Sono le 21:05 quando si comincia, e siamo tantissimi!
Elena, della casa del cuculo, ci parla di “Arate Arte”. Un progetto che prevede l’affitto di uno o più quadri per un certo periodo di tempo. Alla fine del periodo stabilito, diciamo un anno, si ha un bonus (quello che si è pagato d’affitto) da usare per acquistare il quadro in questione, oppure un altro. A tal proposito ci ha portato un dipinto per ogni sottogruppo in “visione gratuita” per un mese, che noi gasisti possiamo ammirare nelle sedi oppure ogni membro può decidere di portarlo a casa per provare l’ebrezza di una vera opera d’arte nelle proprie mura domestiche.
Questo il link dei quadri che fanno parte del progetto.
Passiamo poi alle presentazioni, col proprio nome e quello della propria banca.
Paolo spiega la disposizione delle sedie in cerchio, questo tipo di disposizione favorisce la socializzazione e da la possibilità a tutti di parlare.
Sono presenti: Paolo Banca Etica, Chiara Cassa dei risparmi, Claudia BNL, Gabriella BNL, Marco Unicredit, Fabrizio Carim, Laura Banca Etica, Monica Bancoposta, Alice BCC, Cristina Fideuram, Marco Credito cooperativo, Daniela Cariromagna, Barbara BCC, Lara Bancoposta, Franco Cariromagna e Banca Etica, Gianluca BCC, Francesco Banca Etica, Antonio Cariromagna, Giglilola Banca Etica, Ivan Banca Etica, Annalisa Banca di Forlì, Marco Banca di Forlì e Banca Etica, Silvia Cassa dei Risparmi ed ex cliente Banca Etica, Monica Fideuram, Claudia Bancoposta, Cristina Monte dei Paschi, Diego Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Gilberto “mia moglie”, Eleonora Carige, Ezio Massimo Cariromana, Patrizia Cariromagna, Gianluca Cassa dei risparmi di Forlì, Paola Bancoposta, Romeo Banca Etica e Fineco, Luca Webank, Antonella Unicredit, Antonella Unipol e Carige, Luciano Unipol e Carige, Elena Unipol.
Partiamo:
Ivan Pesaresi ci parla di banca etica.
Nasce 20 anni fa la necessità di una banca che finanziasse il terzo settore, viene poi costituita 10 anni fa, una volta raggiunto il capitale sociale. Attualmente sul territorio italiano sono presenti una decina di filiali, una a Bologna che fa da riferimento per l’Emilia Romagna.
Ivan è un “banchiere ambulante”, e si sposta sul territorio della romagna come punto di riferimento dei clienti della zona.
Di fatto Banca Etica è una cooperativa che conta 36’000 soci in tutta italia. I soci sono molto partecipi delle attività , e vengono consultati per prendere le decisioni. Ivan ci fa notare come ad esempio all’ultima assemblea della cooperativa fossero presenti 5’000 soci.
Banca Etica non è stata creata da gruppo imprenditoriale, ma da un gruppo di associazioni, che sono i soci fondatori.
Chiunque entri in Banca Etica può contare sulla trasparenza delle operazioni bancarie: si può tranquillamente chiedere dove vengono investiti i soldi, sul sito sono presenti tutti questi dati, e si può vedere quali società e progetti sono stati finanziati. In particolare vengono finanziati i progetti che siano in linea con l’etica della Banca.
Ivan si muove nel territorio per aprire i conti per i nuovi correntisti, perchè l’unica filiale è a Bologna. Da qualche tempo è comunque possibile avere un conto corrente gestibile totalmente con bancomat, carte di credito e internet, il famoso home banking.
E’ una delle poche banche in crescita, nonostante la crisi finanziaria attuale, segno che in generale c’è sempre una maggiore tendenza da parte di sempre più persone a investire il proprio tempo e denaro in progetti e iniziative etiche.
Ivan ha concluso qui, ed ha lasciato a noi la possibilità di fare delle domande.
D: Oltre a banca etica, quali sono le altre realtà di banche etiche, e cosa offre di diverso Banca Etica?
