Categorie
Ordini

Resoconto plenaria furgoncino del 23/01/2025

 Partiamo praticamente puntualissimi con un gioco (Mentimeter) in cui ognuno risponde con una parola alle domande proposte lasciando le sue impressioni per stratificare a video quelle più ricorrenti (spero che la vulcanica Diana ci renda disponibili i risultati 🙂

Si aiuta solo chi aiuta” enunciato su cui si inizia a disquisire con Alessandro Novelli che spiega la realtà di GPS Amatrice raccontando le conseguenze del terremoto e spiegando come, dopo la prima fase di tendopoli sul posto, sono state fatte convenzioni con gli alberghi oltre la zona dove sono state spostate tante persone. Sono rimaste, sul territorio, pochissime famiglie di agricoltori e allevatori che, in quel periodo, hanno fruito dell’aiuto dei tanti volontari. Sono fiorite iniziative importanti e campagne come “Io non crollo” strutturata su facebook a livello regionale per chiedere e dare aiuto (sono arrivati elettrodomestici, utensili, attrezzature, abiti, ecc.). Con le sue strutture abitative rimaste agibili Alessandro ha aiutato anche nell’ospitalità le persone che venivano ad aiutare. 

Ma aiutare a fare cosa??? Si può aiutare semplicemente con beni e disponibilità di tempo e si immaginava perfino di poter ricostruire. Il saper esprimere da parte dei residenti cosa serviva ha messo in moto un aiuto orientato (scarpe, fili elettrici, letti, ecc.) ma questo, al contempo, limitava il concetto stesso di aiuto. Si sono accorti che chi aveva la “voce più grossa” per “urlare” le cose di cui aveva bisogno (o pensava di averne) veniva salvaguardato maggiormente rispetto a chi chiedeva meno e si adoperava di più in autonomia. Lentamente capirono che soddisfare una richiesta non significa aiutare.A seguito di un episodio mortale hanno rivisto tutto il concetto. Un residente ha catalizzato su di se parecchi aiuti e fatto portare container riempiendoli di materiali, ha costruito baracche e tanti lo aiutavano e gli portavano altre cose. Una sera, a seguito di un incendio, alcuni suoi animali e gran parte del materiale accumulato (e neanche sempre utilizzato …. (ma solo ammassato) andò perso, purtroppo la vista di questo ha causato un infarto risultato letale a questa persona. A questo punto hanno deciso tutti insieme che si sarebbe aiutato solo chi aiutava.

Ho avuto 3 minuti di blackout della linea telefonica e qualcosa mi sono perso … a ricordarmi il concetto di relatività e fallibilità dei sistemi!

Questo slogan è diventato anche una regola nella costituzione dello statuto di GPS e la solidarietà nuda e pura è diventata “collaborazione”, principalmente perché non si vuole un sistema con “debiti” ma un sistema di relazioni con scambio e reciprocità.

Visto che ora l’impatto del furgoncino inizia ad avere un certo peso si deve riflettere anche su alcuni punti fermi, se sia il caso di fissarli anche in questa organizzazione.

Inizia la discussione libera facilitata da Diana ed Eleonora che con le loro fruste parevano sciucarèn rodati!

Cosa significa “aiutare” dentro al nostro progetto?

Liana del Gas Monserra: Il “solo” (“si aiuta solo chi aiuta”) fa un po’ paura e senza il contesto dato ad Alessandro può stridere. Ognuno di noi ha ricevuto tanto aiuto quando è entrato e poi lo ha cominciato a dare a chi arrivava quando ha iniziato a muoversi e capire meglio.

Francesca: Non tutti i GAS hanno le stesse logiche di azione per le varie esperienze che li caratterizzano, per alcuni il solidale non è così pregnante come concetto e sono più spinti al mero acquisto. Creare un gruppo eterogeneo implica unire tante realtà diverse con tanti pensieri diversi. Sarebbe utile contagiare le buone pratiche di ogni gruppo. Aiuto e anche apertura alla condivisione e alla crescita.

