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Incontri plenaria

Resoconto plenaria 17 Settembre 2020, il ritorno al ritrovo fisico :-)

Ore 21:05
Location: tutti sotto un bellissimo tetto di legno alle CaseFranche di Villafranca
Nome gruppo e bevanda preferita.
Andrea Gaspaccio acqua del Sindaco; Roberta Caorage birra amara; Maurizio Caorage vino rosso sangiovese senza solfiti; Daniela Caorage vino rosso Bardolino Superiore,  Pietro Caorage grappa all’assenzio di Franco della Ginestra; Gabriele birra IPA, Babs Birra acida; Cristina Cri Caorage aperitivo americano; Alice Caorage l’aperitivo al sedano analcolico del Bimby (disponibile a fornire la ricetta…); Gloria Daviglo Caorage Vino custoza; Alberto Marchi (produttore superiore di Seggio di Civitella) vino rosso sangiovese non barricato basso grado; Fabiana Casefranche Birra; Federica Casefranche vino bianco fermo; Monica Caorage vino del contadino oppure superalcolico della bottega alchemica; Raffaella Case Franca Cabernèt Sauvignon; Marianna Case Franche Mojto; Maria Case Franche Moscow mule (superalcolico); Romeo Gaspaccio Sangiovese Radioso autorpodotto; Silvia Caossi aggiunta in corso di riunione ma prontamente interrogata al riguardo: Tè.
Alberto: dopo essersi presentato al Gaspaccio qualche settimana fa è venuto nella bocca del leone pur con un preavviso minimo (chiamato al mattino) e dopo una lunga giornata di impegni… praticamente un eroe!

Spiega che l’azienda “l’arte agricola di Mimì” deriva, come nome, dalla  gatta che lui e la sua compagna di vita ed avventura avevano a Berlino … gatta da appartamento che si è adattata velocissimamente e perfettamente alla campagna la sua è un’azienda a 600 metri di altitudine a Seggio di Civitella (poche centinaia di metri oltre l’agriturismo Acero Rosso) che ha ereditato dal padre (indimenticato Orazio già nostro fornitore); non è ancora certificato ufficialmente biologico. Era emigrato a Berlino ed è tornato in Romagna perché, funzionando tutto troppo bene, ha preferito trovare qualche complicazione nella vita per renderla più saporita 🙂 Ha principalmente ciliegi e frutti dimenticati, consocia gli ortaggi nell’orto e segue in toto i dettami del biologico (spiegava come fa la lotta alla mosca del ciliegio in macchina mentre tornavamo a casa …. effettivamente si riconferma la definizione sopra “EROE” perchè si affida alla distribuzione di innumerevoli trappole cromo-tropiche integrate con prodotti di  attrazione olfattiva di sua formulazione e con una particolare cura del terreno circostante e sotto ai ciliegi.
Tramite slow food partecipano al mercato contadino di Civitella a dopo il COVID sono finiti assieme agli altri commercianti ordinari nella piazzetta che una volta era dedicata ai soli produttori locali.
Fanno trasformazione con Terra Madre di Cattolica (fanno lavorare ragazzi disabili) che permette di portare la materia prima. Di trasformati hanno:
• Confettura Extra di Ciliegie Morandine (89% frutta) formato 220 gr e 330 gr
• Confettura Extra di Susine gialle (83% frutta) formato 220 gr
• Confettura Extra di Pomodori Verdi formato 220 gr (si abbina bene con i formaggi…).
• Confettura di Mele (30%) e Uva ciliegiolo (70%) formato 220 gr
• Salsa spalmabile di Zucchine, aglio e prezzemolo formato 190 gr
• Succo di Mele formato 700 ml
Nelle sue confetture si trova frutta (con percentuali non indifferenti come si legge sopra), zucchero di canna bio e limone. Terra Madre perette di concordare anche la ricetta, cosa che altri trasformatori non sempre permettono.
Al mercato ortofrutticolo di Cesena è andato una volta con delle pere “coscia” che ha fatto fatica a vendere perché il mercato commerciale non è abituato a questi prodotti ma a prodotti standard (interroghiamoci perchè il mercato ortofrutticolo poi rifornisce i venditori e supermercati dove la gente fa la spesa….) .
Spiega il procedimento che usava quando è emigrato in Germania a Berlino con cui raccoglieva fondi di caffè, li miscelava con la paglia (che serviva a regolare umidità) dopodiche inoculava con il micelio del fungo (spero aver capito bene…) e vendeva queste ballette per la produzione di funghi domestici. Purtroppo questa attività non permetteva di vivere e così è passato a lavori “consueti” che poi lo hanno convinto a tornare alla Madre Terra 🙂 Tante piante di frutta erano state piantate dal padre e ha anche preso un podere di un amico di Villa Rovere con altri frutti più di pianura e che ora sta cercando un pò di personalizzare (anche l’amico era un estremo del Bio e non faceva ne trattamenti e pochissime potature … ). Termina la presentazione con il mercatino delle sue confetture non prima di aver discusso di come si poteva aprire un ordine. Al Gaspaccio lascerà le sue confetture e si è detto disponibile, in caso di ordini utili ad ammortizzare gli spostamenti, a portare anche le altre sue produzioni; resta da risolvere il problema su Forlì in mancanza di sede ma qualche ipotesi è stata valutata. Spiegato lui che altri produttori di ortaggi abbiamo e che quindi questi hanno già una discreta copertura ma è anche vero che lui potrebbe mettere a disposizione ortaggi in periodi diversi dell’anno (l’altitudine rende le sue produzioni scaglionate a quelle di pianura).

Alice spiega che al momento ci sono due ordini aperti: Nocciole di Pino Iuliano che ha avuto una abbondante produzione, e l’ordine di bioforesta di Santa Sofia, inoltre viene prorogato anche l’ordine di detersivi di Tea Natura proprio per permettere ai nuovi ingressi delle case franche di poter fare dei test di questi prodotti.
Le Case franche dimostrano disponibilità a poter mettere a disposizione un garage come deposito per ordini che si potrebbero poi ritirare nel tempo (non nei secoli ma nei giorni… :-), sono garage aperti quindi il problema invernale delle ghiacciate c’è e va analizzato ma in questo modo si potrebbe anche rivalutare la possibilità di tornare a fare l’ordine del fresco.
Il compito per gli amici gasisti forlivesi è quello di analizzare come si potrebbe gestire la logistica visto che non è troppo etico e ambientalmente sostenibile pensare che ogni ordinante “scenda” a Villafranca per ritirare il proprio ordine. Questo è un pò lo sforzo organizzativo che ci spetta per il futuro ed intanto i Casafranchesi riceveranno i moduli di iscrizione all’associazione per riuscire ad iscriversi e iniziare ad entrare nella logica ingasata degli ordini iniettando nuova linfa ed entusiasmo alle nostre attività!!!
Il 15 ottobre programmiamo la prossima plenaria a Meldola alle 20:45.
Inviteremo il birraiolo di Piavola che suggerisce Daniela.

Con un doveroso ringraziamento e un caldo benvenuto al gruppo di simpaticissime amiche delle case franche salutiamo alle ore 22:46 chiudiamo la riunione.

Saluti radiosi