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Riflessioni

Riparazione programmata e Repair Cafè

Devo ammetterlo .. .questa cosa mi piace ed entusiasma allo stesso tempo … Grazie Jacopo!!!

Nato in Olanda nel 2009, grazie all’ecologista Martine Postma, il movimento dei Repair Cafè sta lentamente prendendo piede in tutta Europa, in opposizione all’obsolescenza programmata dei prodotti. Nel tempo dell’usa e getta, di merci che non funzionano più dopo un determinato periodo di tempo, con ricambi introvabili o troppo cari, gruppi di esperti elettricisti, sarti, falegnami e riparatori di tutti i tipi si ritrovano in luoghi dotati di stampanti 3D per realizzare i pezzi di ricambio e per darsi una mano nelle riparazioni.
Il 44% degli oggetti termina la propria vita senza nemmeno un tentativo di riparazione. I Repair Cafè stanno nascendo un po’ ovunque, dall’America, al Canada, passando per Francia, Olanda, Germania e Italia, con due sedi a Pisa e Vignola (Modena).
Tutto ciò in attesa di interventi legislativi a difesa del consumatore, per obbligare le aziende a produrre pezzi intercambiabili, libretti delle istruzioni per generare ricambi con stampanti 3D e detassare le riparazioni.
(Fonte: Tom’s Hardware, segnalata da Davide Calabria)

 

Saluti radiosi

8 risposte su “Riparazione programmata e Repair Cafè”

il messaggio subliminale è che ne potremmo mettere su uno anche noi ??? 🙂
il mio moroso fà il falegname, la Paola Colagrossi si diletta in sartoria la Babs o la Zecchini ci trovano la stampante 3D ( che non ho ben capito a cosa serva ) ….. et voilà !!!Le repair cafè je fait

COme sei perspicace … finanzierei un progetto del genere anche andando a fare i debiti … anche se già li ho per la ristrutturazione della casa 🙂

Dai … organizziamoci e magari andiamo a vedere quelli già in essere …

Saluti radiosi

Sì, ma intanto si potrebbe cominciare con ciò che sappiamo fare già. Il fatto è che ci vuole del tempo. È lo stesso principio della banca del tempo.
Chi sa fare qualcosa di sartoria insegna ad altri come si fa, chi ha dimestichezza col legno, insegna a riparare i mobili ecc.
ESEMPI
Io ieri mi sono cimentanto nella riparazione di uno stendipanni. È un esempio banale, ma per molti oggetti che abbiamo in casa sono fissati l’unione delle varie parti viene fatta con colle o con rivetti. Togliere un rivetto che si è piegato con gli attrezzi casalinghi (p.es. dallo stendipanni) significa danneggiare in qualche modo il pezzo rivettato. Ma se si riesce a farlo senza troppi danni, poi si sostituisce con una vite+bullone e voilà, ciò che prima era programmato per essere non smontabile e irreparabile, diventa più flessibile. MA ci vuole tempo. Ieri ci ho messo mezz’ora e più. Qualcuno potrebbe dire: comprati lo stendipanni nuovo e fai prima. Sì, faccio prima senz’altro, ma creo un rifiuto inutile…

Mio suocero elettricista ripara tutti i piccoli elettrodomestici. Quando ne deve riparare uno ci impiega più di un’ora di media. Senz’altro risparmierebbe a comprarlo nuovo, ma invece preferisce aggiustare. Devo assolutamente farmi insegnare…

Troviamo il tempo; dobbiamo provarci.
Ciao

Davide

Hai ragione…la doppia paternità ti ha reso ancor più saggio !!! 🙂
sono le 9 di sera e io devo ancora preparare la cena…. per REGALARE il mio tempo ad un lavoro che nemmeno mi piace!!

guardate c’è speranza per tutti. quando ci siamo sposati, andrea nemmeno sapeva tenere in mano un cacciavite e adesso mi ha ristrutturato una vecchia credenza di famiglia facendola tornare uno spettacolo solo usando pezzi di legno usati o vecchi che avevano mio e suo babbo (con mani e mani di carta vetrata).
Poi da una cassettina di legno di una bottiglai di vino ha realizzato un porta carta igienica pesantissimo ma spettacolare. sono ammirata. io che sono una “minorata” nei lavori manueli però nelle piccole riparazioni domestiche ho sempre provato a comentarmi anche con qualche successo con le biciclette dei miei figli ed i loro giocattoli ad esempiop.
A Forlì esistono comunque piccole realtà che in questo aiutano come Arpe dove da anni mi ostino a portare i piccoli elettrodomestici per continuare a farli vivere anzichè buttarli e mi hanno sempre accontentato. 12 anni di ferro da stiro a vapore (di quelli un po’ sborini) con 2/3 riparazioni al max da 50€. idem per il televisore: una volta si è rotto e visto che è un po’m obsoleto tutti mi consigliavano di cambarlo ma con 50€ me lo ha riparato (Crociani) e funziona ancora alla grande. tra la’ltro da dicembre abbandoneremo il canone rai per inutilizzo, qualcuno è interessato ad adottare il nostro decoder digitale terrestre? lo regalo.

Se riesci ad abbandonare la Rai, fammi sapere! io ci ho provato qualche anno fa, e mi hanno contattato più volte dicendo che anche con un Pc o Telefonino di ultima generazione si deve pagare lo stesso (perchè puoi vedere i programmi tramite loro!)
che scandalo, ho rinunciato per ignoranza. Se sai come fare dimmelo
Roberta

Canone Rai: noi la lettera minatoria della Rai sul pagamento canone ce la siamo studiata bene (non abbiamo tv) e di fatto non parla di pc e radio. Altrimenti dovremmo pagare il canone anche per l’auto?? Era partita un’insurrezione quando avevano ventilato l’ipotesi di far pagare per il pc perché allora gli uffici quanto dovrebbero sborsare?
Gloria

con 8 euro ho ricomprato la lama del vecchio (10 anni? bo) macinino moulinex e ho ritrovato un amico che non vedevo da 20 anni… per tutto il resto c’è mastercard, per chi vuole 😉

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