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Resocontro di un incontro sui diritti dei consumatori a Forlì

Ebbene sì, mi sono preso due orette di permesso ed ho partecipato all’incontro che Alessandro aveva fatto girare in mailing-list. Chi mi sono trovato là??? Naturalmente Lara 🙂 !!!!

Si inizia con i saluti dell’Ass.re Morelli che presenta i successivi relatori e del Sindaco Masini che ringrazia gli intervenuti (circa 25 persone).

Bartoletti della Coldiretti e membro del Comitato Nazionale liberi da OGM:
In ogni Provincia c’è il comitato che è composto da 28 sigle (diverse).
Si vorrebbe far esprimere ai cittadini la loro posizione sugli OGM; per preparare a questo si deve prima di tutto sancire perchè il NO all’OGM:

  • si deve dare la possibilità di scegliere ai cittadini.
  • Con la proposta si vuole bloccare la sperimentazione in pieno campo per non andare a distruggere l’equilibrio che è stato raggiunto nei millenni; infatti una volta modificato il corredo cromosomico di una pianta non si può più tornare indietro.

Per avere una ragionevole certezza di non avere interazioni tra piante OGM e piante non OGM Bartoletti spiega che per un ettaro di mais con corredo cromosomico naturale si dovrebbero avere 20 ettari tutto attorno in cui non ci siano culture geneticamente modificate.
Noi in Emilia Romagna abbiamo culture prevalentemente “da reddito” e la nostra ricchezza è proprio in questo tipo di agricoltura che deve rimanere naturale e fedele ai semi di una volta. Fa poi un parallelo con il minestrone, che permette il riconoscimento delle singole verdure, ed il passato di verdure che invece non permette alcuna individuazione dei componenti. Se diamo via libera agli OGM non avremo più modo di capire cosa mettiamo nel piatto (e tutti diverranno passati di verdura).
La Coldiretti non dice NO agli OGM per un no e basta, dice infatti di si alla ricerca che è fondamentale in questo campo.

Obbiettivo della campagna è raggiungere i 3,000,000 di firme (a inizio settimana erano a 50,000 firme); diversi anni fa Coldiretti era partita e nel 2003 già il Comune di Forlì aveva già deliberato di dire no a questi OGM assieme ad altri Comuni del comprensorio. La decisione spetta a noi quindi … comunque Bartoletti caldeggia molto la lettura del libro “l’inganno a tavola”

Anna Bartolini Giornalista e membro del consiglio europeo dei consumatori.
Diverse volte ha partecipato a trasmissioni televisive e nella sua vulcanica esposizione ho piuttosto faticato a starle dietro. Spiega come subito dopo la guerra si guardava che l’economia ripartisse con minor riguardo al cittadino; negli anni 60 circa, l’obbiettivo pur presente di andare a mondializzare il mercato non riusciva a partire, il ’68 rimise il cittadino al centro e si iniziò, finalmente, a guardare alla tutela del consumatore. Quando lei stessa era consigliere di Emma Bonino (commissario europeo) inizialmente seguì il discorso di analizzare il GAP fra le varie nazioni europee. Bonino finanziò svariati progetti delle associazioni dei consumatori anche su più fronti.
Adesso possiamo comprare ciò che vogliamo e dove vogliamo; possiamo restituire ciò che non funziona; le norme di sicurezza sono elevate per alimenti ed altri beni di consumo; ci sono parecchie informazioni su ciò che mangiamo ed ai consumatori tocca il compito di leggerle e farle proprie; vengono redatti contratti equi nei confronti dei consumatori; possiamo cambiare idea sugli acquisti; il confronto dei prezzi deve essere più facile; i consumatori non vanno ingannati; si è iniziato ad affrontare anche l’argomento della tutela dei consumatori durante le vacanze e si stanno approntando strumenti di ricorsi efficaci per le controversi trasfrontaliere.
Passa poi alla spiegazione del codice del consumo e passa successivamente a delineare la strategia 2007/2013.
Si basa su 11 punti di cui mi di cui mi sono rimasti: aumentare gli input dei consumatori in specifici argomenti come energia, trasporti, ecc.; rivedere alcuni meccanismi che magari potrebbero funzionare meglio; rendere più forti ed indipendenti le associazioni dei consumatori; armonizzazione dei servizi di interesse generale (trasporti, poste, ecc.); campagne intensive sulla nutrizione per cercare di risolvere il problema dell’obesità (34% dei bambini italiani sono obesi, siamo i peggiori d’Europa!!!).
Verranno maggiormente tutelate le multi-proprietà; ed è ormai in arrivo una direttiva sui viaggi a pacchetto.
Spiega anche che già ora si può chiedere una compensazione per il mancato volo aereo e si deve avere il coraggio di andare avanti fino al giudice e questo anche per le compagnie low cost che spesse volte invece si reputano escluse dall’applicazione di queste penali visto proprio i bassi costi.
Infine raccomanda tutti di porre attenzione al “regolamento rich” sulle sostanze chimiche che fissa per il produttore che le vuole utilizzare precise responsabilità volte a dimostrane l’innocuità.

Parte poi il dibattito e qui anche io e Lara abbiamo fatto la nostra parte cercando di spiegare l’importanza di tornare ad una dimensione locale dell’economia e quindi cercando di agevolare l’operato del GAS.