R: Banca etica ha dei principi fondamentali quali, ad esempio, non finanziare armamenti. Banca Prossima è una banca etica più grande, però fa parte di Banca Intesa, una delle banche più armate d’Italia. Una gasista (spero mi perdonerà , ma non ricordo il suo nome) ci fa notare che Banca Intesa nel 2007 ha smesso di finanziare gli armamenti. Ivan è sicuramente contento della notizia, ma il finanziamento alle armi è solo uno dei punti fondamentali di Banca Etica, ed a parte gli armamenti, Banca Intesa ha comunque in ballo progetti non etici.
Banca Etica Adriatica: è un progetto di 56 imprenditori, e di altre due fondazioni bancarie. Fianziano il terzo settore, ma anche loro dipendono da altre due banche.
D: Qual’è il rapporto soldi che entrano/finanziamenti?
R: circa 100/65. Normalmente le banche investono tutto se non oltre il capitale disponibile.
Banca Etica investe in progetti validi e in cui crede. A tal proposito ha nel suo interno i “valutatori sociali”: cercano di capire se la realtà che devono finanziare è realmente sociale ed etica.
D: Come viene valutato il costo del denaro da Banca Etica?
R: L’idea era di fare una banca che sul tutto il territorio ponesse uguali condizioni economiche, poi nella realtà dei fatti la cosa era conveniente in alcuni luoghi, mentre non lo era in altri, per cui si è dovuta adeguare di conseguenza. Ha sempre e comunque tenuto in grande considerazione i suoi clienti. Per fare un esempio, ha limato lo spread nel momento del rialzo dei tassi di interesse dei mutui, per non farli pesare troppo sui clienti. Una cosa di cui Banca Etica va fiera, è di non avere mai tolto un immobile ai proprietari. Si cerca sempre di andare incontro alle necessità delle persone.
D: In quali istituti si acquistano le azioni di banca etica?
R: Fino a poco tempo fa era possibile farlo tramite altre banche socie. Ora però la Banca d’Italia ha introdotto una procedura che impedisce alle banche convenzionate di vendere le azioni di altre banche.
D: Quali sono i costi di conti e operazioni?
R: Ci sono varie tipologie di conti o depositi, ed ovviamente si deve da valutare caso per caso quello che fa più comodo per il cliente.
Ad esempio, il conto online ha un costo di 40 euro l’anno, bancomat e home banking inclusi. Si deve però diventare soci per poter aprire un conto.
Uno dei limiti è che non si da il libretto degli assegni, per avere la possibilità di tracciare sempre i soldi (la ormai nota clausola “non trasferibile” che poi è stato introdotta obbligatoriamente poco tempo fa).
E’ poi possibile creare un deposito da agganciare a qualsiasi altra banca.
Si possono avere delle carte di credito collegate ad una associazione alla quale viene devoluta una parte dei profitti in beneficienza (ad esempio Amnesty International, ManiTese, o altre).
Per altri strumenti d’investimento non è necessario il conto corrente.
D: Avete una proposta di convenzione con i GAS?
R: Al momento no. Ci stanno lavorando sopra, hanno in progetto di creare un conto per il GAS, e dando dispisizioni rid ai singoli interessati per gli acquisti tramite il gruppo. Ancora però non è fattibile.
D: Una delle maggiori imputazioni alle banche è il fatto che eroghino un prestito o mutuo a chi ha già denaro, che istruttoria tecnica eseguite? Per quanto riguarda le le ipoteche?
R: Ci sono limiti e regole disposti dalla Banca d’Italia e dalla regolamentazione europea, quindi devono attenersi a certe regole, e purtroppo hanno poco spazio di margine.
Ivan precisa che vengono erogati i mutui solo per la prima casa, e che prima di concedere dei prestiti viene valutata attentamente la situazione finanziaria dell’interessato. Se ad esempio una persona dichiara un reddito annuo molto modesto, poi però possiede diversi beni o immobili, allora ci sono buone possibilità che sia un evasore fiscale, e che quindi non sia in linea con i principi di Banca Etica.
D: Sono già socio e cliente, voglio fare un impianto fotovoltaico, che condizioni mi ponete?
R: Finanziamo gli impianti fotovoltaici che verranno installati solo sui tetti/tettoie o su terreni che non possono essere usati per l’agricoltura, inoltre devono essere al di sotto dei 6 Kwatt.
D: Sembra che la crisi finanziaria sia in parte dovuta al fatto che è aumentata sempre più l’erogazione di moneta fittizia, cosa ne pensate?