Romolo Macchetta GAS Lodi. Ha partecipato all’ultimo giro per la prima volta. Va bene aiutare solo chi aiuta ma è importante non misurare quanto si aiuta. Non possiamo pretendere sforzi immani da alcuni che proprio non ce la fanno. Per sua esperienza fare il riferimento per un paio di nuovi GAS è per la gestione informatica è già importante di suo e via via che raggiungeranno l’autonomia potrà destinare energie ad altro. Ognuno aiuta come può.

Michela – Gastone: la possibilità di allargare tanto il confronto è già di per se importante. E’ importante non servire chi non capisce e non è interessato a condividere le proprie esperienze. Nel suo GAS si è passati dal servire 40 famiglie, a sole 8 che si aiutano e collaborano tra loro. Si chiede quali sono i bisogni di chi gestisce il furgoncino per poter valutare dove poter avere le competenze di aiutare.

Alessandro GPS: chi si “muove” per gli altri sta già aiutando. Il furgoncino contiene i gasisti, il trasportatore e i produttori e la sinergia è fondamentale. Il furgoncino deve far mettere i valori propri di ciascuno di questi partecipanti.

Eleonora: Rileva come siamo arrivati ad essere in 54 ad assistere a questa riunione di plenaria, compreso Manuel (il nostro trasportatore che è stato fino al saluto finale). Capire le impressioni e motivazioni degli ultimi arrivati che salgono sul furgoncino è fondamentale

Nicoletta Brugherio: salita da poco, ha voluto fortemente conoscere il progetto e ha spinto il suo gas a partecipare. Pensava di trovare una cosa già fatta e decisa ma vede un grande fermento in evoluzione e, al di la di aiutare nell’estendere questo progetto, non vede come potrebbe aiutare per le poche competenze che si sente di avere. Ha ancora bisogno che le si indichi la strada.

Diana: Le competenze su questo progetto non le ha nessuno … anche chi con lei lo hanno fatto partire … si sono affidati e coltivati il tutto con il buon senso e la calma… il percorso è complesso ma coinvolgente e la partecipazione attiva è importantissima. Ogni viaggio è diverso e arricchisce l’esperienza.

Alessandro di semi di zucca: non mi piace questo motto (si aiuta solo chi aiuta”); aiuto reciproco, condivisione sviluppo del progetto è più indicato e “ragionabile”. Il progetto è collegiale e coinvolge un po’ tutti ognuno per la sua parte e può funzionare solo con la condivisione. Si sente parte di un’economia solidale e le interazioni che ha sviluppato con tanti dei partecipanti ha amplificato esponenzialmente la sua fiducia nelle persone

Altro quesito di riflessione: Come pensi di supportare il progetto del furgoncino?

Salta all’occhio la riccorrenza del termine “acquistando” dal mentimeter…

Liana di Monserra: Sottolinea come l’acquisto di merce anche lontana dalla sede del GAS abbia scatenato comunque un dibattito per i famosi cerchi concentrici cui il gas si ispira; dovrebbe essere sviscerata meglio l’etica che c’è dietro.

Annalisa GASBO: hanno fatto molta fatica come GAS e da 40 famiglie sono rimasti in 15. Il loro motto era “Partecipa solo chi partecipa” ma ha vaporizzato la differenza tra le iniziali 40 e le attuali 15 famiglie. Il furgoncino ha permesso di diversificare gli acquisti e la garanzia dei produttori presenti da parte di altri gas da un grande aiuto. Bellissimo sapere quanti corrieri sono stati risparmiati se avessimo fatto acquisti diretti ognuno di noi nelle nostre case in solitaria.

Romeo inGASati: pippone che nemmeno riporto per carità d’animo vist la lunghezza del racconto. SIntesi della sintesi: difficile coinvolgere i gasisti al progetto ma… W il furgoncino!

