eventuale visita di questi di “Made in NO” vedremo se si riesce a riaffrontare il discorso magari con qualcuno interessato (come te 🙂 che si incarichi di prendere contatti ed organizzare un incontro di spiegazione ed avvicinamento.

Saluti radiosi

Sicuramente la canapa sarebbe la scelta migliore per tantissimi motivi (vedi anche l’ultimo numero di Altraeconomia…)ma in genere ha ancora prezzi molto alti che i gasisti meno motivati e devoti alle cause ambientalistiche rifiutano.
Naturalmente non si precludono mai le strade….se qualcuno si interessa perchè no???
A presto per gli sviluppi!!

Il campionario è arrivato ma per ora è alla Posta in fermo deposito…
Lunedì sarà nelle mie mani….sono molto curiosa….
A presto

Ieri è arrivato il campionario….
Ci sono matande e canotte uomo, donna e bimbi e pigiami/camicie da notte.
Dobbiamo decidere il da farsi:
il 18 lo faccio vedere e poi potrei darlo a Marinella che lo porti a voi per poi spedirlo entro il 21.
Alberto chiedeva di averlo indietro almeno in parte però non ha molto senso dividerlo.
Ci riuscite a visionarlo in 2 giorni? Oppure rispediamo tutto indietro e lo guardate alla riunione quando verrà Alberto???
Fatemi sapere

Rettifica….
Alberto mi chiede di rispedire una parte indietro entro domani….percui non c’è più fretta.
Fatemi sapere come volete procedere!!!

Attizzato dalla vostra interessante conversazione, ho scoperto che la “bottega della canapa” ha sede a pochi isolati dal mio posto di lavoro. Sono andato lì e mi sono fatto dare in prova alcune delle loro maglie e qualche calzino, molti in canapa, alcuni in cotone, tutti stracertificati bio e etici. Se siete d’accordo, ve li mostrerò e farò provare in occasione della prossima riunione. Se dovessero piacere, mi offro fin da ora come referente. A me infatti non costa nulla tenere i contatti e, addirittura, cambiare articoli che risultino della taglia sbagliata.
Detto di sfuggita, il gestore avrebbe anche bisogno di qualche persona che riporti nel loro sito internet di prossima apertura alcuni database. Non abbiamo parlato di ricompense (sconti e quant’altro), ma erano impliciti. Se qualcuno è interessato …
Luca

Valentina: direi che restituisci pure quanto ti chiedono; noi magari come giustamente suggerisci tu li vedremo quando lo invitiamo alla nostra riunione inGASata.

Luca: Non finirai mai di stupirmi, direi che potremmo anche provare ad invitarlo ad una riunione con un suo campionario in modo da toccare con mano cosa sia la canapa e capire da lui che filiera riesce a garantirci e da cosa nasce cosa … e così avremo un’altra possibilità di acquisto veramente notevole!!!

A questo punto iniziamo veramente a vivere in un mondo diverso 🙂

Direi che proviamo a vedere chi potrà venire il prossimo 09/06/08, se lui oppure il rappresentante di “made in no” oppure … tutti e due 🙂

Saluti radiosi

avevo letto sulla canapa recensioni fantastiche: dura più del cotone, più resistente, pìù termoregolatrice del cotone, e necessita di meno fertilizzanti per la coltivazione.
l’articolo di altraeconomia che dice? lo metti nel blog? ciao

Buongiorno a tutti,
il gas Faenza ha visto il campionario e l’assemblea ha autorizzato l’acquisto.
La cadenza sarà annuale per quanto ci riguarda e oggi farò partire in lista il link al sito e il modulo per gli ordini.
Avevo pensato di dare a Marinella la parte di campionario rimasta a me e quando vi sarete visti il 6 pensiamo a come gestire l’ordine….
Che dite???

Mi pare di aver capito che all’interno degli ingasati abbiamo chi conosce i piani alto di Faircoop perchè non puntare ad una riunione dedicata a questo?

Salve,
volevo segnalare che una bella intervista su questa esperienza è stata fatta dal mensile una città http://www.unacitta.it ed è possibile consultarla accedendo alla pagina delle interviste e inserendo come parola chiave nella ricerca Made in No.
Cari saluti

ciao!
ho scritto un post sull’ordine vero e proprio….ma forse è meglio lanciare la proposta qui…
copio ed incollo il post precedentemente scritto:

Le alternative (per felpe e magliette) possono essere appunto la canapa;(pianta che necessita di molta meno acqua) presso la bottega della canapa (cesena)… Luca ci spiegherà meglio il tutto..

altra proposta sarebbe questa, se si andasse a cooperare con altre associazioni?
Mi spiego, ci sono già associazioni che con il loro impegno sociale, umano, propongono (anche) vestiario che non solo promuove una cultura di pace, ma raccogliere fondi per sostenere i progetti umanitari nei paesi in guerra.

