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Porta “Il Fatto” porta a porta

Qualche giorno fa Marco Travaglio, attraverso blog “voglioscendere”, ha reso noto che a settembre uscirà il nuovo quotidiano “Il fatto”. Per ottenere la spinta economica necessaria l’editore propone ai lettori di prefinanziare l’iniziativa abbonandosi per la cifra di 220 euro entro il 31 luglio, cioè prima che il giornale arrivi materialmente nelle edicole. 220 euro rappresentano uno sconto del 25% rispetto ad un abbonamento normale e del 50% rispetto all’acquisto quotidiano del giornale. E’ una iniziativa che ricorda quelle degli inGASati, non vi pare? Ecco perché a monimon è venuto in mente di renderla inGASata al 100% con questa proposta, che io ho già provveduto a filtrare e lei a controfiltrarmi.

Porta “Il Fatto” porta a porta


Obiettivi

  • Riduzione costi annuali abbonamento inversamente proporzionale alla “freschezza della informazione”(Da giornaliera a settimanale)
  • Divulgazione informazione libera e critica ai membri del gruppo
  • Aumento delle occasioni di incontro e scambio opinioni tra le persone partecipanti attraverso la consegna del quotidiano

Come funziona
Gli interessati formano gruppi di lettura del giornale formati da un minimo di 2 a un massimo di 5 persone che vivono vicine. Le persone devono scegliere in quale ordine leggere il giornale.
Il primo lettore è colui che compra l’abbonamento e riceve a casa il giornale. Ha tempo fino alla mezzanotte del giorno successivo per leggerselo, poi lo consegna al secondo, via buchetta delle lettere (per questo che i partecipanti del gruppo devono essere nella stessa zona); il secondo lettore consegna al terzo il giornale entro le 24 del giorno stesso e così via. Il costo dell’abbonamento non viene ripartito in parti uguali, ma in modo proporzionale alla freschezza dell’informazione.

Requisiti

  • Grande capacità di adattamento e ottima predisposizione alla pazienza
  • I partecipanti devono garantire la consegna del quotidiano al lettore seguente
  • Proposta di ripartizione delle spese
    Gruppo da 5: Primo 76 – Secondo 52 – Terzo 39 – Quarto 30 – Quinto 23
    Gruppo da 4: Primo 80 – Secondo 57 – Terzo 46 – Quarto 37
    Gruppo da 3: Primo 88 – Secondo 70 – Terzo 62
    Gruppo da 2: Primo 140 – Secondo 80

    Le cifre non sono state scelte in modo casuale. Se volete vi faccio un trattato sui calcoli che ho fatto.

    Sovrapprezzo conservazione
    Se qualcuno del gruppo (tranne l’ultimo) vuole conservare le copie vecchie, può farlo con una spesa extra di 5 euro, che verrà messa nella cassa comune. In caso contrario le copie rimangono all’ultimo, che ringrazia.

Come trovare le persone che vi abitano vicine
Vi ricordo che alla pagina “sottogruppi”, che al momento trovate nella colonna a destra, c’è una mappa piuttosto completa degli inGASati che acquistano con regolarità. Per stabilire l’ordine dei lettori vi consiglio l’ottimo sito www.doodle.com.

E ora dite la vostra. Un abbraccio,
Monimon e Luca

16 risposte su “Porta “Il Fatto” porta a porta”

Naturalmente io ci provo e spero che qualcuno nella mia zona mi segua…

Mi prenoto come 1 lettore ( se possibile) senza interesse all’opzione di conservazione.

Poi qualcuno mi insegna come usare il sito http://www.doodle.com.

ciao
monimon

Anche io mi prenoto come lettore, senza preferenza per la “posizione” né interesse per opzione conservazione

…bene bene paolo…
sei nella mia zona ..
Io ho provato ad usare il sito consigliato da Luca e cosi’ ho fatto tipo un sondaggio ma non se se va bene magari ci guardi tu???

