Ciao a tutti gli ingasati,
ecco finalmente le informazioni per prenotare le “GAScarpe” di Gigi Perinello.
Come abbiamo detto alla riunione, il produttore è un gasista di Padova (anche se le scarpe sono prodotte nella provincia di Mantova) ed è molto disponibile.
Alleghiamo qui un documento che ci ha fornito lui stesso e che descrive perfettamente le fasi della lavorazione delle scarpe e i prodotti usati, inoltre troverete qui delle foto con i diversi colori delle scarpe, ricordate che c’è anche il blu, ma per ora non abbiamo la foto!
Il prezzo è
dal n° 35 al n° 48 euro 36 il paio
dal n° 19 al n° 34 euro 26 il paio
+ spese di spedizione.
Le spedizioni avvengono in scatoloni da 12 paia e ogni spedizione costa 15 euro,
Gigi è disposto a mandarci una spedizione (da 12 paia) in “conto visione” (vuol dire che le vediamo e se ci piacciono le teniamo).
Proponiamo quindi di comunicarci nei commenti chi sarebbe interessato seriamente (con colore e numero), proprio come per gli altri ordini. Poi noi faremo il primo ordine di 12 paia scegliendo tra gli interessati i numeri più vari e porteremo le scarpe alla prossima riunione in modo che anche altri possano provarle e vederle. Il mese prossimo faremo l’ordine completo con le scarpe di tutti.
Infine, qui sotto vi trascriviamo uno stralcio della mail che Perinello ci ha mandato come risposta alle nostre richieste, è significativa sul tipo di prodotto che offre!!
Se avete domande da porre al produttore, fatecele sapere.
un saluto ingasato,
Davide & Gloria
e-mail di Gigi Perinello
La storia da cui è nata questa idea è illuminante anche sugli aspetti di filiera ed etici:
io sono socio in un Gas di Padova e da tempo sono convinto che queste organizzazioni territoriali espressioni delle famiglie sono esempi di democrazia dei base, capaci di ricreare senso critico nei soggetti interessati, di alleare produzione e consumo e sopratutto di ridare vita ad un sentimento mancante nelle nostre quotidiane relazioni: la fiducia. Lavoro da 30 anni nelle calzature ed un giorno parlando con un mio cliente (io vendo suole da scarpe) ho raccolto il suo disagio: mi raccontava delle difficoltà cui era costretto da organizzazioni di commercianti che vedevano solo il prezzo e mai la qualità . Fabio (il titolare del calz. Astorflex) da tempo era stato costretto a delocalizzare e a produrre con materiali di bassa qualità e non ce la faceva più. Gli ho proposto di fare il prezzo della sua scarpa (il polachetto Clarks che avete visto nelle foto) ma con i migliori materiali che poteva reperire nel mercato rendendo salubre l’nterno della scarpa ed usando cuoio di alta qualità per il sottopiede: il risultato fu di 12 euro di differenza naturalmente ricreando anche la filiera produttiva italiana, che nel frattempo era stata smantellata per delocalizzare in Romania. 12 euro avrebbero portato il prezzo della calzatura a 30 euro senza iva e mi sembrava un ottimissimo prezzo per il prodotto concepito in modo nuovo.Oggi la realtà è che tanti Gas ci stanno cercando, acquistano le scarpe, la fabbrica produce in Italia e in mezzo naturalmente a molte difficoltà organizzative, stiamo ricostruendo una realtà produttiva che ci fa sperare in una vita migliore. Gli operai che in questo momento avrebbero dovuti essere in cassa integrazione stanno lavorando per le scarpe dei Gas, e anche loro stanno immaginando un lavoro un po’ più lento e preciso che produce più qualità . Da oggi in avanti molte cose si possono ancora cambiare adattandole a nuove esigenze qualitative ed etiche, siamo all’inizio di un percorso che si potrà fare attrverso l’alleanza fra la produzione e gli associati ai Gas… ne siamo convinti.
25 risposte su “Facciamoci le scarpe”
noi le vorremmo proprio vedere e ci candidiamo per la spedizione campione.
Matteo vorrebbe un 43 color Avio.
Una domanda, se non dovessero andare bene come funziona?
Vediamo se interessano a qualcun’altro nel gruppo e al limite si rimandano al mittente?
ciao e grazie
Maya
Ciao noi siamo interessatissimi, anche perché siamo partiti diverse volte alla ricerca delle scarpe tutte italiane, ma ci siamo dovuti arrendere..
