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Riflessioni

OGM, TEA (NGT): tanta confusione sotto al sole

Avvio una nuova discussione (da approfondire magari in plenaria? Abbiamo un genetista in sala?) partita da uno scambio di mail seguito a una newsletter di un nostro fornitore su tutt’altro argomento (l’astrologia, pensa un po’…). Su consiglio di Romeo, sposto questa riflessione e relativa discussione qui sul blog.
 
In quella catena di mail, a un certo punto Romeo scrisse:
Sul metodo sperimentale sono anche io favorevole basta che venga comunque sempre ben definito e delimitato da paletti insormontabili, altrimenti si rischia di finire all’interno dell’”esperimento” senza aver dato alcun consenso o nostro malgrado costretti (un rapido accenno al fatto di aver ridenominato gli OGM in TEA cercando di farli sdoganare con il bollino della scientificità … e qui sono volutamente pungente).
 
Al che Alice, rispose: 
Aspetta Romeo, mi devi spiegare la cosa di Tea e Ogm perché non ho capito il riferimento. 
 
Al che, io rispondo:
 
Con TEA si intende Tecnologie di Evoluzione Assistita e non c’entrano niente di detersivi di TEA Natura, mi raccomando, non incolpiamo il povero Pietro di TEA…
 
A parte gli scherzi, su TEA e OGM ci sarebbe un mondo da capire.
Da quello che ho capito le TEA (che in ambito europeo si chiamano in realtà NGT, Nuove Tecniche Genomiche) sfruttano una tecnica completamente nuova e diversa per modificare alcuni punti del DNA degli organismi e lo fanno in modo più preciso e meno casuale. Il termine stesso OGM è un contenitore enorme che ormai vuol dire tutto e niente e per questo le normative europee (e meno che mai quelle italiane) non sono più sufficienti a regolamentare tutto quello che si può fare dal punto di vista scientifico e tecnologico (e quindi neanche quello che, come decisione politica, vogliamo che si possa o non possa fare). 
Da quello che ho capito, con le TEA si possono fare ora alcune cose che con gli OGM non erano neanche immaginabili e quindi non sono normate; c’è quindi un buco normativo. 
Non è solo un cambio di nome, ma proprio una tecnica diversa. In pratica si fanno piccole modifiche al DNA di un organismo dall’interno, senza aggiungere pezzi di DNA provenienti da altri organismi (cosa che invece avveniva con gli OGM di vecchio tipo). Per questo motivo non sono OGM in senso stretto, perché non c’è mischione, ecco. Gli organismi ottenuti non sono transgenici.  
 
Ovviamente giornali e siti generalisti (sia quelli pro, sia quelli contro) hanno titolato “il governo approva le sperimentazioni con le TEA, che sono i nuovi OGM” buttando tutto in caciara come al solito. È una questione molto complessa e come al solito la realtà non è bianca o nera, ma contiene infinite sfumature di grigio. 
Le domande (che non so neanche formulare bene e di cui ignoro le risposte) sono tantissime.
Cosa si può (teoricamente) fare con queste nuove tecniche di editing genetico (chiamato CRISPR)?
Quali sono i rischi?
Quali sono gli eventuali benefici?
Cosa, di tutto questo, è brevettabile (e quindi con potenziali problemi etici)?
Vogliamo proibire che su queste cose facciano ricerche le università pubbliche (come quelle italiane), lasciando la ricerca come al solito solo nelle mani dei grandi gruppi privati esteri (americani) o della Cina?
Si può fare agricoltura biologica con semi e piante TEA? (ovvero se una pianta con modifica genomica TEA consente di fare a meno di pesticidi e fertilizzanti di sintesi e ottenere rese migliori con meno consumo d’acqua la possiamo considerare una coltivazione biologica?)
 
Diciamo che la caciara “Sì sì sì, vogliamo gli OGM” contrapposta al “No no no, non vogliamo gli OGM” rende molto difficile capire di cosa stiamo parlando in realtà ed è una nebbia che rende tutto confuso. E nella nebbia, si sa, c’è sempre qualcuno che potrebbe approfittarne…
La realtà è sempre complessa e la semplificazione è un danno per tutti.
 
