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Resoconto plenaria del 24 febbraio

Si parte alle 21:08 con il giro di presentazioni.
Nome – Gruppo e cioccolato preferito.
Gloria (Daviglo) Caorage Fondente con nocciole intere; Davide (Daviglo) Fondente e quello di Modica; Silvia G. Caorage Cioccolato caramello salato; Daniela (DaniPietro) Caorage Cioccolatino leggendario dell’amica Laura; Laura (la nostra spacciatrice di cioccolato) che preferisce ed è stata conquistata dal fondente al 100%; Jacopo (Figlio di Daviglo) cioccolato al latte; Flora (figlia di Daviglo) cioccolato fondente; Irene Gaspaccio … 97% fondente puro …. Romeo Gaspaccio Fondente che ordiniamo con arance (Cioccolato di Modica).
Passiamo alla presentazione di Laura decidendo di lasciare in coda gli altri argomenti.
Bewell fabbrica di cioccolato di Perugia. Azienda nata nel 2015 dal sogno di Marco Segoloni e sua moglie Martina partiti da un laboratorio di 45 mq e ora sono diventati 1500 mq in una fabbrica costruita a piramide tutta in vetro a Bastia Umbra, dove lavorano ragazzi giovanissimi. Hanno raggiunto anche esportazioni in Giappone. La pandemia li ha spinti a portarsi all’e-commerce e si avvalgono di “ambassador” che portano i loro prodotti in prova direttamente sulle tavole degli interessati. Hanno partnership con Caffè, Marmellate, cioccolato con zucchero di cocco (per tenere indice glicemico basso) e poi hanno i biscotti vegani (di loro produzione). Tutta la produzione è gluten free per celiaci (hanno abbandonato la certificazione per gli alti costi che derivavano e per lo scarso valore aggiunto che la stessa apparentemente offriva). C’è anche un cioccolato al latte per vegani con latte di chufa (l’orzata la ricavano dalla chufa….).
Usano nocciole IGP di Porello (Piemonte) e pistacchi di Bronte che vanno a scegliere ogni anno direttamente sul posto per scegliere quelli migliori. Non c’è plastica nelle loro produzioni e tutte le confezioni sono in carta riciclata e fogli di riso. Per questo motivo anche le sorprese nelle uova di cioccolato sono messe in appositi vani ricavati nella confezione e non all’interno dell’uovo.
Le fave di cacao provengono principalmente dal sud-America; il cioccolato con zucchero di cocco viene preso direttamente dall’Equador da una donna che stava abbandonando la produzione ed è “rinata” e fa lavorare prettamente donne.
Caffè coltivato in Perù a 2000 metri di altezza e in permacultura; anche le fave sono coltivate senza chimica e Marco Segoloni (il titolare dell’azienda), va a vedere le coltivazioni ogni anno anche per controllare il rispetto della produzione sia come mancanza di sfruttamento dei lavoratori, rispetto delle condizioni igienico sanitarie degli stessi ed anche rispetto nei riguardi del terreno e del disciplinare del biologico.

Le composte sono prodotte a Modena da azienda certificata biologica (azienda Punto Verde) anche loro rigorosamente rispettosi della certificazione bio … anche oltre … non usano nemmeno il quantitativo di rame concesso in agricoltura biologica.
Il frutto della pianta di cacao viene raccolto dalla pianta, aperto e raccolti tutti i semi dentro la melassa bianca (melassa che piace alle scimmie … a cui però non piacciono questi semi, per fortuna nostra …); queste bacche vengono fatte fermentare in stanze chiuse e buie e poi essiccare al sole e insaccate e spedite …. Ogni azienda ricevente fa la sua tostatura.
Partiamo con l’assaggio di una fava tostata … non male per partire … per quanto mi riguarda poco simile alle altre fave assaggiate prima in vita mia…. sicuramente meno “nera” di come ricordavo le fave di cacao 🙂
La fava viene pressata e sbriciolata messa in pentolone continuamente mescolata a temperatura controllata – processo definito “concaggio”. Questo processo fatto con passione, tempo (tanto) e cura permette di portare il cioccolato fondente a non appiccicarsi al palato; dopo le ore di concaggio si arriva alla tempratura finale.

