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Comunicazioni di servizio Riflessioni

Revisione delle chat di WhatsApp inGASate? esprimi la tua opinione commentando.

All’ultima plenaria abbiamo iniziato ad affrontare una possibile revisione delle chat di WhatsApp inGASate.
Attualmente abbiamo:

  1. Chat generale “Ingasati” dove sono iscritti tutti gli ingasati;
  2. Una per inGASati Gaspaccio dove, in realtà, ci sono anche iscritti “extra” rispetto al Gaspaccio
  3. Altre chat specifiche per ordini che ogni sottogruppo si gestisce come ad esempio:
    “Ordine Pane” dei Tirli per Gaspaccio;
    “Orto in cassetta” per le verdure di Laura;
    “Carni Ravaglia per Gaspaccio-Meldola” che riguarda l’ordine della carne x il Gaspaccio,);
    altre chat di sottogruppo gestite autonomamente

Per non perdersi importanti comunicazione sulla logistica degli ordini si è riflettuto sul dedicare la 1^ chat (“Ingasati”) alla logistica rinominando il gruppo in questo modo congruo all’utilizzo “Logistica inGASata” e “blindarla” (verranno rimossi commenti non pertinenti) a queste sole comunicazioni. Per intenderci come logistica si intenderebbe: apertura ordini, sollecito pre-chiusura ordini, arrivo e ritiro ordini, segnalazioni di non conformità o problemi sugli ordini (e mancati riscontri al ritiro), eventuali nuove discussioni sul blog, convocazione plenarie e resoconti delle stesse. 

A questo punto si riteneva utile creare altra chat per eventuali suggerimenti su eventi, iniziative, nuovi fornitori, argomenti caldi (o gelidi… 🙂 )  e apertura al confronto costruttivo e rispettoso e senza censura alcuna (come è attualmente la chat “inGASati Gaspaccio”), Per questo si propone di rinominare questa chat Confronto libero inGASato“. L’adesione a questa chat è facoltativa e solo chi vuole ci si iscrive.

Se poi un sottogruppo sente la necessità di avere una propria integrazione alla attuale mailing list, valuterà ulteriori chat un pò come preferisce.

Ci potrebbero essere altre “App Social” che permettono magari maggiore flessibilità nella comunicazione (Discord o altri) ma dovremmo installarle e “sintonizzarci” su nuove modalità quindi … sempre a voi l’opinione e la proposta eventuale.

L’idea è mettere a sondaggio sulla chat generale per condividere questi passaggi ma il sondaggio richiamerà a questa discussione per meglio capire che cosa si andrà a votare.

Se ci sono idee evolutive o migliorative, dubbi, perplessità ed incertezze, esprimetele nei commenti sotto.

Saluti radiosi 

4 risposte su “Revisione delle chat di WhatsApp inGASate? esprimi la tua opinione commentando.”

assolutamente due chat così ben divise e delimitate mi sembrerebbero ottime soluzioni.
Resta personalmente un problema di fondo, che avrei affrontato volentieri alla plenaria di ottobre…ma ero andata nel posto sbagliato proprio perchè non ero in chat! Il problema di fondo è che io sono assolutamente convinta che il gas serva e mi serva per stare fuori da un certo sistema, anche se non posso esserlo del tutto. Ma non posso far finta che certe opinioni e/o come vengono espresse siano per me molto molto problematiche e triggheranti. Ma credo sia un problema senza una reale soluzione…

Triggherante ….meravigliosa definizione 🙂
Alice secondo me dobbiamo tutti cercare di confrontarci anche con qualcosa che non ci risuona … anzi è forse proprio quello che ci permette di esprimere al meglio la nostra vera essenza contribuendo a rafforzare o raddrizzare i punti di vista. Pensa se tutti fossimo sempre e assolutamente d’accordo con tutto ciò che viene scritto e, ancora meglio, declarato in presenza …. che monotonia!
Alle volte mi viene da pensare: per fortuna che non me ne sono andato quando arrivai al punto più basso della mia permanenza inGASata (e il periodo pandemico è andato anche ulteriormente più in basso…). In fondo sarebbe come darla vinta a chi ci vuole separati e sempre più solitari o, ancora meglio, sempre più imbrancati con persone che la pensino uguale così da meglio isolare e individuare le frange divergenti. Ne abbiamo passate di ogni e sono certo che affrontare le prossime insieme, e dai nostri tanti punti di vista diversi, potrà solo che rafforzarci indirizzandoci verso la soluzione migliore alle complessità della vita di ognuno di noi!
Mi raccomando non mancare alla plenaria che voglio darti un bell’abbraccio 🙂
Saluti radiosi

