Peter e Sandra dopo una vita avventurosa (ex funzionari della commissione Europea in giro per il Mondo), dopo essere rocambolescamente riusciti a sopravvivere perfino allo tsunami del 2004 in Sri Lanka, hanno deciso che era ora di smettere di sfidare la fortuna e si sono stabilmente insediati nella loro casa a Meldola. Chiaramente non poteva essere una casa come immaginiamo tutti in un bel condominio in centro ed infatti la loro casa è inserita molto bene in un bosco in zona Valdipondo; talmente ben inserita che quando nevica i due rimangono giorni e giorni isolati dal mondo vivendo completamente immersi nella natura.
In prossimità del loro “nido” sono riusciti a ricavarsi, tra le altre cose: un orto, un trattore con un bio-trituratore, un laboratorio per la lavorazione del legno ultra artigianale.
La loro passione li ha portati a mettere a disposizione gratuitamente un loro ex negozietto dentro Meldola per le attività dei GASpaccisti che così possono godere di una sede in cui far arrivare i prodotti e poterseli spartire ogni sabato.
Sarà la vicinanza del GASpaccio con la Scuola elementare di Meldola o forse, molto più, la voglia di trasmettere quanto stanno “imparando†dalla Natura e dal loro orto, che hanno maturato la decisione che era giunto il momento di dar vita e forma ad un orto scolastico in favore delle nuove generazioni.
Cominciano a documentarsi su internet, a prendere contatti con i docenti e la Dirigenza Didattica, con l’Amministrazione Comunale e con altri GASpaccisti che potevano collaborare nel progetto ed ecco che, poco prima di un anno dall’ideazione, un progetto fortemente voluto e per il quale superano qualche difficoltà burocratico amministrativa, a tutt’oggi riescono a trasmettere a quattro classi terze (in tutto 96 bambini) una sana partecipazione al progetto di orto scolastico.
Le fasi salienti della preparazione possono sintetizzarsi come di seguito:
- Prendiamo un architetto (Lara Gaspaccista) e le facciamoredigere planimetria di progetto localizzando opportunamente l’area orto sul fronte scuole.
Prendiamo il progetto e lo portiamo in Comune sottoponendolo anche alla Dirigenza scolastica, - Facciamo gli aggiustamenti richiesti per la sicurezza e per la buona fruizione del cortile della scuola,
- Peter inizia a la ricerca di assi di recupero interessando un po’ le varie aziende locali, per lo più mobilifici, fra cui il Mobilificio Ranieri che grazie all’intercessione di Maurizio (altro Gaspaccista da corsa) ha generosamente contribuito rigorosamente con tutti materiali di scarto e destinati al rifiuto; dopo circa 10 viaggi raccoglie tutto l’occorrente ordinatamente a casa sua;
- Ci si attiva, con alcuni altri amici gaspaccisti (tra cui spicca Marcello), per preparare al meglio le assi: togliere i chiodi, levigare, trattare con fuoco, tagliare di misura, ecc.. Prima di procedere con l’installazione a Scuola fanno le prove montando tutto quanto nell’area prospiciente la casa.
- Si contattano ditte di trasporto e movimento terra per poter preparare a scuola l’area in cui montare tutto e per portare dalla casa sui boschi a scuola sia i materiali che il terriccio che Peter e Sandra da tempo stavano preparando ed accumulando e grazie al biotrituratore (che sminuzzava le sterpaglie del sottobosco) mescolando ciò che ne usciva con gli scarti della verdura raccolti ogni volta che i supermercati locali donavano loro quando scendevano in paese per la spesa. E qui un doveroso ringraziamento ai fratelli Tassinari che hanno messo a disposizione il camion per i viaggi e ad Alberto Giusti per aver, a prezzo di costo, permesso di predisporre il terreno su cui costruire l’orto.
- Tutto pronto si organizza per un giorno di gennaio reclutando circa 5 GASisti volontari per iniziare a sistemare l’area dell’orto a scuola ma, con l’inverno che è andato e le continue piogge e nevicate, di rimando in rimando si arriva a marzo quando il gruppetto di fidi collaboratori zappe e attrezzi alla mano prepara e installa il tutto. Un grazie a Pietro, Andrea, Marcello, Massimo, Ruffo, Giorgio, Irene, Lara (che passa dall’architettura di progetto alla pratica “manuale†… 🙂 ); un grosso grazie anche a Roberto e Silvia che mettono a disposizione della “causa” la loro moto zappatrice elettrica per alleviare le fatiche.
Così dopo 3 incontri preliminari con gli insegnanti, 4-5 incontri in Comune, 25 ore circa di duro lavoro fisico a scuola dei vari volontari finalmente a metà Marzo l’orto è fruibile per le prime classi selezionate a partecipare al progetto che sono state scelte in funzione dell’età dei bambini e dell’interesse dimostrato dalle maestre (mitiche Daniela e Graziella) limitandosi, come detto prima, a 4 classi per un problema di gestione e partecipazione alle attività didattiche.
