Un nuovo interessato ai GAS ha fatto girare in questi giorni una bella domanda sulla mailing list, penso meriti una discussione specifica in modo che ciascuno possa dare ad Andrea (questo il suo nome) la risposta che ritiene più corretta; ora ecco la domanda:
Salve a tutti, è da un po’ ormai che seguo la mailing list ed il sito, per vedere un po’ come funziona questo “GAS”. Finora non ho mai partecipato perché temo di non riuscire a seguire questa attività con costanza, dato che il tempo è sempre poco e si ripartisce in mille attività . Perciò vi chiedo, a voi che siete nel gruppo da tempo: quanto porta via a settimana essere nel GAS? Se si delineasse da subito un’impresa ardua da seguire per me, non inizierei nemmeno, non avrebbe senso.
Grazie a tutti!
Andrea
Avevo iniziato a rispondere a lui direttamente ma poi è molto meglio che gli rispondiamo in diversi … non vorrei essere troppo “estremo” 🙂 … la mia risposta in un commento a seguire.
Saluti radiosi
9 risposte su “Quanto tempo ci vuole ad essere inGASati?”
Caro Andrea,
Che dirti, penso che prima di partecipare ad un progetto sia assolutamente corretto farsene un’idea, detto questo, sono convinto che una risposta univoca alla tua domanda non ci sia a prescindere. GAS significa Gruppo di Acquisto Solidale e questo in se dice praticamente tutto, ognuno può scegliere quanto “partecipare” ad ognuno dei tre termini in modo proporzionale alle sue aspettative/possibilità.
Grazie alla disponibilità di tanti referenti riusciamo a coprire tanti prodotti e produttori che abbiamo selezionato sia visitandoli (la maggior parte) sia cercando di conoscerli meglio, capendo le loro problematiche e spiegandogli le nostre aspettative; alcuni li abbiamo lasciati in corso d’opera, altri li abbiamo scartati in partenza ma per ognuno di loro sicuramente c’è stato un confronto che ha richiesto tempo. Sicuramente, ad esempio, “fidarsi” di un qualsiasi supermercato e scegliere i suoi prodotti ed andare a fare la spesa li è meno impegnativo ma chi fa acquisti in un GAS penso abbia qualche esigenza in più del “fidarsi” a scatola chiusa e voglia diventare protagonista della sua scelta quindi è anche disposto ad impegnare parte del suo tempo per capire esattamente l’atto che sta compiendo.
Sulla S di Solidale poi si apre un altro universo di considerazioni ma se farai una ricerca sul blog inGASato troverai tante riflessioni e considerazioni su questo, quindi non vado oltre in questo commento.
A questo punto Andrea a te la scelta, vedi tu se oltre a stare a guardare vuoi anche provare a fare qualche acquisto ma, mi raccomando, cerca di approfondire un minimo la scelta dell’acquisto che fai perché penso che prima dell’acquisto in se venga la consapevolezza dell’acquisto.
Saluti radiosi
Domenica eravamo ospiti di Casa Medica sotto una ronzante acacia e tra le varie chiacchiere Antonella spiegava che l’incontro degli ingasati aveva “cambiato” un po’ la vita che soprattutto indietro non sarebbe tornata …
Bhe anche io indietro difficilmente tornerei io qua dentro ci sto bene non parlo di acquisti ma di relazioni , merce rara di questi tempi
il prolisso Romeo conto di leggerlo in nottata 🙂
Avevo già risposto ad Andrea, ma giustamente Romeo hai fatto bene a rendere questa discussione pubblica, magari serve anche a qualcun’altro. Io e mio marito Matteo ci abbiamo messo un anno prima di entrare nel Gruppo.. lo studiavamo da fuori. Per noi è stata una rivelazione. all’inizio avevamo solo una bimba piccola. Ora ne abbiamo 2. Quindi la nostra “mole” di lavoro è aumentata e il tempo per noi 2 è diminuito. E decisamente la vita ci è migliorata da quando facciamo parte del GAS.
Onestamente non ti so quantificare “quanto” è impegnativo. In pratica cambia il modo di fare la spesa .. ma i tempi non è che cambiano poi così tanto… e si conoscono nuove persone, che fra l’altro hanno dei pensieri comuni al nostro (etica, ambiente, salute, solidarietà) per cui mi è capitato di trovarmi subito a mio agio. Non tornerei indietro. Anzi mi spiace di farne parte solo da poco più di un anno!
Matteo poi mi fa andare alle riunioni anche per farmi stare bene, sono una sana terapia contro la sclero che mi provocano i monelli!
All’inizio puoi ordinare poco e provare le cose un po’ per volta, poi come capita sempre, facci caso, per le cose che piace fare si trova sempre il tempo! Provare per credere!