L’idea non è male e sicuramente supera i problemi evidenziatisi ultimamente nelle chat. Secondo me tuttavia, l’ho già detto all’ultima plenaria, la chat logistica non serve a niente, è una deriva, una cosa da poltroni..da nerd..da iper-connessi. Poi è spam (per chi non ha aderito ad un determinato ordine). E anche dispersione rispetto ad e-mail e blog, che da sempre funzionano: ci siamo abituati allo spam delle chat e non sentiamo alcun fastidio a ricevere continui messaggi su ordini cui non abbiamo nemmeno aderito (piuttosto però ci indispettiamo per una idea diversa dalle nostre granitiche certezze, che tanto granitiche non saranno se vacillano per così poco. E poi la buttiamo sulla forma, sul come, perdendo di vista la sostanza..), senza considerare l’inquinamento elettromagnetico (e la CO2 connessa, per chi ci crede) che aumenta esponenzialmente con questo modus operandi tipico delle chat. Inoltre, a voler leggere tutto, si ha come contropartita anche un calo di attenzione verso ciò che potrebbe essere importante. Ha senso coinvolgere TUTTI solo all’atto dell’apertura di un ordine, per poi restringere il campo, per tutte le successive comunicazioni su quell’ordine, ai soli ordinanti. Le aperture si fanno su blog ed e-mail e poi il resto ancora su e-mail o volendo maggiore “immediatezza” su chat dedicate, create all’uopo dal referente o da chi lo aiuta. Ma mi si obietta che ricreare ogni volta una chat numerosa (come per le arance) sia esageratamente oneroso. Basta crearne una una sola volta per quel tipo di ordine ed adattarla di volta in volta ai vari ordini (tanto gli ordinanti piuomeno son sempre quelli), semplice. Fino ad un anno fa circa ho partecipato al GAS senza alcuna chat e andavo bene, ogni tanto rimanevo indietro su una consegna, ma pazienza..in compenso mi son risparmiato tante discussioni (penso ai litigi atroci su temi come Macrolibrarsi, in cui a me, ignaro, non arrivava nulla e io continuavo ad aprire ordini e la gente ordinava, mentre in chat si scannavano se fosse cosa giusta..2 binari sghembi). Ripensandoci, anche allora, pre Corona, senza che vi fossero in chat i soliti censurati, anche allora si litigava, eccome… e probabilmente si litigherà ancora, per quanto la chat possa assottigliarsi ed epurarsi dagli elementi ritenuti fastidiosi, pericolosi, attentatori della forma e delle pubblica decenza. Aldilà di questo, per una chat di confronto, il chiacchiericcio, (che potrebbe avere una sua utilità), va capito se il problema è la chat che si presta a farci indispettire oppure se il problema maggiore è che molti di noi non vogliono confrontarsi a livello di idee (o perchè ritengono di avere raggiunto una loro sudata e confortevole verità in cui stanno tranquilli e non vogliono assolutamente essere disturbati o perchè fa più comodo non dire e non voler sapere come la si pensa veramente. Se in altre parole è un puro fatto di convenienza che preclude un confronto sincero). Quindi la chiusura ad un confronto schietto si riduce alla censura, al perbenismo, alla ipocrisia dell’andiamo tutti d’amore e d’accordo e non sfioriamo certi temi.. In sintesi facciamo pure questo esperimento di segregazione delle chat, sicuramente è un bel passo avanti. Personalmente lascerei libertà di partecipare o meno a tutti in ogni chat, senza renderne nessuna obbligatoria. Però forse darei una stretta sulla partecipazione in presenza, alle riunioni: un minimo ci vuole, altrimenti non ha senso fare gli ordini, scambiare qualche battuta in chat e non vedersi da 5 anni quando ci si ritrova per affrontare i temi comuni del gruppo: non si è credibili, come non è credibile chi non si perde neanche una plenaria.. E’ anche vero che in presenza ci si becca meno perchè siamo sempre indaffarati su altro e difficilmente si creano le condizioni per ragionare sulle idee..si tende a socializzare, affrontare le contingenze e il confronto sfuma..però in compenso ci si vede in faccia ed è decisamente un’altra cosa a livello di empatia.. Poi vi è il tema di tutti quei soggetti che stanno nel GAS ma non fanno per così dire l’interesse del GAS, ma di altre associazioni/realtà esterne. Essi pasturano abbondantemente nell’Eden delle chat. Certo, possono avere obiettivi e ideali simili ai nostri, possono essere nostri amici, ma quanto è giusto stare nel GAS solo per fare della pubblicità ? Poi dei fornitori, delle entità esterne è giusto poterne dire quel che si pensa, anche se non è tutto positivo, perchè permane una dualità insita nel rapporto commerciale che inevitabilmente viene ad instaurarsi coi fornitori. E se un GAS fa in gran parte gli interessi di realtà esterne diventa, neanche un ente di beneficienza, dove solitamente la beneficienza la si fa per libera scelta e non in modo occulto, ma una sorta di burattino, uno strumento di pubblicità gratuita.. non so, io non riuscirei a fare continuamente pubblicità di cose mie o di altri in un gruppo in cui non partecipo minimamente, anche solo per mantenerlo in vita. Ma questo è un riflesso del solito voler stare tranquilli, accoglienti e tollerare tutto. Alla fine nel GAS, che dovrebbe avere anche un ruolo educativo, ti trovi a dover scegliere e vagliare con attenzione le proposte proprio come in un supermercato del BIO, dove ti fan credere che sia tutto sano ( e sicuramente lo è molto di più di un classico supermercato) ma al tempo stesso ti lasciano libero di strafogarti di merendine, di affettati, di formaggi et similia. Cioè, in nome di qualcosa che diventa più importante (il profitto per il supermercato e l’accoglienza/il perbenismo per il GAS) si sacrifica il ruolo educativo verso gli iscritti e premiante verso i fornitori, che il GAS dovrebbe avere per sua natura.

