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VERBALE PLENARIA 5 GIUGNO 2015 A VILLAGRAPPA

Stavolta plenaria en plain air (non è mia l’ho rubata a LuisaCr) infatti siamo all’aperto!

Cominciamo il giro di presentazioni con la domanda: quale è la tua stagione preferita?

Marcello (&Sara) Villagrappa: estate; Rosanna Villagrappa: estate; RobertaC Gasrage: giugno (che è non una stagione dell’anno ma una stagione dell’anima); Simon Villagrappa: estate (giugno-luglio); Lake Gasrage: estate; Alice (andrealice) Gasrage primavera; Claudia(&Matteo) CaOssi: primavera; Matteo CaOssi: primavera; Germano, new entry di CaOssi: estate; Babs Gasrage: giugno; ClaudiaZ Gasrage: autunno. Ci raggiungono poi Monimon Gasrage estate; Paobal Caossi: estate; LuisaCR Gasrage: autunno; ClaudioS… me lo sono perso…sorry!!

Problemi gestionali ordini Villagrappa: gasrage e caossi danno la disponibilità ad ospitare gli ordini nella loro sede e suggeriscono che si possa organizzare un calendario di ritiratori villagrappini che vengano a turno il sabato a recuperare le cose di villagrappa. Rosanna dice però che se ne riparlerà a settembre quando prima di tutto faranno loro internamente una riunione per capire che destino avranno. Marcello chiarisce che il calo di ordini può essere imputato a due fattori: da una parte il numero di chi fa ordini settimanali è esiguo rispetto al totale degli iscritti villagrappini; dall’altra alcuni hanno smesso di ordinare per problemi logistici (tipo: “se per una pagnotta o una fettina devo fare 12 km non li faccio e vado all’apebianca” – che effettivamente per loro è vicina). Vedremo quindi cosa ci porterà l’estate e l’avvento del nostro 4° anno come associazioni.

Tema plenarie: Cerchiamo di capire insieme se modificare l’attuale “formula plenarie” possa aiutare ad avere plenarie più partecipate. Rosanna dice che, ad esempio, a lei (e come lei altri che non sono presenti ma si erano espressi in tal senso in un giro di email o nei commenti al resoconto della precedente plenaria) interessa solo la parte organizzativa, “da gas”, la quale ora è molto più rodata rispetto al passato, organizzata e quindi richiede meno incontri e confronti “pratici”. Per il resto (scelta fornitori o adesione eventi) si fida ciecamente del gruppo e quindi sente di poter non partecipare delega agli altri.

ClaudiaZ ci ricorda che, quando alle plenarie ci sono stati diversi ordini da ritirare sono state presenti più persone anche da Meldola.

LuisaCr dice invece che a lei interessa il confronto su temi pratici (quale prodotto usare in un certo caso o simili) e l’interazione con gli altri piuttosto che assistere solo alla presentazione di fornitori, a proposito della cui scelta anche lei ritiene di poter dare fiducia ai referenti. Ritiene che sarebbe meglio fare plenarie meno frequenti, dato che tutti siamo oberati di impegni. Ma soprattutto dice che bisogna chiedersi: a cosa serve la plenaria? Cosa vogliamo dalla plenaria? Tra l’altro fa notare che i soci silenti (chi è associato ma non partecipa) ci sono sempre in ogni tipo di associazione perché sono fisiologici.

Marcello ricorda che agli inizi venivano organizzate plenarie in cui erano affrontati temi “importanti”, quasi delle conferenze (come quella sull’omeopatia) in cui ai fornitori venivano lasciati una ventina di minuti alla fine Quindi si partecipava di più anche perché si andava per imparare qualcosa o meglio confrontarsi su un argomento caro.

Germano ci porta la sua esperienza da ex gasista modenese. Nel suo ex gas vengono distinti i momenti di organizzazione interna (quindi diciamo amministrativi, fissati lo stesso giorno ogni mese, nella sede del gas e in cui le decisioni pratiche vengono prese dai presenti a prescindere da quanti siano) dai momenti di socializzazione interna ed esterna. Da loro quindi il gruppo eventi è molto attivo ed organizza sempre gite dai fornitori, perchè è importante ri-conoscersi; organizzano incontri di vario tipo aperti al pubblico e momenti di socialità.