Amelia di Casale Nibbi: condivide il racconto di Alessandro e aggiunge che è giusto che vada aiutato chi vuol essere aiutato. Il progetto del furgoncino è frizzante perché coinvolge tante persone. Arrivare a casa di tante persone con anche prodotti freschi è veramente una meravigliosa opportunità per tutti!

Martina Rappelli GAS Carrara: Sono molto interessati per il “Furgoncino TELL” e si aspetta aiuto a farlo decollare al meglio proprio per poter aiutare.


Quando un gas non è adatto a partecipare al furgoncino?

Eleonora ha fatto una assemblea nel suo gas a Pesaro di recente (composto da 150 famiglie) e capisce la difficoltà di trasmettere le riunioni e l’entusiasmo a tutti i gasisti. A Pesaro molti gasisti partecipano alla consegna e allo sporzionamento seguente ma si fatica a passare pienamente l’entusiasmo ad altri.

Alessandra Gas Monserra: collegata da 15 minuti fa fatica pure lei a far passare i valori e l’entusiasmo. Si fa fatica ad introdurre nuovi produttori per rispetto a quelli storici che già ci sono. Tea era sul furgoncino e hanno ordinato in 3 e dopo nemmeno 2 mesi l’ordine è stato fatto da 20 perché tutti convinti che l’impatto ambientale della consegna diretta fosse inferiore. Il furgoncino ha permesso a tanti di uscire dal guscio del proprio gas e sarà sicuramente un successo.

Lorenza GASebo: da sola ha portato avanti, nel suo gas, questo progetto e ha coinvolto anche gasisti di altri gas che non erano saliti. Ritiene importante portare avanti questo progetto. Nei gas è sempre difficile vincere il cambiamento e aprirsi all’esterno ma sforzarsi di portare lo spirito che si sente in queste riunioni è fondamentale. Bello sentire che c’è chi pesa e spartisce le noci davanti ad un caffè e in compagnia … fondamentale lo spirito di condivisione.

Monica Gras: da 12.000 km lontano (dalla Patagonia!) é da 25 anni nel gas e la potenzialità del progetto riconosce che è “magica”. Ci siamo lanciati in tantissimi produttori come GAS e di 80 famiglie circa, 8-10 hanno partecipato. Andrebbe bene anche ordinare solo secondo lei, in fondo è aiutare pure quell’atto … ma anche lei sente difficile trasmettere l’entusiasmo. Il fatto che alcuni produttori fanno pagare spese di spedizione potrebbe allontanare alcuni.

Piero Tea Natura: Arrivato tardi per lo Yoga (sta virando sempre di più verso il “Santone indiano”) ringrazia gli eroi che tengono vivo questo progetto. Percepisce stanchezza nelle parole che ha letto espresse sul mentimeter. Lui ha tratto una grande energia dal furgoncino e ci vede un germoglio che deve continuare a svilupparsi e che va tenuto accudito. A Giugno guadagnerà la possibilità di andare in pensione e lascerà la ditta ma vede la paura nella capacità di orientamento del suo gruppo in questo periodo complesso; quasi mensilmente i negozi che serve Tea Natura sono in sofferenza per la concorrenza principalmente dell’on-line, associando questo alla stanchezza dei gas che calano gli ordini si preoccupa. Pur vedendo questo periodo “stanco” vorrebbe però ricavarsi del tempo libero da donare ad altre cose. Continua con i ringraziamenti e sottolinea che i produttori devono essere grati al furgoncino. Evidenzia e rivendica la bontà dell’accollo dei costi di trasporto che si è assunto al momento che ha sentito che alcuni non salivano proprio per avere la consegna gratuita altrimenti prevista con ordine diretto. La mancanza di relazioni da acquisti automatici on line lo ha molto segnato. I produttori hanno grandi responsabilità nei confronti del GAS. Avendo a disposizione i listini di tanti produttori e vedendo il mercato contadino di Ancona si è accorto di prezzi un po’ alti applicati sul furgoncino e anche alcuni GAS se ne sono accorti quindi richiama anche i produttori del furgoncino a mantenere un occhio di rispetto verso chi acquista con questo canale.

