CIAO A TUTT* e bentornat* dalle ferie (o godetevele se ve le state ancora facendo).
Con un ritardo imperdonabile (perché io decisamente ho passato l’estate pensando a tutt’altro) ho terminato e quindi posso postare il resoconto della cenaria svoltasi il 9/7 alla Lenticchia.
A causa del mio ritardo nella pubblicazione (e riscusate) la plenaria di Settembre, che in quella occasione avevamo deciso di fare il 13 settembre, necessariamente slitta a fine mese perché non ci sarebbero i tempi tecnici per organizzarci.
ECCOVI comunque il resoconto:
Dato che, ormai si sa, ci piace mangiare, abbiamo svolto la riunione dagli amici de La Lenticchia, con una bella e succulenta cenaria.
– Primo punto affrontato è stato la proiezione del documentario Karamea, idea lanciata che viene accolta.
Dal momento che il documentario gira sul circuito Movieday, che a Forlì è ospitato dalla sala San Luigi, non sarà comunque possibile farlo prima di ottobre, considerando che il san luigi riapre il 4/10. Si pensa al’8/10 o al 15/10 come date. Avevo già scritto alla sala per avere conferma della loro disponibilità ma, a tutt’oggi, non mi hanno ancora risposto. Riproverò più a ridosso dell’apertura sapendo che, più tardi partiamo col “ticket founding†più avanti dovremo andare coi tempi…ma vabbè, speriamo che in settembre si rianimino.
Andrà creato l’evento FB, che va diffuso a più non posso e così anche per le mail di invito che preparerò e diffonderò appena sapremo la data.
L’ideale sarebbe, anche stavolta, coinvolgere anche il Barcogas, eventualmente anche altre realtà e predisporre una locandina da appendere in un paio di posti strategici un po’ prima della scadenza delle prenotazioni.
– Secondo punto all’odg, che potremmo intitolare: “Il Gas, la pasta, la Lenticchia e il grano…â€.
Forse ricorderete che, qual,che tempo fa, nella mailing list dei referenti PaoloR aveva evidenziato il problema della quantità di grano che rischiava di rimanere invenduto a La Lenticchia. Claudia poi aveva inserito un lungo ed interessante commento all’articolo sul blog di Adesso Pasta (è il 3° commento a questa pagina) dove in generale portava a riflettere su quale tipo di rapporto e quali tipi di rete abbia senso creare, sviluppare stimolare con e per il Gas e i produttori ad esso legati.
Chiaramente non siamo nuovi al tipo di riflessioni che questi stimoli ci hanno portato a fare in plenaria. La posizione che risulta prevalente comunque vede gli INGASATI come vettore per piccole realtà che hanno senso con e per il Gas, che hanno bisogno di crescere oltre che di sostenersi. Ma è anche vero che sempre più spesso capita che chi fa parte di un gruppo di acquisto solidale diventi più un acquirente che un’attivista e quindi si tenda ad avere molte specifiche richieste, a volte vere e proprie pretese che non sempre (o quasi mai) sono facili da soddisfare se parliamo, appunto, di piccole realtà .
Come tutti saprete ormai, io che scrivo sono particolarmente propensa a voler semplificare quanto più i bisogni di acquisto che il gas può e deve soddisfare a mio parere (senza però fingere che il prezzo sia indifferente). Ciò perché altrimenti rischiamo, appunto, di essere solo gruppo di acquisto, svuotando completamente la S di solidale.
Per scrivere questo resoconto ne ho aperto uno vecchio, del gennaio 2018 e, neanche a farlo apposta, ho trovato una serie di considerazioni che abbiamo fatto allora… è passato più di un anno ma evidentemente ruotiamo ancora intorno a certi punti caldi. Questo il brano: “Siamo sicuramente affaticati dalla mancanza di una sede ma questo non è sufficiente come “scusaâ€. Paolo ha usato l’espressione militanza che mi ha colpito perché azzecca in pieno quello che secondo me è lo spirito gasista. Noi non siamo solo persone che comprano prodotti a km zero o da produttori locali. Noi siamo militanti, in un ambito come quello dell’economia e dell’ambiente che, se ci pensiamo bene, sono tra i più importanti della nostra realtà . ho ancora i brividi se lo rileggo!! 🙂
Detto ciò, la bella notizia è che La Lenticchia ha contattato proprio chi promuove la filiera di Adesso Pasta, in modo da conferire a loro il grano cosicché non rischi di essere invenduto e altresì venga utilizzato in un progetto eco e gas friendly.
– Passiamo poi molto velocemente alle referenze che sappiamo dovranno passare di mano o essere finalmente ri-adottate da qualcuno: PASTA GIROLOMONI e REMEDIA sono le due principali che aspettiamo con ansia qualcun* decida di prendere. Poi c’è il famoso RISO che aspetta da oramai 3 anni qualche buon’anima che lo adotti. Chi se la sente???
– Vi è poi l’argomento più “spinosoâ€, anche se in realtà ci troviamo bene o male tutti sulla stessa linea: la proposta di NaturaSì. Siamo tutti piuttosto scettici e anche “distanti†dalla cosa ma decidiamo comunque di sottoporre alla proponete una serie dii quesiti per capire meglio di cosa si tratti. Chiaramente i quesiti contengono in sé (appositamente) anche delle provocazioni perché ci sembra piuttosto strano e sospettabile che una grande distribuzione si interessi ai gas. Infatti Naturasì dal punto di vista dei/delle presenti alla cenaria è comunque GDO (grande distribuzione organizzata) e quindi lontano dall’ideologia del GAS.
Comunque, queste le domande:
– che budget è stato previsto per questo progetto?
– Venderete prodotti di produttori locali?
– Perché vi interessate ai GAS? I GAS in fondo hanno “perso con voi (ci hanno rimesso) non il contrario…
– Modena (che viene citata come GAS aderente) in che modo sta collaborando, cosa sta effettivamente facendo?
La riunione termina a pancia piena e si decide di fare la prossima plenaria a SETTEMBRE* per riprendere dopo la meritata pausa estiva.
*come accennato sopra la data decisa in plenaria viene differita a fine settembre. avrete breve l’articolo con la convocazione vera e propria.
CIAO CIAO, Alice Libera