R: Ivan consiglia di visitare il sito di Paolo Barnard, ha scritto Il più grande crimine, disponibile online gratuitamente, tratta il tema del signoraggio. Non è sua competenza quindi non approfondisce. Semplicemente l’ideale di Banca Etica è quello di fare un uso consapevole del denaro.
D: A proposito di evasione fiscale, come scoprite se sono un evasore?
R: Abbiamo il GIT (Gruppo Iniziativa Territoriale). Si tratta di gruppi di soci volontari che indagano sul territorio.
D: Infine, in che modo possiamo entrare in contatto con Banca Etica o diventare soci?
R: Ivan distribuisce del materiale, volantini, riviste, e ci invierà il loro giornalino in mailing list.
Segue una “pausa inGASata” con consegna di osmie (che scalpitano!!!) e semi vari. 😀
Compleanno ingasato
Si terrà il 29 maggio.
Parco urbano: è gestito da un privato, quindi si paga un affitto, che però è un po’ troppo alto: 500 euro.
I produttori che vogliono vendere devono avere la licenza per ambulante. Gli agricoltori che producono e vendono non hanno bisogno della licenza, ma ad esempio gli artigiani sì.
Ci si sta informando per la piazzetta della misura, che con il patrocinio del comune sarebbe praticamente a nostra disposizione gratis, si pagherebbe solo una marca da bollo di circa 15 euro.
Si pensava di chiedere il patrocinio del comune per tutto il gruppo a tempo indeterminato, così se capitassero altre occasioni, basterebbe solo chiedere il permesso per il suolo pubblico.
Si cerca di capire la situazione “magliette“, ma il logo che aveva vinto il sondaggio è da modificare, oppure se ne deve scegliere un altro, perchè c’è un problema con la stampa dei colori.
Domanda per l’agenzia delle entrate: come gestiamo un’eventuale controllo fiscale della guardia di finanza, in una sede dei gas nel momento delle consegne? Verrà girata tramite amici di conoscenti e parenti di qualcuno della finanza, e poi verrà pubblicata la risposta. 🙂
Progetto omeopatia
A rimini è stato fatto un sondaggio tra le famiglie dei gruppi gasisti, ed è emerso che sono interessati ad acquisti di gruppo di prodotti omeopatici. Hanno fatto dei preventivi in diverse farmacie, ed infine sono entrati in contatto con un farmacista che farebbe venire i prodotti (di marca Boiron) dalla Francia, in questo modo la spesa è notevolmente inferiore (addirittura si parla della metà ) rispetto a quella proposta dalle farmacie locali. Tema sicuramente da approfondire.
Il problema è che non fa parte dei nostri valori acquistare un prodotto in Francia e Farlo arrivare fin qui.
Apriremo sul blog una discussione al riguardo, con l’eventualità di tentare un contatto con la OTI, azienda italiana di prodotti omeopatici e fitoterapici.
Serata piacevole ed interessante, chiudiamo con “un applauso a noi”, perchè eravamo proprio tanti!
5 risposte su “Resoconto riunione 08/03/11; verbalizzatrice Alice; Moderatore Paolo”
Ho dimenticato una cosa!
Daniela Pascucci, nostra produttrice di biscottini, mi ha detto che vorrebbe sapere se l’ordine dei biscotti va bene fatto ogni 3 settimane, oppure se vogliamo cambiare la cadenza, ogni due, ogni quattro o anche diversamente. A nostra scelta insomma… Facciamo un sondaggio?
Alice
Alice … che dire … sei LA VERBALIZZATRICE per eccellenza. Pensa che alcune cose nemmeno le aveùvo capite in diretta e le ho capite dal tuo resoconto!
Grazie di esistere!
Saluti radiosi
Io non sono potuto venire alla riunione, ma la verbalizzatrice ha fatto in modo che anch’io fossi presente!
Brava, complimenti.
Salut
Mitica alice, grazie di cuore
abbracci
Pietro
Grazie di cuore Alice per il resoconto…
come esserci stato… o forse no… insomma non mi faccio di certo un applauso!!!..
Alex (Banca Popolare Emilia&Romagna…ma ex-Banca Etica!!!)…non sempre si cambia in meglio!!!