Cari inGASati (ma non solo)
Il “silenzio stampa” molte volte prelude delle analisi e dei pensieri che portano a nuove proposte.
Abbiamo da sempre mostrato molta attenzione ai rifiuti prodotti e al riutilizzo dei nostri scarti finali ma purtroppo non riusciamo ad arrivare al famoso obbiettivo rifiuti zero (che ho sempre ritenuto piuttosto complesso da raggiungere per un umano…).
Ci viene incontro ora qualche “visionario” che, aiutato anche da una legge Regionale (al momento dell’Abruzzo) che funziona da procedimento attuativo di una legge quadro Nazionale che punta alla “prevenzione” del rifiuto che ha pianificato una iniziativa che, per fortuna, può essere portata comunque in tutta Italia!
Si propone quindi:
- Creare un gruppo di cittadini virtuosi (ma anche aziende, volendo …) che si costituisca ufficialmente in comitato (per Comune di residenza penso sia più corretto); questo Comitato si propone di evitare di produrre rifiuti trasformando semplicemente gli scarti in materie prime per qualcun altro.
- Presentare questo comitato al Comune spiegandone lo scopo;
- Interfacciarsi con qualche supermercato o ipermercato o altro (avrei anche qualche idea al riguardo ma non la sto a scrivere qui) per stabilire convenzioni per la raccolta di materie prime specifiche (o perchè no anche pensare di valutare contatti con aziende locali che riciclino specifici materiali di scarto). Dal conferimento si ottiene un peso del materiale da trasformare in credito (eco-crediti, euro, beni o servizi in base a come stabiliremo e riusciremo ad attuare);
- I membri del Comitato (siano essi privati, artigiani, commercianti o aziende) raccolgono i propri beni di scarto in modo opportuno. L’associazione a cui si appoggerà il Comitato propone anche dei compattatori domestici specifici per ridurre volumi e semplificare la raccolta. Ognuno al posto di conferire il tutto tramite l’attuale raccolta differenziata dovrà conferire in questi centri di raccolta o di concentrazione dei rifiuti;
- Si dovrà poi stabilire con Alea (cui conferiamo i rifiuti) come poter farsi riconoscere lo sconto sulla tariffa dei rifiuti dal momento che non se ne produrranno più come prima (per dire, avendo il comporta a casa io ho già uno sconto annuale sulla tariffa… quindi assicuro che è fattibile!)
Questa è una “base” perfetta per aggiungere al progetto anche la creazione di una Comunità Energetica che può dare un ulteriore valore aggiunto ma cerchiamo di partire da un punto di partenza più abbordabile e alla portata. Inolte può essere integrata la raccolta a step (partendo con la tipologia di materiale di recupero che valuteremo più comoda ed abbordabile)
Se volete leggere qualcosa di più ed approfondire ulteriormente o ascoltarvi i gli audiovisivi disponibili sul sito di Francesco Cappello vi lascio il link alla discussione che lo stesso mi ha suggerito a seguito di alcune richieste di chiarimento che gli ho inoltrato.
Come leggerete viene spiegato che per partire servono cinque cittadini fondatori. Io ci sto a sbattermi ma devo trovare almeno altri 4 che abbiano voglia di aiutare (non solo “semplici aderenti”).
I primi passi sarebbero quelli di:
- farsi mandare i chiarimenti necessari per partire richiedendole
- Trovarsi e, guardandosi in faccia, studiare il progetto e dichiarare l’interesse a procedere tra di noi
- stabilire i passi successivi e suddividersi i compiti per diventare veri cittadini attivi!
Se fossimo così proattivi da trovare 5 persone su Forlì e 5 su Meldola potremmo collaborare e dividerci ulteriormente i compiti pesando meno su tutti; se poi siamo più di 5 porto il radioso e ci ubriachiamo tutti insieme al primo ritrovo 🙂
A questo punto a te commentare la tua presenza e disponibilità. Non deludermi!
Saluti radiosi
2 risposte su “Idea evolutiva per noi inGASati (ma non solo) – Filiere virtuose sui materiali di scarto”
Mi piace! Domani parliamone!
Quante cose da discutere ?