A seguito di alcune sollecitazioni esterne, una per tutte un neo genitore di Predappio (Aristide) che ha chiesto se trattavamo all’interno del GAS anche pannolini per bambini; non secondariamente però per un mio interesse personale visto che, se tutto andrà bene, a settembre/ottobre avremo un nuovo membro in famiglia; inoltre non va dimenticato poi l’appoggio ed i contributi dati al progetto che Lara segue e sta portando avanti ed un bell’articolo su Promiseland da cui ho tratto la foto volevo dedicare questa discussione ai genitori che hanno bimbi neonati e soprattutto a loro, il nostro futuro!!!
Ho letto la bellissima dispensa disponibile on-line sul sito http://www.ilveromomon.too.it/ fatta e curata da delle mamme e devo dire che mi ha fatto molto riflettere. Spiega, al suo interno, che ogni bambino alla fine del terzo anno di vita ha prodotto una tonnellata di pannolini (usa e getta) che corrispondono a circa 4500/5000 pannolini facendo spendere in media 2.500 euro alla sua famiglia e questo significa, in termini di alberi per produrre i pannolini, circa 10 alberi di medie dimensioni abbattuti a bambino.
I primi due miei figli quindi sono già costati 20 alberi e 2 tonnellate di rifiuti (anche se il pannolino lo hanno tolto poco prima dei tre anni)… e questo solo perché 8/9 anni fa non mi frullava nemmeno per la testa che potessero esistere alternative….
C’è anche una bella spiegazione sui materiali che compongono questi pannolini e sull’omertà con cui diversi produttori circondano la composizione dei loro prodotti e questo pensando ai bambini piccoli mi lascia veramente meravigliato. Tra le altre una curiosità , che non conoscevo, è che le parti solide del pannolino usa e getta (feci) andrebbero, per norme sanitarie, rimosse dai pannolini stessi prima di gettarli nella spazzatura perché le feci potrebbero generare problemi sanitari se finiscono nelle normali discariche (d’altronde bruciando il pannolino e il suo contenuto produco diossina quindi … dalla padella nella brace!!!).
Ora io penso che siano maturi i tempi per provare ad affrontare come GAS anche i prodotti per bambini e mi offro volontario per affrontarlo a patto che altri decidano di affrontare con me l’avventura e soprattutto che qualcuno si prenda la mia attuale referenza del pane che, comunque, a settembre lascerò. Motivo dell’abbandono di questa referenza è appunto che dovrò concentrarmi maggiormente sulla mia famiglia e sul nuovo arrivato ed anche perché, volente o nolente, questo aspetto (dei prodotti per l’infanzia) mi interesserà molto da vicino 🙂
A questo punto le mie richieste esplicite sono queste:
Chi è disponibile ad affrontare la referenza dell’ordine del pane che altrimenti cesserà di esistere nelle consegne del sabato?
Chi è disponibile con me ad iniziare ad affrontare i prodotti per l’infanzia onde costituire un “pool†di persone che siano specificatamente sensibili a questi argomenti per valutare appieno le possibilità ed offrire qualche risposta concreta?
Qualcuno di noi gasisti ha già provato prodotti tipo pannolini lavabili e riutilizzabili, pannolini “ecologici†e a basso impatto ambientale ed è disponibile a parlarcene magari in un incontro prossimo venturo?
Ragazzi, io capisco Aristide che chiede aiuto per capire se ci siamo fatti su al problema e se proponiamo qualche soluzione, non vorrei lasciarlo solo perché il mio timore è poi quello di rimanere solo (con Barbara, Leonardo e Lorenzo) a mia volta quando a settembre/ottobre dovrò occuparmene quindi considerando che la S finale è per me una forte motivazione vi chiedo di riflettere sulle domande di cui sopra e …. commentare!!!