I bambini suddivisi in gruppi di 12 hanno potuto seminare, trapiantare, innaffiare, osservare, interagire con il nostro elemento primario: Madre Terra. Hanno ben allestito, grazie anche alla preziosa collaborazione di Gabriele Mengozzi e sua figlia Sara dell’omonima azienda agricola da agricolturo biologica di Ravaldino alle porte di Meldola (azienda che ha anche fornito frutta e verdura alla mensa scolastica in passato) che oltre a regalare piantine ha anche dato preziosi consigli sulla loro dislocazione migliore nei 25 metri quadrati di orto.
Una maestra (Francesca) ha poi proposto e fortemente caldeggiato il “giardino dei poeti†e così Sandra e Peter sono andati in giro per vivai trovando nel vivaio Mambelli di Forlimpopoli un donatore di: un Mandorlo, un Gelsomino ed una ginestra (il melograno ed il biancospino erano già presenti nell’area …). Adesso vediamo se tu che leggi sai abbinare queste piante ai rispettivi poeti/poesie 🙂
Attorno all’orto è poi stato allestito il giardino delle farfalle con diversi fiori, piante aromatiche ed officinali che, per loro natura, attirano e creano il giusto habitat ad insetti utili e farfalle.
Prima di arrivare all’attività manuale in orto, Sandra e Peter hanno fatto una serie di incontri in aula con i bambini, incontri in cui Graziella e Daniela li hanno presentati ai bambini riuscendo a stabilire un buon rapporto comunicativo. Anche le famiglie dei bambini sono state informate di questo progetto ed hanno partecipato a modo loro facendo portare ai bambini i vari attrezzi necessari (palette, rastrelli, innaffiatoi, ecc.)
Ora l’orto è una realtà anche alle nostre elementari e si potranno programmare, con tutte le classi che si riusciranno a coinvolgere, delle attività didattiche importanti per far capire ai bambini che i pomodori non nascono negli scaffali del supermercato e che la terra da sempre buoni frutti se amata e rispettata.
Progetti futuri: Peter e Sandra stanno raccogliendo i dati della loro esperienza per predisporre un “manuale†in cui raccogliere ed evidenziare tutti i passaggi da compiere per replicare questa loro esperienza facilitando così il lavoro di altri che vogliano seguire questa strada. Si sta valutando con altri plessi scolastici meldolesi qualcosa del genere per riuscire ad estendere anche a bimbi più piccoli questa esperienza.
Perchè non realizzare anche un’area per il compostaggio e studiare un sistema di raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione … servono nuove energie e vitalità … fatti avanti! 🙂
Peter e Sandra restano a disposizione per chiarimenti e per fornire tutto quanto hanno raccolto in termini di esperienza, di aiuto e di consigli per chi volesse provare a replicare questa esperienza!
Aneddoti:
Un giorno nell’angolo biblioteca libera del GASpaccio, ci ritroviamo dei libri scritti in cinese e dopo una rapida ricerca salta fuori Sandra che prova a leggercene e tradurre alcuni passi … voleva metterli a fattor comune e invitarci ad evolvere 🙂
In una classe del progetto Sandra e Peter si presentano come abitanti di una casetta in mezzo al bosco, dopo qualche altro incontro la maestra mostra una serie di uccelli, piante ed insetti e pone una domanda aperta alla classe: chi vive nel bosco? Due bambini alzano la mano e rispondono: Peter e Sandra 🙂
Saluti radiosi
8 risposte su “Orto scolastico inGASato a Meldola”
viva!!! viva il gaspaccio!!! viva sandra e peter!!!
finalmente abbiamo trovato casa: sarà a bertinoro. quindi vicinissima a meldola e spero, oltre di riprendere presto la frequentazione del gaspaccio, di potermi rendere utile nell’orto.
un caro saluto a tutti, alessia
che bello !! sembra una bella favola a lieto fine !!!
grandi !! bellissima iniziativa …complimenti davvero a tutti voi
cri
Vorrei dire tante parole…
Ma forse ne basta una: “meravigliosi!”
E bravo pure il “giornalista” Romeo.
Ciao
Per noi vecchi testardi che da anni ci battiamo per far entrare prima e mantenere dopo il bio locale nelle scuole vedere un’orto cosi bello nel cortile delle elementari di Meldola è un massaggio meraviglioso per i pochi neuroni ancora funzionanti. Un abbraccio ed un grazie al Peterone e alla Sandra. Non per fare i fenomeni però oltre all’orto abbiamo anche messo le mangiatoie ed i nidi nel nido di Meldola e quindi i nostri pargoletti mangiano insieme agli uccellini.
abbracci
Pietro
@peter per lawebcam nella casetta per uccellini mi sto organizzando… non mi sono dimenticato
Grandi, grandissimi Peter e Sandra.
Sono davvero onorato di aver dato il mio piccolo contributo per la realizzazione dell’orto. Purtroppo la mia mano si vede: basta dare un’occhiata alle aiuole più disastrate… quelle le abbiamo montate io e Andrea. Un grazie di cuore a Peter e Sandra e al mitico Marcello (oltre a tutti quelli citati nello spettacolare articolo di Romeo).
E’ bello poter dire di far parte di questa squadra.
Massimo
ma che bel mondo! 😉
grazie di esistere!
D.
peccato per Matteo che frequenta l’ultimo anno delle elementari…….fantastico per le generazioni che avanzano.
Grazie
Irene