Acquisto di kit per convertire le bici normali in elettriche

Da qualche tempo sto raccogliendo informazioni per acquistare una bici elettrica. Vi vorrei descrivere ciò che ho capito fino ad ora, così che in una prossima riunione si possa discutere sulla possibilità di un acquisto comune.

Cosa dice la legge
Per legge le biciclette elettriche che possono essere usate sulle strade italiane sono a pedalata assistita. Il motore elettrico deve cioè avviarsi in seguito alla pressione dei pedali, così da aiutare (e non sostituire) la pedalata. Naturalmente per le nostre strade girano molti mezzi illegali. Potete constatarlo personalmente: se la bici si muove senza che il guidatore pedali, quella è illegale. La bici che mi ha investito qualche settimana fa su una pista ciclabile era di quel tipo! Il guidatore si è pure arrabbiato perchè cadendo gli ho piegato il parafanghi. Io gli ho chiesto pure scusa, perchè era bello grosso!

Quali bici esistono
Batterie al piombo: Le bici elettriche – legali – che vanno per la maggiore dalle nostre parti hanno la struttura di motorini (come il Sì o il Ciao). Il peso, la bellezza di 35 chili, è rappresentato in gran parte dalla batteria al piombo, grossa, pesante e in grado di essere ricaricata poche volte. Per avere una idea di cosa significhi “poche volte” considerate che un uso quotidiano la esaurisce in circa due anni e che la capacità di ricarica si riduce progressivamente, limitando sempre più il raggio d’azione della bici. Una bici di questo tipo costa circa 620 euro. La batteria di ricambio 250. Euro più euro meno.
Altre batterie: Esistono bici con ben più efficienti batterie al nichel, al cadmio o addirittura al litio: il peso della batteria è di pochi chili, la capacità di accumulo più che doppia. Il costo di tali bici diventa ben più impegnativo … arrivando anche ai 1600 euro. Tali bici, inoltre, hanno comunque la struttura di un motorino, cosa che rende l’uso dei pedali molto difficile: provate ad immaginare cosa capita se si esauriscono le batterie in aperta campaga …

Una alternativa degna di un GAS
Una soluzione che tenga conto di quanto detto sono i kit per convertire le bici normali in elettriche. Quelli qualitativamente migliori sono offerti dalla crystalyte (www.crystalyte.com). Non ci crederete ma della gente di Cremona ha creato un gruppo di acquisto solidale specializzato in tali kit. La Asvea (www.asvea.e-cremona.it) acquista grosse quantità di tali kit, ottenendo sconti importanti dal produttore, rivendendo poi i kit senza sovrapprezzo. Lo fa, come potete leggere voi stessi nella pagina chiamata “mission”, per incentivare l’uso di mezzi poco inquinanti al posto delle auto. Ho tartassato questa brava gente sia via email, sia al telefono, e ritengo di essere pronto per dispensare consigli su acquisto e montaggio.
Per il momento vi dico poche cose: il kit sul quale ho puntato gli occhi (KIT JOURN. li 3609 4008 post.) prevede batterie al litio da 36 VOLT e un motore già integrato in una ruota da 26 pollici. In questo modo il montaggio richiede la sostituzione della ruota e poco altro. Il tutto per 850 euro. Il prezzo è abbassabile in caso di acquisti corposi, così come mi è stato riferito al telefono.
Poichè questo è un acquisto che potrebbe interessare poche persone (dal momento che prevede un esborso considerevole e riguarda un prodotto un tantino particolare), suggeriso agli interessati di farmi un fischio. Poichè io so di queste bici poco, aggiungete nei commenti i vostri dubbi, così che ci si possa fare assieme un quadro completo della cosa.

15 risposte su “Acquisto di kit per convertire le bici normali in elettriche”

Sì ma, dove va a finire il gusto di pedalare, di muoversi? Per me è quello il bello di andare in bicicletta… 🙂

-Alice-

Grande Luca … ma te te ne ingegni sempre delle nuove … sei una miniera!!!

Anche io godo della pedalata non assistita (o meglio assistita dalla forza delle mie gambe 🙂 e mi piace continuare a pedalare finchè avrò forza ma capisco che ci sia chi potrebbe optare per questo mezzo di trasporto invece dell’auto quindi spero che qualcuno che faccia questa scelta ci sia e sia bello inGASato.

Sono proprio curioso … e fiducioso che il mondo cambi 🙂

Saluti radiosi

Credo di capire che non si tratti della sostituzione di una bici tradizione ma dell’aggiunta di un KIT che fovorisce l’utilizzo a quelle persone che si trovano ad una distanza di 5-10-15KM dal posto di lavoro che possono optare per raggiungerlo in bici e quindi non arrivare sudati al lavoro 😉 Credo sia un’ottima idea.
Io sto cercando di informarmi sui kit meno costosi e fai date senza sostituire la ruota. Se avete news fatemi sapere.

V [GAS pisa]

Con il kit ho fatto progressi. Tra breve aggiungerò un corposo commento in merito.

Cambi la ruota e diventa una ebike !

