Qualche giorno fa ho scritto una paginetta fitta di riflessioni su gli ingasati, sulla gestione del gruppo degli ordini e ho manifestato qualche preoccupazione proponendo alcuni correttivi che secondo potrebberò alleggerire il carico di lavoro di chi spesso si trova a dover rigovernare il blog e più in generare rendere facile la vita gasista. Queste righe avevano lo scopo di porre una questione all’attenzione di tutti. l’ho invita alla mailing list disinfo (i disinfi sono i referenti) alcuni di questi hanno manifestato interesse condividendo alcune idee altri pu riconoscendo il momento di grande fermento non hanno colto la stessa urgenza.
Urgenza? Perchè? Da oltre un mese il numero di gasisti che visita il sito che ha partecipato alle riunioni e che ha ordinato è cresciuto moltissimo aanche grazie alla visibilità che i media hanno posto verso il mondo dei consumatori critici (anche se giornali e tv hanno spesso posto l’accento solo sul lato economico).
Questa grande affluenza ci ha colti di sorpresa e alcuni aspetti della normale vita del GAS ha dato qualche segnale di sofferenza
Tutto questo in grande sintesi era quello che pensavo io
Durante la produzione della fantastica Rometti Beer alcuni ingasati hanno colto l’occasione per improvvisare uno scambio di vedute sull’andamento del gruppo, parlare seduti attorno ad un tavolo di come potremmo migliorare il gruppo in funzione alle dimensioni che sono inevitabilmente destinate a crescere, Io e Max abbiamo assistito solo alla parte iniziale dell’assise in cui garantisco il tasso alcolico era ancora ad un livello accettabile.
Piuttosto che intasare le caselle di posta di solo alcuno con una quantità veramente grande di email che rischi di disperdere l’attenzione su gli obbiettivi ho creduto più utile scrivere questo post sperando che, sia vecchi sia nuovi, ingasati potessero riflettere in base alla propria esperienza, in funzione alle proprie aspettative e magari sulla propria possibilità di metteresi in gioco ed essere parte attiva del Gruppo.
Chi avesse voglia di commentare ponendo questioni proponendo cambiamenti lo faccia qua
Io (Alex) ritengo che una soluzione per ovviare al fatto che il numero di iscritti e adepti cresce, mentre il numero di persone che quotidianamente si impegnano per portare avanti la baracca, sia quello di improntare una divisione in sottogruppi di al massimo 10-12 iscritti, come criterio sceglierei ovviamente le zone di Forlì e dintorni: la mia idea sarebbe che ogni sottogruppo ha il suo referente che raccoglie i soldi organizza le consegne etc etc etc.. e il mandato del referente a discrezione del sottogruppo lo farei durare qualche mese con una bella rotazione.
Durante l’incontro da Romeo poi sono venuti fuori altri spunti interessanti come la necessità di puntare sul territorio, e quindi insieme ai nostri fornitori fare in modo che questo sia garantito e in più urge un bel regolamento sul modello del Gas Rubicone che ha un bel “galateo” di 3 pagine a cui tutti si devono attenere.
Io (Paolo) ho indirizzato la mia attenzione su come sfruttare al meglio gli strumenti tecnologici che dovrebberò agevolare il lavoro dei vari referenti, trovo che si potrebbe sperimentare la registrazione del proprio nome sul blog in modo che PaoloR ce sarebbe uno solo e si saprebbe chi è, il primo che si accaparra il nome “Monica” costringe le altre monica a trovar una forma diversa che la contradistingua, questa “registrazione potrebbe essere valida come censimento semplificando ulteriormente la procedura di censimento dei gasisti.
Per gli altri aspetti io non mi pronuncerei ma proporrei di creare mini Gruppi di lavoro specializzati in un aspetto singolo.)
A chi si avvicina solo ora ai gas e vede un gruppo popoloso molto attivo e in qualche modo strutturato potrebbe trovar difficile da comprendere questo articolo e tutte gli aspetti che vorremmo cambiare modifica e ridiscutere, ricordo a loro e atutti noi che un Gas npn lo vendono con il kit di montaggio ma lo hanno pensato e creato persone che prima d’allora faceva altro.