Vorremmo:
un n.39 color avio e
un n.45 testa di moro
…vedete voi se ne serve per ora un solo paio delle due o già tutti e due da vedere provare e speriamo tenere.
Grazie e ciao!
Ele e Sebi
Ciao,
anche noi (almeno io…) siamo interessati.
Io ne vorrei prendere 2 paia, ma per il momento ne provo uno e se mi vanno bene poi il mese prossimo ordino le successive… intendo come numero perchè come modello vanno anche troppo bene…
Il mio piedino delicato di solito calza un 44.
E provo il colore Tortora.
Grazie.
Saluti.
Alex.
io vorrei ordinare per mio figlio francesco di 7 anni un paio color avio n. 34 ( ma poi se non gli vanno ???…..)
mentre farei provare volentieri a mio figlio grande il 43 avio di matteo o il 44 di alex , se siete daccordo …perche’ non oso ordinarle visto che non so se il mio baldo giovine gradira’ il modello (.. i giovani d’oggi !!!…)
Si puo’ chiedere ai produttori se hanno per caso in progetto di fare anche una scarpina da cenerentola modello base decolte’ con un po’ di tacco ( per una tappa romagnola un po’ tondetta e “culobasso” come me)???
ciaociao monimon
Anche noi vorremmo provare
stesso dubbio: se non vanno come si fa?
Scarpa n 42 colore marrone
scarpa n 38 colore marrone
per entrambi essendo il famoso mezzo numero dipende dalla calzata della scarpa se un numero più o meno. abbiamo messo il numero più
Sottoscrivo la scarpa modello cenerentola con medesime caratterisriche
Per cortesia vorrei ordinare un paia color testa di moro, numero 42.
Grazie. antonio rocco
ciao,
io proverei un 42 color tortora
grazie
matteo
Da quello che ho capito queste prime dodici paia “di prova” possiamo rimandarle indietro se non vanno bene. Io proverei volentieri
un 37 avio
un 44 1/2 blu (non so come arrotondare nel caso non sia disponibile il mezzo numero)
grazie
mari
Un 44 e mezzo avio per Matteo (sperando che ci sia il mezzo numero)
anna
Grandissimi tutti!!!
Io mi faccio al momento un dolce 46 testa di moro; se vestono aprticolarmente basterebbe anche un 45 ma non vorrei poi che mi facessero male …. il mio dolce numero lo dedico alle tante cenerentole presenti :-)))
Ottima l’idea di scambiarcele e provarle … facciamo anche che quando ci saranno mi porto le due piccole pesti che vestono il 35-36-37 (i numeri che di solito gli vanno bene che mi pare comunque siano già stati ordinati….
Mi pare che come diamo i numeri noi … nessun altro mai 🙂
Saluti radiosi
Siamo avanti!!!!
Io ho il 39 “dipende dalla scarpa”, mentre Halim il 39/40. Le clarks sono stupende!!!Non vedo l’ora!Chiara
A TUTTI.
ATTENZIONE: Perinello ci ha detto che molti GAS riferiscono che le scarpe calzano un numero in più (cioè chi ha 42 deve ordinare 41). In più dice che ci vogliono 10 giorni per la consegna, per cui in questi giorni lanceremmo il primo ordine di prova così da avere le scarpe per la riunione.
CI SONO NOVITÀ ANCHE PER LE CENERENTOLE
Riporto l’e-mail di Perinello
fate sapere se riusciamo ad averle x prox riunione e se Romeo conferma presenza delle sue due pesti … io aggiungo il mio piccolo terremoto… 🙂
……bisognera’ prevedere una gabbia per i leoni dove rinchiuderli!!! ehh ehh…. 😉
ciaociao
monimon
numero 45 color tortora
bellissimo
Pietro
Proviamo anche noi:
1 paio numero 45 colore testa di moro
1 paio numero 37 colore tortora
1 paio numero 27 colore avio
Grazie!!!
-Alice-
A tutti,
ARRIVANO I CAMPIONI
abbiamo selezionato i primi 12 campioni di scarpe da ordinare a Gigi. Abbiamo contattato gli interessati via e-mail.
Abbiamo scelto in base a varietà di numero e colore in modo che alla riunione potremo vedere (e provare) un buon campionario.
L’ordine grosso con tutte le richieste lo faremo dopo aver visto e toccato con mano le prime scarpe.
Salutoni a tutti
Davide e Gloria
Modifico l’ordine precedente: un paio di scarpe color testa di moro, numero 41 anzichè 42.