Kit bici elettrica NINE CONTINENT: l’Hub Motor è già montato al centro della robusta ruota a raggi rinforzati. A voi resta solo da mettere camera d’aria e copertone e collegare con gli appositi connettori il micro-computer al PAS, freni a recupero di energia e limitatore di velocità. Le nuove batterie sicure al LiFePO4 si ricaricano completamente in meno di 8 ore e pesano pochissimo: con una da 4 kg. percorrete almeno 35 Km. Peso totale tutto compreso: solamente 10 Kg. in più sulla vostra bici preferita ! I kit bici elettrica NINE CONTINENT sono forniti sia in versione anteriore che posteriore. NINE CONTINENT è il kit per bici elettrica che si adatta a quasi tutte le bici in commercio. NINE CONTINENT produce seguendo le normative CECCC standard e ISO9001:2000. Wheelkits importa direttamente e rivende i kit NINE CONTINENT.

Parte 2: dopo l’acquisto
Qualche tempo fa ho scritto che avevo intenzione di acquistare un kit per elettrificare la bici con la quale la mia ragazza va al lavoro. Vi ho indicato che avevo intenzione di acquistare tale kit presso la ASVEA, una associazione senza scopo di lucro. Ora che ho effettuato l’acquisto, il montaggio, e un pò di prove su strada, ritengo possa essere utile descrivervi le mie impressioni, sperando possano dare ai lettori del blog idee su come ridurre l’uso dell’auto a favore di mezzi più idonei al ventunesimo secolo.

1) Altre esperienze di inGASati su mezzi elettrici

Prima di leggere il resoconto sulla mia bici elettrica vi consiglio di leggere le descrizioni di chi mi ha preceduto. Mi riferisco al sempre ottimo Alessandro Ronchi con il suo scooter elettrrico, e, ovviamente, agli ingasati che hanno provato l’ebbrezza di guidare l’auto messa a disposizione dal WWF.

2) Perchè, secondo me, comprare uno scooter elettrico, una bici elettrica, o un kit di conversione

In linea di principio per tutti gli spostamenti casa lavoro “sarebbe bello” poter usare la bici, poiché ad impatto zero. Molte delle persone che leggeranno il mio resoconto al lavoro ci va in auto. Non lo fanno perchè sono brutti e cattivi. La bici ha dei limi oggettivi, rispetto ad un auto. Solo per citarne alcuni, permette di coprire distanze limitate, ha ridotte capacità di carico e in molte circostanze non permette di giungere presentabili sul posto di lavoro. Ce lo vedete un bancario passare 8 ore di lavoro in ufficio, dopo aver pedalato 10 chilometri in agosto? Per permettere alla bici di rosicchiare una parte del terreno rispetto ad un’auto può essere opportuno dotarla di ciò che la differenzia da questa: un motore.

3) Come è andato l’acquisto del kit presso ASVEA

Il cuore pulsante della ASVEA è un simpatico signore che risponde al nome di Mario. Mario non vende kit per mestiere, ma per raccogliere somme di denaro necessarie a portare avanti una serie di iniziative umanitarie. Il fatto che non sia un professionista del settore ha molti effetti positivi che sovrastano nettamente quelli negativi, tanto che io, se dovessi effettuare un nuovo acquisto, mi rivolgerei ancora alla ASVEA senza dubbio.
Tra gli aspetti negativi è difficile non notare una scarsa chiarezza nella descrizione degli oggetti in vendita. Questo vale sia per il sito internet, nel quale le informazioni mi paiono sparpagliate, più che organizzate, sia per le risposte che Mario da tramite mail, che a volte sembrano scritte dalla Sibilla Cumana. La scarsa chiarezza mi ha portato ad un errore grave. Tutti i kit proposti da ASVEA vanno bene per bici che montano ruote da mountain bike. La bici della mia ragazza non è una moumtain bike. Questo vuol dire che dopo aver ricevuto a casa il kit, e speso 770 euro, mi sono accorto di non poter effettuare la conversione della bici che volevo.
E proprio qui sta, per assurdo, l’aspetto positivo principale. Mario si è reso immediatamente disponibile a riprendersi indietro tutto a sue spese, rimborsandomi per intero. Di fronte a questa generosità, che in un negoziante classico non avrei trovato, ho capito che a persone come Mario è saggio attaccarcisi come all’oro. Ho comprato perciò per 70 euro una bici da donna opportuna e sono andato agile con la trasforamazione. La generosità di Mario non è finita qui: durante la trasformazione ho avuto il dubbio che una parte del kit avesse un difetto. Appena l’ho accennato a Mario, questi mi ha spedito la parte nuova, senza nemmeno chiarire il dubbio.

4) Come è andata la trasformazione

Ve la faccio breve. Nonostante le istruzioni presenti sul sito siano migliorabili, il montaggio è davvero una scemenza. E ve lo dice uno che fatica a distinguere un cacciavite da un martello pneumatico.