Ecco che il passaggio da 15 a 60 inevitabilemnte cambia di parecchio la gestione e per gli inGASati è una novità la gestione di tanti ordini e tanti gasisti ecco perchè è importante la mobilitazione di tutti (basta spemere le menungi una decina di minuti)
Saluti.
Paolo, Alex.
15 risposte su “Togliamo le ruotine? Gli ingasati stanno diventando grandi…”
leggendo quanto avete scritto qui sopra non riesco bene a capire quali siano le difficoltà vere a cui fate riferimento. Posso immaginare che siano difficoltà pratiche di referenti troppo carichi di ordini, nomi, consegne….
Dall’ultima riunione sono riuscita a capire che la filosofia dei GAS parmane inalterata solo in gruppi piuttosto ristretti, e, come in molte società animali, il “sovraffollamento” mette in crisi l’organizzazione sociale.
Vedo, per ora, due soluzioni: definire un numero “critico” e suddividerci in gruppetti ristretti per vicinanza di territorio e continuare in maniera inalterata con riunioncine, referenti, consegniucce ecc.
Oppure dividerci in sottogruppi, organizzati bene, con referenti e quant’altro (io non ho difficoltà a prendermi responsabilità in base alle mie capacità limitate…) che però fanno riferimento a dei “supereferenti”. Questi ultimi hanno la relazione con il “produttore” e gestiscono quindi pochi ma corposi ordini che però si “smazzano” i referenti dei sottogruppi.
Ho fatto casino? NOn ho capito nulla? Ho detto cose assurde? può essere…dato che non conosco bene la problematica…e allora stai zitta no? già! Vabbè, era solo per dirvi che se posso rendermi utile, io ci sono, anche solo come magazzino per la carta-igienica…
Qualche altro spunto e idea su cui a mio avviso si può/deve discutere e per qualcuno di questi prendere delle decisioni:
1a)Costituzione dell’associazione?
1b)Se si aprire un conto in Banca Etica?
1c)Se si gestire tutti i pagamenti ai fornitori con questo strumento per tenere sotto controllo le quantità che consumiamo attraverso il gas e anche per poter acquistare, i versamenti da parte dei gasisti sul conto “modello “prepagato” onde evitare spiacevoli e sgradite rincorse di denaro.
2a)Suddivisione in gruppi?
2b)Se si come, mantenendo ferma la gestione centrale ed i gruppi dovrebbero gestire la consegna degli ordini di competenza avendo uno o più responsabili su cui la gestione centrale possa far riferimento oppure quasi totale indipendenza dei gruppi
3)Auto elettrica continuare? E’ uno strumento efficacie oppure è solo una “figata” fine a se stessa?
4)Revisione dei fornitori settimanali. Quali i pro e quali i contro
La mia esposizione probabilmente non è imparziale ma visto lo stimolo di Paolo ed annottando che i contatti nel sito, alle riunioni sono si aumentati ma gli ordini settimanali, quelli poi che impiegano un maggior sforzo organizzativo sembra siano in calo è giusto fermarsi un attimo e discutere di tutti questi aspetti e di altri. Al costo di fare capire poco ai nuovi arrivati, sperando abbino pazienza, poi magari qualcuno di loro invece potrebbe illuminarci..
La mia idea è quella di utilizzare tutte le riunioni (due o tre) estive ed ev.li altri incontri tra sottogruppi che si prendono carico anche come dice Paolo della singola questione per analizzare e magari risolvere…..
Complimenti e grazie per chi è arrivato in fondo
ciao a tutti, senza pretendere di risolvere l’argomento, a me pare siano fondamentali:
1- stabilire un regolamento, senza questo un gruppo può funzionare solo se composto di pochi, che si conoscono,e che siano sempre quelli. Noi invece siamo destinati a crescere, e dobbiamo esplicitare un gruppo di regole, poche ma sufficienti, e condivise, e chi non le rispetta..
2- inevitabile una suddivisione territoriale, e va da se che a questo punto ci siano dei referenti teriitoriali,a rotazione pena la condanna a lavori forzati per il malcapitato/a
3-inevitabile anche la costituzione di gruppetti con compiti organizzativi comuni ( internet, contatto coi giornalisti, con la rete GAS nazionale..)