Diana: fondamentale il confronto aperto anche sui temi lanciati da Piero e su altri temi che emergono dal mentimeter.

Aldo riconosce che il discorso dei prezzi giusti è sicuramente un tema importante perché non si vuole far diventare i GAS popolati solo da “VIP” con redditi sopra la media e deve rimanere alla portata di tutti nutrirsi bene. E’ importante anche il prezzo trasparente e propone di dedicare una serata in modo esclusivo all’argomento, sempre nell’ottica dello sviluppo del furgoncino e dei temi dell’economia solidale.

Aldo introduce il secondo punto all’ODG. Durante il Gir8 il costo dei trasporti è stato un argomento piuttosto spinoso e discusso in chat. Se oltre certe soglie il trasporto è gratuito in caso di ordine diretto, diversi produttori alla pari di Tea, hanno preso in carico il costo dei trasporti per chi superava appunto i limiti nell’ordine. La regola della suddivisione a metà tra produttori e gasisti deve essere sicuramente acquisita e applicata di conseguenza anche sui prossimi giri da parte dei produttori che vorranno attenzionare il problema. Sottolinea anche il problema di alcuni gas (Parma ad esempio è uno) dell’ultimo miglio perché un secondo corriere che stocca e fa la consegna al GAS va a pesare ulteriormente sul costo finale al gasista. Anche su questo sottolinea l’importanza della collaborazione del produttore su questi costi.

Eleonora: ricorda la discussione sviluppatasi sulla chat con i vari filoni di pensiero e stimola Alessandro all’intervento sull’argomento trasporti.

Licia Tabanelli: rileva che nonostante le difficoltà il furgoncino è riuscito a crescere e risolvere al volo problemi importanti. Il prezzo dei prodotti suggerisce che deve essere trasparente anche per un solo prodotto ad ogni produttore. Anche lei producendo il grano con dei contoterzisti ha capito che i margini sono veramente ridotti e, rispetto ai costi di mercato, il cereale è in perdita a prescindere; è fondamentale che il produttore illustri un prodotto per dare uno specchio di trasparenza e consapevolizzare l’acquirente. Sta cercando di chiedere aiuto nel suo gas per sgravarsi e poter aiutare maggiormente il progetto ed il suo sviluppo.

Alle 22:40 siamo rimasti in 44 … direi non male la resilienza del furgonista medio! ?

Eleonora, capita la deriva, chiede di trattare in altra serata i prezzi e così Piero abbassa la mano e passa parola ?

Alessandro Cascini si Semi di Zucca: spiega che le criticità del progetto possono essere opportunità ma vanno riconosciute e gestite. Lato produttore si vedono meno criticità ma lui ha chiesto ai produttori di sostenere le spese dei trasporti perché lui è molto contento di essere sul furgoncino ma molto poco coinvolto nell’organizzazione generale che pesa tutta sui gasisti. Siccome vede che gli ordini aumentano lui ritiene che i costi potrebbero risultare adeguati anche sostenendo i costi del trasporto direttamente da parte dei produttori. Il produttore forse non è ben consapevole dell’impegno dei GAS per far funzionare queste cose. Partecipando al carico/scarico ha visto bancali sbagliati, pacchi arrivati negli hub sbagliati. Forse questi aspetti sono poco noti ma hanno comportato non pochi interventi “d’urgenza” e che comunque impattano.