Questa cosa trova concordi molti di noi ed io ricordo che da noi si è creato il gruppo zoccole dure e teste di cavolo quasi fosse una carboneria, perché pareva che l’aprirsi al mondo esterno, anche aderendo ad iniziative altrui, dovesse essere fatto in maniera defilata, mentre i presenti si rivelano interessati alle attività zoccolesche…Inoltre Germano sottolinea che alcune tematiche come il no agli inceneritori o i rifiuti zero siano naturalmente “da gas”, perché fanno parte dello stesso bacino etico cui anche i gas appartengono, quindi che non dovremmo avere remore a portare avanti certe battaglie, non solo come singoli ma proprio come Ingasati. Personalmente sono molto d’accordo ma cerco di tenere a freno l’entusiasmo e riportare la discussione sulla decisione specifica di che fine devono fare le plenarie…

Quindi, dopo ampia e articolata discussione (fra tutti spariamo numeri e date a caso), la proposta che pare avere il favore dei più è la seguente: si faranno 4 plenarie all’anno (da settembre a giugno), una per ogni associazione, nella sede del sottogruppo di volta in volta ospitante; tuttavia si faranno riunioni di sottogruppo (a risvolto pratico amministrativo) con maggior regolarità e sarà obbligatorio diffondere un verbale/resoconto della suddetta riunione sottogruppesca agli altri sottogruppi, in particolare se siano stati sollevati temi che richiedano decisioni da discutersi in plenaria. Inoltre ad ognuna delle 4 plenarie annuali dovrà essere presente non meno di un membro di ogni associazione. Infine si potranno indire, a discrezione, incontri di eventisti/zoccolecavoli/referenti aperti ovviamente a tutti.

Si è fatta una certa, andiamo a curiosare nelle gioie di Glamour che ha allestito il suo banchetto delle meraviglie per noi ed andiamo a dormire.

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE CON LA PRIMA DELLE “PLENARIE 2.0”…ospiti del…???

3 risposte su “VERBALE PLENARIA 5 GIUGNO 2015 A VILLAGRAPPA”

Grazie Alice per il verbale della plenaria molto dettagliata.
Sono d’accordo con quanto deciso. Noi siamo tra quelli una volta molto attivi ora più silenti per una serie di motivi ma non vedo l’ora di poter tornare attiva.
Nel frattempo mi fido ciecamente di voi e vi ringrazio per aver portato avanti la baracca fino ad ora egregiamente.
Sono d’accordo con Marcello sulla necessità/voglia di organizzare più gite, la plenaria dal mio punto di vista è sempre stato un luogo dove semplicemente poter fare gruppo quindi magari si può trovare un’altra forma per farlo. Le riunioni di sottogruppo più regolari sicuramente possono aiutare.
Per ora è tutto credo. Ancora grazie
Sara e Michele
P.S. pur silenti in caso di necessità fate un fischio cercheremo di rispondere.

Ciao, peccato non esserci stata !!
A cosa serve la plenaria ??? A conoscere fornitori nuovi, a confrontarci su temi a noi cari, a vederci in faccia e non sempre dietro ad un pc, a sorridere insieme, darci una pacca sulle spalle, “fare gruppo” ad accogliere i nuovi iscritti … ma solo io mi diverto a ‘ste plenarie ???!!! 🙂 vabbè che a me basta poco!!

Quindi noi eventisti come ci organizziamo per organizzare le plenarie (scusate il giro di parole orrendo)

Per quanto riguarda le gite, il mio motto, quando mi sono candidata per il ruolo di eventista era “più gite per tutti” !!! Quindi, dopo quella all’albero del caffè, posso proporre quella al Pagliaio con gli asinelli ????!!! Prima delle ferie di agosto mi piacerebbe andare su da loro….Organizziamo?? 🙂

Grazie Alice per il resoconto!!

Cristina mi hai rubato le parole di bocca. Frequentare le plenarie quando possibile è dare un volto a un nome (anzi nickname) quindi è anche fare gruppo. Poi ovviamente non sempre e a tutte le plenarie si riesce a partecipare.

Per quanto riguarda le gite, mi piace da matti l’idea ma in pratica non siamo praticamente mai riusciti a venire.. con i bimbi impegnati con scuola e asilo…. Riuscirò a venire alla gita da Filippo prima o poi?

Bello il pagliaio.. chissà riusciamo 🙂

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