3- perchè sia leggero il lavoro, la cui mole é destinata ad aumentare di pari passo con la nostra crescita, a me pare che dobbiamo studiarci un “SISTEMA PASSIVO” di inserimento dei “nuovi” nel nostro sistema di organizzazione: non possiamo rincorrere ognuno cercando di indurlo ad essere attivo anche se non vuole, il punto é che un gruppo come il nostro cerca e si trova bene solo con persone che abbiano già nel DNA il desiderio di condividere e partecipare. Mettiamo in chiaro questo e accettiamo solo queste persone; viceversa ci metteremo sempre in una posizione di conflitto e nel tentativo di catechizzare chi giustamente non vuole esserlo. Ci saranno sempre persone che magari sarebbero interessate ad acquistare con noi senza essere integrate nel nostro sistema di relazione, resta da vedere se sia fattibile per un gruppo come il nostro soddisfare le loro esigenze senza andare in sofferenza. Allora io ributto là la mia proposta-provocazione che ho detto alla festa di Sadurano: accettiamo d’ora in poi nel GAS solo chi entra non da solo , ma già in gruppo di almeno due, amici, parenti, vicini di casa: passare da una concezione individuale del rapporto ad una comunitaria é molto più facile se già entri che non sei solo: sarai sicuramente più propenso a collegarti e a “servire” gli altri e non solo ad utilizzare i loro servizi.
4- Auto elettrica: perchè non mettiamo nel regolamento che l’ingresso nel gruppo, il “battesimo”, si faccia con un periodo di auto elettrica?.. porterebbe a molti vantaggi:
gli storici si troverebbero molto alleggeriti, i nuovi avrebbero l’occasione di sperimentare da vicino come funziona il GAS, tempo per approfondire la conoscenza reciproca ecc. L’alternativa temo sia l’abbandono di questa splendida iniziativa, o il passaggio allo status di “pony express” per alcuni (basta vedere il calendario dei mesi passati con l’auto el.) Scusate se mi sono dilungata.
Ultima cosa, per Silia: speriamo che tutti i “nuovi” facciano come te. Grazie. Ciao.
Per Max:
Nel tuo post dici che gli ordini settimanali sono in calo. Potresti spendere qualche parola in più su questo? Te lo chiedo perchè non me ne ero accorto, ed essendo io quello che tiene dietro alle spese complessive, questo è grave da parte mia …
Volevo avvisare, lo faccio qua per comodità, che questa settimana ho fatto una piccola modifica sperimentale ella gestioni degli ordini di sadurano e mengozzi; il blog spedisce una email con ogni commento all’autore dell’articolo (ordine) ho provato a mettere le email di Rosy e Sara in modo che ricevano tutti i nostri commenti direttamente via mail sperando do non aver creato troppo casino e sperando di non aver incrementato la carta stampata ..
Se qualcuno avesse la possibilità di sentire come sono andate con questo nuovo metodo sarebbe interessante così da aggiustare il tiro
Mi fa molto piacere vedere che ci sono menti fervide che hanno a cuore le sorti degli inGASati mi spaventa un po’ vedere gli orari in cui sono stati scritti alcuni commenti 🙂
trovo che ci sia una bella base su cui lavorare bene visto che la visione del gas futuro mi pare abbastanza coincidente con le mie
Per Luca Laghi:
La mia era più una provocazione collegata all’auto elettrica ed alla consegna del sabato mattina comunque nelle ultime due settimane gli ordini della verdura sono oggettivamente calati ed anche gli altri (pane e carni) non sono sicuramente aumentati, questo nonostante l’aumento dei gasisti.
Poi un altra osservazione a riguardo. Perchè durante la runione di maggio (forse anche nelle altre, bisognerebbe controllare) il buon Mengozzi ha scaricato 26 cassette? Praticamente il triplo rispetto all’ordine di questa settimana… Sarà solo una coincidenza?!?
Max
non so se vale per altri, ma col caldo gli orti entrano in piena produzione, e noi la spesa di verdura la facciamo tutti i giorni lì (nel nostro orto). Questo calo potrebbe essere fisiologico?Ciao ciao.
Ora che mi ricordo, i ragazzi di Sadurano e Paola l’anno scorso mi fecero notare un calo degli acquisti coincidente con la stagione calda (Da Maggio in poi). Forse per compensare dovremmo aprire un ordine per gelati e ghiaccioli …
Ciao,
vi potrei dire come è strutturato il gas Faenza:
Le famiglie sono raggruppate in Sottogruppi composti da amici o vicini di casa (minimo 4 famiglie max 10 circa).