Alessandro Novelli di GPS: ritiene condivisibile quello che dice Alessandro e ritiene il “si aiuta chi aiuta” vorrebbe che anche i produttori debbano consapevolizzare bene questo progetto anche per capire meglio da dove nasce e dove potrebbe arrivare. Ritiene che partecipare a questo costo di trasporto in modo maggiore possa essere complicato e ritiene indispensabile prima organizzare meglio tra i produttori stessi di GPS le loro attività. Sottolinea il primo miglio che fa GPS per raccogliere tutti gli ordini dai vari produttori distinti è molto più impattante di “un miglio”. La divisione gas per gas e la consegna al loro hub non è ancora considerata nel prezzo di listino ed ha impatto comunque importante. Ritiene che sia complesso per loro accollarsi i costi del trasporto e avevano stabilito anche una soglia sostenibile per il produttore per la sua quota di trasporto (comunque rientra abbondantemente nella percentuale dell’ultimo giro). Con la mole attuale di ordini ritiene che far pagare un minimo di consegna a tutti i partecipanti potrebbe essere una soluzione così da distribuire il contributo su tanti andandolo a parzializzare in termini relativi.

Il gir8 ha avuto la possibilità di far decidere al produttore di scegliere se accollarsi o meno gli oneri del trasporto e si dovrà decidere come procedere con il prossimo giro

Francesca Pascucci: non è lucidissima per la tisana alla canapa (ho intravisto anche come sniffasse i fumi del bicchiere prima di sorseggiarla… ?). Il trasporto per lei va modulato comunque con l’onestà del produttore che è bene illustri i prezzi con trasparenza per conoscere e capire meglio cosa c’è dietro il prodotto che acquista. Le stride il concetto che ha sentito esprimere che il produttore non partecipa all’organizzazione; fino ad ora il progetto ha portato avanti sia la visione del produttore che quella del gas e ogni produttore si deve mettere in gioco, ad ogni giro. Si deve trovare il modo per pagare il trasporto in modo equo e non per compensare qualcosa che non è il trasporto.

Romolo Macchetta Gas Lodi. La via scelta nel giro 8 è secondo lui l’unica ragionevolmente percorribile al momento. Una evoluzione diversa può venire solo attraverso un dialogo tra i produttori che comprenda anche il listino prezzi. Come gasisti dobbiamo riconoscere la responsabilità primaria dei produttori per il loro lavoro

Alle 23:28 siamo ancora in 42 … stoici e sul pezzo!

Eleonora spiega che le visioni sono state espresse. Magari per le prossime integriamo anche con degli esempi di ticket (ognuno paga qualcosa) così da vedere come impatterebbe sia economicamente che come gestirli con i gasisti acquirenti.

Andrea Bonvicini: la gestione è stata più pesante e ringrazia Simone Cristina che hanno gestito le comunicazioni con le varie realtà interessate. Chiede che gasisti e produttori che riescono a ritagliare un po’ di tempo per la gestione di parte del processo del furgoncino si palesino. Vorrebbero creare un gruppo operativo che si accolli una quota di aiuto del progetto per il suo sviluppo cercando di suddividere pezzetti dell’organizzazione da portare avanti su più gruppetti. Chi vuole fare qualcosa organizzativamente si faccia avanti. Non servono competenze particolari.

Simona Ferraro Gras: I Gas organizzano e gestiscono la logistica e i produttori sono tendenzialmente al traino. Anche una rappresentanza di produttori attivi dovrebbe essere proattivo, ad esempio, nel rispetto delle scadenze contabili di fatturazione. 2 o 3 produttori che monitorino gli avanzamenti di tutti i produttori sarebbe l’ideale. Renato, Valeria Gasem, Liana sono disponibili. Timidamente saltano fuori anche dei produttori: Amelia di Casale Nibbi chiede cosa potrebbe comportare sulla chat (e viene reclutata seduta stante… ?

Piero si chiedeva fino a quando Eleonora, Aldo, Diana saranno “gratuiti”. Manuel ha trasportato 100.000€ prendendo 4000€ … costi di trasporto bassissimi nemmeno paragonabili a quelli che la sua azienda sostiene con la distribuzione consueta.

Potrebbe aiutare creare un gruppo per i produttori dove possono confrontarsi oltre che sui prezzi e sulla loro attività. Piero si offre per quando sarà in pensione ad aiutare…

Amelia Casale Nibbi, Piero Tea Natura ed Alessandro Cascini saranno l’avanguardia dei produttori, quindi ?