Va poi detto che nella dispensa non si parla solo di pannolini ma anche di salviette, di detergenti, di famosi oli per la cura dei bambini che in realtà alla prova di etichetta sono semplicemente “paraffina liquida†(quindi petrolio) che è peraltro stata recentemente inserita dalla direttiva europea tra i cancerogeni di classe seconda e riporto un altro spunto di riflessione che condivido: “Ha senso pensare unicamente a mantenere puliti i boschi e i fiumi, mentre continuiamo incessantemente a utilizzare petrolio per pulire le nostre case, lavare e detergere noi ed i nostri bebè?â€
Alla luce di quanto sopra concludo traendo una battuta dal manuale di cui sopra:
Che mondo avranno mai i nostri figli?
Un mondo senz’alberi, tanto per cominciare …
Saluti radiosi
14 risposte su “E prodotti per infanzia?”
caro romeo, brevemente alcune precisazioni.
– sui pannolini lavabili, certo l’impatto ambientale lo riducono, ma sia chiaro che richiedono una mole di tempo, di pazienza mica da ridere. se potessi, il tempo, lo comprerei…
inoltre sono sempre da lavare, e quindi si sprecano acqua e detersivi…
– sui prodotti tipo oli, tisane per la mamma, detergenti, antiarrossanti io ho sempre usato i prodotti di remedia e devo dire che sono
F-A-N-T-A-S-T-I-C-I. senza paraffina e derivati chimici, solo oli, oli essenziali naturali…
possiamo aprire magari un forum di discussione per scambiarci consigli.
ciao!!
Concordo con Matteob, i pannolini lavabili richiedono un impegno enorme, tempo, e sole tutti i giorni per l’asciugatura… *_* Oltre a tanta acqua e detersivo per il lavaggio.
So che esistono però dei pannolini usa e getta biodegradabili. Il punto dolente è che i costi sono piuttosto elevati… Provo ad informarmi, poi vi faccio sapere.
-Alice-
Ciao Romeo, io ti offro il mio appoggio a distanza, perchè purtroppo per il momento non posso fare molto (…incinta e a riposo assoluto…). Ti farò avere tramite Giulia o Francesca un catalogo di prodotti naturali per bambini che ho trovato su internet (www.ipiccolissimi.it). Il sito non è bellissimo, presenta molti meno prodotti di quelli disponibili e comunque il catalogo può servire solo come punto di partenza per conoscere le tante alternative al chimico e magari parlarne in una prox riunione. Ciao.
Grazie per l’accoglienza; Io onestamente ribadisco, leggetevi il manuale, lo hanno scritto donne come voi, persone comuni, che abitano anche in case da 50 mq.
E’ un condensato di esperienza vissuta, si va da chi si cuce i pannolini da sola e da chi li cuce per altre amiche; il forum per il confronto c’è già, leggete il manuale e lo troverete.
I pannolini lavabili sono di diverso tipo quindi ci sono anche quelli che asciugano all’interno del box doccia del bagno …
Mi spiace ma quando io intendo che me ne occuperei/occuperò significa proprio che il naso ce lo sbatto e non mi faccio atterrare al primo dubbio 🙂
Leggendolo ho capito che al di la di qualche saponetta e dell’olio di mandorle non serve altro … ed è proprio su questo che mi baserò e che spero di convincere mia moglie a provare.
Sui pannolinini moltex, Alice, se leggerai il manuale capirai che questa ditta nemmeno risponde alle richieste quindi sono una grande montatura mediatica aiutata anche dal fatto di essere venduti in farmacia; si dice che la WIP doveva a inizio 2008 mettere fuori un pannolino completamente naturale (nel senso + o – di compostabile) quindi penso che appena riuscirò proverò a sentirli per capire cosa prevedono ma il mio vero obbiettivo resta il sistema senza pannolino abbinato a pannolini lavabili (almeno a casa).