Ogni sottogruppo nomina un Capogruppo che raccoglie gli ordini di ciascuna famiglia e li raggruppa nell’ordine del sottogruppo.
Quest’ultimo è l’unico che partecipa, insieme a tutti i Capogruppi ed al segretario,
alle riunioni programmate(Soviet)dove si discute dei prodotti, ordini e si prende qualsiasi decisione per tutto il Gas.
Ogni capogruppo consegna ai referenti di prodotto il proprio ordine ed il referente compila l’ordine globale da inviare al produttore.
Nel momento in cui le persone consegnano il proprio ordine consegnano anche i soldi ed a sua volta il capogruppo quando consegna l’ordine del gruppo da al referente tutti i soldi del gruppo.
Appena arriva la merce il referente comunica in lista l’arrivo dei prodotti ed il luogo dove si possono ritirare ed ogni gruppo nomina un responsabile che ritira per tutti i componenti del gruppo per poi dividerli tra di loro.
Ogni gruppo si organizza per conto proprio di modo che ognuno da il suo contributo all’interno.
Due volte all’anno si fa l’assemblea plenaria in cui ci si incontra tutti, si invitano i fornitori nuovi e da adesso in poi si faranno riunioni ad hoc per i nuovi interessati.
Gli ordini settimanali sono gestiti diversamente ovvero per la cesta di verdura si paga un’abbonamento mensile all’inizio del mese e non si sceglie la merce ma la cesta è standard e mista, per i formaggi e la carne si ordina per mail, una persona raggruppa tutti gli ordini li invia al fornitore e si paga alla consegna.
Spero di essere stata chiara!!!
Noi vorremmo riuscire ad ottimizzare con una gestione più informatizzata degli ordini ma resta il problema dei soldi!
Quando si è in tanti il rischio di rimanere dei prodotti che nessuno ritira e che non ha pagato è molto alto!!
C’è anche chi paga e si dimentica di ritirare….
Un’ultima cosa a proposito dei nuovi entrati:
in genere chi si avvicina per curiosità e non ha intenzione di contribuire è attirato solo dall’illusione che i giornali danno del Gas=Risparmio, percui in genere questi durano poco, anche perchè ogni sottogruppo fa in modo che i propri componenti abbiamo un ruolo attivo, se non sei referente di prodotto o sei capogruppo oppure ritiri la merce o sei segretario oppure entri nei gruppi di discussione che via via si formano per approfondire alcune tematiche….
(Poi ci sarebbe l’annoso problema della rotazione degli incarichi…obbligatoria ma di fatto non c’è mai)
Il mese scorso si è sciolto un Gruppo intero perchè l’unica famiglia che si occupava di tutto è scoppiata, questo è solo un’esempio!!
Abbiamo abolito i cosidetti “Fantasmi” ovvero famiglie che, essendo sprovviste di mail, non si iscrivevano alla lista ed ordinavano tramite un’amico o parente iscritto!!!
Si cerca di semplificare…..
Valentina grazie, ma grazie davvero la struttura faentina è sempre stato un riferimento e leggere così chiaramente di certo sarà un buon aiuto a rendere fulgido e impeccabile il gruppo…
Ho scoperto di non essere il solo a pensare che potremmo, in questi mesi estivi in cui al frenesia gasista diminuisce un po’, lavorare per ottimizzare la gestione per prevenire lo scoppio di qualche gasista (Romeo lo vedo male da qualche settimana….jajaja)
Ricevo via mail una riflessione da qualcuno che non ha ritenuto di scrivere qua ma io che sono assolutamente inrispettoso vi copio la mail
I commenti di questo “sincero abbraccio” mi trovano pienamente d’accordo sull’aprire una riflessione circa le verdure…..va bè…
per la struttura interna e metodi di semplificazione per gli ormai maturi ingasisti e coinvolgimento-integrazione degli ancor verdi neo-ingasisti; anch’io come paolo vedo nella struttura faentiva un’ottimo spunto..
la potremmo modellare a sui nostri bisogni(es.la cesta standard e mista…o il riunirsi solo tra capigruppo,segretario…insomma…si semplifica tanto!deriva da consideraz. realistiche su campo..il “lavoro” sarà molto snello…però non è coinvolgente)…
-Dalle famiglie con il capogruppo al sistema di pagamento anticipato è un’inossidabile struttura!il contatto capillare è fondamentale,il capogruppo è a stretto contatto con la sua “famiglia” ed è l’ideale per la gestione economica e logistica..