Grazie. antonio rocco
Ciao, Christof vorrebbe un paio di scarpe testa di moro n. 41. Immagino che questa richiesta vada ora nell’ordine “grosso”!
Grazie
Luisa
Ciao,
qualcuno conosce questo produttore? va bene, fa parte di un GAS di Padova, ma qualcuno ha visitato il suo stabilimento? ha qualche certificazione etica? afferma di essere un produttore etico, ma qualcuno sa se e’ vero? spero che questo non sia il caso, ma molto spesso, purtroppo, le affermazioni degli imprenditori non reggono ai controlli.
Ciao Filippo,
il produttore è, per così dire, in prova. Nel senso che abbiamo fatto un primo ordine per vedere il prodotto e stiamo pianificando una visita al suo laboratorio di Castel D’Ario per metà marzo. In quanto alle certificazioni, dobbiamo ammettere che non sappiamo molto al momento, ma sarà certamente una cosa da chiedere.
Grazie e ciao
Gloria e Davide
Cari Gloria e davide,
grazie per la risposta. Una visita al laboratorio sara’ certamente molto utile. Adesso ci sono certificazioni, come Valore Sociale, pensate proprio per garantire ai consumatori la qualita’ etica dell’impresa. Si potrebbe sentire se Perinello e’ disponibile ad un percorso del genere
filippo
fatemi sapere come vanno che le voglio proporre ai miei compari faentini…
Al Soviet di ieri sera abbiamo deciso di contattare il Sig. Perinello.
Potreste girarmi il contatto?
Grazie mille della collaborazione e a buon rendere!!!!
@ Valentina Faenza
l’e-mail è gigiperinello-chiocciola-tiscali.it, se cerchi su internet trovi anche altri rif. come numero di tel. ecc.
Buone scarpe
In attesa che possiate provarle alla prossima riunione (chi non è riuscito a rientrare nel primo ordine di prova) ecco cosa scritto sulla scatola di queste meravigliose scarpe:
Sul coperchio della scatola c’è un bel poema:
Le scarpe che l’artigiano propone ai gruppi di acquisto sono realizzate con il sistema di lavorazione denominato IDEAL. Tecnica che la famiglia si tramanda da 4 generazioni
La prima fase di lavorazione è volta alla costruzione della tomaia : si cuciono le varie parti di amoscio precedentemente tranciate e vi si accoppia la fodera interna di vitello resa morbida dalla particolare concia eseguita ancora con sistemi antichi.( Le pelli sono lavorate in bottali di legno contenenti miscele d’ acqua e tannini estratti dalla mimosa o dalla corteccia di castagno). La tomaia viene adagiata sul sottopiede rivoltandola verso l’ esterno e cucita al bordo dello stesso. Tale cucitura rimarrà visibile a scarpa finita quale caratteristica dell’ IDEAL . Anche il cuoio del sottopiede contribuisce al confort di queste calzature perché è conciato come la fodera con tannini vegetali: unica differenza è che, per impregnarsi, viene immerso in vasche a diversa concentrazione cambiando vasca ogni giorno per un mese, ed essiccato all’aria fino ad ottenerne la giusta rigidità.
La fase successiva vede l’applicazione della suola e del tacco di para al cuoio. La para è gomma naturale che cola dagli alberi della gomma, poi raddensata con acido formico (estratto dalle formiche che lo usano come veleno urticante) per essere trasportata e infine calandrata, cioè pressata da rulli che la portano allo spessore utilizzabile. Essendo un prodotto vegetale è molto sensibile agli elevati cambiamenti di temperatura, quindi non conviene porre la scarpa vicino a fonti di calore.
Nella terza fase di lavorazione si pareggiano con frese e carta vetrata tutti i materiali accoppiati che compongono il profilo della scarpa (camoscio-tomaia, cuoio-sottopiede, para- suola).Si danno poi le cere con spazzole per accentuare il colore dei materiali e per un gradevole effetto estetico.
La filosofia che sottende questo prodotto:
* non c’è marchio, perchè non si collega ad alcun stile da ostentare. E’ un oggetto che ci serve per camminare in modo confortevole
* lo dobbiamo comperare solo se ci serve
* deve dimostrare che in una filiera responsabile è possibile offrire un bene di valore che gratifichi il produttore e soddisfi i bisogni del consumatore (ottima qualità al giusto prezzo)
* che si attiva una filiera tutta italiana e locale in cui è il senso di responsabilità e di fiducia reciprocaa creare l’etica che la sostiene.
Saluti radiosi