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Incontri Riflessioni

Incontro Rete Gas Romagnoli e Co-Energia – 22 settembre 2024

Purtroppo non sono riuscito a fare troppa pubblicità, in anticipo, rispetto all’incontro così come non ho fatto nessun articolo sul blog pertanto chiedo scusa nuovamente a tutti gli inGASati.

Segnalo che il resoconto è stato fatto da Sonia (ragazza seria e arguta, al contrario di me che ho solo provveduto ad “incasinarlo” un pò come mio solito :-).

Ieri mattina ci siamo trovati a Martorano a bere un caffè insieme; presenti:

  • GAS Faenza – Licia
  • LUGAS Lugo – Patrizia
  • GRAS Ravenna – Simona
  • RAGAS Ravenna – Sonia
  • A TUTTO GAS Sant’Arcangelo – Roberto
  • CO-Energia – Alberta e Cristina.
  • INGASATI Forlì e Valbidente – Romeo

È stata veramente una bellissima occasione di incontro!
Siamo riusciti a mettere sul piatto della discussione diverse perplessità e anche le nostre difficoltà.

La prima domanda che ci siamo fatti è come rendere più partecipi i gasisti cercando di “evolvere” anche un pò oltre il semplice acquisto. Siamo arrivati alla conclusione che il romagnolo è parecchio parecchio aiutato nei momenti di “incontro godereccio”; l’idea maturata sarebbe pertanto di organizzare un pranzo o una cena in modo che si possa aprire una conversazione costruttiva e/o formativa (con la “panza” piena rispolveriamo la fiaba della volpe di Esopo: non riuscendo a passare dalla porta si da un proprio essenziale contributo alla discussione 😎 ).

Sarebbe importante anche coinvolgere persone che hanno già vissuto esperienze dello stesso tipo così da carpire e sedimentare possibili “nuove soluzioni” all’impasse che in generale stiamo accusando in diversi ….

Un primo ed importante momento di condivisione potrebbe essere quello del 13 ottobre a Pesaro con i produttori del GPS Amatrice che potrebbe certamente coinvolgere anche tutta la rete Gas Romagna includendo anche i produttori romagnoli che, dall’esperienza di GPS, potrebbero trarre un grande esempio di CONDIVISIONE con la C maiuscola (ma ancora di più … tutta la parola maiuscola!).

Partendo da questa bellissima idea siamo arrivati alla conclusione di poterci vedere come rete gas Romagna almeno un paio di volte l’anno.

Licia di Faenza ci ha parlato di un evento che avrà luogo il 30 novembre e il primo dicembre presso la fiera di Faenza. In quella occasione si potrebbe pensare di organizzare qualcosa anche per noi GAS. Da valutare anche l’eventuale presenza dei produttori di GPS vista la loro “abilità culinaria” (ma si avvicina parecchio al giro del furgoncino e gli impegni saranno forti per loro!). Sicuramente prima dovremo “testarli” a Pesaro … 😛

Roberto di “A tutto GAS” di Sant’Arcangelo ha dato piena disponibilità per l’organizzazione a Sant’Arcangelo di un evento (a primavera del prossimo anno), che possa coinvolgere tutta la rete gas Romagna … e così ampliamo gli orizzonti di ciascuno e battiamo in lungo ed in largo la Romagna!

Alberta di Co-energia (altro vulcano in eruzione controllata) ci ha spiegato i vari progetti sperimentali del gruppo biSogni di Co-Energia; sia quelli passati (memorabile quello sulle patate … che merita una attenta analisi e riflessione per capire se potremmo provare a replicarlo anche da noi…) ed anche quelli su cui stanno lavorando ora. In qualità di rappresentante della rete gas Marche si è confrontata con noi illustrandoci un pò la loro esperienza. Ha colpito molto l’analisi sui costi di un GAS (allegati in fondo alla discussione peraltro assolutamente da leggere!) che, con il suo GAS, hanno portato avanti e che mi ha parecchio meravigliato per la dovizia e completezza del riepilogo delle spese … pensare poi di attribuire alle ore di volontariato un importo di 12 € e fare il conto totale di quanto richieda un GAS di medie dimensioni fa veramente “rabbrividire” … quante persone fantastiche lavorano per tenere vivi questi gruppi di “avan-frontisti”!

