Reno …. la grandissima presona che segue il viaggio del nostro caffè ci scrive
copio incollo sotto la notizia della indagine dei Finanzieri sul Porto di Genova, non perché possa pensare che vi mettiate a leggerla tutta, ma per dirvi che quanto riportato nell’articolo ha di fatto prima BLOCCATO e poi, ovviamente, rallentato le operazioni di sdoganamento di tutti gli operatori del porto.
Dalle notizie che ho, non desunte dai giornali ma dal mio rapporto diretto con i Responsabili della Coop. “L’Unione del Porto”, il nostro “sdoganatore” non è coinvolto in quei fatti. Di per se però anche la loro attività è rimasta bloccata, per cui il nostro container contenente il caffè verde Tatawelo, regolarmente arrivato in banchisa con il “vapore” (come lo chiamano i portuali genovesi) SABATO 5 LUGLIO, soltanto LUNEDI’ 14 LUGLIO, ha potuto terminare le procedure di sdoganamento, di controllo fitosanitario e per il trasporto.
Nonostante tutte le avversità successe (come quest’ultima, oltre ogni più fervida immaginazione…), la consegna dei nostri sacchi di caffè Tatawelo presso il magazzino della Coop. Pausa Café, il nostro torrefattore, situato all’interno della Casa Circondariale “Le Vallette” di Torino, è potuto avvenire oggi, GIOVEDI’ 17 LUGLIO.
Il tempo di RIVERIFICARE la fattibilità dei tempi di torrefazione e confezionamento (tempi purtroppo tutti sballati rispetto a quelli programmati, dopo una settimana di blocco delle operazioni in porto), e speriamo di poter far uscire fuori i primi pacchetti del Tatawelo Café Excelente…
Il nostro “spedizioniere”, la Coop Libero Mondo di Bra, riprenderà gli invii a partire dal 25 agosto, per cui a secondo di quanto mi avete indicato, cominceremo a consegnarvi il Tatawelo Café Excelente prefinanziato.
Effettivamente questa importazione 2008 del caffè Tatawelo ha avuto qualche “traversia” di troppo… ma ormai ci siamo… tra poco potrete riassaporare il gusto del nostro caffè dal “sabor dignidad”…
A nome della Associazione Tatawelo voglio ringraziare tutti voi della pazienza  ad aspettare il vostro caffè preferito, e soprattutto per aver condiviso con noi questa “piccola odissea” di questa importazione, fornendoci l’energia necessaria a perseverare nel mantenere attivo questo progetto.
Progetto che ha nel rapporto diretto tra tutti gli attori coinvolti, a partire dai produttori per arrivare fino ai consumatori, la sua forza ed originalità . Questo ovviamente oltre alla importanza stessa del progetto Tatawelo in Chiapas, che vede l’impostazione di condizioni economiche di autonomia reale per le comunità indigene zapatiste interessate, grazie alla esportazione del loro caffè…Dovreste aver ricevuto comunicazione di cosa è stato fatto dalla Associazione Tatawelo, grazie alla collaborazione di diversi soggetti della nostra rete di appoggio, in questi ultimi mesi in giro per l’Italia per promozionare il nostro progetto Tatawelo (ev, vedere sul nostro sito, www.tatawelo.it, nella homepage, e su “INIZIATIVE”).
Se qualcuno fosse interessato a programmare nella sua zona iniziative simili, per avere diretta conoscenza cosa c’è dietro, e come è, questo “progetto Tatawelo”, scriva alla nostra Referente Progetto, la Francesca Minerva di Roma, che è messa in copia. Cominceremo a capire che possibilità ci può essere per creare uno o più eventi per questo autunno…Ringraziando ancora tutti per il vostro sostegno “incondizionato” (anche in mezzo a difficoltà oggettive, pur se non molto dipendenti dalla nostra volontà …) nel contribuire alla rete solidaria che mantiene in piedi l’Associazione Tatawelo ed il suo progetto, vi invio i miei più cordialii saluti.
Per Ass. Tatawelo
Il Referente Operativo
reno