Mi spiace ma come detto, se non si fosse capito, sono un osso piuttosto durino e continuerò nel contempo a cercare un nuovo referente per il pane che altrimenti … verrà a mancare :-)))
Saluti radiosi
ciao, noi abbiamo usato i pannolini lavabili per Rocco, per circa 2 anni in via pressocchè esclusiva, e direi quindi che siamo moolto ferrati in materia. Direi che ci sono pro e contro:
PRO: non si usano quelli usa e getta, chimici e non. Sono molto confortevoli per il bambino, e siccome sono più grandi degli altri mantengono una posizione di maggiore apertura dell’anca, più fisiologica a quell’età. A conti fatti probabilmente sono un pò più economici rispetto agli altri, specie a quelli “ecologici usa e getta”, ma qui un calcolo é molto difficile, perchè soggetto a molte variabili( quanti se ne comprano dell’1 e dell’altro tipo, per quanto tempo, consumo all’origine di acqua e materie prime per produrli entrambi, e di acqua e detersivi ed elettricità e manutenzione lavatrice per quelli lavabili. Altra cosa interessante é che durano molto tempo, ed é eventualmente possibile un passaggio di consegne da un culetto all’altro.
CONTRO: Il costo dell’investimento all’origine é elevato, noi li pagammo all’ingrosso circa 600 euro nel settembre 2002, ne comprammo molti e del tipo più comodo ( purtroppo non li ho più, nel frattempo sono andati ad “impacchettare” altri bimbi).
Bisogna lavarli e curarli ogni giorno, ma anche qui é relativamente facile organizzarsi, noi ce l’abbiamo fatta benissimo.
RICHIEDONO L’USO TASSATIVO ed ESCLUSIVO di DETERSIVI NATURALI, NON SI DEVE MAI MAI MAI USARE L’AMMORBIDENTE, pena il danneggiamento irreversibile del prodotto (sembra semplice, ma se ci sono in giro nonne all’antica innamorate dell’ammorbidente possono fare un disastro, a noi é successo con alcuni, dopo non tengono più la pipì!!)
ULTIMA QUAESTIO, MA DI GRAN LUNGA LA PIU’ IMPORTANTE:
siamo sicuri che i residui del detersivo, sia pure naturale, sulla cute delicata di un neonato, per giunta bagnata di pipì e popò non siano potenzialmente dannosi ?: Rocco ad un certo punto ha avuto problemi cutanei e non siamo riusciti ad escludere questo fatto.
Ciao.
.. ah, dimenticavo un altro “contro”: se avete un piscione potente possono comunque avere problemi di tenuta, per es la notte; noi verso i 2 anni appunto, avendo un piscione di prima categoria, la notte abbiamo cominciato ad avere grossi problemi, e d’inverno, in una casa fredda, con un bambino che sta sempre scoperto, i panni gelati addosso sono molto fastidiosi e lo fanno ammalare, nonchè obbligare i genitori ad estenuanti tour de force per gestire la situazione. A quel punto li abbiamo abbandonati per la nanna, sia notturna che diurna. Riciao, e.. un grande bacio a tutti i bimbi e ai loro genitori inGASati.
Ciao Antonella
Grazie per la tua preziosissima testimonianza. Ero certo che da brava pioniera avresti potuto dare un forte valore aggiunto.
I pionieri di qualsiasi nuova avventura pagano sicuramente sulla propria pelle il cambio di abitudini e sapere che nel 2002 sei riuscita a fare tante prove.
Grazie veramente per i consigli, sarebbe bello sapere di che tipo erano questi pannolini per capire anche, rispetto al manualetto su citato, come si ponevano.
Sul danno da residui di detersivo “naturale” rispetto ad eventuali danni provocabili da pannolini usa e getta (che non vengono trattati propriamente con prodotti tanto “bio-compatibili” in quanto in buona parte petro-ricavati) ci sarebbe da aprire una bel dibattito. Li si deve analizzare anche il danno sul lungo periodo, ad esempio il riscaldamento degli organi riproduttivi che potrebbe causare danni sulla riproduzione futura del bimbo/a diventato Uomo/Donna. Nel manuale in diversi punti si afferma: provate voia amettervi dei mutandoni di plastica e starci dentro con delle belle imbottiture per tutte le ore notturne o anche di giorno …
Hai mai provato a metterlo sul Water o sul vasino anche subito dopo nato?