La capacità di attuare progetti, magari trovando il produttore che veramente ci creda e si metta a disposizione anche con una quota di suo tempo, oltre che di suo lavoro, per dimostrare a tutti che la co-progettazione e la costruzione del prezzo è qualcosa alla portata si apprezza veramente anche nel loro progetto sul pomodoro. Ci spiegava Roberta che ha generato i famosi “legami” che, certamente poi vanno coltivati, ma che permettono di approfondire paradigmi che la grande distribuzione tende a nascondere.

Effettivamente abbiamo anche appurato, amaramente, che le perplessità sulla mancanza di partecipazione dei gasisti se non per alcuni acquisti, è un problema comune a tutti i gas e qui ritorna il discorso appena fatto sui legami che si sono sfilacciati specie dopo alla recente pandemia.

Oltre a questo conveniamo insieme che, negli ultimi anni, sono anche diminuiti gli acquisti attraverso i gas. La spiegazione principale e che oramai il biologico e l’etico sono sdoganati sia nei supermercati che in molti più luoghi rispetto all’origine dei GAS oltre 30 anni fa quindi, in un certo senso, abbiamo portato la nostra rivoluzione culturale di allora in direzione della massa di consumatori. Proprio per questo è giunto il momento di cercare di portare i gasisti ad un maggiore e anche migliore coinvolgimento nella parte sociale, solidale e formativa. Ci ha letteralmente ipnotizzato con una nuova e possibile desinenza della sigla GAS: Gruppi di Azione Sovversiva … ma sempre Solidale….).

Alberta ci ha consigliato di formare un coordinamento di rete gas Romagna, riconoscendo che il RES Marche (uno dei primi RES in Italia) è stato  chiuso nel 2018 e dando una serie di suggerimenti sulle migliori modalità per dare fondamenta solide a questa iniziativa. Questo non può prescindere dal vedersi con una certa regolarità, nonchè prendere decisioni più condivise in modo che ognuno possa velocemente riportare le news al proprio gas, così che non ci siano “carenze” nel passaggio delle informazioni.

Le crisi che vive la nostra Società ormaia definibile liquida (e in Romagna ce ne siamo accorti bene del significato …) sono oramai economiche ed ambientali e richiedono letteralmente, a tutti noi, di acquisire le capacità di “costruire zattere” per galleggiare e traghettare con noi quante più persone ed aziende possibili oltre a cambiare il paradigma stesso di GAS! Per costruire però non possiamo far altro che essere coesi e collaborativi sia tra noi gasisti ma soprattutto con i produttori che, sull’esempio di quanto fatto con GPS, devono imparare a collaborare attivamente aiutandosi non solo nel momento del bisogno estremo; non dimentichiamoci comunque, in questa costruzione, nemmeno la Politica … quella sana che tanto potrebbe fare anche solo, semplicemente, senza metterci i bastoni tra le ruote!

Esempi di questa progettazione partecipata risiedono anche nella campagna 3 volte buoni, a cui gli inGASati hanno aderito sulla fiducia, e su cui Alberta ha tenuto a sottolineare il significato delle candele che, nel buio e nella penombra, illuminano e danno speranza (visione affascinante quanto bucolica!).