-l’iniziazione…ahah..anche questo un ottimo spunto!fare un giro con l’auto elet. obbligat! (e dopo 23 flessioni ed 1h di corsa in infradito ahahah! )
-la rotazione dei compiti ; more important..
p.s.anch’io vorrei lanciarmi a capo fitto in questa grande famiglia, dando un po di quel che ho ricevuto, ma in mio essere universitario (in fase di chiusura..) mi frena dall’avere responsabilità..a causa del davvero prossimo futuro del tutto OscurO sul che cosa ma soprattutto sul dove…:-/
un salut!
Qualche riflessione non troppo tempestiva!
Senza prenderla troppo alla lontana, per noi, il Gas non è stato solo sinonimo di spesa. A differenza di altri gruppi d’acquisto (non romagnoli ovviamente!), gli Ingasati offrivano qualcosa in più del “cassettone biologico”, ovvero un momento di confronto e discussione, una condivisione di pensieri e impegni. Naturalmente entrare in un gruppo strutturato e rodato non è immediato per tutti, qualcuno ha parlato di variabile umana, e condivido (fin quando non diventi una scusa all’assunzione di impegni).
Insomma tutto questo per dire che soluzioni che vedano la partecipazione solo del capogruppo alla vita del gas o a due assemblee annuali forse facilitano l’organizzazione ma sono meno coinvolgenti.
La divisione in zone dal punto di vista logistico è sicuramente positiva, rinsalda le relazioni di vicinato e la conoscenza tra famiglie ma manterrei un momento di incontro comune.
saluti a tutti, paola
ps. condivido la questione asparagi e verdure
I cugini di mio padre sono nati in campagnia e nonostante abbiamo un impiego in città hanno mantenuto da sempre il legame con la terra arrivando ad affittare un podere in cui lavorano prima di andare in ufficio (modellando gli orari in funzione del campo)
Producono in piccole quantità piu o meno tutto quello che può crescere da aprile ad ottobre lo fanno per il loro piacere per le loro tavole e quel che avanza lo vendono a prezzi onesti a chi passa di li, Sono coltivazioni Biologiche? Non hanno mai sentito la necessità di usare additivi chimici e neppure inyeressa la certificazione ma la qualità è tangibile.
Ho provato a pralar di GAS ma mi ha detto che non se la sentono di impegnarsi continuativamente e che poi non avrebberò più nulla per quelli che passano a comprare.
La loro clientela è piccola e affezionata e ho capito il perchè, li mandano nel campo a raccogliesi i fiori di zucca o le fragole e questo a noi di città piace molto e anche a loro fa piacere
Quindi non vi propongo un nuovo fornitore ma vi indico la strada
A carpena dopo il cimitero davanti all’edicola c’è una stradina bianca finisce dentro la loro aia spessso hanno altroi acquirenti se non c’è nessuno suonate il clacson della macchina e qualcuno arriverà hanno adibito un garage a rivendita.
Se vi chiedono come avete fatto a saperlo beh ve lo ha detto Paolo del Gruppo d’acquisto (il nipote dell’ Iside)
Mia nonna è stata la loro commessa per anni
(io ci ho messo 10 minuti in bici di conseguenza possono arrivarci tutti)
Per precisare:
le assemblee a cui partecipano i capigruppo in realtà sono aperte a tutti gli interessati, in lista gira l’ODG, infatti io che non sono capogruppo ma molto curiosa ed attiva partecipo comunque ;-)))
Poi se si parla di qualche prodotto in particolare è invitato anche il responsabile dello stesso…..
Ma vi assicuro che di “extra” non c’è quasi mai nessuno….
Per le assemblee plenarie il fatto che siano 2 è dovuto alla scarsità di luoghi che ci possano contenere….
E comunque i più assidui e giovani intraprendenti del gruppo si incontrano anche extra e si finisce sempre di parlare di Gas!!!!