Eroi del XXI secolo

Mi prendo la libertà e la responsabilità di pubblicare un comunicato stampa dell’associazione “Ravenna punto a capo” , il fatto che molto spesso alcune tematiche non hanno il risalto dovuto non significa che non esistono… questo è solo un esempio vicino ce ne sarebbero altri più vicini più eclatanti ma non fa differenza….

Carraie (Ravenna) 27 febbraio 2010, chiude il supermercato del paese da poco aperto. La crisi economica colpisce i piccoli imprenditori e gli artigiani, ma quando iniziano a chiudere i supermercati è qualcosa di più della normale “crisi”. Il supermercato CRAI di Carraie aveva aperto due anni fa, un grosso cambiamento per un paese di 900 anime e per le sue botteghe. Vivendo all’ombra del suo affiliato a San Pietro in Vincoli, di più vecchia apertura, godeva di quasi tutta la clientela del paese, quella che per anni aveva speso i suoi soldi nelle poche botteghe. Il resto degli abitanti, invece, considerano il paese come dormitorio e per la spesa, grossa o piccola, si affidano alla città dove lavorano e nel paesino si torna solo per dormire.
Niente lasciava presagire le chiusure dei due supermercati, nemmeno il cambio gestione di otto mesi fa. Invece giovedì scorso l’annuncio ai dipendenti: “sabato chiudiamo l’attività”. Nemmeno il tempo per capire……. 23 persone a casa senza lavoro. Nella realtà dei grandi numeri di dipendenti che perdono il lavoro, questa non sembra nemmeno una notizia. Eppure ci sono 23 persone a cui in tre giorni è cambiata la vita, nell’assoluta indifferenza. Il silenzio assenso?
Nel nostro gruppo ci sono piccoli artigiani che hanno chiuso l’attività, operai che hanno perso il lavoro, disoccupati, precari, persone che lottano ogni giorno per mantenersi il posto. Questi siamo noi.
Noi siamo vicini alle 23 persone che sabato forse hanno sospirato, forse hanno pianto, forse si sono arrabbiate. Gli siamo vicini perché sono i nostri eroi, così come i dipendenti dell’OMSA di Faenza, così come tutte quelle persone che hanno un lavoro precario o sono in cassa integrazione . Gli eroi del XXI secolo sono quelli che cercano di mantenere la famiglia ogni giorno e sono in difficoltà. Gli eroi del XXI secolo sono le persone come Luca che un anno fa scriveva “non guadagnando abbastanza avrei voluto mettere un braccio sotto la pialla, così la mia famiglia avrebbe avuto un po’ di soldi, ma non c’è l’ho fatta. Mi è mancato il coraggio”. Gli eroi del XXI secolo sono tutti quei piccoli imprenditori che si trovano costretti a chiudere e a lavorare per il resto della vita per pagare i debiti che quell’esperienza gli ha lasciato.
Le scelte economiche fatte dalla nostra politica di “casta” hanno portato a questo risultato e si è soliti dar la colpa allo Stato. Allora vorremmo dire a tutti questi eroi a cui siamo vicini, che lo Stato siamo noi, noi siamo lo Stato. Dovremmo riappropriarci delle nostre vite, delle nostre città, dei nostri posti di lavoro. Ci vorrà tempo, molto tempo, ma infondo ci sono voluti 30 anni per ridurci così, potrebbero volercene altri 30 per assicurare un futuro ai nostri figli. Abbiamo il dovere, contando solo sulle nostre forze, di lottare a testa alta e con dignità quali eroi siamo, poiché c’hanno tolto ciò che c’è di più nobile nella vita di un uomo: il lavoro.
Art. 1 della Costituzione Italiana. “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. I fatti dimostrano che oggi è una Repubblica fondata sul sangue dei lavoratori.
RAVENNA PUNTO A CAPO

2 risposte su “Eroi del XXI secolo”

Semplicemente inquietante ma bisogna che ci facciamo tutti un serio esame di coscienza ed iniziamo a pensare seriamente al gesto che compiamo quasi automaticamente ogni giorno: la spesa.
Innanzitutto quanti di noi sarebbero contenti che i propri figli andassero a fare i contadini o i fabbri o i muratori oppure gli allevatori?
Fatto questo quanti di noi non controllano la spesa scegliendo l’offerta speciale per mangiare o per vestirsi?
Figurati che adesso a Faenza ha aperto un distributore di carburanti della Conad e oggi siamo andati a sentire per la conad card … ora con la conad card potrai anche fare benzina e con un ultetriore sconto. Ma allora ci si chiede da dove verrà questa benzina? tralasciando il discorso della guerra e del sangue che c’è dietro viene esattamente dalla stessa raffineria di tutte le altre benzine. Ma lo sconto da che deriva? Che sia dal fatto che non c’è e non esiste “servizio” ed è tutto automatizzato? E a fare la benzina ci va anche chi è rimasto a casa dall’OMSA che si trasferisce in Jugoslavia …. insomma questo “mercato” è folle, le leggi che lo regolano forse anche di più ma il consumatore (noi) ci meritiamo veramente questo … o forse no … non lo so.
Grazie Paolo e scusa lo sconclusionato e incasinato intervento ma, sinceramente, sono e resto completamente disorientato da quello che ci sta succedendo attorno.

Saluti radiosi

Qualcosa possiamo e dobbiamo fare…..non è possibile che tutto questo accada nella totale indifferenza.

Finalmente ieri il tg ha detto che la cassa integrazione è aumentata del 120% in un anno !!!!!! secondo i dati inps.( e qualcuno ha detto che è un dato positivo quindi figuriamoci i precedenti)
Altro che è finita ..siamo in piena crisi. solo che io che ho un lavoro fisso come molti altri non me ne accorgo .

Da un po di mesi mi gira per la testa una domanda e non ho mai avuto il coraggio di esporla a tutti voi.
Ora lo faccio:
E tra di noi c’è forse qualcuno che è in questa drammatica situazione o che rischia di esserlo ??? spero nessuno………ma credo che se qualcuno è in difficoltà debba avere modo ( con estrema riservatezza) di farlo sapere agli altri in modo che possano aiutarlo.
Ora come fare per far emergere eventuali situazioni di rischio perdita-lavoro nei componenti del nostro gruppo senza ledere la riservatezza e l’animo della persona non so proprio come si possa fare. ( comunque x qualunque cosa il mio cellulare è nel censimento su google )
Vorrei che anche voi vi eprimeste in merito e perdonate se con l’esporre il mio pensiero ho creato qualche disagio o se sono stata inopportuna o maldestra.

ciao
monimon

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