5) Prove su strada

Il kit che ho montato (un crystalyte journey 406 con ruota da 26, batteria al litio da 36 volt e 9 ampere ora di capacità) permette di viaggiare a 35 chilometri orari. Questa velocità si raggiunge su distanze abbastanza lunghe. Questo vuol dire che nei percorsi cittadini le velocità tipiche sono attorno ai 24 chilometi orari, in linea con la legge. Ai 35 orari la mia bici ha una autonomia di 36 chilometri. La velocità e l’autonomia mi hanno consentito di raggiungere il lavoro anche dalla casa al mare, dove mi sono trasferito per 2 settimane e mezzo il mese scorso. 25 chilometri sola andata, il che significa 650 chilometri in totale. Ora ho la riga del culo orizzontale, non più verticale, ma sono estremamente soddisfatto dell’acquisto. Il kit è votato alla velocità, più che al superamento delle salite. In pratica, tuttavia, questa caratteristica non mi ha mai limitato. I cicli di ricarica che la batteria può sopportare sono 200, secondo Mario. Dunque tra 7200 chilometri la batteria sarà da cambiare.

6) In quanto tempo ammortizzerò la spesa necessaria all’acquisto della bici

Poniamo che la corrente elettrica per ricaricare la bici sia gratis e che il gpl nei prossimi 3 aanni non crescerà mai di prezzo. Le due approssimazioni, a naso, dovrebbero compensarsi.
La bici, tutto compreso, mi è costata 840 euro. Con la mia utilitaria, una Honda Jazz, conto che sarò in grado di percorrere 150000 chilometri in totale. Mi è costata, di seconda mano, 10000 euro. Sommando le spese di manutenzione e l’impianto a gpl si arriva a 15000. Ripartiti per 150000 chilometri, fanno 10 centesimi al chilometro. Il carburante, gpl, mi costa 5 centesimi al chilometro. In totale i miei pistoni mi costano 15 centesimi al chilometro. Tasse e assicurazione non le conto, dato che sono spese fisse indipendenti dal fatto che l’auto sia in garage o per strada. Per rifarmi dell’acquisto io dovrei percorrere 5600 chilometri. Il percorso casa lavoro di Michela (7 chilometri) significa circa 1200 chilometri all’anno, che si sommano ai 650 miei, che realisticamente replicherò anche gli anni prossimi. Questo significa che in 3 anni la bici è ammortizzata.

7) Considarazioni finali

A) Le caratteristiche dei prodotti pubblicizzate da chi li vende sono sovrastimante rispetto alla realtà. Qualunque mezzo scegliate per i vostri spostamenti, perciò, sceglietelo in modo che sia un pò sovradimensionato, così che, all’atto pratico, risulti perfetto. Nel caso dei mezzi elettrici, sceglieteli un pò più veloci di quanto vi serve, con molta più autonomia e con una durata nominale delle batterie molto più lunga di ciò che vi aspettate.

B) Ho ridotto di 1200 chilometri la strada che la mia famiglia percorre in città con mezzi privati. Ho ridotto l’inquinamento, il rumore, e la pericolosità per i pedoni, bambini in testa.
C) Come già Alessandro ha insegnato col suo scooter e gli inGASati con l’auto elettrica, è bello provare sulla propria pelle un nuovo tipo di mobilità, prima di proporla agli altri. Alcuni agiscono. Altri blaterano.
D) Come suggerito da Raffaele, oggi esistono kit alternativi ai Crystalyte, per esempio i Nine Continent. Sebbene mi giunga voce che abbiano parti un pò più fragili dei Crystalyte, sono mooolto più economici. Una eventuale prossima vilta, ci farei un pensierino.

Grande analisi Luca!!!

Onestamente ancora a Ravenna riesco ad andarci e tronare una volta la settimana ma appena le forze cominceranno ad abbandonarmi allora mi darai i dati per contattare Mario 🙂

Al limite potrei pensarci per la prox estate così al posto di una/due volte la settimana ne faccio qualcuna di più … speriamo mi avvicinino presto e mi mandino a Folrì … dopo non mi scappa sicuro 🙂

Saluti radiosi

C’é un piccolo problema, secondo me da non sottovalutare, tanto più se si è genitori: la sicurezza di chi guida una bici classica o elettrica che sia dato lo stato attuale del traffico,delle strade, e dello stato mentale di che sta al volante dei vari mezzi circolanti nelle nostre zone.
Lo dice una che cerca di usarla quando può, il cui marito la usa sempre per recarsi al lavoro e per accompagnare nostro figlio a scuola. C’é un problema di sicurezza che probabilmente chi è nato qui,col sedere attaccato ad un sellino dalla nascita, forse fa fatica ad avvertire. Per me che vengo da una regione dove è impossibile andare in bici per via della conformazione geografica è però evidente. Venendo in Romagna mi aspettavo di trovare una vera e propria cultura della bici e un’altrettanta attenzione nei confronti di chi guida una due ruote che invece non c’é. Ma parla da solo il numero degli incidenti in cui sono coinvolti i ciclisti che, a differenza degli automobilisti, spesso non la raccontano…

Salve, volevo far presente che noi vediamo pe rmestiere i kit della Nine Continent….e non siamo poi così bastardi….
fate un saltino sul nostro sito. sono i più robusti ulla piazza, garanzia 1 anno, soddisfatti o rimborsati…per ora…tutti soddisfatti.;)))
http://WWW.WHEELKITS.IT

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