Storicamente grazie al sostegno degli INGASATI sono nate belle realtà lavorative locali legate dal filo conduttore dell’eticità e della sostenibilità , oltre che della salute umana e ambientale.
Ci sono stati “I Piccoli”, “Zenzero Candito”, “RaVegan” (meglio conosciuti come “i Paoli”)…
Adesso c’è anche LA LENTICCHIA di Filippo e Claudia 🙂
Socializzare è il più antico e potente metodo di trasmissione delle esperienze e delle conoscenze all’interno di un popolo e di un territorio. Aiuta a sentirsi uniti, realizzati, a superare le difficoltà , a condividere le gioie.
Il cibo e il lavoro manuale sono i più antichi e forti legami all’interno delle comunità , sono i catalizzatori sociali per eccellenza. L’Agricoltura Sociale li unisce, e così facendo unisce uomo e natura sviluppando il potenziale umano e ambientale delle comunità e dei territori in cui opera.
La Società Agricola La Lenticchia S.S. intende creare una struttura di accoglienza e soggiorno utile a valorizzare il territorio e fortificare la rete sociale fra produttori biologici e consumatori finali in filiera corta, fra enti, cooperative sociali e associazioni del territorio per l’inclusione sociale di persone socialmente svantaggiate e per l’educazione ambientale dei bambini in età prescolare.
Per poterlo fare ha bisogno di fondi, che nella miglior tradizione INGASATA sono stati richiesti a MAG6, una cooperativa che opera nel settore della finanza etica.
Come già per I PAOLI, anche per noi de LA LENTICCHIA il vostro contributo di garanti sarà fondamentale per ottenere questo finanziamento etico e solidale.
Ci piacerebbe fare una bella festa-plenaria nel nostro teatro di balle di paglia per farvi conoscere MAG6, se non li avete mai incontrati ne vale la pena! 🙂
Se intanto volete aderire alla garanzia di MAG6 e sostenere il nostro progetto
compilate il form che trovate QUI
Per conoscere meglio la nostra azienda agricola, leggete tutto l’articolo.
IL PASSATO
La Lenticchia Società Agricola S.S. si estende per la maggior parte sui terreni del Dott. Foschi Ugofoscolo nella pianura di Magliano, frazione del comune di Forlì.
Questi terreni appartengono alla famiglia Foschi dalla metà dell’800, quando Ferrante Foschi, lasciata l’attività agricola di famiglia in un podere dell’alto Cesenate, si laureò in giurisprudenza e divenne notaio in Meldola. Dopo alcuni decenni di lavoro Ferrante aveva messo da parte i risparmi sufficienti ad un buon investimento immobiliare ed optò per l’acquisto di una grossa azienda di oltre 200Ha (circa 20 poderi) situata sul lato sinistro del Fiume Ronco, tra Meldola e la Via Emilia. Questa fu gestita per circa un secolo a mezzadria, prima da lui, poi dai dai figli Foscolo e Arnaldo, che la divisero in due aziende di circa 100Ha ognuna, tuttora esistenti.
Quella più a nord, più prossima a Forlì, fu gestita in seguito dal figlio di Foscolo, Ferrante, che verso la metà del ‘900 con la fine della mezzadria, iniziò la realizzazione dell’attuale corpo aziendale. Per oltre un secolo ogni podere aveva avuto la propria stalla con 10-20 capi di bestiame; con la fine della mezzadria fu costruita una grande stalla, con capannoni per il foraggio e recinti per i vitelli, condotta da un bovaro. Negli anni ’50/’60 le entrate per la vendita del bestiame e dei prodotti agricoli riuscivano a malapena a coprire i costi ma il vecchio Ferrante, padre di Ugofoscolo, era contrario all’utilizzo di diserbanti, concimi e trattamenti chimici e “tutte quelle porcherie che si usano oggi” e preferiva produrre meno ma “ingrassare” la terra solo col letame delle sue bestie e, come vedremo, il tempo gli ha dato ragione.