Se puoi, e se hai letto fino a qui, spero non lesinerai un commento, sia in positivo che in negativo. Se poi ti candiderai a partecipare e rappresentare gli inGASati in questa rete Romagnola … sicuramente saresti considerato alla stregua delle candele di cui sopra … io da solo non ci vado più altrimenti poi volo troppo alto in solitaria … 😉

Saluti radiosi

 

Finito il resoconto, riporto qui le parole profetiche dedicateci con il cuore da Alberta:

Anche se siamo pochi, non siamo soli.
Grazie per l’incontro di domenica e per l’impegno nel portare avanti percorsi complessi, continuando anche quando ci si sente isolati. Se succede, restiamo in contatto: se non possiamo vederci di persona, sentiamoci con una telefonata.
Costruire reti è difficile, lo sappiamo bene e sappiamo che spesso il problema è anche la soluzione per risolverlo.
Domenica vi dicevo che servono tre cose affinchè un progetto vada avanti e raggiunga gli obiettivi: visione, struttura e pratica. Possono essere bellissimi uno o due di questi aspetti, possiamo averli costruiti perfetti, ma senza il terzo non si va avanti. È necessario lavorare su tutti e tre, con costanza, adattandoci alle diverse velocità: rallentando o accelerando, dando più o meno spazio, a seconda del momento.
La pratica dovrebbe essere condivisa, inclusiva e capace di rispondere ai bi-sogni di tutti, sia materiali che spirituali. L’obiettivo è migliorare ciò che ci circonda, ma anche ciò che è dentro di noi, promuovendo una crescita personale e collettiva.
La struttura sarebbe ideale se fosse leggera, semplice e trasparente. Ciò che è troppo complesso rischia di bloccarsi; una struttura chiara e flessibile permette invece al nostro lavoro di camminare in maniera fluida e veloce.
La visione dovrebbe abbracciare l’intera Terra, mettendo al centro tutti gli esseri viventi e non viventi. Solo considerando l’interconnessione tra tutte le forme di vita possiamo sperare di costruire un futuro più equo e sostenibile.
Cosa possiamo fare, però, quando tutto sembra fermo (quando va bene) o quando si torna indietro e sembra che il tempo e le energie siano stati sprecati? Manteniamo viva la consapevolezza che quello che stiamo facendo è giusto, che non ci sono altre strade per rendere questo mondo un luogo più equo, giusto e buono. A me aiuta pensare al ciclo delle stagioni, ai momenti di raccolta, di fioritura e poi al riposo e al raccoglimento. Anche quando sembra che tutto dorma nel buio e nel freddo della terra, il seme si sta preparando a germogliare.
Ciò che stiamo facendo è qualcosa che, per come siamo fatti, per ciò che sentiamo con il cuore e non solo con la mente, non potremmo non fare. Quindi non scoraggiamoci se siamo pochi, non siamo soli.
Alberta Cardinali Co-energia

3 risposte su “Incontro Rete Gas Romagnoli e Co-Energia – 22 settembre 2024”

Grazie Romeo, penso sia stata un’ottima iniziativa, mi è piaciuto soprattutto il progetto del pomodoro dove si cerca di coinvolgere tutti tenendo d’occhio il prezzo (va bene sostenere certi produttori ma se hanno solo prodotti cari poi diventa un po’ d’élite). Per i 12 euro orari apprezzo l’idea di dare un costo anche al consumatore, nel senso che anche per noi è un impegno (talvolta anche un lavoro…) seguire gli ordini, certo credo che chi lo fa lo faccia soprattutto per passione o per la gloria (come te Romeo…). Queste uscite pensano sia l’occasione migliore per vedere, toccare e conoscere sia produttori che altri gasisti (purtroppo talvolta sono un po’ impegnative se di 3 giorni ma quella del 13 è fatta nella giusta misura).
Grazie.

Grazie Romeo per il resoconto. Noi purtroppo non riusciamo più a seguire più di tanto anche a causa di priorità che assorbono tutte le nostre energie. Non so come evolveranno i GAS ma rinnovo una proposta che già feci: condividiamo i saperi. Se qualcuno sa fare qualche produzione casalinga, ci si potrebbe trovare per insegnare/imparare. So che non è facile. Sia logisticamente che personalmente. Un conto è lavorare coi propri tempi e i propri spazi. Un conto è avere una mandria di impiastri tra i piedi… Mattia.

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