Francy ritiene che i produttori devono sentirsi sempre attenti ai richiami che si raccolgono nella chat e il richiamo ad uno deve risvegliare anche chi non è interessato direttamente

Eleonora: la sfida che si sono dati è orientata al credere se si riesce a far funzionare anche su altri fronti questo progetto e così introduce il giro marchigiano e il Furgoncino TELL invitando a parlarne chi li ha propiziati.

Alessandra del GAS Monserra sottolinea le difficoltà iniziale nell’individuare le motivazioni del giro extra, limitato e che serve fino ai marchigiani. La partecipazione è stata scarsa ma entusiastica da parte di chi è salito per la qualità e bontà dei prodotti acquistati ma rileva una certa riluttanza dovuta a scelte fatte da altri GAS che non avevano un contatto diretto con i nuovi produttori. Logisticamente è andata abbastanza bene anche se lei e suo marito hanno dovuto fare 50 km di “ultimo miglio” per arrivare al punto di consegna a Senigallia. Devono capire meglio quali prodotti far salire sul furgoncino e cercare di focalizzarsi sui prodotti di nicchia.

Renato Valeriani GASEM: spiega che all’inizio è stata dura entrare nella logica e ha spronato un po’ il suo gas a ritrovarsi. Hanno fatto gli ordini assieme ritrovandosi qualche serata. Hanno già fatto una visita ad Alessandro ed hanno partecipato a Pesaro per conoscere le realtà di altri gas.

Il trasportatore di questo giro Marchigiano è stato Guerci accompagnato da Alessandro. Unica nota hanno utilizzato un furgone un po’ grande per mettere dentro sia Tea che prodotti alimentari. Se non avevano la parte non alimentare potevano viaggiare con camion più piccolo a costi e tempi più bassi. Si sono divertiti molto pur nella fatica e nelle 18-19 ore di impegno. Va modulato sicuramente meglio il mezzo da utilizzare, comunque Alessandro è stato molto contento di vivere questa esperienza. L’accoglienza riservata a loro è stata meravigliosa!

Sabina del Gas Birulò parla del nuovo giro in corso di programmazione. Furgoncino TELL (vorreste sapere che sigla è … ma non ve lo diciamo., dovevate esserci … ). Hanno conosciuto l’esperienza da effetto Gas e partecipando a Solidalia. Pensavano di salire sul furgone poi via via hanno capito che salire su un treno in corsa avrebbe potuto creare problemi e hanno lavorato sul consapevolizzare il significato del furgone. Interessando circa 25 GAS, alla fine ne sono entrati 11. Si parte da Cremona e arriva fino a Genova e ritorno. Il corriere è Belletti (trasportatore di Iris). TELL sta per Toscana Emilia Lombardia Liguria (come vedete non voglio farvi morire di curiosità  … e qui, ammetto, che come romagnolo mi sarei gemellato volentieri pure con l’Emilia, stavolta… ?). Hanno coinvolto 40 produttori e ora stanno ragionando sui listini. La tratta è tutta in costruzione quindi lo sforzo è massimo. Verremo invitati a partecipare alla presentazione dei produttori di questo giro. Si ipotizza la consegna attorno alla prima decade di marzo con ordini da chiudere entro il 12 febbraio.

Manuel il nostro trasportatore, che è stato in silenzio tutto il tempo, si complimenta e riconosce che il parlare con le persone e l’accoglienza ai vari hub lo ha sempre commosso profondamente ad ogni giro.

Alessandro Semi di zucca spiega che i gestionali dei GAS saranno oggetto di un incontro il 25 febbraio e invita a partecipare gli utilizzatori di questi programmi (qui ci si può iscrivere) così come i produttori che devono raccogliere gli ordini (praticamente tutti… ?).

Diana sottolinea che il “Mi presento” di dicembre è saltato e deve essere riprogrammato.

Alle 00:05 stremati ma felici come bambini e con volti sorridenti, sciogliamo le righe … e ci lasciamo abbracciare da Morfeo.

Saluti radiosi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.