Alla morte di Ferrante nel 1980, il figlio Ugofoscolo ha preferito puntare sulla valorizzazione ambientale e turistica: due antichi casali rurali sono stati restaurati ed adibiti ad agriturismo; 18Ha di zona agricola sono stati ‘rinaturalizzati’ tramite il provvedimento CEE 2078 e, sempre nella zona agricola, è stato realizzato un campo da golf a gestione totalmente ecologica in ottemperanza con le nuove tendenze della Federazione Golf. La insolita presenza, all’interno dell’area agricola e fortemente antropizzata circostante, di boschi e zone umide nella parte lungo il Fiume Ronco, ha consigliato di istituire nel ‘84, con la Provincia di Forlì-Cesena, l’Oasi Faunistica di Magliano. A questa ha fatto seguito nel ‘95 la promozione a Sito di Importanza Comunitaria che garantisce, anche per il futuro, le misure di rispetto ambientale per quest’area. Questo ha portato ad un numero altissimo di specie di Uccelli nidificanti nell’area e, essendo questi abitualmente utilizzati come indicatori ambientali, ne deriva la vera funzione di ‘oasi’ assunta da quest’area con una popolazione residente e nidificante di ben 85 specie contro le 20/30 presenti nelle zone agricole circostanti.
LA SVOLTA
In questa oasi di storia e natura, nel 2011 arriva Filippo: cuoco vegano e aspirante contadino. Comincia a fare esperienza nel settore agricolo alle dipendenze dell’Azienda Agricola di Foschi nel 2012, anno in cui coltiva il suo primo campo di ceci il cui raccolto viene interamente venduto agli INGASATI di cui lui stesso fa parte.
Da allora, anno dopo anno, le produzioni aumentano in quantità e varietà : ceci, lenticchie, soia borlotti, farro, grano antico Senatore Cappelli e farro Dicocco. Tutte le produzioni vengono vendute direttamente a Gruppi di Acquisto, ristoranti, negozi tipici del territorio.
Nel frattempo, in collaborazione con enti del territorio, Filippo porta avanti progetti didattici e sociali: orti in carcere, corsi di cucina vegana per immigrati e profughi, crediti formativi tramite piccoli lavori in azienda per studenti svantaggiati.
Con un fatturato che aumenta un anno dopo l’altro, il sogno di Filippo è acquistare o affittare terreno e casa per costruire qualcosa per il proprio futuro e per quello delle sue due figlie.
IL FUTURO
Finalmente nel 2016 si crea la giusta opportunità . Per una strana “congiunzione astrale” i vincoli sui terreni di Foschi, che ne impedivano l’affitto, scadono e c’è l’occasione per Filippo di entrare in società con Claudia, amica di lunga data conosciuta all’interno del gruppo di acquisto, che ha competenze complementari a quelle di Fillippo: mentre lui può gestire il lato agricolo e la cucina, lei si occuperà di amministrazione e di accoglienza in agriturismo.
Così, a partire dal 01/08/2016 la Società Agricola La Lenticchia S.S. prende in affitto il podere finora coltivato da Filippo e il casale ad uso agriturismo, dove lui già vive. Inoltre , con la collaborazione di Pietro, Laura, Claudia e Paolo (tutti INGASATI DOC) coltiverà anche i terreni nella Valletta di Castelnuovo, storici produttori di grano antico Gentilrosso.
La scelta naturale è certificare tutti i terreni per la produzione Biologica.
Nel casale, oltre l’abitazione di Filippo, stiamo riorganizzando l’agriturismo per creare un punto di incontro (eventi e riunioni), accoglienza (camere e colazione), e piccola spesa (punto vendita dei prodotti aziendali). Speriamo di poter presto somministrare anche qualche pasto ai nostri ospiti e amici.
In questo modo Filippo può realizzare il suo sogno e definirsi a tutti gli effetti un Cuoco-Contadino che massimizza la qualità e la freschezza del cibo prodotto e offerto nella sua azienda e minimizza i rifiuti e l’impatto ambientale.
ORA CARI INGASATI TOCCA A VOI: AMATECI, PIACIATECI, FREQUENTATECI E ADOTTATECI !!! 😀
5 risposte su “INGASATI che sostengono l’economia locale: nasce La Lenticchia di Magliano”
Bravi!!!
Turto molto bello ….. e ingasato 🙂
Avevamo promesso aggiornamenti… eccoli!!!
https://www.facebook.com/events/1144901025575221/?ti=cl
in bocca al lupo per questa nuova avventura!
Mi sento commosso come non mai … GRAZIE veramente e il minimo che posso fare è aiutarvi con la MAG6 come già feci epr i Paoli
In fondo così mi sento qualcosa di più di un semplice acquirente …
Grazie amici miei. L’incubatoio inGASato da frutti e continua a farlo anche in momenti in cui bioritmo non pare alle stelle!
Saluti radiosi