Avrete capito di quale associazione parlo, Emergency_
Ho contattato la sede nazionale per poter parlare con la responsabile generale (Claudia Lazzarin) sul tipo di filiera che c’è dietro, tipo di cotone, dove e come producono, colori con i quali son prodotte le magliette….ecc…
per avere un quadro generale ed accurato sul prodotto.

che ne pensate?

a presto!!

p.s. ma per l’auto elettrica si può pensare di fare un car sharing?;-)

Massimiliano … finalmente un volenteroso inGASista!!!

Grandissima considerazione la tua, spero vorrai prendere il testimone di un importante aspetto qual’è il vestiario e provare a vedere se riusciamo a portare qualche elemento più concreto alla prossima riunione.
Con Valentina di Faenza che ha aperto la strada occorre certamente un inGASato che si occupi di approfondire l’argomento.
Ti dico che finora ci sarebbe la disponibilità di Alberto a partecipare alla nostra prossima riunione del 06/06/2008 con il rimborso delle spese del viaggio. Letizia si è offerta eventualmente di ospitarlo per la notte e si pensava quindi di farlo venire a parlarci a viva voce del progetto “made in no” e a mostrarci il campionario che hanno preparato.

Stavamo pensando di fare un articolo specifico a questo riguardo perché certamente sarebbe la prima riunione “a pagamento” che facciamo (chiaramente solo per coprire le spese di viaggio di Alberto e non per guadagnare alcunchè naturalmente 🙂 anche per spiegare bene i termini a tutti gli inGASisti 🙂

Spero che tu vorrai darci manforte e aiutare a mettere giù qualcosa oppure ancor meglio a prendere anche altri contatti per avere un riunione ancora + ricca e varia ed avere anche la possibilità di confronti. Scrivi di si, ti preghiamo!!! dopo magari ci si sente in privato e ci si organizza!!!

Saluti radiosi

certamente!

l’argomento me piace..;-)
per la riunione ci sarò sicuramente, farò in modo di portare tutte le info necessarie per eventuali domende e dubbi..ed altro…
contattiamoci pure via mail!!!
(anche xchè fino a giovedi sarò in belgio…meglio evitare il telefono…;-)

cià cià!

Grande Massimiliano!!!

Guardando il primo sito che presenta il produttore onestamente io capisco che quello suggerito produce candele, accessori e decorativi fatti a mano … magari è sbagliato il link.

Per l’importatore tra l’altro vedo che è anche di Ferrara quindi anche alla portata.

Direi che magari si fa il punto alla riunione prossima e si vede che vie intraprendere anche se mi verrebbe da dire che risolto il discorso magliette magari il Made in NO può rimanere per l’intimo.

Preparati alla spiegazione al gruppo :-))

Saluti radiosi

Ciao a tutti!!!
Una precisazione: pensate di fare un’ordine con Made in No prima dell’estate oppure slitta a settembre?
Per ora del gas Faenza hanno ordinato in pochini (ma l’ordine scade la prossima settimana percui c’è tempo.
Fatemi sapere che avviso in lista!!!

Al apri di altri mi piacerebbe prima “sagggiare il campionario ma riterrei utile attendere almeno la riunione di venerdì per parlarne in gruppo dopodichè magari saremo più chiari.

Magari Massimiliano (vista la sua grande buona volontà ed entusiasmo) riuscirà a seguire e comunicare anche con te per valutare possibili ordini aggregati …

Saluti radiosi

Il campionario è a casa mia, non potrò essere alla riunione di venerdì 🙁 quindi lo lascerò a qualcuno…se volete vederlo prima contattatemi!
ciau

Grandissima Marinella!!!

O lo porti a Paolo oppure in qualche modo passerò io (se proprio nessun altro può!!!) … non me lo perdo perchè non vorrei farmi scappare questa possibilità 🙂

Saluti radiosi

marineèèè se non le hai lasaciate posso passare a prenderle io..abito vicino a casa tua!
famme sapè!
cià

ciao ragazzi, mi intrometto e mi presento, Francesco da Roma. molto bella questa cosa dell’intimo, come posso fare per saperne di più?
Anche io poi sto cercando magliette, ma Arong del Bangladesh lo ho scartata, perchè non è certificata per niente. E’ un progetto interessante, ma quello che fa è confezionare le magliette, il cotone è comperato sul mercato e quindi non è nè ecologico, nè biologico nè tanto meno equosolidale. Quello che rimane di equosolidale è la lavorazione del tessuto comperato sul mercato che diventa maglietta. Quindi ho paura che la persona di emergency non sia così informata. Avete idea di altre realtà che facciano magliette equosolidali e biologiche (ma tutta la filiera?)
salutoni equosolidali a tutti!!!!
Francesco

Ok grazie ragazzi! Sono andato alla città dell’altreconomia e Made in no ce l’hanno pure loro!!!!
Mi hanno detto che dovrebbe arrivare un ordine a breve!
Sono andato anche sul sito, è un po’ sobrio ma il progetto mi sembra bello!
Grazie ancora!

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