Mini sitografia che ho trovato, se chi legge qui è interessato.
Una pagina chiara che descrive le distinzioni tra le varie cose è questa:
(incidentalmente trovo la lettura de Il Post e i loro podcast estremamente equilibrati e chiari e lo consiglio)
 
Altre cose vengono spiegate qua:
e anche qua:
 
Qua, interessanti spunti legati alla brevettibilità e considerazioni etiche, sull’agricoltura biologica ecc. di queste nuove tecniche:
 
 
Abbracci a tutti a piene mani
Davide
 

Una risposta su “OGM, TEA (NGT): tanta confusione sotto al sole”

Caro Davide, prima di tutto grazie davvero per la approfondita disquisizione e puntualizzazione.
Sarà il caso ma proprio oggi ho letto un meraviglioso articolo di AAM terra nuova che mi ha permesso di capire meglio alcune pratiche di miglioramento genetico che sono alla portata anche di una persona semplice come me. Lo propongo qui affinchè se ne faccia l’utilizzo che credete opportuno: https://www.ingasati.net/wp-content/uploads/2025/01/Articolo-AAM-Terra-nuova.pdf

Personalmente ti ammiro perchè tu riesci a governare anche molte cose complesse e percepire, con curiosità, le tante sfumature di grigio che, spesso, complicano e arricchiscono ( o impoveriscono, non saprei) la nostra vita.

Io sono di origini contadine e i contadini non sono complicati di natura. Tendenzialmente, cercano la via più facile e meno faticosa fidandosi ed affidandosi. Mio padre al Consorzio agrario dal suo amico acquistava veleni, sementi e ogni genere di cosa e dalle sue vacche traeva il letame per concimare i campi. Si fidava perchè era un amico e usavamo fitosanitari di classe 1^ con una certa naturalità ed anche concimi chimici aggiuntivi; lui mi lasciò a 14 anni e appena raggiunsi la maggiore età anche io presi il patentino per poter continuare ad usare questi prodotti (l’interregno lo facemmo a prestito da vicini). Mi vennero dubbi dopo diverse volte che mi intossicai e fidarmi ed affidarmi non faceva più per me.
Siccome non ho la cultura per approfondire cose cosi complicate come la biologia molecolare tendo a selezionare soluzioni semplici e lineari e che io possa capire, possa replicare e, soprattutto, non mi vincoli ad alcun riacquisto (di semi, di piante, di fitosanitari, ecc.).
Capisco che ci siano storture di sistemi che impongono l’importazione di tanti prodotti e le mie ritrosie e il mio integralismo avranno vita breve ma, finchè non sono solo su queste “linee di condotta”, non mi scoraggio.
Parteciperò con interesse all’incontro che cercherà di spiegare queste tecniche https://www.ingasati.net/2025/01/30/incontro-on-line-su-ngt-martedi-11-febbraio-2025-dalle-1800-alle-1930/ ma prima chiederò una dichiarazione di assenza di conflitto di interessi alla biologa relatrice perchè mi piace capire con chi mi interfaccio e di li mi farò un’idea … cercando di rivedere la mia che ha guidato milioni di anni di evoluzione ancora prima ci fosse l’uomo.
E vero che la natura ed il clima cambiano e tutti dovremo adattarci ma non è il primo cambiamento epocale che supera il nostro pianeta (e il genere umano) e da cui si rigenera e guardo con estrema fiducia il futuro e i contadini (non intendo le grosse “aziende terriere” che si dedicano alla “mungitura” del suolo). Sapranno sicuramente fare le scelte giuste a patto che non siano costretti dalle leggi di mercato a farle … a quel punto scenderò al loro fianco in protesta … ed intanto rivedo la mia organizzazione famigliare tentando di ricavare il tempo per tornare a mettere le mani nella terra.
Ho visto i primo OGM osannati come la soluzione della fame nel mondo che però non ho mai effettivamente riscontrato mentre tanti terreni sono stati inariditi e desertificati e tante foreste abbattute per far posto a nuovi terreni e pascoli. Non vorrei vedere altri disastri ma se davvero coltivare e ottenere frutti può essere così semplice (esempio sulla frutta https://www.ingasati.net/2024/12/14/compriamo-alberi-da-frutto-insieme/) non capisco perchè complicarci la vita con nuove complicazioni da laboratorio. Il miglior laboratorio è, e resta, la natura che dovremmo studiare tutti obbligatoriamente a scuola con una vanga in mano.

Saluti radiosi

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