Attendo adesioni

Mi sono inserita come prima lettrice , ma la posizione non è vincolante.
monimon

ciao a tutti
lo so, conosco bene il fascino della carta e dello sfogliare, ma se facessimo un abbonamento al PDF? così poi si fa girare e si stampa solo ciò che interessa? Mi sembra un tantino meno farraginoso. Cosa ne dite?

Per Silia:
Io e monimon abbiamo in effetti tagliato questa proposta sulle nostre abitudini/esigenze. Avevo bisogno di qualcosa che fosse leggibile senza un computer e stampare quotidianamente il giornale mi risulta difficile (e forse, ma non ci metto la mano sul fuoco, meno ecologico del giornale bello e che stampato). Tuttavia se vuoi utilizzare questa stessa discussione per proporre una condivisione del pdf con altri, fai in libertà.

Ciao a tutti,
noi siamo interessati alla condivisione del cartaceo come ultimi della catena per tenere il giornale alla fine(abbiamo sempre un sacco di csa da fare e ci può servire più di una giornata per spulciare tutto!)

Oppure ci associamo a Silia a condividiamo un abbonamento al pdf, mi sembra un’ottima idea!!!

ciao

Per tutti:
attorno al 15 luglio tireremo le somme dei varie dichiarazioni di interesse e ci faremo un giro di telefonate per stabilire il metodo di scambio più facile

Io la butto là:

Consigli per la stampa de “il fatto” PDF (o di altri documenti da tenere accanto al water).
Noi facciamo così:
1) riciclo carta: stampa su tutti i fogli (ne abbiamo ancora degli anni dell’università, ma ne danno sempre gli uffici burocratici ecc.) stampati su un solo lato (si sfrutto il lato non stampato).
2) Uso dell’ecofont per il risparmio di inchiostro (non è fattibile sui PDF, ma si può sempre chiedere alla redazione de ilFatto di usare questo font). V. post di qualche mese fa su questo.
3) Stampa 2 pagine in 1 (se la dimensione del carattere lo consente)
4) [e qui viene il bello] AUTORICARICA DELLE CARTUCCE: noi le ricarichiamo sempre con le siringhe. Ci sono siti specializzati nella vendita di inchiostro (ogni stampante ha il suo tipo). Questo consente di:
– risparmiare notevolmente (io ho comprato ricariche nero e colore 2 anni fa, ho speso 50 € e ho ancora metà dell’inchiostro nelle boccette… e stampo anche le foto!!!)
– salvaguardare l’ambiente (le cartucce sono di plastica: io uso ancora quelle che erano comprese nella confezione originale della stampante. Se le si riutilizza, non le si butta ergo riduzione della plastica).
– divertirsi

Sarebbe bello fare due conti per capire se si inquina meno in questo modo o comprando il giornale cartaceo (al quale è legato il trasporto su ruota).

Ciao ciao
Davide

Noi partecipiamo volentieri. Essendo abbastanza distanti da tutti gli altri troviamo più pratico il PDF, a meno che questo progetto non interessi anche altri di Villagrappa, nel qual caso ci si può organizzare. E’ una bellissima idea!

buondì inizio subito col dire che…
udite udite…HO FINITO GLI ESAMI!!!!!!!!!
siiii!!!!!!!!!!

ECCO,detto questo,

secondo me si possono fare 2 abbonamenti uno per chi preferisce il pdf (come me) utilizzando le giuste proposte di Davide per una eventuale stampa.
Un’altro per chi preferisce la versione cartacea magari accanto alla ciambella…con il criterio che propone Monimon.

ps. ma ad esempio per il pdf, la cifra dell abbonamento andrebbe divisa per coloro che aderiscono?

ritengo che comunque i gruppi sia pdf che cartaceo non debbano essere oltre le 4\5 persone questo per favorire si’ il risparmio ma senza diventare un abuso per chi produce .
in qualche modo credo che dobbiamo porci anche in questo acquisto in modo solidale ma etico (senza trasformarci in emule-consumer)

ciaociaociao

lo penso anche io, monimon.
come diceva luca, tra alcuni gg vediamo chi è interessato per abbonarsi e ci si regola..

cià!

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