Il cioccolato fondente al 100% è senza zucchero ed è un attivatore del metabolismo (fa bene al cuore, all’umore, alla circolazione, ecc.) in quantità modica naturalmente 🙂

Assaggiamo un cioccolato al 81% con zucchero di cocco sicuramente più “dolce” e passiamo al 72% e poi il 60%, via via si apprezzano le sfumature. Chiediamo il perchè di queste precise percentuali; naturalmente si cela il gusto al palato degli intenditori che hanno trovato in queste precise percentuali il migliore equilibrio al palato.

Proviamo la scorzetta di arancia che viene passata dal cioccolato fuso (al 60%) e poi con il phon asciugata (prodotto più venduto) e che è in offerta a metà prezzo fino al 5 marzo.
A seguire anche lo zenzero con lo stesso trattamento della scorza di arancia … mooolto particolare …. i miei gusti danno al “top” della classifica lo zenzero e solo dopo la scorzetta di arancia … e non solo i miei ma in generale anche altri presenti concordavano 🙂
Ed ora arriva il “leggendario” … chiamato così perché si basa sulla “leggenda” del Bacio Perugina.
Luisa Spagnoli avviò l’azienda Perugina ed “inventò” il Bacio (la “leggenda” narra che sia per l’amore di Buitoni Giovanni) per riutilizzare gli scarti ed i rimasugli delle nocciole inserendoli nel cioccolato ed inserendogli la nocciola intera  dentro … pare che per mandarsi msg segreti tra di loro (entrambi sposati con altri…), mettevano dei biglietti d’amore all’interno.
Il leggendario è un cioccolatino con scadenza ad 80 gg perché dentro ha la panna … qualcosa che va ai limiti della esperienza mistica … le scelte sono: Fondente, al pistacchio (con anche il sale Maldon), all’arancio (tre gusti vegani); poi il classico con la nocciola; menta e lime, caramello con mandorla, frutti di bosco, e il leggendario bianco che non sono vegani.
Passiamo al cremino che viene fatto con la colata di cioccolato di un colore, attesa di 6-7 ore perché si solidifichi e ulteriore colata dell’altro colore di cioccolato e si attende che si solidifichi.
C’è poi la novità del latte di chufa e anche l’assaggio del cremino ha effetti positivi sull’umore della sala … ci guardavamo tutti con il sorriso. 🙂

Arriviamo ai chicchi di caffè ricoperti con i seguenti gusti: 7 note del caffè: Fondente, fondente e cardamomo, bianco e cannella, Gianduja, fondente e grappa, fondente e rhum, latte e bourboun. Vanno messi in bocca, fatti sciogliere e poi mangiato il chicco. Per 6kg di caffè serve una bottiglia di grappa quindi il sapore è molto leggero. Provato il room e il buon umore di cui eravamo pervasi ha fatto diventare gli occhi a forma di cuore… 🙂
Non dimentichiamo le spalmabili …. anche quelle in uno scalare di entusiastici apprezzamenti. A questo proposito ai più attenti pubblico le foto degli ingredienti partendo dalla classica nutella, passando per la spalmabile babbi per arrivare alla BeWell … così potete fare le vostre considerazioni personali che ritenete più opportune


Laura ci parla anche delle  scomposte (sono composte di marmellate con frutta pura e non zuccherata e con una bustina a parte di zucchero di canna).
I biscotti sono: Zenzero e mandorle, cioccolato e mandorle, cacao e nocciola, noci uvette e arancio, mela cannella e noce moscata, riso e mandorla; sono biscotti grandi e con due massimo 3 a colazione possono bastare.
Se facciamo un ordine di gruppo possiamo ottenere fino ad un massimo di sconto del 10% dai prezzi di listino che, per essere visti sul sito, hanno bisogno di registrazione e di avere riportato il codice di Laura come presentatrice.

Alle 23:00 eravamo troppo su di giri per continuare con gli ODG e siamo velocemente scappati per tornare dai rispettivi a casa e per risvegliarli con coccole e Leggendari baci  🙂

Saluti radiosi