Io ricordo che i miei figli durante lo spannolinamento lavavano dappertutto come sentivano di essere senza pannolino … era un fuggi fuggi, sembrava avessero lo spinello fra le gambe ma non ci è mai venuto in mente di provare a metterli a sedere nel Water (o vasino); cosa che sicuramente faremo con il prossimo arrivo :-))))
Saluti radiosi e di nuovo grazie
Grazie Alice,
Sono abbonato ad AAM Terra nuova ed è una gran bella rivista.
Avevo visto di quel libro prima che Barbara rimanesse incinta e mi aveva veramente meravigliato anche se non mi interessava.
Ora che mi avvicino alla nuova paternità invece leggendo sull’argomento mi incuriosisce sempre più :-)))
Saluti radiosi
Ecco una testimonianza di una mamma Cesenate appartenente al GAS di Cesena che mi è stata girata via mail:
Concordo con la scelta di usare pannolini lavabili, per tutti i motivi di cui avete discusso. Volevo intervenire in quanto ho acquistato sia i pannolini lavabili che i CIRIPA’ e mi pento di avere speso così tanti soldi nei bellissimi pannolini lavabili (Occorre comprare taglie separate: è la cosa migliore). Sostengo che il CIRIPA’ , che sembra così più scomodo da usare, ma non lo è (questione di abitudine, anzi diventa un gioco) e va benissimo: ci si fa una scorta di una decina di CIRIPA’ (costano l’uno sui 6 €) e magari di inserti e di fogli di cellulosa e si adattano a tutte le taglie del bimbo, man mano che cresce.
Inoltre vi consiglio questo libro edito da AAM Terra Nuova (L’educazione al vasino) in quanto credo sia molto importante lo sviluppo di una conoscenza del proprio corpo, in questo caso lo sfintere, e comunque altrettanto importante è il controllo delle proprie azioni. Io ho iniziato gia da due mesetti (Ariele aveva 5 mesi) ed ora quasi sempre (alle volte mi frega) facciamo la cacca nel Water.
elena
Buon giorno a tutti,
ringrazio innanzi tutto per l’aiuto sulla registrazione.
Mi chiamo Luisa e sono la mamma di due bambini, uno di anni e l’altro di 5 mesi.
Gasata in quel di Avigliana, Piemonte.
Quando è nato il piccolo ho iniziato con i lavabili, poi ho cercato qualcuno che li vendesse a prezzo “politico” e siccome non ho trovato nessuno, mi sono industriata e ho iniziato a cercare produttori.
Poi dopo aver sentito la camera di commercio e il ministero della sanità ho dato vita ad un mio progetto:
importo dai produttori “famosi” i pannolini e li marchio con un marchio mio.
Quindi li vendo ad un prezzo molto molto più basso.
Il mio sito è
http://www.pepemamma.com
Se volete comprare però prima mandatemi una mail, così posso applicarvi uno sconto del 15%.
Adesso vorrei addentrarmi in una parte dell’argomento più tecnico.
Ho provato, prima di scegliere quali utilizzare e vendere, moltissimi pannolini.
I contro di cui avete parlato qui sono tutti superabili scegliendo i così detti POKET.
Quelli dalla forma simile agli Usa e Getta.
Per la notte io uso quelli in microfibra, che assorbono moltissimo.
Per il giorno quelli in bamboo, che hanno una linea molto più snella e consentono di correre.
Però……. non uso i veli cattura puppù, responsabili dell’ effetto umido.
Lo so che ravanare tra le feci non è il massimo…
ma infondo quella dei bimbi è cacchina santa, no ?
😉
Luisa
Io invece ho acquistato il PUL (tessuto esterno impermeabile dei Pocket) tramite un sito americano, ed appena mi arriva mi cmenterò nella confezione, poi vi farò sapere!
-Alice-