A presto
Claudia&Matteo
Non resisto alla tentazione di dire la mia, perché questa è una domanda che mi ha assillato parecchio a suo tempo a causa del fatto che io avevo perennemente i tempi stretti.
La risposta che mi sono dato è che
1) considerando solo la compravendita delle cose (togliendo cioè le attività divertenti ma accessorie come le cene assieme e le uscite varie)
2) ponendo di ricambiare sottoforma di impegno per il gruppo ciò che si riceve da questo (cioè, detto in soldoni, se io compro cose che portano via a qualcuno un’ora di tempo io restituisco quell’ora facendo qualcosa a mia volta)
l’impegno di una persona che acquista con regolarità sia di circa 20-30 minuti al giorno.
Questo significa anche che il tempo in meno che eventualmente uno dedica finisce per ricadere inevitabilmente sulle spalle di qualcun altro.
Dato che soffro di manie di protagonismo, non ho resistito molto dopo essere entrata nel gas a cercare un ruolo “attivo”. Questo mi piace perché mi fa sentire utile e apprezzata, ma alcune volte mi fa impazzire e desiderare di fermarmi.
Facendo un bilancio però la vita del GAS mi piace, mi piace che tutti ci conosciamo, che si incontrano persone, che si fa la spesa ma si fa anche informazione e ci si diverte.
Ho sempre cercato di prenderlo come un piacere, perché se lo prendessi come un dovere, facendo un bilancio di pro e contro e di tempi dati e avuti non mi godrei per niente la vita del GAS e prima o poi scoppierei.
Quando mi va di impegnarmi tanto lo faccio (a volte esagero e sfioro l’invadenza…), quando sono stanca o stressata lo dico e chiedo una mano o mi metto da parte per un po’. Mi piacerebbe pensare che ognuno possa sentirsi libero di seguire i suoi ritmi, nel limite del non parassitismo.
Caro Andrea, le voci che hai sentito sono – in parte – quelle dei padri fondatori / delle madri fondatrici!
Io faccio parte del GAS solo dalla fine del 2008, e non tornerei assolutamente indietro – anche se la mia scelta si fonda, diciamo così, su considerazioni di natura più “razionale”, ovvero origine dei prodotti, km0, etc. etc. e anche, ovviamente, qualità!
Nella mia esperienza, entrare a far parte di un gruppo come il nostro ha significato cambiare l’organizzazione familiare per quanto riguarda spesa e approvvigionamenti, e non sempre la cosa è più semplice… anzi, a volte assai più complicata.
Ma confido che questa macchina migliori e migliori, grazie al contributo di tutti, e quindi non posso che consigliarti di unirti a noi!
Luisa
Caro Andrea, un pò come tutte le cose bisogna provare per decidere, il tempo che si dedica al gas non è gestito da kronos ossia dall’orologio, ma da kairos, il tempo vissuto come qualità.
abbracci
Pietro
Uau Pietro, meglio non saprei dirlo!!.. siano Antonella, Luciano e Rocco dell’acacia ronzante. Noi siamo in questo GAS da sett 2007 (credo) e ribadiamo che non torneremmo proprio indietro, e rifaremmo tutto. Oltre alla condivisione materiale degli acquisti abbiamo ricevuto grande nutrimento umano, relazionale e di significato “politico” (inteso etimologicamente -BENE COMUNE-) da questo gruppo, che mi ci hanno confermato e fatto approfondire il senso di tante scelte di vita. Un saluto solidale.
Caro Andrea,
io credo che la cosa migliore per capirlo sia provare, come è stato già ribadito da tanti. Il nostro è un grande gruppo. Una macchina imperfetta ma ben oliata ed anche se è vero quello che dice Luca, cioè che il tempo che ognuno di noi non dedica al GAS è il tempo che altri vi dedicheranno al posto suo, è anche vero che ci sono persone che riescono vogliono o possono fare di più ed altre che vogliono possono fare di meno. Detto questo però anche un minimo contributo è importante. Non è detto che appena entrati nel Gas bisogni diventare referenti (magari di un ordine settimanale) si può cominciare partecipando alle discussioni eprimendo il proprio punto di vista scambiare due chiacchiere quando si vanno a ritirare i prodotti (o quando nel caso di Caossi qualcuno te li porta a casa). Insomma all’inizio il tempo da dedicarci lo decidi tu. Certo è vero anche che il tempo che si perde ad andare in giro a fare la spesa (soprattutto se si cerca di fare acquisti in un certo modo) può essere riveicolato sul gruppo.
Però voglio essere onesta con te… alla fine se sei davvero INGASATO INSIDE o INGASATO ABBESTIA allora non potrai che essere conquistato dalla S di solidale e finirai inevitabilmente col partecipare alle riunioni plenarie, alle gite, alle cene e a tutto quanto di più bello c’è in questo gruppo.