Comunque alla fine l’Assessore Morelli si è detta disponibilissima ad organizzare a breve uno specifico incontro sull’economia locale nel quale sicuramente i GAS Forlivesi verranno invitati a portare le loro esperienze e segnalare le loro eventuali necessità per una azione maggiormente incisiva.
Quasi dimenticavo, io ho espresso il mio voto sulla carta ma se voi volete potete votare direttamente “online” a questo link , oppure presso i punti di raccolta consultabili quì se vi piace più il contatto con la carta. Sempre a quest’ultimo indirizzo trovate tutte le informazioni sull’iniziativa.

Saluti radiosi

7 risposte su “Resocontro di un incontro sui diritti dei consumatori a Forlì”

Domenica su La repubblica c'era un ottimo articolo di Carlo Petrini (il signor Slow Food) sul risveglio dei mercati rionali sulla necessita di sviluppare le colture locali e combattere la famosa "destagionalizzazione" messa in atto dalla grande distribuzione … purtroppo non sono riuscito a salvarlo dal suo destino e non l'ho trovato in rete l'avrei condiviso volentieri

Pensa che Slow food conosce bene Meldola …. e collabora con noi proprio sul progetto che stiamo portando avanti.

A breve inizierò a martellarvi perchè l'esempio Meldolese va esportato … e in fretta … dobbiamo essere l'esempio del cambiamento che vorremmo vedere avvenire nel mondo!!!

Saluti radiosi

morelli…
già vista, già sentita, già promesse di grande interesse…
marzo 2005, residenza comunale, la sottoscritta per il gas forlì,  produttori locali bio, le associazioni dei consumatori.
Certo, ci vuole la nostra energia, ma anche validi interlocutori politici ed amministratori coerenti.

Partendo dalla non certo inaspettata testimonianza di Monica mi piacerebbe capire che necessita ha un Gruppo d?Acquisto Solidale di appoggi politici e intermediazioni delle amministrazioni pubbliche

potrebbe sembrare una domandina ovvia tendente allo stupido ma funzionale ad avviare un bel dibattito

Ps
Ho iniziato a sondare il campo sulla questione distributore di latte vietato a forlì e sono uscite manco a dirlo "cose turche" inerenti ad altro ma alquanto eloquenti

Per me un qualsiasi gruppo non ha alcuna necessità di appoggi politici finchè rimane un gruppo chiuso al resto del mondo; se ha un minimo di apertura allora deve essere aperto anche nei contesti della politica.

Sarebbe bella la politica dei coerenti quindi avere politici che condividono quanto facciamo condividendo in prima persona e ordinando pure loro (non mi spingo a richiedere che partecipino alle consegne con auto elettrica… :-)) ma non sempre si riesce ad avere tutto e ci si deve pur accontentare anche di politici "aperti" alla novità e disponibili a sacrificarsi per la causa.

Io non ho le esperienze di Monica (che peraltro non ho ben capito a cosa in pratica si riferiscano) pertanto ho una certa apertura e, comunque, anche in caso di passate esperienze non propriamente positive per me è giusto comunque dare nuove possibilità di redimersi ai nostri politici; abbiamo quelli e fino alle prossime elezioni dobbiamo tenerceli (e forse anche dopo finchè la gente vota il simbolo… ma lasciamo perdere altrimenti vado fuori tema e magari mi infervoro troppo!!!)

A me piace lavorare in piccolo e pensare in grande e per poter pensare in grande occorre "coinvolgere" anche la politica che, viceversa, magari non è troppo disponibile a "lavorare in piccolo" e così vedere se riusciamo a portarla dalla nostra parte. Penso che un assessore alla mobilità Sostenibile sia non troppo piccola e nemmeno troppo grande per iniziare a ragionarci perché se è vero come è vero che toglieremo qualche macchina diesel o benzina dal traffico di città sostituendola con una elettrica per la consegna della spesa sia un evidente segno di "mobilità sostenibile".

Inoltre sò che l'assessore ha già un marito ed io ho una moglie e con questo mio interessamento intendo solo ed unicamente portare questi politici ad interessarsi dell'argomento e, se per caso Le strappiamo una concessione la forza del gruppo saprà fargliela portare a compimento.

Io ho buoni esempi di politica ed è proprio grazie ad un assessore Provinciale (ed anche a qualche Amministratore Comunale) che a Meldola i miei figli in mensa mangiano frutta e verdura di Mengozzi … proprio come a casa e a breve contiamo anche in qualche altro inserimento (e qui torno a pensare in grande!!!)

Infine provate a pensare se solo metà dei cittadini si auto-organizzassero volendo incentivare i produttori locali e volessero arrivare alla consegna porta a porta con mezzo elettrico e relativo recupero dei vuoti riutilizzabili … la politica in fondo la detterebbe questa mezza città e non ce ne sarebbe ne per l'assessore nè per il sindaco di turno (e quì mi fermo tornando ad agire in piccolo :-))

Con il massimo rispetto e la massima determinazione a perseguire il solito obbiettivo che tutti voi conoscete, saluto radiosamente

P.s. Paolo, facci sapere nell'apposita discussioni le "cose turche" sul latte alla spina che siamo mooolto interessati!!!

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