Commento impegnativo e finanche complesso.
Sulla logistica dell’ordine concordo con te che prima di avere whatsapp si procedeva con le mail ed il blog in scioltezza, è vero che allora commentavamo sul blog il nostro ordine e rimanevamo aggiornati di tutti i commenti successivi ed era semplice anche per il referente…
Ho visto che e-circles permette anche di notificare la messa a disposizione dei prodotti agli ordinanti (almeno così mi pare) ma è anche questo un modo di disperdersi e trasformarsi in un sito di e-commerce. Anche io tendenzialmente comunico gli ordini disponibili via mail quando ne sono referente per non intasare la lista ma devo ammettere che la chat è spesso dispersiva e qualcosa di tematico potrebbe risolvere.
Se devo ammettere la chat che prediligo tra le due proposte è sicuramente quella del “chiacchiericcio senza censura” perchè mi sento uno spirito libero e mi piace rimettermi continuamente in discussione ma anche … portare avanti le mie convizioni che cerco, per quanto mi è possibile, di non rendere granitiche ma continuare ad adattarle. Penso che far convivere in un gruppo tante identità diverse sia una continua sfida ma sia anche molto arricchente perchè ognuno porta il suo contributo. Mi piace quando viene portata in gruppo una iniziativa di un altro per chiederne la valutazione o poter dare aiuto perchè significa anche aiutare e unirsi in una causa che può diventare comune (vedi Gemma e le iniziative presentate all’ultima plenaria… peccato per chi non c’era perchè deve andarsi a leggere il verbale… 🙂 ). Come vedi cerco sempre di trovare il positivo nelle proposte di ordini o di collaborazioni che arrivano dall’esterno perchè, in fondo, le cause di ciascuno ci aprono alle problematiche magari poco considerate da noi stessi e finiscono per unirci e rafforzarci. Un altro esempio sono le iniziative proprie dei membri del GAS, ricordiamoci che siamo stati incubatori e fluidificatori (dire finanziatori occulti sa molto da massoneria… 🙂 ) della creazione di tante realtà: la Lenticchia di Claudia e Filippo (purtroppo finita male) ma anche altre realtà che hanno calcato le nostre plenarie anche da gasisti prima che da fornitori come Daniela con Zenzero Candito, le tante amiche della Bottega equamente, Jacopo che era poi diventato fornitore di verdure, Chiara e Gianluca de I Piccoli che qualche plenaria se la sono venuta a fare nella fase iniziale di avvio, Eli e Gesuino con le loro delizie sarde e anche peruviane, Paolo e Paola di Ravegan … tutte persone che qualche piccolo acquisto gasista lo hanno fatto ma che, comunque, in qualche modo hanno segnato ognuno di noi creando legami e saldando amicizie.
Sarebbe sicuramente anche giusto mettere un minimo di partecipazione alle plenarie ma dovremmo anche fare tutti lo sforzo di modificare certe consuetudini (esempio ultimo venerdì del mese …) variando di giorno per venire incontro anche alle esigenze lavorative di alcuni per cui il venerdì magari è tabù. Magari possiamo portarlo alla plenaria e vedere come risuona questo discorso dell’obbligatorietà minima di partecipazione … a me basterebbe l’obbligatorietà del commento di giustifica della eventuale assenza perchè così si capirebbe meglio anche il motivo e le possibili contromosse successive.
Io sinceramente nell’essere accoglienti e nel “tollerare tutto” (mi piace di più “ascoltare tutti” perchè tollerare tutti è impossibile fors’anche per i Santi) ci trovo una grande forza e quella apertura che mi pare di capire anche tu auspichi.
Io sono uscito più volte dalle chat perchè mi ci sentivo stretto, per alcune bannature che non capivo a fondo, per il maledetto problema di fraintendere alcune cose scritte, pur in buona fede certamente. Per questo sono il meno indicato per portarci ordine ma qualcosa va fatto perchè mi trovo, ogni volta che vorrei suggerire un contributo, a pensare troppo se sia o meno il caso e se sia o meno attinente … avere una chat senza censura e di chicchiericcio mi risparmia tutti sti pensieri. Spero anche che mi e ci permetta di spiegare meglio il perchè di certi punti di vista rimettendoli in discussioni con il parere di ognuno che si degna di commentare la sua opinione rendendoci, spero, tutti meno a “senso unico”.
Dopo l’esperienza della pandemia dobbiamo uscirne con degli strumenti aggiuntivi per restare uniti e accoglienti e spero che l’isolamento sociale imposto ci abbia fatto capire che solo insieme possiamo superare le difficoltà, comprese le più critiche. Solo insieme possiamo difenderci e acculturarci migliorando le nostre scelte di spesa, di vita, di esistenza!
Saluti radiosi

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